Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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13900

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26 Aprile 2012
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Non sono un esperto, ma sentendone su podcast, interviste e via dicendo mi sembra di capire che ci sia un certo livello di collaborazione tra istituti di ricerca. Quindi e' possibile che non sia solo, metti, Pfizer che lo inventa.

Parlando d'altro, e ritornando agli hillbilly che fanno gli idioti e protestano, finira' che i voli per l'America saranno gli ultimi a ripartire...
 

AC143

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16 Gennaio 2013
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Curiosità: esistono delle statistiche sui load factor? Qualcuno sa con che fattore di carico stanno operando i voli (nazionali e internazionali) non emergenziali che continuano a operare in questi giorni?
Penso più che altro ai voli nazionali, dove ancora c'è il lockdown per legge (esempio il BRI-FCO che sta atterrando ora). Mi stupirebbe un LF superiore al 10%, da totale profano...
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Eurocontrol ha pubblicato due tabelle che riassumono l’impatto della pandemia di coronavirus: la classifica delle compagnie aeree per numero di aerei inchiodati a terra (vince Ryanair) e quella degli aeroporti che hanno ricevuto il maggior numero di voli sabato – dominato da Francoforte con 210 voli.

Questa lista è sorprendentemente dominata dalla Ryanair con oltre 300 aerei a terra, davanti a Lufthansa e Turkish Airlines, Air France è al quarto posto, ma con il maggior numero di velivoli wide-body utilizzati , davanti a British Airways, easyJet (in Gran Bretagna), SAS Scandinavian, easyJet Europe e TAP Air Portugal. I posti dall'undicesimo al ventesimo sono occupati da KLM, Jet2, Wizz Air, Austrian Airlines, Pegasus, Vueling, SWISS, NetJets (aerei privati), Iberia, Norwegian e Finnair.

Anche il traffico negli aeroporti europei è stato ridotto al minimo a causa della crisi sanitaria. Sabato 18 aprile 2020 secondo Eurocontrol, sono stati registrati 210 voli a Francoforte , che rappresentavano il 9% del suo traffico normale, mentre Amsterdam-Schiphol ha ottenuto il secondo posto (160 voli, 7%) davanti a Londra-Heathrow (135, 6%) e Paris-CDG (109,5%). Successivamente Istanbul (69 voli), Milano-Malpensa, Lipsia-Halle, Madrid, Tel Aviv e Roma; i posti dal decimo al quindicesimo sono occupati da Oslo, Zurigo, Dublino, East Midlands e Helsinki. Monaco al 16 ° posto (40 voli) poco prima di Bruxelles, Lussemburgo, Londra-Stansted e Colonia-Bonn.


Travel quotidiano.com
 

leerit

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3 Settembre 2019
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A causa delle restrizioni legate alla pandemia da coronavirus, da qualche settimana stanno volando nel mondo molti meno aerei del solito. Per accorgersene basta farsi un giro su siti come FlightRadar24 o Euromonitor: il primo mostra le poche migliaia di aerei adesso nei cieli mentre sul secondo si trovano dati che parlano, per la seconda settimana di aprile, di quasi 200mila voli in meno, in Europa, rispetto allo stesso periodo del 2019.

Ogni aereo che non vola comporta una serie di problemi noti – turisti che non viaggiano, persone che non lavorano e soldi che si perdono – ma ce n’è anche un altro: da qualche settimana ci sono, nel mondo, migliaia di aerei a terra. Non sono mai stati così tanti – nemmeno quando, poco meno di dieci anni fa, quel vulcano islandese bloccò per qualche giorno i voli sull’Europa – e non si sa per quanto dovranno restarci. Questo comporta problemi logistici ed economici per le compagnie che devono parcheggiarli, assicurandosi allo stesso tempo di tenerli pronti per volare, pieni di persone, appena possibile.

Il primo problema riguarda lo spazio. Prima del coronavirus, era nell’interesse delle compagnie aeree lasciare gli aerei in cielo per più tempo possibile, senza farli stazionare troppo negli aeroporti e sfruttando anzi i minuti tra un atterraggio e un decollo per fare rifornimenti e controlli. Un aereo che vola, pieno di gente, porta guadagni; uno parcheggiato è solo un costo, che nei principali aeroporti europei è pari – tenendo conto solo dello spazio occupato – a qualche centinaio di euro per ogni ora. Come ha scritto CNN, «il sistema non è stato pensato per avere così tanti aerei in un posto diverso dai cieli».

