*** Il 340-500 di Stato I-TALY ***


i-ffss

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Qualcuno ipotizzava fosse andato a CIA sul C27J da Pisa e quindi in Libia con il Falcon (non il millenium)


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mggt

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27 Settembre 2016
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MGGT
Probabilmente è quello che fa la navetta da Lampedusa, dove sarà rientrato dopo il volo da Roma. Il fenomeno invece sarà rientrato con il Falcon, ma i selfie al ritorno per i cavrones non se l'è fatti.
A Misurata c'e una missione militare italiana denominata "Ippocrate", supportata da un C27J. Porbabile che faccia la navetta.

http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,1479_pubb,2_npp,11_npag,81.html

Per questo 3d suggerisco un reflag: "Aerei e voli di Stato".
 

Marcanzi49

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ripps

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17 Giugno 2017
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Milano, 26 lug. (askanews) - Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha scritto una lettera assieme ai ministri Luigi Di Maio e Elisabetta Trenta, nella quale si chiede formalmente ai commissari Alitalia la revoca del leasing dell'Air Force Renzi. E' quanto rende noto Toninelli in un post su Facebook.

"Con una lettera, io e i colleghi Luigi Di Maio ed Elisabetta Trenta - si legge - chiediamo formalmente ai commissari Alitalia di risolvere quel contratto che prevede quattro salatissime voci di spesa: in primis proprio il leasing (81 milioni), poi la manutenzione (31 milioni), l'handling (12 milioni) e l'addestramento piloti (quasi 4 milioni), per un costo complessivo che arriverebbe intorno ai 150 milioni in otto anni con la mancata riconfigurazione interna dell'aeromobile".

"Comprare tre treni nuovi di zecca per il trasporto regionale e dei pendolari. Oppure acquistare una decina di nuove Tac per la sanità pubblica. O ancora costruire due scuole con almeno 25 aule ciascuna e laboratori ai nostri ragazzi. Ecco - spiega Toninelli su FB - cosa il MoVimento 5 Stelle e il Governo del cambiamento potranno fare con gli oltre 18 milioni risparmiati ogni anno fino al 2024 grazie alla revoca dello sciagurato leasing dell'Air Force Renzi".


http://tendenzeonline.info/news/201...missari-alitalia-stop-leasing-air-force-renzi
 

i-ffss

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Solo dei cazzoni matricolati lo possono chiamare Air Force Renzi


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ripps

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ROMA - I ministri Trenta, Toninelli e Di Maio, stracciano il contratto che Alitalia e Etihad firmarono 3 anni fa per il leasing (a caro prezzo) dell'aereo di Stato probabilmente più caro del mondo, dopo l'Air Force One dei presidenti Usa.

"Con una lettera, io e i colleghi Luigi Di Maio ed Elisabetta Trenta chiediamo formalmente ai commissari Alitalia di risolvere quel contratto che prevede quattro salatissime voci di spesa: in primis proprio il leasing (81 milioni), poi la manutenzione (31 milioni), l'handling (12 milioni) e l'addestramento piloti (quasi 4 milioni), per un costo complessivo che arriverebbe intorno ai 150 milioni in otto anni con la mancata riconfigurazione interna dell’aeromobile".





Sono soldi, spiega Toninelli, "che nemmeno vanno ad Alitalia, al nostro vettore nazionale, ma nella quasi totalità a beneficio di Etihad, la proprietaria dell’Airbus 340-500 tanto amato da Renzi. Stiamo parlando di un quadrimotore turbofan uscito dal mercato nel 2011 e quindi superato, obsoleto, pesante quanto l’ego dell’ex premier". Un velivolo "talmente grosso da dover atterrare per forza a Fiumicino, non a Ciampino, che è l'aeroporto in cui fanno scalo normalmente i voli di Stato" aggiunge il ministro dei Trasporti. Peraltro, nella realtà dei fatti, l’Air Force Renzi ha compiuto finora un solo, mesto viaggio: per trasportare niente poco di meno che l’ex sottosegretario Ivan Scalfarotto in missione a Cuba". Un "regalo solo per Etihad che non ha certo brillato come socio di Alitalia e che per giunta si riprenderà il velivolo alla data di scadenza del salasso" conclude Toninelli su Facebook.

La Repubblica
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Solo dei cazzoni matricolati lo possono chiamare Air Force Renzi


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Interessante dove sottolineano che non è stato riconfigurato VIP… certo che viene da pensare alle info postate sul forum prima del viaggio in Canada...

Comunque andrebbe chiarita la cosa che i commissari AZ debbono disdire con EY, ma il contratto con il Governo?
 

