Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,809
485
.
Resta il fatto che la crescita percentuale di morti e contagi e' calata parecchio, come anche il numero di morti assoluto. Non e' piu' un esponenziale, con tutto quello che comporta, e' anche qualcosa di meno di una crescita lineare. Se come sembra iniziano a calare i ricoverati e quelli in terapia intensiva vuol dire che stiamo scendendo sotto la capacita' del sistema ospedaliero, che nel frattempo verra' potenziato, inoltre procedure e farmaci antagonisti, senza miracoli, pero' non potranno che migiorare le cose.

Insomma se l'obiettivo fosse di raggiungere l'immunita' di gregge senza far esplodere il sistema ospedaliero.... siamo quasi in volo livellato. Il che e' gia' un risultato di sforzi, costi e sofferenze.

Se calasse ulteriormente, come plausibile, potrebbe proprio essere il caso di incominciare ad aprire qualche spiraglio per mantenere questa quota di contagiati giornalieri e restare in volo livellato. Ad esempio industria, presenza a turno in ufficio mentre gli altri in smart, esercizi commerciali non critici e utili (come elettronica/elettrodomestici, abbigliamento, autoriparazioni ecc.).

Se poi trovano il modo di abbattere il tasso di fatalita', anche solo dando cure piu' tempestive che sembra servano molto, meglio ancora. Non e' detto che dobbiamo per forza scegliere tra far morire l' 1% della popolazione o distruggere del tutto l'economia. Devono tenere gli occhi sugli strumenti (ovvero fare test a manetta) e stare molto attenti a non lasciar andare le cose troppo in una direzione o nell'altra.

PS: pero' qualcuno e' piu' inguaiato degli altri:
https://www.forbes.com/sites/jeremybogaisky/2020/04/03/boeing-737-max-airbus-avolon-cancel
 

londonfog

Moderatore
Utente Registrato
8 Luglio 2012
10,132
2,236
Londra
@viking @13900 @belumosi

So benissimo che secondo le statistiche "i vecchi" hanno meno probabilita' di uscirne vivi. Io volevo solo far presente che quelli "meno vecchi" e i giovani non hanno la garanzia di far parte di quell'80% che ne uscira' senza grandi problemi*
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,295
8,138
@viking @13900 @belumosi

So benissimo che secondo le statistiche "i vecchi" hanno meno probabilita' di uscirne vivi. Io volevo solo far presente che quelli "meno vecchi" e i giovani non hanno la garanzia di far parte di quell'80% che ne uscira' senza grandi problemi*
D'accordo.

Resta il fatto che la crescita percentuale di morti e contagi e' calata parecchio, come anche il numero di morti assoluto. Non e' piu' un esponenziale, con tutto quello che comporta, e' anche qualcosa di meno di una crescita lineare. Se come sembra iniziano a calare i ricoverati e quelli in terapia intensiva vuol dire che stiamo scendendo sotto la capacita' del sistema ospedaliero, che nel frattempo verra' potenziato, inoltre procedure e farmaci antagonisti, senza miracoli, pero' non potranno che migiorare le cose.

Insomma se l'obiettivo fosse di raggiungere l'immunita' di gregge senza far esplodere il sistema ospedaliero.... siamo quasi in volo livellato. Il che e' gia' un risultato di sforzi, costi e sofferenze.

Se calasse ulteriormente, come plausibile, potrebbe proprio essere il caso di incominciare ad aprire qualche spiraglio per mantenere questa quota di contagiati giornalieri e restare in volo livellato. Ad esempio industria, presenza a turno in ufficio mentre gli altri in smart, esercizi commerciali non critici e utili (come elettronica/elettrodomestici, abbigliamento, autoriparazioni ecc.).

Se poi trovano il modo di abbattere il tasso di fatalita', anche solo dando cure piu' tempestive che sembra servano molto, meglio ancora. Non e' detto che dobbiamo per forza scegliere tra far morire l' 1% della popolazione o distruggere del tutto l'economia. Devono tenere gli occhi sugli strumenti (ovvero fare test a manetta) e stare molto attenti a non lasciar andare le cose troppo in una direzione o nell'altra.

