Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"


Giugo

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Pare di capire che la gran parte degli utenti di questo forum sia a favore della teoria bomba. Perché non vi associate anche voi e fate riaprire le indagini? Chi l'ha messa?dove, quando, come e perché?
Penso che la maggior parte degli utenti di questa discussione dissenta dalla comune "vulgata" sul tema Ustica perché ritiene che quella non sia una tesi suffragata da fatti provati, ma di fatto una costruzione giornalistica, a sua volta corroborata certo da perizie ed atti giudiziari succedutisi nel tempo ma scarsamente rilevanti o rigettati nel tempo.
In particolare alcuni punti (di fatto):
  • la tesi della battaglia aerea è stata rigettata a livello di giustizia penale nel processo (l'unico svolto) tra il 2001 e il 2007.
  • le sentenze civili si basano sulla sentenza-ordinanza di Priore del 1999, rigettata nel processo Penale di cui sopra. Non essendo entrate nel merito dei fatti, nulla aggiungono alla questione.
  • Non vi sono perizie, che non siano di parte (civile), eseguite dopo l'ultimo recupero dei resti dell'aeromobile, che affermino, con buona certezza, che la causa dell'incidente sia un'azione di aerei militari. Mentre ve ne è una, compilata dai maggiori esperti mondiali, che dice che con buona certezza è stata una bomba.
Io, anche se da anni leggo la documentazione, non ho certo la capacità per sostenere una tesi contro un'altra ma mi sembra evidente , dai fatti di cui sopra, che la tesi missile/battaglia sia tutt'altro che "ampiamente provata".
 

airport81

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Però sulla bomba non torna una cosa:il dc-9 è partito con 120 minuti di ritardo, dunque poteva essere indirizzata ad un eventuale volo di ritorno o doveva esplodere quando l'aereo aveva già toccato a PMO
 

nicolap

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Però sulla bomba non torna una cosa:il dc-9 è partito con 120 minuti di ritardo, dunque poteva essere indirizzata ad un eventuale volo di ritorno o doveva esplodere quando l'aereo aveva già toccato a PMO
Altimetrica. L'esplosione dell'aereo è avvenuta praticamente nel momento in cui è iniziata la discesa verso Palermo.
 

Fewwy

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Senza volerla confutare, l’unica cosa che non mi torna della tesi bomba è: qualcuno la mette, va a segno e nessuno si prende il merito?
 

nicolap

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Senza volerla confutare, l’unica cosa che non mi torna della tesi bomba è: qualcuno la mette, va a segno e nessuno si prende il merito?
Non sarebbe la prima volta.
La strage della stazione di Bologna, di poco successiva e probabilmente collegata ad Ustica, non è mai stata rivendicata.
Quando i messaggi degli attentati sono diretti al vertice politico dello Stato, difficilmente vengono rivendicati.
 
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Senza volerla confutare, l’unica cosa che non mi torna della tesi bomba è: qualcuno la mette, va a segno e nessuno si prende il merito?
È una delle ragioni per cui penso che “battere la pista” della bomba non interessi a nessuno: tocca scavare e correre il
Rischio di scoprire “mani” che fa paura riconoscere.


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Giugo

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Altimetrica. L'esplosione dell'aereo è avvenuta praticamente nel momento in cui è iniziata la discesa verso Palermo.
Inoltre mi pare che l'aereo fosse arrivato a Bologna già in ritardo, per cui se la bomba fosse stata collocata a Bologna o durante il volo precedente il problema del ritardo non si porrebbe (data la posizione ipotizzata non poteva essere in un bagaglio imbarcato).
Ma più in generale: sappiamo bene che tutti gli aerei possono ritardare. Da questo devo dedurre che un abbattimento tramite ordigno a bordo sia impossibile? Eppure ce ne sono stati più di una decina specialmente in quel periodo.
Purtroppo questa argomentazione (quella del ritardo) la trovate anche nelle motivazioni della sentenza del processo penale... segno che, come dire, una certa "ingenuità" ci fu anche li...
 