Si stima che adesso nel mondo ci siano alcune migliaia di aerei a terra. Alcuni sono fermi negli aeroporti: sono i luoghi più comodi e meglio attrezzati per questo scopo, ma non c’è spazio per tutti gli aerei e i costi, soprattutto se si considera una sosta di diverse settimane, possono diventare molto alti, specie in quelli più grandi e con più collegamenti con il resto del mondo. Chi può permetterselo e trova spazio, quindi, sta lasciando i propri aerei negli aeroporti più importanti. Altri si stanno accontentando di scali isolati e poco trafficati, che costano meno ma che risulteranno più scomodi quando quegli aerei dovranno tornare a volare. Ci sono anche diversi casi di aeroporti che hanno temporaneamente trasformato piste di decollo e atterraggio in parcheggi per aerei.

Gli aeroporti comunque non hanno posto per tutti, e costano parecchio. Per questo – come ha spiegato BBC dopo averne parlato con diversi esperti – si stanno usando anche “depositi” di altro tipo. In particolare in paesi come gli Stati Uniti o l’Australia, con tante aree grandi e scarsamente popolate, ci sono basi aeree isolate e spaziose o anche solo grandi depositi in cui lasciare aerei inutilizzati, in attesa che qualcuno li rimetta in sesto, o magari ne acquisti certe parti o componenti. Alcuni di questi depositi sono noti come “cimiteri per aerei”, seppure non tutti gli aerei ci vadano per restarci.

Un grande deposito si trova per esempio vicino ad Alice Springs, in mezzo all’Australia, e da circa dieci anni se ne occupa Tom Vincent, ex vicepresidente di Deutsche Bank, che ha spiegato a CNN che ne sta ampliando la capacità da 30 a 70 aerei. Vincent ha spiegato che le aree più indicate per il parcheggio a medio-lungo termine di un aereo sono quelle con un clima arido e una bassa umidità, perché i motori e le altre parti più importanti rischiano meno di danneggiarsi.

In Europa, dove in genere c’è meno spazio, le compagnie aeree si stanno arrangiando distribuendo gli aerei in diversi aeroporti, sfruttando piste momentaneamente trasformate in parcheggi. Neda Jaafari, portavoce del Lufthansa Group, ha spiegato che al momento il gruppo (di cui fanno parte anche compagnie aeree diverse da Lufthansa) ha parcheggiato 700 dei suoi 763 aerei (in tempi normali ne teneva parcheggiati una decina) e che per la maggior parte ha trovato posto in Germania, da dove sarà più facile e veloce rimetterli in volo appena possibile.

Una volta scelto il parcheggio, non basta lasciare le chiavi, andarsene e tornare a riprendere l’aereo dopo qualche settimana. Gli aerei che non volano sono sottoposti a una serie di controlli necessari a preservarne l’efficienza, passaggi costosi e che risultano più comodi se a essere parcheggiati sono aerei di uguale modello (un’altra cosa da tenere in conto quando si deve parcheggiare gran parte di un’intera flotta). A occuparsi delle operazioni necessarie alla manutenzione degli aerei sono in genere apposite società, che spesso operano in collaborazione con gli aeroporti in cui hanno sede.

Ci sono procedimenti di base comuni per tutti gli aerei, e altri specifici che cambiano da un modello all’altro; e ci sono procedure diverse a seconda del luogo e del periodo di tempo per cui l’aereo deve stare a terra. Provando a generalizzare, per prima cosa gli aerei vengono sottoposti a quella che CNN ha definito «una sorta di imbalsamazione aeronautica»: una cosa piuttosto semplice prevede di coprire i finestrini e tutti i sedili, per evitare che la luce li scolorisca. Ma ci sono anche procedimenti più complicati: dalla copertura delle ruote a quello che prevede di svuotare l’aereo del suo carburante e di ogni suo altro liquido, o quello che riguarda la copertura di tutto quello che serve per preservare i vari sensori e strumenti, interni ed esterni, dell’aereo. Il Wall Street Journal ha fatto notare che ai tanti problemi, in questo periodo se ne è aggiunto uno dovuto al fatto che per ripulire i serbatoi di carburante degli aerei parcheggiati serve un prodotto che può essere anche usato come disinfettante, e che di questi tempi è diventato quindi piuttosto difficile da trovare.

