Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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Dancrane

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10 Febbraio 2008
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Sarabbe interessante sapere l'opinione di Farfallina!
Cosa c'entra l'opinione di Farfallina scusa?
Le tariffe di continuità territoriale sono definite in funzione dei bandi, ed è la regione Sardegna che le rende note, come tutte le condizioni peraltro. Queste prevedono una cifra uguale per tutti (residenti e non) per 9 mesi l'anno, e fissano i limiti di quella per i non residenti per il periodo 15/6 - 15/9.
I biglietti sono venduti alla stregua di biglietti open Y (cioè permettono cambi e rimborsi totali anche in caso di cancellazione), quindi non sono paragonabili a quelli per altre destinazioni, per i quali ogni compagnia si regola come meglio crede per l'offerta.
Questo è il meccanismo di funzionamento in soldoni. Aggiungiamo il fatto che, quando la disponibilità si assottiglia, una delle norme impone l'aggiunta di ulteriori voli, quindi il presunto isolamento sardo non esiste.
 

airport81

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18 Luglio 2009
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Cosa c'entra l'opinione di Farfallina scusa?
Le tariffe di continuità territoriale sono definite in funzione dei bandi, ed è la regione Sardegna che le rende note, come tutte le condizioni peraltro. Queste prevedono una cifra uguale per tutti (residenti e non) per 9 mesi l'anno, e fissano i limiti di quella per i non residenti per il periodo 15/6 - 15/9.
I biglietti sono venduti alla stregua di biglietti open Y (cioè permettono cambi e rimborsi totali anche in caso di cancellazione), quindi non sono paragonabili a quelli per altre destinazioni, per i quali ogni compagnia si regola come meglio crede per l'offerta.
Questo è il meccanismo di funzionamento in soldoni. Aggiungiamo il fatto che, quando la disponibilità si assottiglia, una delle norme impone l'aggiunta di ulteriori voli, quindi il presunto isolamento sardo non esiste.
Che AZ sta solo cavalcando il problema del virus...
 

AZ209

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Londra.
Ad Austrian vanno €600 milioni


Lufthansa secures €600 million state aid package for Austrian

Austria's government has agreed with Lufthansa Group a financial support package for Austrian Airlines worth €600 million ($667 million) to secure its future operation as a network carrier in Vienna.
The "rescue package" includes €150 million in state aid from Austria's government to cover "coronavirus-related losses", and repayable loans worth €300 million from multiple local banks, Austrian says.
Lufthansa will inject another €150 million in equity capital.
Austria's government will guarantee 90% of the loans via the state's COFAG agency, a special purpose vehicle to provide liquidity assistance to companies during the coronavirus crisis.
The banking syndicate includes Erste Group, which is serving as overall arranger for the loan package, Raiffeisenbank International, BAWAG and potentially further banks, Austrian says.
It notes that the entire financing package is dependent on Germany's planned €9 billion support package for Lufthansa, which the airline arranged with the government in Berlin in May.
The European Commission and corporate bodies within the airline group have yet to approve Austrian's support package.
Austrian says that the Alpine nation's government received "long-term, binding commitments" to use Vienna airport as a hub and maintain long-haul routes and services to central and eastern Europe, a role the carrier has played for decades.
Lufthansa Group chief executive Carsten Spohr states: "Thanks to this rescue package in combination with the improved framework conditions of the Austrian aviation system partners, we see ourselves in a position to rebuild the flight hub in Vienna after the crisis."
In return for the financial support, Austrian will fulfill "strict ecological requirements", it says.
The airline has pledged to halve its domestic CO2 emissions by 2030, and reduce by 30% its overall carbon emissions during that period.
As part of the effort, the carrier says it will transfer short-haul passengers to rail services "inasmuch as an adequate infrastructure is available and direct accessibility to Vienna airport is ensured based on a travel time of considerably less than three hours".
However, the airline says that "the objective is also to make sure that the airports in Austria’s provincial capitals continue to be connected to a Lufthansa flight hub".
In April, Austrian disclosed a plan to retire three of its six ageing Boeing 767s by 2022 and to phase out its entire batch of Airbus A319s.
The retirements – which include a previous decision to remove 18 De Havilland Canada Dash 8-400 turboprops by 2021 – is a part of a plan to reduce Austrian's fleet to around 60 aircraft.
Cirium fleets data shows the carrier has a total 84 aircraft today, including Embraer 195s, Airbus A320-family jets, 767-300s and 777-200s.
Lufthansa has 20 777-9s and 20 787-9s on order, and previously indicated the 787s could be deployed across the group.
Austrian acknowledges it previously reported it needed €767 million to ensure its liquidity. The carrier says that an "earlier restart of flight operations" and implementation of liquidity measures have reduced the requirement to €600 million.
The airline's approximately 7,000 employees have agreed to salary cuts totalling around €300 million, Austrian notes. Suppliers meanwhile agreed to contract reductions worth more than €150 million.
Austrian intends to restart scheduled passenger flights on 15 June. Regular services were suspended on 18 March because of the pandemic.
Cirium
 