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Giugo

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Vedo sull'HP questo articolo:
che parte insolitamente oggettivo, per la stampa generalista e poi si dilunga (forse un po' troppo) sul tema della desecretazione di atti non ancora pubblici.
Io sono personalmente scettico sul fatto che vi siano carte particolarmente rilevanti nascoste chi sa dove, ma Chiederei, in particolare a nicolap, se ritiene che la cosa possa essere utile, sia in termini di conoscenza diciamo "storica" sull'argomento (cioè utile agli interessati per farsi la propria idea) sia in termini di evoluzione giudiziaria.
 

nicolap

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Vedo sull'HP questo articolo:
che parte insolitamente oggettivo, per la stampa generalista e poi si dilunga (forse un po' troppo) sul tema della desecretazione di atti non ancora pubblici.
Io sono personalmente scettico sul fatto che vi siano carte particolarmente rilevanti nascoste chi sa dove, ma Chiederei, in particolare a nicolap, se ritiene che la cosa possa essere utile, sia in termini di conoscenza diciamo "storica" sull'argomento (cioè utile agli interessati per farsi la propria idea) sia in termini di evoluzione giudiziaria.
Buona parte dell'opinione dell'opinione pubblica è convinta di trovarsi davanti ad archivi in stile Indiana Jones, con Arche dell'Alleanza, Sacri Graal e documenti con su scritto "ieri alle 16:00 ho fatto questo e quest'altro". Chi spera di trovare la pistola fumante in qualche documento da declassificare secondo me resterà deluso.
Ciò detto, la desecretazione dei documenti, oltre che un atto di civiltà democratica (trascorsi i termini stabiliti per legge), permette di mettere insieme una miriade di piccoli frammenti che sono poi utilissimi agli storici e agli analisti per comprendere le dinamiche degli eventi.
Alcuni di quelli di più recente divulgazione, ad esempio, hanno permesso di aggiungere ulteriori elementi di indagine sulla questione del Mig-23, ancora una volta sfatando - se mai ve ne fosse il bisogno - la leggenda della caduta il 27 giugno 1980.
Qual è quindi il problema? Il cospirazionista non accetta l'evidenza della desecretazione di documenti che non confermano le sue paranoie. Ogni carta che non dice ciò che lui pensa essere il vero è quindi o un depistaggio o un elemento parziale. Mettici infine che il 99% delle persone che esprimono un giudizio su Ustica non ha mai letto nemmeno mezza carta degli atti processuali, quindi diventa molto difficile poter articolare un ragionamento con gente che, di solito, inizia le discussioni con frasi tipo "premesso che i magistrati hanno accertato che quella sera c'era 479 aerei in volo, 13 UFO e 9 portaerei, ...."
 

foxtrot bravo

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di professione faccio lo storico, anche se mi occupo di periodi di molto antecedenti. Ho lavorato per tanti anni e tutt'ora lavoro all'Archivio Apostolico Vaticano (fino a poco tempo fa si chiamava Archivio Segreto Vaticano) e in tantissimi altri archivi. Questi in linea di principio sono i custodi dell'identita' di una nazione o di una comunita' ed e' per questo motivo che, da almeno dalle invasioni napoleoniche, quelle dei nazisti, ma anche nella guerra in Bosnia, gli invasori sconfitti ritirandosi distrussero sistematicamente gli archivi di stato e comunali delle citta' che occupavano, proprio per distruggere l'identita', non avendo sconfitto il nemico. Mi faccio una domanda molto semplice, forse ingenua e comunque OT: perche' secretare gli archivi? Chi ne trae vantaggio? Non certo la giustizia che in una societa' democratica deve essere prioritaria. La ricerca d'archivio richiede tempi lunghissimi e molte volte non si trova nulla. Ma se, mettiamo, fossero stati ritrovati documenti che incolpavano la Russia, l'America, la Francia, il Botswana, cosa sarebbe successo? Forse nulla, come nel caso del Cermis, o di Regeni? Ma almeno la verita' sarebbe (forse) emersa. My two cents.
 
