Scioglimento contratto leasing A340 di Stato


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No saprei. Di certo é passato dal tunnel del Brennero


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Che spreco! Nessuno che preferisca una biciclettata ai giardini pensili del ponte Fincantieri.
E si che per promuoverlo avevamo persino scritturato via twitter dolce e gabbana, michela biancofiore, melissa satta e vladimir luxuria.
 

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Etihad pronta a fare causa ad Alitalia per l’aereo di Stato di Renzi

27 ottobre 2018 Carlo Festa Senza categoria

Il dossier Alitalia procede verso una faticosa firma di un preliminare con Ferrovie dello Stato, ma intanto continua la vertenza legale tra la nuova Alitalia e l’ormai ex-azionista Etihad.
Una delle vicende più “calde”, tra le tante aperte con la compagnia di Abu Dhabi, resta quello dell’aereo di Stato, l’ormai famoso A-340 per i voli di Stato voluto dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Ora l’aereo è fermo in un hangar all’aeroporto di Fiumicino e nessuno se ne vuole più prendere carico: né Alitalia, che ha ormai rescisso il contratto di leasing con il quale la compagnia di bandiera faceva da intermediario con il Ministero della Difesa e lo Stato Italiano, né Etihad che non vuole riprendersi l’aereo di proprietà.Ora si potrebbe profilare una causa in Tribunale. La compagnia di bandiera, su spinta del governo gialloverde, non vuole infatti più pagare un euro per l’A-340, mentre Etihad reclama il mancato guadagno ottenuto su un aereo dove il contratto, rescisso a suo dire in modo unilaterale, era fino al 2025 e dove c’era un business plan ormai definito. La compagnia aerea di Abu Dhabi punterebbe, dunque, a un risarcimento attorno a una ventina di milioni di euro.
L’aereo inoltre è difficile da riconvertire con la presenza di aree, piccole suite, predisposte per l’utilizzo da parte di capi di Stato e ministri. Con l’aggiunta che l’A-340 in questione si caratterizza per un elevato consumo di carburante.
Ma non è questo l’unico fronte legale in corso: quello più imminente, con un’udienza al Tribunale di Milano prevista per inizio novembre, è relativo alla contesa per le Mille Miglia, che nel 2015 servì ad Alitalia per portare nelle casse semivuote oltre 112 milioni, pari al 75 per cento del valore totale di Millemiglia, che passò nelle mani di Etihad. Alitalia, essendo un’amministrazione straordinaria, ha difficoltà a comprare (o ricomprare) asset.
La compagnia di Abu Dhabi si è così rivolta al giudice, perché teme che Alitalia crei un database di clienti alternativo a quello Millemiglia. Al lavoro sono gli studi legali Hogan Lovells e Gianni Origoni Grippo Cappelli, per conto rispettivamente di Etihad e Alitalia.
Alla fine la compagnia di Abu Dhabi e i commissari potrebbero arrivare a una transazione a valori significativamente più bassi del 2015 e resta da capire se nell’accordo rientrerà o meno la cassa del programma di fedeltà (circa 25 milioni di euro).

Sole24h
 

Farfallina

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Etihad pronta a fare causa ad Alitalia per l’aereo di Stato di Renzi

27 ottobre 2018 Carlo Festa Senza categoria

Il dossier Alitalia procede verso una faticosa firma di un preliminare con Ferrovie dello Stato, ma intanto continua la vertenza legale tra la nuova Alitalia e l’ormai ex-azionista Etihad.
Una delle vicende più “calde”, tra le tante aperte con la compagnia di Abu Dhabi, resta quello dell’aereo di Stato, l’ormai famoso A-340 per i voli di Stato voluto dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Ora l’aereo è fermo in un hangar all’aeroporto di Fiumicino e nessuno se ne vuole più prendere carico: né Alitalia, che ha ormai rescisso il contratto di leasing con il quale la compagnia di bandiera faceva da intermediario con il Ministero della Difesa e lo Stato Italiano, né Etihad che non vuole riprendersi l’aereo di proprietà.Ora si potrebbe profilare una causa in Tribunale. La compagnia di bandiera, su spinta del governo gialloverde, non vuole infatti più pagare un euro per l’A-340, mentre Etihad reclama il mancato guadagno ottenuto su un aereo dove il contratto, rescisso a suo dire in modo unilaterale, era fino al 2025 e dove c’era un business plan ormai definito. La compagnia aerea di Abu Dhabi punterebbe, dunque, a un risarcimento attorno a una ventina di milioni di euro.
L’aereo inoltre è difficile da riconvertire con la presenza di aree, piccole suite, predisposte per l’utilizzo da parte di capi di Stato e ministri. Con l’aggiunta che l’A-340 in questione si caratterizza per un elevato consumo di carburante.
Ma non è questo l’unico fronte legale in corso: quello più imminente, con un’udienza al Tribunale di Milano prevista per inizio novembre, è relativo alla contesa per le Mille Miglia, che nel 2015 servì ad Alitalia per portare nelle casse semivuote oltre 112 milioni, pari al 75 per cento del valore totale di Millemiglia, che passò nelle mani di Etihad. Alitalia, essendo un’amministrazione straordinaria, ha difficoltà a comprare (o ricomprare) asset.
La compagnia di Abu Dhabi si è così rivolta al giudice, perché teme che Alitalia crei un database di clienti alternativo a quello Millemiglia. Al lavoro sono gli studi legali Hogan Lovells e Gianni Origoni Grippo Cappelli, per conto rispettivamente di Etihad e Alitalia.
Alla fine la compagnia di Abu Dhabi e i commissari potrebbero arrivare a una transazione a valori significativamente più bassi del 2015 e resta da capire se nell’accordo rientrerà o meno la cassa del programma di fedeltà (circa 25 milioni di euro).