PS: pero' qualcuno e' piu' inguaiato degli altri:
https://www.forbes.com/sites/jeremybogaisky/2020/04/03/boeing-737-max-airbus-avolon-cancel
Oggi mi sento in vena di predizioni alla Mosca. Secondo me, se apriamo le gabbie alle cancellazioni, Boeing verrà salvata dal governo e il 737MAX, complice il salvataggio e le varie cancellazioni, verrà silenziosamente messo in soffitta.
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,809
485
.
Certo che verra' cancellato.

Stando all'articolo qualcuno prevede che il traffico tornera' ai livelli pre-crisi nel 2023 (comunque in questo momeno e' pura divinazione).

Nel frattempo il petrolio ha raggiunto in certi contesti prezzi negativi: ti pagano se lo porti via.

A che piffero serve il MAX nato storto e onerosissimo da rimette in volo?

E' morto.
 

fiducioso

Utente Registrato
11 Febbraio 2013
537
321
Ma quanti voli giornalieri AZ ci sono da LHR a FCO? Impressionante quanti italiani erano/sono ancora la..
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,295
8,138
Ma quanti voli giornalieri AZ ci sono da LHR a FCO? Impressionante quanti italiani erano/sono ancora la..
Presente!

Credo che Londra sia la prima città per iscritti AIRE in Europa se non nel mondo. E tante persone che lavorano magari nella ristorazione, o nei pub, o negozi sono rimaste senza lavoro. Il governo ha introdotto il "furlough", l'equivalente grossomodo della CIGS, ma solo per chi è stato licenziato dal 28/2 e non in tutti i casi (se ho capito bene zero hour contract e altre forme di impiego autonomo non sono incluse). Aggiungici che, malgrado la legge che impedisce gli sfratti per tre mesi, ci sono casi e casi di gente che si trova senza lavoro e con i proprietari che alzano l'affitto o lo chiedono ugualmente...
 

londonfog

Moderatore
Utente Registrato
8 Luglio 2012
10,132
2,236
Londra
Ma quanti voli giornalieri AZ ci sono da LHR a FCO? Impressionante quanti italiani erano/sono ancora la..
Presente!

Credo che Londra sia la prima città per iscritti AIRE in Europa se non nel mondo. E tante persone che lavorano magari nella ristorazione, o nei pub, o negozi sono rimaste senza lavoro. Il governo ha introdotto il "furlough", l'equivalente grossomodo della CIGS, ma solo per chi è stato licenziato dal 28/2 e non in tutti i casi (se ho capito bene zero hour contract e altre forme di impiego autonomo non sono incluse). Aggiungici che, malgrado la legge che impedisce gli sfratti per tre mesi, ci sono casi e casi di gente che si trova senza lavoro e con i proprietari che alzano l'affitto o lo chiedono ugualmente...
+1

Credo che qui sul forum siamo almeno una mezza dozzina. Tieni anche presente che FCO-LHR adesso raccoglie tutti quelli che hanno necessita' urgente di viaggiare fra il Regno Unito e l'Italia per qualsiasi motivo 'permesso' dalla rispettive normative di lockdown.
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,598
429
Certo che verra' cancellato.

Stando all'articolo qualcuno prevede che il traffico tornera' ai livelli pre-crisi nel 2023 (comunque in questo momeno e' pura divinazione).

Nel frattempo il petrolio ha raggiunto in certi contesti prezzi negativi: ti pagano se lo porti via.

A che piffero serve il MAX nato storto e onerosissimo da rimette in volo?

E' morto.
Ci vorrà molto più tempo, altro che 2023.

Il traffico aereo post 11 settembre 2001 torno’ ai livelli pre crisi ad ottobre del 2005.

Questa crisi è addirittura peggiore.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,295
8,138
Ci vorrà molto più tempo, altro che 2023.

Il traffico aereo post 11 settembre 2001 torno’ ai livelli pre crisi ad ottobre del 2005.

Questa crisi è addirittura peggiore.
Io non so quali dati hai usato, ma se si guarda a quelli europei di Eurostat, e ho preso solo Spagna ed Italia, non mi sembra che quello che dici sia corretto.

