Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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EdoC

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7 Giugno 2015
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Esatto è la stessa raccomandazione delle linee guida dell' EASA, si parte dal presupposto che bastano solo le mascherine indossate poi si suggerisce quando il LF lo permette di distanziare i pax, mi sembra una raccomandazione pragmatica e ragionevole.
Il problema è l'Italia che è l'unico paese UE a avere introdotto il metro di distanza a bordo, regola adesso re interpretata dell' ENAC che dice basta il posto centrare libero per rispettarla. Questa limitazione rischia di costare cara all' Italia e si traduce in un aumento dei costi per le compagnie e quindi dei prezzi dei biglietti e rischia di isolare l'Italia visto che diverse compagnie hanno dichiarato che se questa regola resterà in vigore, non riprenderanno a volare nel nostro Paese o lo faranno in maniera molto ridotta perchè non profittevole.
Ennesimo disastro, anche in questa materia, del nostro Governo che raggiunge ogni giorno livelli più imbarazzanti del precedente. Un altro modo per distruggere il turismo nel nostro paese ed Az che la paghiamo noi.
 

ploncito

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24 Luglio 2018
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ex MLA, ora AMS
Update dai frugali Paesi Bassi.
KLM sta pian piano aumentando le rotte.

Qualche giorno fa, il premier Rutte ha detto che questa estate le vacanze fuori dalle UE sono sconsigliate e di scegliere la propria destinazione in base alle linee guida del governo. Se dovesse esserci una seconda ondata in piena estate non verranno organizzati voli di rimpatrio. (e credo che le assicurazioni non copriranno questa eventualità)
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Ipotesi liquidazione per Air Mauritius:


L’amministratore della compagnia aerea Air Mauritius, in amministrazione controllata da aprile, sta considerando l’ipotesi della messa in liquidazione come una “possibile opzione”. E questo mentre ha già annunciato per luglio a Mauritius la ripresa dei suoi voli, sospesi dalla pandemia di Covid-19 .


La compagnia nazionale mauriziana ha spiegato che le restrizioni ai viaggi e la chiusura dei confini “su tutti i nostri mercati e la cessazione di tutti i voli nazionali e internazionali in una crisi senza precedenti hanno portato a una completa erosione delle entrate della società. L’amministratore Sattar Hajee Abdoula ha dichiarato che Air Mauritius perde circa 2 milioni di euro ogni settimana, e prevede per l’esercizio in corso una perdita totale di 212 milioni di euro: è quindi necessario trovare, secondo lui, 223 milioni «nei prossimi nove mesi».


L’ occupazione, salari e flotta sono i grandi nodi da sciogliere. I due amministratori, hanno ottenuto un periodo di sei mesi per tentare di rilanciare Air Mauritius.

 

leerit

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Aegean modifica, ampliandolo, l’operativo previsto per i mesi di giugno, luglio e agosto, in linea con le recenti disposizioni del ministero degli esteri, della Civil Aviation Authority, per il ripristino in sicurezza della connettività di trasporto della Grecia, come definito sulla base dell’elenco degli aeroporti dell’Easa.


Già dal prossimo 15 giugno le frequenze dei voli domestici da e per tutti gli aeroporti greci, così come quelle verso destinazioni internazionali dagli scali di Atene e Salonicco, aumenteranno gradualmente. Dal 1° luglio prenderà il via il vero e proprio operativo estivo, tenendo conto che i voli da e per Regno Unito, Paesi Bassi, Spagna e Italia saranno soggetti a ulteriori cambiamenti qualora i notam e le restrizioni esistenti prevalgano oltre il 15 giugno.


Entro il 15 luglio Aegean servirà 42 destinazioni internazionali da Atene e 7 da Salonicco; mentre entro la metà di giugno la compagnia comunicherà anche il network internazionale che sarà operativo dagli hub di Creta e Rodi, con voli attivi dall’inizio di luglio. Per quanto riguarda invece la rete delle 31 destinazioni domestiche comunque attiva durante il lockdown, sarà progressivamente aumentata così da migliorare le connessioni delle isole con il network internazionale.