leerit

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Le perdite nette delle compagnie aeree mondiali raggiungeranno quest’anno 84,3 miliardi di dollari. La perdita più alta di tutti i tempi, che arriva dopo dieci anni consecutivi di profitti nel settore. La stima è della Iata, l’associazione mondiale delle compagnie. A causa del crollo del traffico per il coronavirus anche il 2021 sarà in rosso, per 15,8 miliardi di dollari.

Debiti a 550 miliardi
Con le stime diffuse da Ginevra, la Iata ha detto che «la situazione finanziaria a fine 2020 sarà insostenibile. Il debito globale delle compagnie sarà di 120 miliardi superiore al livello di fine 2019, per un totale di 550 miliardi di dollari, pari a circa il 92% dei ricavi attesi l’anno prossimo», ha sottolineato Alexandre de Juniac, direttore generale della Iata.

Prima della pandemia erano stimati 29 miliardi di utili
Nel 2019 le compagnie mondiali avevano accumulato un utile aggregato di 25,9 miliardi, secondo i calcoli della Iata. Per quest’anno, prima della pandemia, in dicembre era stimato un profitto netto di 29,3 miliardi. Il crollo del traffico è previsto da 4,54 miliardi di passeggeri del 2019 a 2,2 miliardi quest’anno. La Iata stima che i ricavi complessivi delle compagnie diminuiranno a 419 miliardi, rispetto agli 838 dell’anno scorso.

Perdita superiore alla crisi finanziaria

La perdita prevista per quest’anno, pari a 84,3 miliardi, «è la più alta nella storia dell’aviazione ed è ampiamente superiore a quella subìta durante la crisi finanziaria, che fu di 31 miliardi di dollari in due anni, nel 2008 e 2009», ha osservato de Juniac.

In Europa 21,5 miliardi di rosso

Le perdite ci saranno in tutte le aree geografiche, con un calo della domanda di passeggeri che sarà del 55-56% (-56,4% in Europa). In Europa la perdita netta sarà di 21,5 miliardi di dollari, in Nord America di 23,1 miliardi, in Asia-Pacifico la perdita più alta, - 29 miliardi. In Medio Oriente è stimata una perdita di 4,8 miliardi, in America latina di 4 miliardi, in Africa di 2 miliardi.

Giù i passeggeri
Secondo il capo economista dell’associazione, Brian Pearce, «alla fine di quest’anno i passeggeri per km totali saranno il 36% inferiori a un anno fa. La domanda si riprenderà nel 2021 del 55% rispetto a quest’anno, ma i volumi resteranno inferiori al 2019». L’anno prossimo i passeggeri dovrebbero parzialmente risalire a 3,38 miliardi (il livello del 2014), i ricavi totali delle compagnie dovrebbero aumentare a 598 miliardi.