Sole24h
L'A340 non è in configurazione vip, è ancora con gli interni Etihad. In ogni caso credo finirà al massimo con un credito inesigibile nei confronti della bad company. Idem Millemiglia, ormai AZ avrebbe deciso di lasciarlo a Etihad e non rinnovare gli accordi dal 1.1.19 fondando un nuovo programma, anche perchè i pax fidelizzati interessati al programma AZ se li può portare dietro facilmente lasciando a EY un programma da liquidare.
 

Casa

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Etihad pronta a fare causa ad Alitalia per l’aereo di Stato di Renzi

27 ottobre 2018 Carlo Festa Senza categoria

Il dossier Alitalia procede verso una faticosa firma di un preliminare con Ferrovie dello Stato, ma intanto continua la vertenza legale tra la nuova Alitalia e l’ormai ex-azionista Etihad.
Una delle vicende più “calde”, tra le tante aperte con la compagnia di Abu Dhabi, resta quello dell’aereo di Stato, l’ormai famoso A-340 per i voli di Stato voluto dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Ora l’aereo è fermo in un hangar all’aeroporto di Fiumicino e nessuno se ne vuole più prendere carico: né Alitalia, che ha ormai rescisso il contratto di leasing con il quale la compagnia di bandiera faceva da intermediario con il Ministero della Difesa e lo Stato Italiano, né Etihad che non vuole riprendersi l’aereo di proprietà.Ora si potrebbe profilare una causa in Tribunale. La compagnia di bandiera, su spinta del governo gialloverde, non vuole infatti più pagare un euro per l’A-340, mentre Etihad reclama il mancato guadagno ottenuto su un aereo dove il contratto, rescisso a suo dire in modo unilaterale, era fino al 2025 e dove c’era un business plan ormai definito. La compagnia aerea di Abu Dhabi punterebbe, dunque, a un risarcimento attorno a una ventina di milioni di euro.
L’aereo inoltre è difficile da riconvertire con la presenza di aree, piccole suite, predisposte per l’utilizzo da parte di capi di Stato e ministri. Con l’aggiunta che l’A-340 in questione si caratterizza per un elevato consumo di carburante.
Ma non è questo l’unico fronte legale in corso: quello più imminente, con un’udienza al Tribunale di Milano prevista per inizio novembre, è relativo alla contesa per le Mille Miglia, che nel 2015 servì ad Alitalia per portare nelle casse semivuote oltre 112 milioni, pari al 75 per cento del valore totale di Millemiglia, che passò nelle mani di Etihad. Alitalia, essendo un’amministrazione straordinaria, ha difficoltà a comprare (o ricomprare) asset.
La compagnia di Abu Dhabi si è così rivolta al giudice, perché teme che Alitalia crei un database di clienti alternativo a quello Millemiglia. Al lavoro sono gli studi legali Hogan Lovells e Gianni Origoni Grippo Cappelli, per conto rispettivamente di Etihad e Alitalia.
Alla fine la compagnia di Abu Dhabi e i commissari potrebbero arrivare a una transazione a valori significativamente più bassi del 2015 e resta da capire se nell’accordo rientrerà o meno la cassa del programma di fedeltà (circa 25 milioni di euro).

Sole24h
Per un secondo ho pensato che fosse un'attività legata al vecchio CEO di Etihad James Hogan, ma da una rapida ricerca non c'entra una mazza e non sono collegate le due cose.

Lo scrivo giusto per evitare ogni dubbio.
 

i-ffss

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2 su 4...vediamo se I giallo Verdi fanno 1 su 1


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i-ffss

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Ok però almeno non addossiamo a loro anche la colpa di questa cosa che invece è di qualcun altro ben specificato.

Ciao
Massimo
sull'opportunità politica di prendere questo aereo si è discusso parecchio e più o meno s'è convenuto che si poteva fare a meno; a dirla tutta si poteva farne a meno anche per le nesessità di spostamento tipiche delle autorità italiane. dal punto di vista squistamente tecnico s'è pure stabilito che l'aereo era tutto tranne che inadeguato allo scopo per cui doveva essere dedicato e che i costi erano adeguati. inoltre s'è stabilito che l'operazione è stata condotta in modo che definire imbarazzante è eufemismo: dal leak arrivato a La Stampa, dai non-detti sulla consistenza finanziaria dell'operazione fino al non saper regolarizzarlo come "civile" e tutto quel che ne ha comportato il ritardo per metterlo in linea. detto qeusto la patetica sceneggiata dei pentacosi è da circo barnum ed il risultato è che l'aereo è lì a fare muffa come trofeo di guerra.
 

robygun

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Appunto..
Dato per assodato tutto il cinema che ha portato all'acquisizione dell'aereo tenerlo ad ammuffire PAGANDOLO comunque, per mero opportunismo politico, è ben oltre l'assurdo..