(Teleborsa) - Il
Governo Conte affronterà nel
Consiglio dei Ministri in programma
venerdì 19 il tema della
Alitalia e le prossime 48 ore saranno decisive per indicare gli ingredienti che faranno parte della ricetta per la
costituzione della Newco.
La
governance pubblica del nuovo corso è un dato di fatto, così come che la ministra delle infrastrutture e dei trasporti,
Paola De Micheli, abbia le idee chiare sulle
strategie da seguire ma che dovranno trovare necessariamente condivisione con i colleghi ministri dei dicasteri del Tesoro, dello Sviluppo Economico e del Lavoro.
Il
piano industriale per l'effettivo e completo rilancio della compagnia aerea è contenuto nel dossier generale consegnato al premier Giuseppe Conte. Documentazione che dovrà essere approvata dalla Commissione UE, che vuole ritrovarci gli elementi in grado di indicare la richiesta di
discontinuità finanziaria. Si tratta di un piano basato su un
orizzonte di cinque anni con la prospettiva di raggiungimenti del
pareggiodi bilancio a fine
2022 e
utili a partire
dal 2023. Si parte, come ampiamente annunciato, con la
dotazione di tre miliardi, e porte aperte a
partner industriali che dimostrino di possedere requisiti e risorse idonei a fare parte del progetto.
Vocazione operativa tutta incentrata sul
medio e lungo raggio, con una flotta destinata a essere rinnovata, e
nessuna velleità low cost. Ciò non esclude attività di collaborazione e
feederaggio con altre compagnie aeree, prime fra tutti le italiane
Blue Panorama e Neos.
In ultimo il
management. L'orientamento sulla figura del chief business officer
Fabio Lazzerini per il ruolo di
amministratore delegato della Newco Alitalia sembra trovare d'accordo gli addetti ai lavori, che ne riconoscono competenza e doti manageriali e intravedono il punto di riferimento per
garantire la necessaria continuità della struttura operativa aziendale. Si discute, invece, sul nome del
presidente, che
potrebbe essere Roberta Neri, già amministratore delegato di
Enav. Ma già sarebbero stati
avanzati anche altri nomi.