Aegean stima quindi di operare circa 1.000 voli alla settimana entro il 15 luglio, che saliranno a quota 1.600 per la fine di agosto. Quindi durante il picco estivo il network della compagnia sarà inferiore del 50% circa rispetto a quanto programmato inizialmente, prima dell’esplosione della pandemia di Covid-19. Naturalmente, considerando il costante mutare di misure precauzionali e restrizioni di viaggio, l’operativo potrebbe subire ulteriori

 

Cesare.Caldi

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O’Leary: “Il governo salva Alitalia con norme da Corea del Nord”

Intervista al numero uno di Ryanair che attacca il Dl Rilancio e le norme che favorirebbero la compagnia italiana: "Siamo pronti a fare ricorso a Bruxelles per aiuti di Stato. Ma prima vorrei vedere il premier Giuseppe Conte". I rischi per il Paese: "C’è uno schema protezionistico che farà male anche all’indotto: dal turismo a ristoranti e alberghi"

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Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Aeroporti, servono 800 milioni Low cost vitali per il rilancio»
Palenzona: un errore pensare solo al salvataggio di Alitalia. Il crollo dei passeggeri

MILANO «Non siamo contrari al rilancio di Alitalia, ma questo non può avvenire con misure protezionistiche che allontanano le low cost protagoniste in questi anni dell’incremento di traffico nel nostro Paese». È un ok condizionato quello del presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona ai piani di nazionalizzazione del vettore tricolore. Ma il capo dell’associazione che riunisce gli aeroporti nazionali chiede di fare attenzione, soprattutto in un momento in cui la pandemia e il blocco agli spostamenti ha quasi azzerato i passeggeri nei terminal domestici (-45 milioni negli ultimi tre mesi) e costretto le società di gestione a mettere in cassa integrazione 10 mila persone.
Presidente, quanto ha stanziato il governo per supportarvi in questo periodo senza precedenti?
«Nemmeno un centesimo di euro. Parliamo di un settore che ha perso il 98% del traffico ed è stato obbligato a tenere aperti alcuni scali per garantire un minimo di servizio pubblico».
A quanto ammontano i danni causati dalla pandemia?
«Quest’anno prevediamo un calo di 1,6 miliardi di euro di ricavi e di 120 milioni di passeggeri (-63% sul 2019, ndr)».
Per voi nulla, per ora, per Alitalia sono stati previsti tre miliardi di euro per il suo rilancio a trazione statale.
«Sia chiaro: non siamo contrari all’idea di una compagnia di bandiera, ma abbiamo visto cos’è successo».
A cosa si riferisce?
«Ricordo la legge sui requisiti di sistema di quindici anni fa pensata per far trionfare Alitalia che invece si è rimpicciolita e oggi trasporta il 13% del totale nazionale. E nel frattempo i viaggiatori sono cresciuti notevolmente grazie alle low cost».
Teme per il destino delle aviolinee a basso costo?
«Bisogna evitare misure selettive per avvantaggiare Alitalia perché disincentivano questi vettori e rischiano di farci tornare indietro, a un trasporto aereo d’élite».
Low cost che però hanno ricevuto centinaia di milioni di euro di incentivi dagli scali e non sempre in modo trasparente...
«Non lo nego, ma in questo caso la trasparenza si scontra con la concorrenza tra le compagnie».
C’è chi sostiene che gli aeroporti operativi in Italia siano troppi.
«Nessuno dice che siano tutti indispensabili. Ma abbiamo isole e territori svantaggiati nei quali gli scali sono vitali per la mobilità».
Cosa si può fare da subito?
«Si deve togliere l’addizionale comunale da 6,5 euro per passeggero in partenza, per tutti e soprattutto per gli scali più piccoli».
E quanto vi servirebbe per non soccombere?
«800 milioni di euro».
Soldi per fare cosa?
«È necessario che venga istituito un fondo dedicato ai gestori per supportarli, non solo in questa fase critica, ma anche durante la ripresa del traffico che prevediamo possa avvenire nel secondo semestre del 2021. Allo stesso tempo bisognerebbe anche affrontare il discorso degli investimenti».
In che senso?
«Bisogna garantire gli investimenti senza gravare sulle tariffe e quindi, come del resto suggerisce l’Europa, agire sul terzo elemento della concessione: il tempo. Aggiungo: è venuto il momento che si faccia un grande piano di mobilità intermodale che colleghi tutte le forme di trasporto in modo intelligente e che faciliti l’accesso ai nostri aeroporti, in particolare via ferro».
Negli scali le linee guida internazionali prevedono il distanziamento di un metro come misura anti-Covid.
«Il distanziamento negli aeroporti, con grande sforzo dei gestori, oggi è garantito. A bordo degli aeromobili è un problema oggettivo e va eliminato. Il distanziamento può essere superato con tre elementi: utilizzo delle mascherine, igienizzazione e un sistema di screening dei passeggeri».

