Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


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aa/vv??

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7 Agosto 2008
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10 buoni motivi per chiudere Alitalia, ora e per sempre


Perché i suoi lavoratori hanno privilegi che non ha nessuno (e li paghiamo noi)
5 euro a biglietto: questo paga ciascuno di noi – sottoforma di addizionale comunale sui diritti d’imbarco – per mandare in pensione in anticipo di 7 anni, senza decurtazioni, i piloti d’aereo in esubero, o per pagare loro qualche anno di cassa integrazione. Non è uno scherzo: si chiama Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA), è stato istituito da una legge del 2004 e preleva circa 220 milioni all’anno dai contribuenti. Roba che serve solo a far sopravvivere gli sprechi di Alitalia, coi soldi dei contribuenti. Benvenuti nella giungla (romana).



https://www.fanpage.it/economia/10-buoni-motivi-per-chiudere-alitalia-ora-e-per-sempre/
Quindi se domani Alitalia chiude, da dopodomani non si pagano più i 5 euro di FSTA?
 

jgoggi

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10 buoni motivi per chiudere Alitalia, ora e per sempre
Perché i suoi lavoratori hanno privilegi che non ha nessuno (e li paghiamo noi)
Se parli dei piloti, perché non scrivere PILOTI invece di LAVORATORI, visto che i piloti hanno ben poco in comune con altri lavoratori di AZ, molti dei quali non solo non hanno privilegi, ma vengono trattati peggio dei lavoratori di tante altre aziende... Generalizzare non serve a niente, anzi, è ingiusto...
 

AZ209

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Londra.
Se parli dei piloti, perché non scrivere PILOTI invece di LAVORATORI, visto che i piloti hanno ben poco in comune con altri lavoratori di AZ, molti dei quali non solo non hanno privilegi, ma vengono trattati peggio dei lavoratori di tante altre aziende... Generalizzare non serve a niente, anzi, è ingiusto...
E' un articolo, non l'ho scritto io.
 

AZ209

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Londra.
Alitalia, siamo all’ennesima puntata di questa saga. Forse è il caso di lasciarla al suo destino

In Italia gli orologi più che sull’ora della radio devono essere sintonizzati su Alitalia. Puntualissima è appena arrivata l’ennesima proroga (o puntata) di questa infinita saga. Il governo ha infatti deciso di spostare al 15 ottobre il termine per la presentazione dell’offerta vincolante di acquisto dell’aviolinea.

Ma alla fine l’esecutivo, per dare ulteriori emozioni agli appassionati del genere bramosi di nuovi episodi, quando sarà ora farà una bella offerta a se stesso. Tanto ormai l’unica cordata che ambisce a scalare quest’impervia vetta è quella arlecchino formata dalla compagnia statunitense Delta, da Atlantia (del gruppo Benetton, gestore dello scalo di Fiumicino dove Alitalia sviluppa il 40% della propria attività) e il gruppo Fs, il cui maggior azionista è appunto il patrio Tesoro.

Gli spettatori di questa telenovela (che altro purtroppo non sono che gli italiani) hanno finora pagato un salatissimo ticket. Per anni la Repubblica italiana ha infatti gettato in questa fornace alata qualcosa come nove miliardi di euro, chiamandoli eufemisticamente “investimenti” diretti o indiretti. Salvo errori ed omissioni, a partire dal 1975 si possono contare dieci aumenti di capitale effettuati dall’Iri, tre dal ministro dell’Economia, due da Fintecna, due prestiti ponte sempre del Mef (che ha segnato questi crediti sul ghiaccio) e due interventi di Poste Italiane.

Gli amanti del genere cinematografico hanno peraltro profumatamente retribuito anche gli attori e le attrici di questa telenovela. Per carità, tutti hanno diritto ad un sostegno di disoccupazione. Però due miliardi finora erogati in sussidi sono obiettivamente sproporzionati: non regge infatti sotto il profilo dell’equità il confronto tra piloti ed assistenti di volo (fino a 10mila euro al mese) coi loro colleghi che sono rimasti a terra avvinghiati alle catene di montaggio (massimo 1.100 euro di cassa integrazione).
In più i primi festeggiano per sette anni (numero magico per eccellenza secondo la cabala) mentre per i secondi gli anni sono due (numero evocativo del due di picche con briscola cuori). E non vale certo l’adagio: “la festa è finita!” in quanto è in arrivo un nuovo provvedimento di proroga della Cig, tanto sono caldi le stilografiche di governo, sindacati e azienda per la firma dell’accordo.

Quasi dozzinale poi rammentare che queste risorse (a conti fatti quasi 400 milioni di euro) sono più del doppio del finanziamento annuo per la lotta alla povertà con il sostegno di inclusione attiva.

Gli appassionati del genere infine possono anche apprezzare l’effetto speciale escogitato per trovare le risorse finanziarie. Anziché far ricorso ai tradizionali accordi in cui la cassa integrazione è pagata da imprese e lavoratori (roba fuori moda della seconda metà del Novecento), il settore aereo è entrato negli anni Duemila con una formula 2.0: la cassa del trasporto aereo la paga chi oltrepassa il filtro dei controlli aeroportuali. Cinque euro (in fondo il costo di un cappuccino e una brioche) possono sembrare un’inezia. Però se si considera che quella è una prestazione imposta (e quindi un balzello dello Stato che aumenta la pressione fiscale complessiva del nostro Paese) le cose assumono un’altra prospettiva.