Amsicora

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31 Ottobre 2017
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Ora, pur da legale, è difficile comprendere come giuridicamente si articolerà tale scelta e quali gli effetti. Se non erro nel contratto vi era una clausola che prevedeva il recesso da parte del Governo ma con un bel corrispettivo per il suo esercizio anticipato. Occorrerebbe capire quali sono le parti effettive del contratto per l’esercizio del recesso; anche perché si tratta di un contratto che non crea pregiudizio ad Alitalia per cui non capisco cosa possano fare i commissari sinceramente. Anche se senza leggere atti è difficile e non opportuno commentare. Però per un legale è davvero interessante capire le dinamiche. Se trattasi di recesso (privatistico) o revoca (pubblicistica).
 

adriano.93

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29 Gennaio 2016
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Appuntamento con la stampa alle ore 18, presso l’area “Cerimoniale di Stato” (subito dopo il Terminal T3) dell’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino. Ci saranno Luigi Di Maio e Danilo Toninelli.
 

belumosi

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Qual'è il "percorso" attraverso il quale l'aereo di EY arriva allo stato italiano? Leasing del 345 da EY ad AZ che a sua volta effettua una sublocazione ad una entità statale (CAI?)?
 

belumosi

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https://www.ilfattoquotidiano.it/20...lli-scrive-ai-commissari-di-alitalia/4518421/

E' l'articolo piu' completo che ho trovato. Mi scuso, ma non lo fa copiare.
Air Force Renzi, il premier Conte: “Stop al contratto da 150 milioni per l’Airbus”. Toninelli scrive ai commissari di Alitalia

Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo la clausola rescissoria prevista dal contratto: se lo Stato decidesse di rifiutare l’aereo, dovrebbe comunque pagare per intero l’importo del leasing. Non solo, nel mirino del nuovo governo c'è anche il programma degli F35, su cui il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha espresso forti perplessità
di F. Q. | 26 luglio 2018

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato di voler rescindere il contratto di leasing da 150 milioni di euro del mega aereo di Stato Airbus 340-500 voluto dall’ex premier Matteo Renzi. Non solo, nel mirino del nuovo governo c’è anche il programma degli F35, su cui il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha espresso forti perplessità.”Meno spreco di denaro pubblico, meno spese inutili. Il governo che presiedo da subito ha voluto dare segnali di forte cambiamento rispetto al passato” ha scritto su Facebook. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la clausola rescissoria prevista dal contratto, che però è tale per modo di dire: nel caso infatti in cui lo Stato decidesse di rifiutare l’aereo di Renzi, dovrebbe comunque pagare per interol’importo del leasing. Così sta scritto nell’accordo stipulato tre anni fa tra il Segretariato generale della Difesa e l’Alitalia. Quest’ultima ha di fatto agito come intermediaria rispetto ad Etihad, la compagnia aerea di Abu Dhabi proprietaria del velivolo che tre anni fa il governo guidato da Renzi e la stessa Alitalia presieduta allora da Luca Cordero di Montezemolo invocarono come salvatrice dell’azienda di Fiumicino.

“A conti fatti – spiega il premier – si è trattato di un’operazione del tutto svantaggiosa, sia dal punto di vista dell’impatto economico che dell’utilità pratica. Soldi degli italiani, che vincolavano il governo” aggiunge Conte. “A questa Presidenza, per le missioni internazionali che siamo chiamati a svolgere, un aereo così grande e costoso non serve. È uno spreco e un capriccio a cui noi rinunciamo molto volentieri”, conclude il presidente del Consiglio. Immediata la replica di Matteo Renzi su Twitter: “Quell’aereo non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese”. “Quando tornano su bufale come ‘l’aereo di Renzi’ significa che sono disperati” ha aggiunto.

Il contratto milionario
Il valore complessivo del contratto di noleggio a lungo termine dell'”Air Force Renzi”, come ha potuto constatare un’inchiesta de Il Fatto, supera infatti i 44 milioni di euro suddivisi in 5 lotti: il primo è il leasing, appunto, che è la parte più rilevante dell’affare. Ci sono poi la manutenzione e i servizi Camo di ingegneria per i quali è stata pattuita la cifra di 31 milioni e 751 mila euro. Le operazioni di supporto e l’handling, compreso il ricovero del velivolo in un hangar a Fiumicino che prevedono un esborso di 12 milioni e 500 mila euro. Il training, l’addestramento specifico (4 milioni di euro in totale) per chi deve pilotare quell’aereo che è molto particolare e non nel senso buono. E infine la riconfigurazione Vip del jet con una previsione di spesa di 20 milioni di dollari per allestire la sala riunioni, la cabina doccia, le camere. La riconfigurazione, però, non è mai partita: la gara per l’affidamento dei lavori è stata chiusa alla fine dell’anno passato, ma nel frattempo ci sono state le elezioni e nessuno ai è più fatto carico di completare il progetto di Renzi, il quale, per sua stessa ammissione, non è mai salito su quell’aereo.
Non solo, Alitalia è poi fallita e gli arabi di Etihad sono fuggiti. Non a mani vuote, però, anzi, si sono portati via un contratto che gli garantisce entrate fino al 2024, anno in cui lo Stato italiano tramite Alitalia avrà finito di pagare agli emiri le 96 rate per il velivolo. Non solo, la somma sborsata dallo Stato italiano non è per l’acquisto, ma solo per appena un terzo del leasing totale. Il quale, inoltre, è di tipo solo operativo, così che alla fine l’aereo tornerà al suo legittimo proprietario cioè Etihad.