 

leerit

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L DOSSIER


Alitalia sfida le compagnie aeree low cost per le tariffe dei voli dell’estate
Analisi del «Corriere» nel nostro Paese sulle rotte più trafficate nazionali ed europee il prossimo luglio. Rispetto a un anno fa mancano all’appello centinaia di frequenze
di Leonard Berberi





Alitalia sfida le compagnie aeree low cost per le tariffe dei voli dell'estate

shadow











La guerra delle tariffe dei voli è iniziata anche in Italia. Durerà poco, giusto il tempo di riprendersi i passeggeri. Ma a vedere i numeri stavolta non è soltanto una sfida al ribasso limitata alle low cost: coinvolge pure le compagnie tradizionali che — in più di una rotta — pareggiano il prezzo o addirittura sono più convenienti del 38% dei vettori «senza fronzoli», aggiornando continuamente i prezzi in risposta alla variazione delle rivali. È quanto emerge da un’analisi che il Corriere della Sera ha effettuato su una ventina di collegamenti — nazionali ed europei — verso la seconda metà di luglio, quindi in pieno picco estivo. Un confronto che evidenzia anche come rispetto a un anno fa l’offerta di aviolinee come Ryanair ed easyJet risulti ancora limitata o assente nel nostro Paese.


Alitalia sfida le compagnie aeree low cost per le tariffe dei voli dell’estate







La metodologia
Ma prima tre precisazioni metodologiche. L’analisi è stata effettuata sulle tratte più affollate — sia domestiche che internazionali — nell’arco di un anno secondo le statistiche dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac). Per un risultato omogeneo, poi, si è ritenuto più corretto paragonare i voli a parità di servizio offerto: questo significa che per i vettori low cost come Ryanair e Wizz Air è stata considerata la tariffa con incluso il pagamento di un costo extra per imbarcarsi con il bagaglio a mano, opzione gratuita in altre aviolinee. Infine i prezzi potrebbero subire variazioni — verso il basso — nei prossimi giorni perché i vettori potrebbero aggiungere ulteriori voli sulle tratte esaminate.

Alitalia sfida le compagnie aeree low cost per le tariffe dei voli dell’estate



Le rotte domestiche
Prendiamo il volo Roma-Catania (andata il 13 luglio e ritorno otto giorni dopo), la rotta più trafficata d’Italia. Prenotando venerdì 5 giugno Alitalia risultava decisamente più conveniente di Ryanair: 58 euro contro 93. Ma il giorno dopo, sabato 6 giugno, lo stesso volo della low cost irlandese si era abbassato a 78 euro (sempre con l’opzione «Priorità e due bagagli a mano» che consente di salire con il trolley pagando un extra, altrimenti sarebbe 38 euro, ma portandosi solo uno zainetto o una borsetta). Cosa è successo? Chi studia da tempo le variazioni tariffarie spiega che la riduzione — in questo caso 15 euro in meno di un giorno — significa o che quel volo di Ryanair non si sta vendendo a un ritmo soddisfacente oppure che qualcuno negli uffici di revenue management della low cost sta cercando di pareggiare l’offerta di Alitalia così da catturare più clienti.