Visto da fuori però questo spettacolo è abbastanza demodé. Nell’Europa dell’alta velocità, della banda larga e delle compagnie low cost forse non ha più alcun senso aggrapparsi alle cosiddette compagnie di bandiera nazionali (e a improbabili gruppi di patrioti, figura nata qualche anno addietro dalla fervida mente di un premier che peraltro viaggiava coi voli di Stato). I vantaggi di mantenere una compagnia di bandiera sono tutti da decifrare e scoprire. Il costo invece è di una spaventosa evidenza e soprattutto non più sopportabile da un Paese che dal 2007 è in perenne crisi economica e finanziaria.

E’ arrivato il momento che il popolo italiano si accomiati dalla sua compagnia di bandiera (che tanto l’ha fatta sognare) e la lasci correre con le sue gambe verso il suo destino.


https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-il-caso-di-lasciarla-al-suo-destino/5464688/
 

magick

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Forse mi sbaglio ma non ricordo tanti articoli inneggiare al funerale di Alitalia come in questo periodo... Si raccontavano i fatti, si suggeriva che forse sarebbe stato meglio non accanirsi oltre, adesso si spara a zero. Cosa è cambiato?
 

Tiennetti

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Venessia
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Se parli dei piloti, perché non scrivere PILOTI invece di LAVORATORI, visto che i piloti hanno ben poco in comune con altri lavoratori di AZ, molti dei quali non solo non hanno privilegi, ma vengono trattati peggio dei lavoratori di tante altre aziende... Generalizzare non serve a niente, anzi, è ingiusto...
In realtà il FSTA è una protezione per tutti i lavoratori del comparto aereo, anche se l'articolo parla solo di piloti
https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=46839
 

leerit

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Alfa Servizi, Aeroporto Salerno, Sky Tanking, SEA, GH Cagliari sono le ultime società in ordine cronologico a ciucciare dalla tetta dell’FSTA.

Qualcuno lo faccia presente al vicedirettore di Fanpage, un laureato in economia e commercio che prevede centinaia di migliaia di esuberi in una azienda che conta meno di 12.000 dipendenti.

Uno che non perde tempo nemmeno a rileggere ciò che scrive. Ma dove si è laureato? A Paperopoli?....

Un minimo di precisione. Un minimo.
 

Giofumagalli

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Alfa Servizi, Aeroporto Salerno, Sky Tanking, SEA, GH Cagliari sono le ultime società in ordine cronologico a ciucciare dalla tetta dell’FSTA.

Qualcuno lo faccia presente al vicedirettore di Fanpage, un laureato in economia e commercio che prevede centinaia di migliaia di esuberi in una azienda che conta meno di 12.000 dipendenti.

Uno che non perde tempo nemmeno a rileggere ciò che scrive. Ma dove si è laureato? A Paperopoli?....

Un minimo di precisione. Un minimo.
Considerando pure che l'acronimo FSTA sta per "Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale" uno (in buona fede) magari il dubbio se lo fa venire.
 

Giofumagalli

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Forse mi sbaglio ma non ricordo tanti articoli inneggiare al funerale di Alitalia come in questo periodo... Si raccontavano i fatti, si suggeriva che forse sarebbe stato meglio non accanirsi oltre, adesso si spara a zero. Cosa è cambiato?
Che un certo mo vi mento, una volta sentito il profumo dei Palazzi e terrorizzato dall'idea di tornare a sentire la puzza di ascella della gente comune sul tram, ti dirà che con Alitalia ci si può fare pure un soufflé, basta che decidono quelli cattivi.
 

AZ209

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Alfa Servizi, Aeroporto Salerno, Sky Tanking, SEA, GH Cagliari sono le ultime società in ordine cronologico a ciucciare dalla tetta dell’FSTA.

Qualcuno lo faccia presente al vicedirettore di Fanpage, un laureato in economia e commercio che prevede centinaia di migliaia di esuberi in una azienda che conta meno di 12.000 dipendenti.

Uno che non perde tempo nemmeno a rileggere ciò che scrive. Ma dove si è laureato? A Paperopoli?....

Un minimo di precisione. Un minimo.
Ok ha sbagliato a scrivere "centinaia di migliaia", ma il succo non cambia. Non mi sembra drammatico.
Passiamo oltre. Analizziamo gli altri 9 punti?
 