Jaafari, la portavoce di Lufthansa, ha spiegato che ogni aereo a terra viene in genere controllato almeno una volta a settimana da esperti qualificati e che tutti i procedimenti preliminari per predisporre un Airbus A320 (un aereo che può portare quasi 200 passeggeri) richiedono circa 60 ore complessive. E altre 60 una volta che si decide che l’aereo dovrà tornare a volare.

I giornali che si sono occupati del problema degli aerei rimasti a terra spiegano anche che molte compagnie aeree potrebbero scegliere, data la situazione, di lasciare definitivamente a terra alcuni dei loro aerei più vecchi, per evitare di pagare per mesi i costi di manutenzione di aerei che chissà quando potranno tornare a volare e che comunque non potrebbero durare molti altri anni. BBC parla, per esempio, del possibile «pensionamento anticipato» di diversi Boeing 747 e 757.

Per quanto riguarda il quando gli aerei potranno tornare a volare, una risposta non c’è. Dipenderà da tanti fattori e la situazione sarà diversa da un paese all’altro. Ma è certo che la ripresa sarà lenta. Pochi giorni fa Vasu Raja, vicepresidente di American Airlines ha detto al Wall Street Journal: «Nessuno viaggerà per i prossimi 30 o 60 giorni. Ma nessuno sta nemmeno facendo piani per viaggiare nei prossimi 90 o 150».


https://www.stradeeautostrade.it/no...-aerei-fermi-problemi-logistici-ed-economici/
 

indaco1

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MODE FACETO ON

Ma detto da pax, lo sapete che non e' male?

E non solo per il coronavirus, anche per la privacy e forse il comfort.

Al primo sguardo mi sono detto che non serviva a nulla, poi ho visto le barriere trasparenti tra un pax e l'altro.

Di fatto si creano dei piccoli box privati, senza ridurre in nessun modo la densita'.

Nessuno ti puo' infilare il gomito nel tuo spazio, le barriere lo impediscono. Anzi, per ancora un miglior privacy, perche' le barriere devono essere trasparenti? Facciamole opache! O dotiamole di tendine oscuranti. Chi passa nel corridoio comunque puo' vedere come sono messi i pax, forse non quello lato finestrino....

Avevo letto parecchio tempo fa che far sedere i pax nella direzione inversa rispetto al moto sarebbe molto piu' sicuro in caso di incidente, ma motivazioni culturali e psicologiche impedivano di introdurre tale innovazione. Quale migliore occasione del Coronavirus? Cosi' come ci impone finalmente il lavoro a distanza, ci potrebbe inporre un nuovo layout piu' intelligente sugli aerei!

Ovviamente questo layout e' del tutto inadatto a famiglie con figli, e sgradito a coppie o persone che viaggiano insieme e vogliono socializzare durante il volo. Pero' si potrebbe allestire cosi' solo parte dei posti, creando qualche box con due posti affiancati, alternando diversamente. O si potrebbero creare scompartimenti in cui ci si guarda negli occhi uno di fronte all'altro (ma su questo avrei dubbi in fatto di sicurezza in caso di incidente).

Niente schienale ribaltabile ovvio, ma FR ci ha gia rotti a questa esperienza.

Mi piace questo layout, mi ha dato una nuova fiducia nel futuro dell'aviazione. Qualcosa si puo' fare. E ha dei vantaggi anche se trovano il vaccino.

MODE FACETO OFF
 
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leerit

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“Gli aiuti del governo sono destinati ai dipendenti delle compagnie aeree”, affermano gli analisti.

Le compagnie aeree statunitensi indicano che l’accordo raggiunto con il governo federale sugli aiuti al coronavirus comprende disposizioni per possibili quote di governo nei vettori.

Il pacchetto di aiuti da 2 trilioni firmato in legge il 27 marzo comprendeva 25 miliardi di dollari di assistenza per le compagnie aeree passeggeri.

I rapporti preliminari hanno riferito che le compagnie aeree avevano raggiunto un accordo in linea di principio con il governo federale, ma non hanno fornito dettagli.

Più tardi, Southwest Airlines Co. ha dichiarato di aver previsto $ 2,3 miliardi di sostegno diretto per il personale e un prestito a tempo indeterminato di quasi $ 1 miliardo che dovrebbe includere 2,6 milioni di warrant emessi al Dipartimento del Tesoro.

JetBlue Airways Corp. ha affermato che il governo “riceverà un numero limitato di warrant, che hanno il diritto di acquistare azioni JetBlue a un prezzo prestabilito”.