Alitalia sfida le compagnie aeree low cost per le tariffe dei voli dell’estate



Le variazioni
Lo stesso si verifica anche sulla rotta Roma-Palermo, stando all’analisi del Corriere. Se il 5 giugno il volo più conveniente di Alitalia era di 81 euro e quello di Ryanair costava 122, il giorno successivo Alitalia aveva conservato la stessa tariffa, mentre Ryanair l’aveva abbassata a 95 euro, 27 euro in meno. Variazioni — al ribasso — sono state notate anche su altri collegamenti. EasyJet, per esempio, sulla Milano-Catania è passata dagli 80 euro di venerdì ai 67 di sabato (stabili Alitalia a 111 e Ryanair a 125), e sulla Milano-Cagliari da 128 a 97 euro (Alitalia a 184, Ryanair a 139). Sulla Roma-Cagliari, Ryanair è diventata più appetibile di Alitalia (fissa a 142 euro) portando in un giorno la sua tariffa da 96 a 78 euro. Ma nei voli per la Sardegna Alitalia dentro il prezzo include anche il bagaglio in stiva. Applicando lo stesso parametro al volo Ryanair il costo sale a 95,6 euro. Sulla Roma-Bari accade la stessa sfida, con Alitalia a 81 euro e la low cost irlandese scesa da 69 a 60.

Alitalia sfida le compagnie aeree low cost per le tariffe dei voli dell’estate



Testa a testa
Stessa guerriglia tariffaria si evidenzia anche sui voli continentali. La rotta Roma-Londra è particolarmente curiosa: Vueling e British Airways in 24 ore hanno mantenuto gli stessi prezzi, Alitalia e Ryanair no: appena l’aviolinea italiana è passata da 177 a 165 euro, la low cost ha ridotto un paio d’ore dopo da 126 a 112. Scaramucce anche su Spagna e Francia. Sulla Roma-Madrid venerdì 5 giugno Alitalia offriva il volo a 99 euro e Ryanair a 97. Il giorno dopo Alitalia la proponeva a 70 euro, Ryanair a 89. Sull’asse Roma-Parigi si è passati da 130 euro (Alitalia) e 126 euro (Ryanair) a, rispettivamente, 100 e 124 euro. Non è soltanto una sfida low cost-tradizionale, ma anche una «faida» tra le società blasonate. Come si vede sulla tratta Roma-Amsterdam dove venerdì Alitalia (133 euro) era molto più conveniente di Klm (191), mentre un giorno dopo l’azienda olandese aveva portato la tariffa a 138, ben 53 euro in meno.

Alitalia sfida le compagnie aeree low cost per le tariffe dei voli dell’estate



Il confronto rispetto al 2019
Lo scorso maggio le tariffe dei voli nazionali «hanno registrato una riduzione del 23% rispetto allo stesso periodo di un anno fa», calcola Brian Pearce, capo economista della Iata. «Questo perché i vettori hanno un immediato bisogno di soldi e vogliono incoraggiare i passeggeri a prendere un aereo anche con prezzi ribassati». Una realtà che dovrebbe durare poco, perché finito il periodo di picco dei flussi secondo gli esperti i vettori torneranno a incrementare le tariffe. Il risvolto negativo della guerra dei prezzi, anche se limitata nel tempo, è che questo comporta profitti striminziti o persino nulli per le compagnie aeree.

Alitalia sfida le compagnie aeree low cost per le tariffe dei voli dell’estate



Il crollo del traffico
Vettori e società di gestione degli aeroporti non si aspettano il tutto esaurito. Questo perché tra pandemia, timori legati alla diffusione del coronavirus e difficoltà economiche una buona fetta della popolazione italiana potrebbe anche decidere che quest’anno è meglio non fare vacanze estive. Nel periodo marzo-maggio di quest’anno secondo Assaeroporti i passeggeri sono crollati del 98% rispetto allo stesso trimestre del 2019 (-45 milioni di persone) anche perché gli italiani possono muoversi fuori dalla loro regione dal 3 giugno. Per fare un confronto: Ryanair, la prima in Europa per passeggeri, è passata dai 14,1 milioni di viaggiatori trasportati di maggio 2019 a 70 mila di maggio 2020. Il 99,5% in meno.

lberberi@corriere.it
 

leerit

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O’Leary: “Il governo salva Alitalia con norme da Corea del Nord”

Intervista al numero uno di Ryanair che attacca il Dl Rilancio e le norme che favorirebbero la compagnia italiana: "Siamo pronti a fare ricorso a Bruxelles per aiuti di Stato. Ma prima vorrei vedere il premier Giuseppe Conte". I rischi per il Paese: "C’è uno schema protezionistico che farà male anche all’indotto: dal turismo a ristoranti e alberghi"

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Alitalia, O’ Leary: “Il governo la protegge come in Corea del Nord”. “Non si possono alzare barricate a difesa della compagnia italiana e pensare a norme ‘comuniste’ che nemmeno nella Corea del Nord avrebbero senso”.