Dai governi 123 miliardi di aiuti
L’aiuto dei governi è stato determinante per sostenere le compagnie. Gli Stati hanno fornito 123 miliardi di aiuti, in varie forme: la fetta più alta sono 50 miliardi di prestiti, quindi debiti che le compagnie dovranno restituire. Altre forme di sostegno sono 12 miliardi di garanzie su prestiti, 11 miliardi iniezioni di capitale, 3 miliardi di sgravi fiscali. Secondo Pearce «le compagnie non saranno in grado di sostenere il peso di questi debiti e dovranno cercare ulteriori ricapitalizzazioni».


 

leerit

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Il pezzo che ho postato e' tratto dal web. Nell'edizione cartacea Dragoni aggiunge che i 50 miliardi di prestiti ed i 12 miliardi di garanzie nessuno sa quando e come saranno restituiti. Infine si focalizza anche sul settore cargo che quest'anno ha mostrato una flessione di merci trasportate di 10,3 milioni di tonnellate arrivando a 51 milioni. Ma la riduzione totale di capacita' ha fatto lievitare le tariffe del 30%.
 

13900

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Effettivamente ho notato che diversi corrieri (e Royal Mail, che usava belly cargo di BA per buona parte dei suoi trasferimenti) sta avendo difficoltà a instradare la merce e sta aumentando i costi per le spedizioni.
 

leerit

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Aiuti di Stato alle compagnie, Alitalia prima in Europa: prenderà 141 euro a passeggero

Sulle compagnie aeree europee piovono almeno 32 miliardi di euro di soldi pubblici per sopravvivere al coronavirus. Ma i tre miliardi previsti per il rilancio di Alitalia collocano il vettore tricolore in cima alla classifica degli aiuti per passeggero, inseguita a non molta distanza da Air France e Lufthansa. È quanto emerge da un’analisi che il Corriere della Sera ha effettuato nell’ultimo mese su documenti e comunicati ufficiali di una ventina di aviolinee del Vecchio continente. Accordi che riguardano ogni genere di supporto (concesso o in fase di finalizzazione): i prestiti agevolati o a fondo perduto, i sussidi, gli incentivi, le detrazioni, il differimento dei pagamenti, la nazionalizzazione.



Aiuti di Stato alle compagnie, Alitalia prima in Europa: prenderà 141 euro a passeggero








Sul podio
Nel confronto europeo la dotazione finanziaria prevista per la nuova Alitalia — e soggetta all’ok della Commissione europea — equivale di fatto ai ricavi annuali del vettore e a poco meno di 141 euro per viaggiatore pagante imbarcato l’anno passato, stando ai calcoli del Corriere. Al secondo posto c’è Air France: i 7 miliardi di aiuti di Stato — già approvati da Bruxelles — equivalgono a 133,3 euro per passeggero salito sugli aerei transalpini (compresa la divisione regional Hop). Sul podio del supporto pro capite c’è anche Lufthansa — intesa come singola compagnia, non gruppo — che riceverà nel complesso 9 miliardi di euro dal governo tedesco, 126,2 euro per cliente trasportato.


Le altre aviolinee
L’altra aviolinea europea sopra i 100 euro di contributo per passeggero è l’inglese Virgin Atlantic (102,3 euro), seguita dalla finlandese Finnair che per ora può contare su 84,6 euro di aiuti per viaggiatore. Si registra anche il diverso approccio dei governi nei confronti dei vettori del gruppo Lufthansa: quello di Vienna ha annunciato 450 milioni di euro (altri 150 arriveranno dal gruppo), cioè 30,7 euro a passeggero. Meno della metà di quanto ha previsto l’esecutivo svizzero per Swiss (65,8 euro) e poco più dei 29 euro riconosciuti a Brussels Airlines. Air Dolomiti, vettore italiano che fa parte del colosso dei cieli, dovrebbe prendere 40-45 milioni dal governo italiano, ovvero 25-28 euro per passeggero.