Delta Air Lines Inc. ha dichiarato che sta ricevendo $ 5,4 miliardi dal programma di sostegno al personale per le compagnie aeree. Parte di ciò avverrà attraverso un prestito di $ 1,6 miliardi e il corriere ha affermato che “fornirà al governo warrant per acquisire circa l’1% delle azioni Delta a $ 24,39 per azione in cinque anni”.

American Airlines Group Inc. ha dichiarato che prevede di ricevere $ 5,81 miliardi, in una mossa che implicherebbe un prestito di $ 1,71 miliardi e warrant che consentirebbero al governo di acquistare 13,7 milioni di azioni ordinarie a $ 12,51 per azione.

United Airlines Holdings Inc. ha detto che riceverà $ 3,5 miliardi come sovvenzione diretta e un prestito di $ 1,5 miliardi.

Ha anche affermato che “prevede di emettere warrant per l’acquisto di circa 4,6 milioni di azioni ordinarie UAL al governo federale”.

Le compagnie aeree hanno visto evaporare la domanda a causa della pandemia di coronavirus e dei conseguenti ordini casalinghi.

“Alaska Airlines, Allegiant Air, American Airlines, Delta Air Lines, Frontier Airlines, Hawaiian Airlines, JetBlue Airways, United Airlines, SkyWest Airlines e Southwest Airlines ci hanno detto che hanno in programma di partecipare al programma di supporto agli stipendi”, ha dichiarato il Segretario al Tesoro Steven, inoltre “Le conversazioni continuano con altre compagnie aeree in merito alla loro potenziale partecipazione.”

Le azioni delle compagnie aeree sono aumentate nelle negoziazioni dopo l’annuncio.

Delta è sceso dell’1%, Southwest ha perso il 6% e JetBlue è sceso dell’1%.

L’ETF Global US, che monitora le compagnie aeree statunitensi e altri titoli azionari, è sceso di circa l’1,5% e ha perso il 53% nell’anno fino ad oggi, mentre l’ampio indice S&P 500 ha chiuso al 2% per la sessione e mostra un calo da inizio anno del 14%.

Durante la crisi finanziaria del 2008-9, i salvataggi del settore automobilistico da parte del governo degli Stati Uniti hanno comportato quote di proprietà nelle case automobilistiche .

“Come abbiamo ripetutamente affermato, gli aiuti del governo sono destinati ai dipendenti delle compagnie aeree”, hanno osservato gli analisti. “L’importo della sovvenzione approvata era inferiore a quanto previsto da una compagnia aerea, indicando un alto tasso di partecipazione, vale a dire i vettori statunitensi hanno richiesto più di $ 25 miliardi in totale, quindi ogni erogazione è stata ridotta.”

I vettori saranno in grado di richiedere un pacchetto di prestiti separato dal governo nei prossimi mesi, hanno aggiunto gli analisti.

Fonte: Market Watch
 

Flyfan

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17 Giugno 2019
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LJU
Non riesco ha capire se si può prenotare da giugno in poi voli per l'europa senza restrizioni o ci si deve accontentare dei voli interni? Grazie in anticipo
Impossibile saperlo dal momento che gli Stati non danno indicazioni sulla fine delle restrizioni per chi viaggia da un paese all’altro.
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Alitalia ha messo in campo alcune azioni per volare rispettando i rigidi parametri di sicurezza sanitaria.



IN AEROPORTO

In alcuni aeroporti, al fine di rispettare le disposizioni delle Autorità Sanitarie locali, potrà essere misurata la temperatura corporea prima della partenza ed in presenza di un valore superiore a quello stabilito dalla normativa (solitamente 37,5° C) potrà essere vietata la partenza o richiesta una specifica certificazione medica. La misurazione della temperatura è prevista anche sullo scalo di destinazione finale sul territorio italiano e potrà avvenire tramite termoscanner.

Per mantenere il distanziamento sociale si invita, dove possibile, ad effettuare il web check-in oppure ad utilizzare, ove presenti, i chioschi del fast check-in in aeroporto. Durante tutte le operazioni effettuate in aeroporto (check-in, transito, imbarco, sbarco, ritiro dei bagagli, controlli di sicurezza, ecc) è necessario mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro. È, inoltre, consigliato indossare una mascherina protettiva fin dall’arrivo in aerostazione.