Alitalia, O’ Leary: “Il governo la protegge come in Corea del Nord”

L’incrollabile determinazione del governo italiano nel tenere in vita una compagnia morta produce azioni troppo spericolate per non incontrare ostacoli: il più temibile dei quali si mostrerà quando qualcuno chiamerà in causa la Commissione europea. Quel qualcuno potrebbe essere l’amministratore delegato di Ryanair Michael O’Leary, che intervistato da Repubblica parla appunto di Alitalia. Non solo degli ulteriori 3 miliardi di euro stanziati per il vettore, ma anche delle velleità di castrare la concorrenza, e quindi spremere i viaggiatori oltre che i contribuenti, danneggiando altri settori come il turismo, per farlo galleggiare: “Non me la prendo per la cifra, tanto sono solo nuovi soldi bruciati nella fornace di Alitalia. Il problema è un altro: noi vogliamo che la partita sia arbitrata in maniera equa e non a favore di un solo giocatore come sta facendo il governo”.



E dunque “siamo pronti a dare battaglia e a salvaguardare i nostri interessi dando il via ad un ricorso in sede europea per aiuti di Stato ad Alitalia. Ma prima di passare all’attacco vorrei incontrare il premier Giuseppe Conte“, dice O’Leary. “Qui si sta cercando di costringere gli aeroporti a stipulare accordi con la compagnia di bandiera e ad allontanare gli altri vettori. Non solo: si chiede a tutti di rispettare i contratti di lavoro siglati solo da Alitalia con alcuni sindacati, alzando i costi dei concorrenti”, fa notare il manager. Ovvero “si fa l’opposto di quanto sarebbe logico fare. Ossia abbattere i costi, tagliare le tasse abolendo le addizionali comunali che gravano sui passeggeri. E invece no, si adotta uno schema protezionistico che farà del male – avverte – a tutto l’indotto, dal turismo ai ristoranti fino agli alberghi”. Inoltre “l’Italia e il suo turismo hanno un estremo bisogno di concorrenza e di traffico diretto verso le regioni, anche per sostenere l’occupazione giovanile e le ricadute positive sui territori. Il decreto, invece”, spiega O’ Leary, “costringerà le low cost ad abbandonare alcune zone del Paese”. Sempre che da Bruxelles lascino passare questi giochetti.

 

Cesare.Caldi

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Vorrei evidenziare la situazione dei voli per la Sardegna, spesso i sardi si sono lamentati a sproposito che l'isola era inaccessibile, stavolta hanno ragione. Attualmente l'unica compagnia a volare in Sardegna fino al 14 giugno è Alitalia in continuità, inutile dire che i voli complice anche i minor posti vendibili per il distanziamento a bordo, sono in gran parte esauriti, e quei pochi disponibili hanno prezzi alti. Dopo il giorno 14 non sono ancora in vendita i voli, mentre le low cost le poche rotte riavviate hanno frequenze bassissime risultato anche qui prezzi decisamente alti.
Non c'è paragone coi prezzi dei voli di altre destinazioni europee operati in libero mercato come Spagna o Grecia decisamente inferiori, poi ci si stupirà che la gente andrà all' estero.
 
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leerit

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MILANO - La "nuova" Alitalia è quasi pronta: le prossime due settimane saranno decisive per far nascere la newco pubblica, con un nuovo management e piani di sviluppo alternativi. Ma i preparativi sono circondati dalle polemiche, anche legate alle dichiarazioni del numero uno di Ryanair Michael O'Leary, intervistato da Repubblica oggi in edicola.

