Meridiana: trattativa arenata dopo la due giorni al ministero
Il tavolo di crisi è aggiornato al 9 gennaio, ma il governo è pronto a convocare le parti durante le feste se ci fossero le ragioni per un'intesa. La vertenza riguarda 1.634 lavoratori
MILANO - Dopo il fallimento della due giorni di trattative al ministero del Lavoro, si complica la vertenza Meridiana che riguarda 1.634 lavoratori, la metà dei quali in Sardegna. La proposta del sottosegretario Teresa Bellanova di dividere in due la procedura, chiudendo entro il 31 dicembre la fase riguardante pensionamenti e mobilità volontaria per garantire a chi uscirà subito dall'azienda il massimo degli ammortizzatori sociali, ha trovato il sostanziale consenso delle parti ma la trattativa si è arenata sulle condizioni poste dall'azienda per la gestione delle procedure di mobilità sul resto dei dipendenti in esubero, in particolare sul preavviso di licenziamento: tre mesi per i piloti e sei per gli assistenti di volo.
Si cerca un accordo in extremis per consentire a circa 430 lavoratori interessati ai prepensionamenti e alla mobilità volontaria di usufruire al massimo degli ammortizzatori sociali prima dell'entrata in vigore delle nuove normative. Nella sua proposta ai sindacati Meridiana ha incluso il riconoscimento delle facilitazioni di viaggio al personale "che avesse manifestato la non opposizione alla collocazione in mobilità e ai pensionabili sia sui voli della compagnia (secondo la normativa di volta in volta vigente per il personale in forza), sia sui voli di altri vettori (secondo la normativa vigente).
Il sottosegretario Bellanova si è detto "consapevole" delle divergenze registrate durante lo svolgimento della trattativa Meridiana. "Ma resto convinta - ha affermato - che sia ancora possibile trovare una soluzione che permetta di non privare le lavoratrici e i lavoratori del loro diritto di accedere alla mobilità mediante incentivo e a condizioni di maggior favore rispetto a quelle che matureranno dal prossimo anno". Per questa ragione Bellanova ha ripetutamente sollecitato le parti "a compiere ogni sforzo al fine di giungere a un accordo entro il 31 dicembre".
Il tavolo è stato aggiornato a venerdi 9 gennaio, ma il ministero rimane disponibile a convocare le parti anche nel periodo festivo qualora le stesse trovino le ragioni per un'intesa. Nel mantenere la loro posizione i sindacati hanno tenuto conto della delega loro affidata dall'assemblea generale dei dipendenti, basata su tre punti: la fine delle esternalizzazioni, l'unicità aziendale e la garanzia degli ammortizzatori sociali conservativi. In particolare sul secondo punto, che riguarda il dualismo Meridiana Fly-Air Italy, l'azienda appare irremovibile.
Le "magliette rosse", intanto, continuano la loro battaglia. Sui social network il dibattito sulla vertenza è sempre acceso e non mancano i riferimenti all'inchiesta aperta dalla procura di Tempio Pausania in cui sono indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato il presidente Marco Rigotti e tre ex manager della compagnia. Uno dei motivi per i quali, secondo la gran parte degli "esuberi", la procedura dev'essere sospesa.
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