La lettera di Toninelli ad Alitalia
Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli si è subito attivato per cercare di rescindere il contratto: in una lettera firmata con i colleghi Luigi Di Maio ed Elisabetta Trenta ha chiesto “formalmente ai commissari Alitalia” la revoca del leasingdell’Air Force Renzi. “Con gli oltre 18 milioni risparmiati fino al 2024”, dice Toninelli si possono tre treni nuovi di zecca per il trasporto regionale e dei pendolari. Oppure acquistare una decina di nuove Tac per la sanità pubblica. O ancora costruire due scuole con almeno 25 aule ciascuna e laboratori ai nostri ragazzi. “Soldi che nemmeno vanno ad Alitalia, al nostro vettore nazionale, ma nella quasi totalità a beneficio di Etihad, la proprietaria dell’Airbus 340-500 tanto amato da Renzi”.

Un aereo tanto grande quanto inutile
Talmente grosso da dover atterrare per forza a Fiumicino, non a Ciampino, che è l’aeroporto in cui fanno scalo normalmente i voli di Stato, l’aereo in questione, dotato di 4 motori Rolls Royce Trent 553-61, doveva sostituire il vecchio Airbus A319 Corporate Jet che faceva parte di una flotta datata, con mezzi comprati tra gli anni Novanta e l’inizio dei Duemila. Nelle intenzioni, doveva permettere voli più lunghi (oltre le 12 ore) senza compiere scali tecnici per il rifornimento di carburante ma in realtà quest’ingombrante velivolo non ha mai lasciato l’hangar speciale di Fiumicino dove era approdato nel 2016. A convincere l’allora capo del governo Matteo Renzi della validità dell’acquisto erano stati anche gli standard delle dotazioni all’interno dell’aereo: una sala riunioni con wi-fi, zona relax per i passeggeri di rango e un’infermeria (che voleva competere con la sala operatoria dell’Air Force One in dotazione al Presidente degli Stati Uniti). Prima di lui, Enrico Letta aveva espresso la volontà di vendere tre degli aerei nella flotta di Palazzo Chigi e usare il ricavato (circa 50 milioni) per la squadra anti-incendio della Protezione Civile. Operazione, però, finita nel nulla: l’A319 e due Falcon (in ipotesi destinati alla dismissioni) sono rimasti al loro posto e verranno utilizzati per le tratte più brevi.

 

ripps

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Air Force Renzi, il premier Conte: “Stop al contratto da 150 milioni per l’Airbus”. Toninelli scrive ai commissari di Alitalia

Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo la clausola rescissoria prevista dal contratto: se lo Stato decidesse di rifiutare l’aereo, dovrebbe comunque pagare per intero l’importo del leasing. Non solo, nel mirino del nuovo governo c'è anche il programma degli F35, su cui il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha espresso forti perplessità
di F. Q. | 26 luglio 2018

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato di voler rescindere il contratto di leasing da 150 milioni di euro del mega aereo di Stato Airbus 340-500 voluto dall’ex premier Matteo Renzi. Non solo, nel mirino del nuovo governo c’è anche il programma degli F35, su cui il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha espresso forti perplessità.”Meno spreco di denaro pubblico, meno spese inutili. Il governo che presiedo da subito ha voluto dare segnali di forte cambiamento rispetto al passato” ha scritto su Facebook. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la clausola rescissoria prevista dal contratto, che però è tale per modo di dire: nel caso infatti in cui lo Stato decidesse di rifiutare l’aereo di Renzi, dovrebbe comunque pagare per interol’importo del leasing. Così sta scritto nell’accordo stipulato tre anni fa tra il Segretariato generale della Difesa e l’Alitalia. Quest’ultima ha di fatto agito come intermediaria rispetto ad Etihad, la compagnia aerea di Abu Dhabi proprietaria del velivolo che tre anni fa il governo guidato da Renzi e la stessa Alitalia presieduta allora da Luca Cordero di Montezemolo invocarono come salvatrice dell’azienda di Fiumicino.