’approccio delle low cost
Si tratta, è bene precisarlo, di una classifica che potrebbe mutare anche sensibilmente nelle prossime settimane mano a mano che altri Stati decidono di contribuire al salvataggio delle proprie compagnie aeree. E che tiene conto — data la complessità degli accordi — di soldi che non saranno più restituiti o che dovranno esserlo con un interesse esiguo. Per questo si registra anche la decisione delle low cost di accedere — per ora in forma molto limitata — a una qualche forma di credito. Nel segmento «senza fronzoli» Wizz Air dovrebbe ottenere 8,5 euro di prestito per viaggiatore, Norwegian Air nel complesso 7,6 euro, Vueling (che fa parte di Iag, holding di British Airways, Iberia, Aer Lingus e Level) 7,5 euro. In coda alla classifica europea le due principali low cost: easyJet (6,9 euro) e Ryanair (4,6 euro).


Vent’anni fa
La situazione di Alitalia è frutto anche di quello che è successo tempo fa. «In quasi tutta Europa i principali Paesi avevano finanziato la flotta ed il rilancio delle compagnie di bandiera prima delle privatizzazioni e dell’entrata in vigore delle regole europee sugli aiuti di Stato», ricorda al Corriere l’esperto del settore Roberto Scaramella, partner di Oliver Wyman, una delle più grandi società di consulenza. «Chi aveva avuto i finanziamenti per la flotta, chi per acquisire un’altra compagnia europea, chi aveva monopolizzato gli slot in aeroporti strategici ritardando l’adozione delle regole di “open sky” intraeuropee e con gli Stati Uniti».


Cos’è successo in Italia
L’Italia, invece, «si è trovata a finanziare a posteriori le innumerevoli crisi di Alitalia e del settore con interventi mirati più alla salvaguardia dell’azienda o dei posti di lavoro che al rilancio ed alla competitività diventando il Paese europeo con la più alta quota di mercato in mano a compagnie low cost e straniere». Il coronavirus «ha azzerato le differenze: oggi sono tutti di nuovo ai nastri di partenza». Ogni governo «ha stanziato cifre inimmaginabili solo tre mesi fa per consentire la ripartenza del settore», prosegue il manager. «Senza il trasporto aereo non si muove l’economia delle persone e delle merci, che un dollaro investito nel settore funge da volano per circa 7 dollari di indotto, e che l’intero settore del turismo è legato alla connettività del Paese».

L’occasione del rilancio
Questo porta anche ad Alitalia che, secondo Scaramella, «ha l’occasione di investire in aerei nuovi per ridurre i costi operativi e gli oneri finanziari, agendo da traino per la filiera industriale dell’aerospazio», di «ridisegnare le alleanze commerciali internazionali per servire al meglio i mercati più importanti», di «lavorare in partnership con gli operatori del turismo e le agenzie straniere per catturare i flussi di ingresso in Italia» e per ripartire più in generale come «un’azienda moderna e competitiva in cui dal primo all’ultimo dipendente siano coinvolti nel definire gli obiettivi ed incentivati al loro raggiungimento».

 

OneShot

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Paris
Air France sta applicando tariffe "negative" sui voli in Business oggiIMG-20200610-WA0001.jpg:IMG-20200610-WA0001.jpg
Da un collega che stava facendo una prenotazione.
 