Le aree aeroportuali vengono sanificate e igienizzate anche più volte al giorno: dagli Enti Aeroportuali, per le zone comuni; da parte della Compagnia, per le aree dedicate.

L’imbarco sarà effettuato, ove possibile, con il jet-bridge; in caso di utilizzo della navetta, è stato previsto un limite massimo di passeggeri. In ogni caso si dovrà indossare sempre la mascherina e mantenere la distanza interpersonale di un metro.

Al fine di garantire la massima sicurezza, tutte le lounges Casa Alitalia sono state temporaneamente chiuse. Per gli aventi diritto di accesso a Roma Fiumicino e a New York, sarà possibile ritirare, in fase di accettazione, un voucher consumazione da utilizzare presso selezionati punti ristoro.

Per tutti i voli di ingresso in Italia, è necessario presentare al momento dell’imbarco e al controllo dei passaporti in arrivo, l’autocertificazione già compilata e in duplice copia. Si può scaricare qui il modulo previsto per i voli Alitalia. La mancata compilazione del modulo in tutti i campi richiesti o la presenza di dichiarazioni non conformi, potrà comportare il divieto di imbarco.



IN VOLO

La distanza interpersonale di almeno un metro è garantita sui voli in ingresso in Italia, lasciando liberi i posti accanto; sugli altri voli la capacità massima dell’aeromobile è comunque ridotta in modo da agevolare quanto possibile la distribuzione delle persone a bordo. Se si vola con la famiglia si potrà richiedere, in fase di accettazione, di viaggiare accanto ai propri cari; la vicinanza può essere garantita solo in presenza di un minore;
è obbligatorio indossare una mascherina di protezione; nel caso in cui ne sia sprovvisti, ne verrà fornita una di cortesia messa a disposizione dalla Protezione Civile; il servizio di bordo è effettuato in formato ridotto per ridurre al minimo il passaggio e lo stazionamento in cabina del personale di volo; cibo e bevande saranno erogati con modalità tali da consentire il mantenimento dei più alti standard igienici, in monoporzione sigillata. Sarà assicurata, in ogni caso, la possibilità di richiedere alcune tipologie di pasti speciali; le fasi di imbarco e sbarco dall’aeromobile dovranno avvenire in modo ordinato, per file, mantenendo la distanza interpersonale di un metro.



AEROMOBILE
Tutti gli aeromobili vengono sanificati con prodotti ad alto potere igienizzante ogni giorno e, grazie ai filtri HEPA e alla circolazione verticale, l’aria a bordo è pura al 99.7%, come in una sala sterile.
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Il Missouri fa causa alla Cina

Il procuratore generale del Missouri Eric Schmitt ha presentato una causa contro il governo cinese per la perdita di vite umane e le conseguenze economiche nel Missouri provocate dal coronavirus. Lo riferisce la Cnn. La causa, la prima intentata da uno Stato contro la Cina, è indirizzata contro il governo di Pechino, il partito comunista cinese e altre istituzioni e accusa il governo di avere nascosto informazioni, arrestato gli informatori e negato la «natura» del virus, con gravi conseguenze nel Missouri. Corriere.it
 

leerit

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Una montagna di soldi pubblici salverà il trasporto aereo europeo. Ma in cambio il settore, volente o meno, dovrà virare verso la riduzione delle emissioni.

È la soluzione prospettata da Bruxelles secondo un'analisi della testata Politico.eu, per tenere in piedi i vettori continentali, alcuni in panne per l'emergenza Covid, altri, come Alitalia, in rosso da anni. La compagnia italiana è sulla strada della nazionalizzazione. Olanda e Francia, con le banche, preparano un maxi piano da 7 miliardi di euro per Air France-Klm. La Germania salverà Condor, Svezia e Danimarca hanno messo garanzie da 300 milioni di euro per Sas e l'elenco potrebbe continuare.

La Commissione Ue ha mollato le redini e ormai accetta tutto, in deroga ai divieti sugli aiuti di Stato. Ma obbligherà l'industria del volo a raggiungere gli obiettivi al 2030 dello European Green Deal. Secondo Politico, i passaggi “forzati” saranno l'esclusione del settore dal sistema Ets di libero scambio delle quote di emissione nocive, una spinta verso l'adozione di carburanti green tramite una fase di consultazione che partirà a giugno e non si esclude l'adozione della famigerata tax-fuel sul carburante.


https://www.ttgitalia.com/stories/t...compagnie_ecco_cosa_verr_richiesto_in_cambio/
 
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