Re: Volo EgyptAir Parigi-Cairo scomparso dai radar
Aereo Egyptair scomparso, individuati rottami e resti umani
L’esperto: «C’era fumo in cabina»
Primi ritrovamenti: resti umani, detriti ed effetti personali dei passeggeri del volo MS804. Due minuti prima del crash, un computer di bordo avrebbe segnalato fumo in cabina, proveniente dalla toilette anteriore. La causa: un’esplosione o anche un’ avaria
di Raffaella Cagnazzo
Un computer di bordo del jet egiziano avrebbe segnalato fumo in cabina. Due minuti dopo i sistemi dell’aereo sono andati fuori uso. L’informazione è stata rivelata dal sito Avherald e dall’esperto Tim van Beveren. L’emergenza si sarebbe verificata in una delle toilette, pare quella anteriore dell’Airbus. A sostegno della sua tesi, il blog ha pubblicato anche i messaggi trasmessi dai computer del velivolo. Se l’informazione sarà confermata dagli investigatori si tratta di uno sviluppo importante: il fumo potrebbe essere legato ad un’esplosione ma anche a un’avaria.
Le operazioni di ricerca continuano per individuare il relitto dell’aereo e le scatole nere, utili a chiarire il dramma del volo scomparso dai radar 45 minuti prima dell’atterraggio a Il Cairo (il volo era decollato da Parigi Charles De Gaulle con a bordo 66 persone tra passeggeri ed equipaggio). Il velivolo si è inabissato in mare al largo dell’isola greca di Karpathos, tra Creta e Rodi.
Il ministro della difesa: «Trovati pezzi di corpi e sedili»
E’ del ministro della difesa greco l’annuncio del ritrovamento di resti umani, sedili e valigie a 295 chilometri a nord di Alessandria d’Egitto, proprio nel punto in cui l’aereo è scomparso dai radar la notte tra mercoledì e giovedì. Nelle prime ore di venerdì la televisione egiziana ha annunciato il ritrovamento di rottami dell’aereo. «Pezzi di rottami e oggetti di passeggeri sono stati individuati 295 chilometri a nord di Alessandria» scrive in sovrimpressione la tv citando fonti dell’esercito. Il portavoce, brigadiere Mohamed Samir, ha aggiunto che «le operazioni di ricerca proseguono per recuperare tutto ciò che verrà trovato». In particolare, si cercano le scatole nere del velivolo: l’analisi dei tracciati di volo, delle conversazioni a bordo e dei dati tecnici sarà utile per chiarire le cause del disastro.
Le immagini del satellite
Fin dalle prime ore dopo la scomparsa dell’aereo, i tecnici dell’Esa (l’Agenzia Spaziale europea) hanno iniziato a scandagliare i dati rilevati dai satelliti per scoprire segnali che indicassero macchie di olio o rottami nel mar Mediterraneo. Secondo le immagini del satellite Sentinel 1A, una striscia di olio lunga 2 chilometri è stata individuata nella stessa area in cui sarebbe scomparso il volo, che corrisponde alle coordinate 33°32’ N / 29°13’ E a circa 40 chilometri a sud-est dell’ultimo rilevamento dell’aereo.
«Troppo presto» per definire le cause
Frammentarie le informazioni sulle cause del disastro. Secondo gli ultimi dati rilevati dai radar, il velivolo era appena entrato nello spazio aereo egiziano quando il pilota ha compiuto «brusche virate»: l’aereo si trovava a circa 11.300 metri di altitudine ed è precipitato a circa 6.705 metri prima di scomparire dai radar. Dieci minuti prima della scomparsa, gli ultimi contatti con l’aviazione civile di Atene: «I nostri operatori hanno parlato con il capitano dell’aereo mentre sorvolava la Grecia e non è stato segnalato alcun problema. Il pilota era di buon umore». Poi non è chiaro cosa sia successo. Tra le ipotesi al vaglio dele commissioni d’inchiesta, ci sono tutte le piste: terrorismo, un kamikaze a bordo, avaria tecnica o azione suicida personale dei piloti.
Le indagini e la Commissione internazionale
L’Egitto ha subito avviato una Commissione d’inchiesta, sotto la guida di Ayman el-Mokadem, capo del Comitato d’inchiesta del ministero dell’Aviazione civile, lo stesso che a ottobre dello scorso anno guidò le indagini sul charter russo esploso sul Sinai.al Cairo sono arrivati anche tre investigatori francesi e alcuni esperti tecnici francesi e britannici della società Airbus per prendere parte alle indagini.
L’Enac, «Massima attenzione negli aeroporti italiani»
La tragedia del volo aereo della Egyptair ha messo in allerta le diplomazie e le autorità aeroportuali europee. Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha invitato tutte le imprese attive nel settore aereo e aeroportuale a «mantenere la massima attenzione a tutte le procedure e le operazioni svolte nel proprio ambito di competenza». Una richiesta che si inserisce nel solco dell’ipotesi più accreditata sulla nuova tragedia aerea, quella che parla di una bomba a bordo del velivolo che - fonti di intelligence - vorrebbero essere stata caricata a bordo all’aeroporto di Charles de Gaulle con la complicità di un dipendente dello scalo o della compagnia. «Credo che il governo italiano non possa andare al di là di quello che è evidente a tutti e che il governo francese ha ripetuto da giorni» spiega il ministro degli esteri italiano, Paolo Gentiloni: «Cioè - dice - che al momento è difficile dare risposte cere sulle origini della sparizione del volo Egyptair, ma certamente non si può escludere che si sia trattato di un attentato terroristico».
20 maggio 2016 (modifica il 20 maggio 2016 | 22:24)
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