Picture 1.jpg

E anche la World Bank sembra indicare che il numero di pax nel 2003 era più alto di quello del 2001, e nel 2004 si era abbondantemente oltre ai numeri del 2000.

https://data.worldbank.org/indicator/is.air.psgr?end=2007&start=2000

Al momento io sono dell'idea che chi fa previsioni ora è al livello della fattucchiera che ti legge le carte. Ci sono troppe variabili in gioco che possono cambiare completamente il discorso.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,623
1,604
@viking @13900 @belumosi

So benissimo che secondo le statistiche "i vecchi" hanno meno probabilita' di uscirne vivi. Io volevo solo far presente che quelli "meno vecchi" e i giovani non hanno la garanzia di far parte di quell'80% che ne uscira' senza grandi problemi*
Concordo, bisogna tutti darci una regolata, in Italia ancora troppa gente in giro come si vede bene anche nell'articolo postato da Belumosi e siamo tornati a vedere runner, cani (ora aiutati dai bambini) che vengono portati a far la passeggiata 15 volte al giorno e purtroppo ancora tanti che se ne fregano del bene comune e si fanno gli affari loro.
La battaglia a questa malattia richiede una pronta risposta medica e i nostri ospedali possono fronteggiarla solamente se i numeri sono controllati (purtroppo a Bergamo, Brescia e negli altri focolai più brutti quando potremo guardarci in serenità si scoprirà che i numeri sono molto sottostimati come in Cina). Arriverà poi l'immunità di gregge, i cocktail di farmaci usati saranno affinati (la risposta per il momento è buona dei test) e speriamo presto arriverà il vaccino. Quello che è successo però deve farci comprendere come il business in sanità vada usato con molta moderazione perché quando scatta un problema globale il business non è efficiente a rispondere.
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,598
429
Io non so quali dati hai usato, ma se si guarda a quelli europei di Eurostat, e ho preso solo Spagna ed Italia, non mi sembra che quello che dici sia corretto.

View attachment 10651

E anche la World Bank sembra indicare che il numero di pax nel 2003 era più alto di quello del 2001, e nel 2004 si era abbondantemente oltre ai numeri del 2000.

https://data.worldbank.org/indicator/is.air.psgr?end=2007&start=2000

Al momento io sono dell'idea che chi fa previsioni ora è al livello della fattucchiera che ti legge le carte. Ci sono troppe variabili in gioco che possono cambiare completamente il discorso.
Ecco la mia fonte: (avevo scritto ottobre 2005 erroneamente. Si trattava di luglio 2005)

"Gli attacchi terroristici hanno causato una riduzione significativa dei numeri dei passeggeri e dei tassi di occupazione, in quanto i turisti sono apparsi immediatamente riluttanti a viaggiare. Un po meno i business traveler che sono costretti a spostarsi per motivi di lavoro. Gli attacchi dell’11 settembre hanno avuto numerosi effetti a catena sull’economia mondiale. È stato stimato che fino al 2002 gli attacchi dell’11 settembre hanno generato una perdita complessiva di 36 miliardi di dollari nella travel industry.

L’industria aerea è stata la più colpita. Sono numerose le compagnie aeree che hanno tagliato i costi per rientrare dalle perdite improvvise. Solo American Airlines e United Airlines hanno tagliato più di 20.000 posti di lavoro. British Airways e Air Canada hanno dovuto rinunciare a 5.000 posti di lavoro a causa del calo del numero di passeggeri. Dopo l’11 settembre, l’industria aerea mondiale ha perso un terzo del valore del suo comparto tra voli, flotte, equipaggio e passeggeri.

Nell’agosto precedente l’11 settembre, i viaggi aerei negli Stati Uniti hanno raggiunto un livello record con 65,4 milioni di passeggeri. Il viaggio aereo post 11 settembre è diminuito sostanzialmente. Il volume dei passeggeri pre 11 settembre è stato raggiunto per la prima volta solo nel luglio 2005, con un incremento di circa il 9,7."

https://www.bcdtravel.com/move-it/business-travel-dopo-l11-settembre/
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,295
8,138
Ecco la mia fonte: (avevo scritto ottobre 2005 erroneamente. Si trattava di luglio 2005)

"Gli attacchi terroristici hanno causato una riduzione significativa dei numeri dei passeggeri e dei tassi di occupazione, in quanto i turisti sono apparsi immediatamente riluttanti a viaggiare. Un po meno i business traveler che sono costretti a spostarsi per motivi di lavoro. Gli attacchi dell’11 settembre hanno avuto numerosi effetti a catena sull’economia mondiale. È stato stimato che fino al 2002 gli attacchi dell’11 settembre hanno generato una perdita complessiva di 36 miliardi di dollari nella travel industry.