Il patron della compagnia irlandese ha infatti accusato il governo, tramite il Decreto Rilancio, di voler salvare la compagnia "con norme da Corea del Nord", e ha minacciato il ricorso alla Commissione Ue per gli aiuti di Stato, parlando di "norme comuniste" e della partita aerea italiana come di una arbitrata "a favore di un solo giocatore".


Ma la maggioranza non ci sta, e nemmeno i sindacati del vettore domestico colpito dall'ennesima crisi. La ministra delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, in un'intervista all'Ansa, ha detto che quelle su Alitalia "sono regole giuste per proteggere i lavoratori e per competere", e ha chiesto "rispetto per la scelta del governo che soprattutto nei confronti dei lavoratori vuole che siano garantite pari condizioni".

De Micheli ha confermato che la procedura in corso, stimata in 40-50 giorni, "avverrà secondo le previsione di legge", e che l'avvio della fase di costituzione della newco è "imminente". "Terremo il più possibile unita l'azienda, con una dotazione di oltre 100 aerei - ha aggiunto la ministra -. Il fabbisogno di risorse umane sarà molto importante, come da espressa indicazione" che il governo darà alla nuova società che incorporerà il vettore italiano.

La stessa ministra ha fatto il punto sulla situazione in un incontro venerdì con i sindacati: "Ci ha confermato nelle prossime due settimane la nascita della newco con i relativi assetti manageriali e il piano di sviluppo all'insegna dell'unità aziendale e della tutela occupazionale", hanno detto i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi.

Uno dei temi da risolvere riguarda la dirigenza di vertice, che secondo la ministra sarà scelta "molto a breve". Sembra tramontato il nome di Alfredo Altavilla, ex Fiat-Chrysler, mentre starebbe prendendo quota Fabio Lazzerini, direttore commerciale della compagnia, affiancato da un pool di manager.

Anche i sindacati hanno criticato O'Leary: "Prima di parlare dovrebbe ricordare che era lui che applicava alla sua impresa leggi stile Corea del Nord vietando ai lavoratori di avere rapporto con i sindacati o riunirsi in associazioni pena il licenziamento immediato", ricorda Fabrizio Cuscito della Filt Cgil. "Le minacce e i ricatti noi li respingiamo e li consideriamo inaccettabili. Accusare senza contraddittorio è troppo facile", aggiunge Ivan Viglietti della Uiltrasporti.

 

leerit

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Il segretario nazionale della Filt, Fabrizio Cuscito, risponde alle accuse del ceo della compagnia low-cost, Michael O'Leary, sulle norme inserite nel dl Rilancio per il trasporto aereo