“A conti fatti – spiega il premier – si è trattato di un’operazione del tutto svantaggiosa, sia dal punto di vista dell’impatto economico che dell’utilità pratica. Soldi degli italiani, che vincolavano il governo” aggiunge Conte. “A questa Presidenza, per le missioni internazionali che siamo chiamati a svolgere, un aereo così grande e costoso non serve. È uno spreco e un capriccio a cui noi rinunciamo molto volentieri”, conclude il presidente del Consiglio. Immediata la replica di Matteo Renzi su Twitter: “Quell’aereo non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese”. “Quando tornano su bufale come ‘l’aereo di Renzi’ significa che sono disperati” ha aggiunto.

Il contratto milionario
Il valore complessivo del contratto di noleggio a lungo termine dell'”Air Force Renzi”, come ha potuto constatare un’inchiesta de Il Fatto, supera infatti i 44 milioni di euro suddivisi in 5 lotti: il primo è il leasing, appunto, che è la parte più rilevante dell’affare. Ci sono poi la manutenzione e i servizi Camo di ingegneria per i quali è stata pattuita la cifra di 31 milioni e 751 mila euro. Le operazioni di supporto e l’handling, compreso il ricovero del velivolo in un hangar a Fiumicino che prevedono un esborso di 12 milioni e 500 mila euro. Il training, l’addestramento specifico (4 milioni di euro in totale) per chi deve pilotare quell’aereo che è molto particolare e non nel senso buono. E infine la riconfigurazione Vip del jet con una previsione di spesa di 20 milioni di dollari per allestire la sala riunioni, la cabina doccia, le camere. La riconfigurazione, però, non è mai partita: la gara per l’affidamento dei lavori è stata chiusa alla fine dell’anno passato, ma nel frattempo ci sono state le elezioni e nessuno ai è più fatto carico di completare il progetto di Renzi, il quale, per sua stessa ammissione, non è mai salito su quell’aereo.
Non solo, Alitalia è poi fallita e gli arabi di Etihad sono fuggiti. Non a mani vuote, però, anzi, si sono portati via un contratto che gli garantisce entrate fino al 2024, anno in cui lo Stato italiano tramite Alitalia avrà finito di pagare agli emiri le 96 rate per il velivolo. Non solo, la somma sborsata dallo Stato italiano non è per l’acquisto, ma solo per appena un terzo del leasing totale. Il quale, inoltre, è di tipo solo operativo, così che alla fine l’aereo tornerà al suo legittimo proprietario cioè Etihad.

La lettera di Toninelli ad Alitalia
Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli si è subito attivato per cercare di rescindere il contratto: in una lettera firmata con i colleghi Luigi Di Maio ed Elisabetta Trenta ha chiesto “formalmente ai commissari Alitalia” la revoca del leasingdell’Air Force Renzi. “Con gli oltre 18 milioni risparmiati fino al 2024”, dice Toninelli si possono tre treni nuovi di zecca per il trasporto regionale e dei pendolari. Oppure acquistare una decina di nuove Tac per la sanità pubblica. O ancora costruire due scuole con almeno 25 aule ciascuna e laboratori ai nostri ragazzi. “Soldi che nemmeno vanno ad Alitalia, al nostro vettore nazionale, ma nella quasi totalità a beneficio di Etihad, la proprietaria dell’Airbus 340-500 tanto amato da Renzi”.

Un aereo tanto grande quanto inutile
Talmente grosso da dover atterrare per forza a Fiumicino, non a Ciampino, che è l’aeroporto in cui fanno scalo normalmente i voli di Stato, l’aereo in questione, dotato di 4 motori Rolls Royce Trent 553-61, doveva sostituire il vecchio Airbus A319 Corporate Jet che faceva parte di una flotta datata, con mezzi comprati tra gli anni Novanta e l’inizio dei Duemila. Nelle intenzioni, doveva permettere voli più lunghi (oltre le 12 ore) senza compiere scali tecnici per il rifornimento di carburante ma in realtà quest’ingombrante velivolo non ha mai lasciato l’hangar speciale di Fiumicino dove era approdato nel 2016. A convincere l’allora capo del governo Matteo Renzi della validità dell’acquisto erano stati anche gli standard delle dotazioni all’interno dell’aereo: una sala riunioni con wi-fi, zona relax per i passeggeri di rango e un’infermeria (che voleva competere con la sala operatoria dell’Air Force One in dotazione al Presidente degli Stati Uniti). Prima di lui, Enrico Letta aveva espresso la volontà di vendere tre degli aerei nella flotta di Palazzo Chigi e usare il ricavato (circa 50 milioni) per la squadra anti-incendio della Protezione Civile. Operazione, però, finita nel nulla: l’A319 e due Falcon (in ipotesi destinati alla dismissioni) sono rimasti al loro posto e verranno utilizzati per le tratte più brevi.

Grazie