L’industria aerea è stata la più colpita. Sono numerose le compagnie aeree che hanno tagliato i costi per rientrare dalle perdite improvvise. Solo American Airlines e United Airlines hanno tagliato più di 20.000 posti di lavoro. British Airways e Air Canada hanno dovuto rinunciare a 5.000 posti di lavoro a causa del calo del numero di passeggeri. Dopo l’11 settembre, l’industria aerea mondiale ha perso un terzo del valore del suo comparto tra voli, flotte, equipaggio e passeggeri.

Nell’agosto precedente l’11 settembre, i viaggi aerei negli Stati Uniti hanno raggiunto un livello record con 65,4 milioni di passeggeri. Il viaggio aereo post 11 settembre è diminuito sostanzialmente. Il volume dei passeggeri pre 11 settembre è stato raggiunto per la prima volta solo nel luglio 2005, con un incremento di circa il 9,7."

https://www.bcdtravel.com/move-it/business-travel-dopo-l11-settembre/
OK, parlando solo di USA mi sa che anche quel dato è sbagliato, già nel 2004 si era superato il valore del 2001. Fuori dagli Stati Uniti il 9/11 s'è sentito di meno

Comunque, secondo me questa situazione ha a più a che vedere col 2008 in quanto globale, ma anche in quel caso l'impatto è minore. In Asia non vola quasi nessuno da gennaio, e qui da marzo.
 

ilverococco

Utente Registrato
3 Novembre 2016
522
443
BLQ - DXB
Nel frattempo il petrolio ha raggiunto in certi contesti prezzi negativi: ti pagano se lo porti via.
insomma: dai minimi attorno ai 22 di fine marzo nell'ultima settimana non ha fatto che salire. venerdià era a 34,65

Andamento che peraltro non sono minimamente capace di leggere e comprendere benche' lavori in un settore affine, ma questo e' un altro discorso!
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,809
485
.
Anche per interpretare e prevedere le fluttuazioni del prezzo del petrolio adesso e' pura divinazione.

Resta il fatto che una fase in cui i consumi sono crollati come mai nella storia non suggerisce prezzi alti.

Poi ci sono intere economie che dipendono pesantemente dal petrolio.

Siamo in terra incognita ma mi sbilancerei ipotizzando che probabilmente sara' piu' economico usare i vecchi jet che avanzano anche se consumano leggermente di piu'.
 

BGW

Moderatore
Utente Registrato
30 Marzo 2008
3,353
436
CMN
Comunque, secondo me questa situazione ha a più a che vedere col 2008 in quanto globale, ma anche in quel caso l'impatto è minore. In Asia non vola quasi nessuno da gennaio, e qui da marzo.
D'accordissimo. Nel 2008 dal punto di vista normativo non ci fu nulla. Oggi invece ci sono restrizioni all'ingresso in praticamente tutti i paesi, e vedo un ritorno alla normalità molto lento perche' il rischio di una seconda ondati di casi importati e' sicuramente altissimo. Sara' più difficile volare - probabilmente saremo mappati e con meno tutele sui dati personali, tra PNR e movimenti carte di credito, i Governi dovrebbero essere messi in condizioni di tracciare i viaggiatori, che sono stati il veicolo della diffusione del virus.
Io penso che cambiera' anche il business model, in una sorta di big bang, verso le organizzazioni più efficienti (e quindi tendenzialmente verso il modello low cost), cosi' come nel 2001 e poi 2008. Le flotte saranno per un po' sovradimensionate rispetto alla domanda e verranno anticipate le dismissioni dei modelli più vecchi e meno efficienti (a partire, purtroppo, dai 747 come gia' sta avvenendo ora) o divenuti non congrui per il mercato (380).
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,598
429
Delta Air Lines is burning through more than $60 million in cash every day as it continues to operate through the COVID-19 pandemic.

In a memo to staff on Friday, CEO Ed Bastian laid out some of the starkest numbers seen thus far in the crisis, demonstrating the scale of the hit to the global airline industry.

The airline is continuing domestic operations and several international routes, but it has canceled about 115,000 flights for April, Bastian said, or 80% of its total schedule. Last Sunday saw just 38,000 passengers fly, compared to 600,000 the last Sunday of March in 2019.

Bastian also wrote that revenue is expected to be down 90% for the second quarter.