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AZ209

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La Commissione Europea ha dato l'ok al governo portoghese per il prestito di €1.2miliardi a TAP


European Commission approves €1.2 billion bailout for TAP

Portugal has won approval from the European Commission to provide a €1.2 billion ($1.4 billion) state rescue loan to its national carrier TAP to address "immediate liquidity needs".
Due to its "financial difficulties", TAP Air Portugal is not eligible to receive support under the Commission's temporarily relaxed state-aid rules. Instead, the government loan was approved under the bloc's rescue and restructuring guidelines, which exist to "support companies in difficulty" as long as support measures are "limited in time and scope, and contribute to an objective of common interest", says the Commission.
"This €1.2 billion Portuguese rescue aid will help TAP Air Portugal face its liquidity needs and pave the way for its restructuring to ensure its long-term viability," states EU competition chief Margrethe Vestager.
In addition to helping avoid "disruptions for passengers", the aid will "indirectly" benefit Portugal's tourism sector and economy as it recovers from the effects of the Covid-19 pandemic, adds Vestager.
TAP has agreed to repay the loan within six months or submit a restructuring plan demonstrating the "long-term viability of the company", says the Commission.
The airline made a second-half net profit of €14.1 million last year, reversing a loss of €28 million in the same period of 2018, but has been hit hard by the pandemic and grounded a large part of its fleet in March.
TAP has 86 Airbus aircraft, 75 of which are currently in storage, Cirium fleets data shows. The airline has a further 36 Airbus jets on order.
Cirium
 

leerit

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(ANSA) - ISTANBUL, 11 GIU - È iniziata una graduale ripresa dei voli internazionali dalla Turchia, dopo due mesi di stop per l'emergenza Covid-19. La Turkish Airlines ha annunciato per oggi i suoi primi voli per Dusseldorf, Monaco di Baviera e Francoforte in Germania, oltre che per Londra e Amsterdam dall'Aeroporto di Istanbul. Inoltre, dallo scalo Sabiha Gokcen, sulla sponda asiatica della metropoli sul Bosforo, risulta decollato stamani il primo aereo diretto a Londra.
"I voli internazionali sono iniziati in modo controllato. A partire dal 15 giugno, i voli riprenderanno regolarmente verso i Paesi non a rischio", ha detto oggi il ministro dei Trasporti, Adil Karaismailoglu.
Si segnalano tuttavia nelle ultime ore diversi disagi per passeggeri diretti in Turchia da scali europei, anche alla luce dell'annunciata prosecuzione della chiusura delle frontiere esterne dell'Unione. Ankara aveva riavviato i collegamenti interni lo scorso primo giugno.
 

AZ209

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Il parlamento Svizzero ha votato a favore dell'introduzione di una tassa (cara) CO2 sui bilgietti aerei.


Swiss parliament votes for CO2 tax on air tickets

Switzerland's parliament has voted in favour of introducing an environmental levy on airline tickets.
The Swiss federal assembly says 135 of 195 members approved the proposal, which last year received support from a "large majority" in the nation's lower chamber, the council of states, following "worldwide climate protests".
A similar proposal had been rejected by the federal assembly in late 2018.
Under the new plan, passengers are to be charged between Swfr30 ($31) and Swfr120 per ticket "depending on distance and [travel] class".
The federal assembly says "nearly half" of the proceeds will flow into a climate fund for emissions-reduction initiatives, but has yet to determine how this will be used as details of the plan are "controversial".
Swiss regional carrier Helvetic Airways says it is "basically not opposed" to an environmental tax in principle, but argues that it should be applied at European or global level.
"This is a clear distortion of competition since the foreign airlines with only few departures from Switzerland will not pass on the tax," argues the Zurich-based airline.
Citing the coronavirus crisis and airlines' liquidity problems, it complains that the new tax comes "at the worst possible time".
However, the airline doubts that the new tax will deter customers from booking tickets: "A tax on flight tickets between Swfr30 and Swfr120 is far too low to discourage the Swiss population from flying, even over short distances."
Lufthansa subsidiary Swiss has not yet responded to a request for comment.
The parliamentary proposal also includes introduction of a CO2 tax on car fuel. Heating fuels could be included in the programme at a later point, notes the federal assembly.
It indicates that the new law will likely require approval via a referendum.
Cirium
 
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