"Il decreto rilancio è un'opportunità di crescita dopo l'emergenza per tutto il trasporto aereo italiano, comprese le low cost, e Mister O'Leary invece di criticare il Paese dove da anni trae le sue fortune, dovrebbe al contrario avere il coraggio di sedersi ad un tavolo con chi rappresenta veramente i lavoratori e con le istituzioni e discutere di un modello corretto di concorrenza nel trasporto aereo, basato sul rispetto delle regole e non sui contratti a ribasso, fatti a danno di tutti lavoratori". A chiederlo è il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito al ceo e fondatore di Ryanair in riferimento ad un'intervista uscita su Repubblica. "Prima di parlare dovrebbe ricordare che era lui che applicava alla sua impresa leggi stile Corea del Nord vietando ai lavoratori di avere rapporto con i sindacati o riunirsi in associazioni pena il licenziamento immediato". Secondo il dirigente nazionale della Filt Cgil infatti "appare alquanto allucinante che Ryanair, adesso si metta a dettare la linea politica del nostro Paese, non solo in materia di trasporto aereo ma anche di turismo e di fisco. O'Leary , come si dice in Italia, 'sputa nel piatto dove mangia'"
"È inoltre alquanto curioso - prosegue ancora Cuscito - che la compagnia detti la linea rispetto ai flussi turistici italiani da e per le isole, dimenticando di ricordare che, appena emerse le prima avvisaglie dell'emergenza sanitaria, Ryanair, da subito e rapidamente, ha abbandonato il nostro Paese, non occupandosi del recupero dei passeggeri, così come invece fatto dalle compagnie italiane, forse perché non è stata considerata un'attività profittevole economicamente”. È bene ricordare che la compagnia irlandese per avere agevolazioni fiscali per operare nel nostro paese non ha mai richiesto la licenza di operatore in Italia ma ha deciso di farlo a Malta". Vorremmo sapere – sottolinea il segretario nazionale della Filt - perché Ryanair non adempie alle sentenze dei giudici che hanno visto soccombere più volte la compagna nei confronti delle organizzazioni sindacali che tutelano i lavoratori che peraltro, lo constatiamo amaramente, non trovano mai menzione nelle dichiarazioni del dirigente della compagnia".
"Noi siamo e saremo sempre qui, pronti a lavorare per il bene di tutto il sistema del trasporto aereo italiano - conclude Cuscito - e ci batteremo per regole che diano uguali opportunità a tutti compresa Ryanair e quindi Mister O'leary sia meno nordcoreano e più europeo la smetta di scappare dal confronto come fa da anni e si sieda al tavolo con i rappresentanti dei lavoratori permettendo a Ryanair di competere con gli altri protagonisti del trasporto aerei per la qualità del suo servizio e non grazie alla busta paga dei suoi lavoratori".
Nel frattempo sugli emendamenti al dl Rilancio si sta lavorando ad una posizione convergente tra sindacati e ministero sui settori del trasporto pubblico locale, marittimo e portuale. Lo affermano in una nota i segretari generali Filt Cgil, Stefano Malorgio, Fit Cisl, Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, in merito ad un incontro con la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli sugli emendamenti al dl Rilancio, al dl Semplificazioni e su Alitalia. "In particolare, abbiamo chiesto l'inserimento di risorse specifiche per il servizio di bus scolastici e turistici e il ripristino di risorse, precedentemente tagliate, del fondo nazionale del trasporto pubblico. Per i marittimi - sottolineano i sindacati - abbiamo chiesto misure di protezione per i lavoratori che non hanno ammortizzatori e un miglioramento delle norme che regolamentano l'autoproduzione per il settore dei porti".

 

Dancrane

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Vorrei evidenziare la situazione dei voli per la Sardegna, spesso i sardi si sono lamentati a sproposito che l'isola era inaccessibile, stavolta hanno ragione. Attualmente l'unica compagnia a volare in Sardegna fino al 14 giugno è Alitalia in continuità, inutile dire che i voli complice anche i minor posti vendibili per il distanziamento a bordo, sono in gran parte esauriti, e quei pochi disponibili hanno prezzi alti. Dopo il giorno 14 non sono ancora in vendita i voli, mentre le low cost le poche rotte riavviate hanno frequenze bassissime risultato anche qui prezzi decisamente alti.
Non c'è paragone coi prezzi dei voli di altre destinazioni europee operati in libero mercato come Spagna o Grecia decisamente inferiori, poi ci si stupirà che la gente andrà all' estero.
Cesare, non diciamo fesserie, ho prenotato un biglietto ieri pomeriggio! i prezzi sono quelli soliti, 148 euro A/R per i residenti, da 180 in su per i non residenti, come da regole di CT post 15/6. E i voli non sono affatto esauriti.
 

Cesare.Caldi

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Da 180 euro ar per un volo nazionale non lo definirei economico, voli europei per altre destinazioni turistiche sono decisamente piu' economici
 

airport81

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Vorrei evidenziare la situazione dei voli per la Sardegna, spesso i sardi si sono lamentati a sproposito che l'isola era inaccessibile, stavolta hanno ragione. Attualmente l'unica compagnia a volare in Sardegna fino al 14 giugno è Alitalia in continuità, inutile dire che i voli complice anche i minor posti vendibili per il distanziamento a bordo, sono in gran parte esauriti, e quei pochi disponibili hanno prezzi alti. Dopo il giorno 14 non sono ancora in vendita i voli, mentre le low cost le poche rotte riavviate hanno frequenze bassissime risultato anche qui prezzi decisamente alti.
Non c'è paragone coi prezzi dei voli di altre destinazioni europee operati in libero mercato come Spagna o Grecia decisamente inferiori, poi ci si stupirà che la gente andrà all' estero.
Sarabbe interessante sapere l'opinione di Farfallina!
 
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