The airline industry has been devastated by the pandemic as travel bans, border closures, and shelter-in-place orders have put a near-halt to domestic and international travel markets that were booming just two months ago.

Nearly $60 billion was set aside for airlines in the federal coronavirus stimulus package passed last week, split evenly into payroll grants and loans. Bastian said that Delta had submitted an application for the payroll grants, which will allow it to pay workers despite the lack of revenue.

The payroll grants require airlines receiving them to agree not to reduce staff through involuntary layoffs or furloughs until October 2020, and prohibit them from buying back stock or issuing shareholder dividends. Airlines are also required to maintain a certain degree of connectivity and service, even with low passenger loads.

Delta has argued that the payroll grants are not enough to keep the airline running fully. More than 30,000 of the airline's nearly 90,000 employees have taken voluntary unpaid leaves. Some workers remaining on duty are seeing reduced hours and pay.

https://www.businessinsider.com/delta-coronavirus-losses-canceled-flights-2020-4?IR=T
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,434
4,441
Milano
La situazione è generalizzata, Singapore la scorsa settimana ha trasportato 500 passeggeri in una giornata, Air New Zealand addirittura ha avuto una media di meno di 2 passeggeri a volo (160 su una novantina di voli operati). Salvo non si trovi velocemente un farmaco che agisca neutralizzando il virus (per il vaccino la vedo più lunga), sarà un’ecatombe di compagnie, blasonate e non.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,295
8,138
Salvo non si trovi velocemente un farmaco che agisca neutralizzando il virus (per il vaccino la vedo più lunga), sarà un’ecatombe di compagnie, blasonate e non.
Farmaci o qualche altro metodo, come si sta iniziando a parlare in Italia. Nel mio campo, comunicazioni satellitari, sta avvenendo qualcosa di simile a quello che succede nell'aviazione: chi ha i satelliti e non dipende da un solo mercato "gode", ma a metà. Chi agisce da rivenditore sta fallendo, ci sono già state due vittime illustri e una terza rischia; credo che entro maggio ci saranno chiamate, urgenti e non più prorogabili, affinché si riapra il mondo.

D'accordissimo. Nel 2008 dal punto di vista normativo non ci fu nulla. Oggi invece ci sono restrizioni all'ingresso in praticamente tutti i paesi, e vedo un ritorno alla normalità molto lento perche' il rischio di una seconda ondati di casi importati e' sicuramente altissimo. Sara' più difficile volare - probabilmente saremo mappati e con meno tutele sui dati personali, tra PNR e movimenti carte di credito, i Governi dovrebbero essere messi in condizioni di tracciare i viaggiatori, che sono stati il veicolo della diffusione del virus.
Io penso che cambiera' anche il business model, in una sorta di big bang, verso le organizzazioni più efficienti (e quindi tendenzialmente verso il modello low cost), cosi' come nel 2001 e poi 2008. Le flotte saranno per un po' sovradimensionate rispetto alla domanda e verranno anticipate le dismissioni dei modelli più vecchi e meno efficienti (a partire, purtroppo, dai 747 come gia' sta avvenendo ora) o divenuti non congrui per il mercato (380).
Di sicuro questa crisi sarà uno di quegli eventi alla "meteorite dei dinosauri". Già prima c'era sovracapacità abbondante in tutto il mondo, e piani più o meno strampalati (senza riaprire il flame, quello di Norwegian, o le decine di 787 di Bamboo). Dopo questa crisi - gli interventi statali sono solo un tampone provvisorio - secondo me torneremo a vedere M&A come se non ci fosse un domani.
 

Brendon

Utente Registrato
14 Agosto 2016
728
543
WAS/TRS
https://viewfromthewing.com/you-probably-already-have-face-masks-at-home-and-dont-realize-it/

Non ci avevo pensato ma alcune maschere indossate al contrario hanno un buon fit.

Mi trovo bene con quella del kit Star Wars di United e con quella di Spider-Man (ma a quasi 37 anni non sono sicuro di voler uscire con quella :D), sono in poliestere all’esterno ma un tessuto non tessuto all’interno che risulta confortevole.

Quelle di LH mi sono troppo piccole e non coprono bene mentre un modello di United (simili a quelle edizione speciale per il 747) mi sono troppo strette e mi fanno sudare in quanto hanno il poliestere anche all’interno.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.