Betha23

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Stavo notando che per quanto sia una società che necessita ingenti investimenti in rapporto a risultati che probabilmente nel breve termine non saranno soddisfacienti, Alitalia con 1miliardo di capitale sociale non sarà molto diversa da gruppo IAG che ha anch’esso 1Miliardo di capitale oppure Airfrance KLM che ne ha 2.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Stavo notando che per quanto sia una società che necessita ingenti investimenti in rapporto a risultati che probabilmente nel breve termine non saranno soddisfacienti, Alitalia con 1miliardo di capitale sociale non sarà molto diversa da gruppo IAG che ha anch’esso 1Miliardo di capitale oppure Airfrance KLM che ne ha 2.
Non è questione della cifra in se, conta la necessità di investimenti e il turn around da fare. Infine conta molto la compagine sociale, una compagine sociale forte e coesa con obiettivi condivisi e disponibilità a mettere a disposizione i fondi per gli investimenti può tranquillamente preoccuparsi relativamente del capitale sociale.
Ad esempio la discussione riportata da DL e Atlantia sul patto riguardo alle necessità future va in quest'ottica e cioè avere la tranquillità di avere le spalle coperte.
Tale tranquillità (che serve anche per ottenere migliori condizioni dai fornitori per dire la più stupida) puoi ottenerla con un capitale sociale adeguato agli obiettivi o con la credibilità dei soci disponibili a integrare i fondi necessari.
 

Paolo_61

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Stavo notando che per quanto sia una società che necessita ingenti investimenti in rapporto a risultati che probabilmente nel breve termine non saranno soddisfacienti, Alitalia con 1miliardo di capitale sociale non sarà molto diversa da gruppo IAG che ha anch’esso 1Miliardo di capitale oppure Airfrance KLM che ne ha 2.
Non devi guardare il capitale sociale ma il totale dei mezzi propri (capitale sociale + utili non distribuiti + sovrapprezzo azioni + altre riserve non distribuibili)
AF ha un equity totale intorno a 1,5 bio (euro, dollari o sterline cambia relativamente poco), IAG è a 3,5 bio e LH è a 7,7 bio, anche se LH ha un totale attività maggiore rispetto alle altre due.
AF è decisamente molto levereggiata (pochi mezzi propri rispetto al totale attività), mentre le altre 2 sono decisamente più solide.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Non devi guardare il capitale sociale ma il totale dei mezzi propri (capitale sociale + utili non distribuiti + sovrapprezzo azioni + altre riserve non distribuibili)
AF ha un equity totale intorno a 1,5 bio (euro, dollari o sterline cambia relativamente poco), IAG è a 3,5 bio e LH è a 7,7 bio, anche se LH ha un totale attività maggiore rispetto alle altre due.
AF è decisamente molto levereggiata (pochi mezzi propri rispetto al totale attività), mentre le altre 2 sono decisamente più solide.
Infatti AF-KL è quella che più ha subito crisi negli ultimi anni tirata giù dalle branche francesi.
 

Ganimede

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Premetto che non sono uno specialista di bilanci e finanza, ma la mole di investimenti da realizzare in Az ê tale che senza ombra di dubbio un capitale iniziale che oscilla tra 800 milioni ed 1 miliardo e' totalmente insufficiente.
Se vogliono mettere mano sulla flotta che ha bisogno di investimenti pesanti (Ife sui 777, riprendere le verniciature, pensare di installare le sharklets sulla famiglia 320...) servirá molto di piú di 800 milioni. Altrimenti si vivacchierá con investimenti minimi e marginali.
Inoltre é stato abbondantemente riconosciuto che le due precedenti ricapitalizzazioni (capitani coraggiosi ed EY) in realtá furono …sottocapitalizzate. E se non erro parlavamo di capitali non molto dissimili da quanto si propone di versare adesso.
 

13900

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Premetto che non sono uno specialista di bilanci e finanza, ma la mole di investimenti da realizzare in Az ê tale che senza ombra di dubbio un capitale iniziale che oscilla tra 800 milioni ed 1 miliardo e' totalmente insufficiente.
Se vogliono mettere mano sulla flotta che ha bisogno di investimenti pesanti (Ife sui 777, riprendere le verniciature, pensare di installare le sharklets sulla famiglia 320...) servirá molto di piú di 800 milioni. Altrimenti si vivacchierá con investimenti minimi e marginali.
Inoltre é stato abbondantemente riconosciuto che le due precedenti ricapitalizzazioni (capitani coraggiosi ed EY) in realtá furono …sottocapitalizzate. E se non erro parlavamo di capitali non molto dissimili da quanto si propone di versare adesso.
Da un lato si puo' dire che tutti gli investimenti che hai menzionato non sono strettamente necessari alla condotta della compagnia aerea: cambiare gli IFE non e' una questione di vita o di morte; dipingere gli aerei si puo' fare se e quando e' necessario, nel ciclo normale di ripitturamento degli aerei, le sharklets sono fattibili solo sugli A32S - non ricordo esattamente da quale MSN, ma credo che buona parte dei 320 e '21 non possano avere sharklets per una questione di predisposizione - e, onestamente, la differenza derivante dall'uso delle stesse si vede solo su voli sopra le 2 ore. Dall'altro, se l'intenzione e' di cambiare registro nella compagnia - Farfallina parlava di una flotta su 339, 320 e 220 - non sono investimenti da farsi, specie se i 777 sono a fine vita. Ma soprattutto, se l'idea e' quella di tirare a campare, se l'idea e' quella di buttarci dei soldi perche' e' necessario dal punto di vista politico, allora sono investimenti che non si faranno mai.
 
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