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Buona parte dell'opinione dell'opinione pubblica è convinta di trovarsi davanti ad archivi in stile Indiana Jones, con Arche dell'Alleanza, Sacri Graal e documenti con su scritto "ieri alle 16:00 ho fatto questo e quest'altro". Chi spera di trovare la pistola fumante in qualche documento da declassificare secondo me resterà deluso.
Ciò detto, la desecretazione dei documenti, oltre che un atto di civiltà democratica (trascorsi i termini stabiliti per legge), permette di mettere insieme una miriade di piccoli frammenti che sono poi utilissimi agli storici e agli analisti per comprendere le dinamiche degli eventi.
Alcuni di quelli di più recente divulgazione, ad esempio, hanno permesso di aggiungere ulteriori elementi di indagine sulla questione del Mig-23, ancora una volta sfatando - se mai ve ne fosse il bisogno - la leggenda della caduta il 27 giugno 1980.
Qual è quindi il problema? Il cospirazionista non accetta l'evidenza della desecretazione di documenti che non confermano le sue paranoie. Ogni carta che non dice ciò che lui pensa essere il vero è quindi o un depistaggio o un elemento parziale. Mettici infine che il 99% delle persone che esprimono un giudizio su Ustica non ha mai letto nemmeno mezza carta degli atti processuali, quindi diventa molto difficile poter articolare un ragionamento con gente che, di solito, inizia le discussioni con frasi tipo "premesso che i magistrati hanno accertato che quella sera c'era 479 aerei in volo, 13 UFO e 9 portaerei, ...."
[per ridere] mi immagino un archivista un po’ burlone lasciare una nota con tanto di classificazione massima e dentro scrivere “ cosa pensavi di trovare qui?”


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nicolap

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di professione faccio lo storico, anche se mi occupo di periodi di molto antecedenti. Ho lavorato per tanti anni e tutt'ora lavoro all'Archivio Apostolico Vaticano (fino a poco tempo fa si chiamava Archivio Segreto Vaticano) e in tantissimi altri archivi. Questi in linea di principio sono i custodi dell'identita' di una nazione o di una comunita' ed e' per questo motivo che, da almeno dalle invasioni napoleoniche, quelle dei nazisti, ma anche nella guerra in Bosnia, gli invasori sconfitti ritirandosi distrussero sistematicamente gli archivi di stato e comunali delle citta' che occupavano, proprio per distruggere l'identita', non avendo sconfitto il nemico. Mi faccio una domanda molto semplice, forse ingenua e comunque OT: perche' secretare gli archivi? Chi ne trae vantaggio? Non certo la giustizia che in una societa' democratica deve essere prioritaria. La ricerca d'archivio richiede tempi lunghissimi e molte volte non si trova nulla. Ma se, mettiamo, fossero stati ritrovati documenti che incolpavano la Russia, l'America, la Francia, il Botswana, cosa sarebbe successo? Forse nulla, come nel caso del Cermis, o di Regeni? Ma almeno la verita' sarebbe (forse) emersa. My two cents.
La secretazione degli archivi (di alcuni archivi, non tutto viene secretato) serve a difendere informazioni che costituiscono un elemento di vantaggio/forza dello Stato (es. ubicazione delle riserve strategiche, capacità delle forze militari, del potenziale produttivo di qualche comparto specifico, ecc.), le informazioni che tutelano la sicurezza delle istituzioni e dei cittadini (es. identità e residenza dei collaboratori di giustizia, identità delle fonti e degli informatori, ecc.) e tutto ciò che, in un modo o nell'altro, è meglio che non sia noto per impedire il determinarsi di eventi dannosi per la sicurezza collettiva.
Si presume che, trascorso un certo periodo di tempo, queste informazioni perdano la loro rilevanza e, di conseguenza, possano essere divulgate. La legge 104/2007 prevede che il segreto duri 15 anni, e che possa essere rinnovato due volte per un massimo di altri 30 anni, qualora sussistano ancora i motivi che lo rendevano tale. Al tempo stesso, non può essere sottoposto a segreto nessun elemento che possa riguardare informazioni relative a fatti eversivi dell’ordine costituzionale, terrorismo, stragi, associazione a delinquere di stampo mafioso, scambio elettorale di tipo politico-mafioso.
Detto ciò, non esiste un vero e proprio "Segreto di Stato su Ustica". Ci sono documenti relativi a quel periodo che sono ancor oggi secretati e che potrebbero fornire informazioni o indizi utili a comprendere meglio la faccenda. Alcuni documenti declassificati alcuni anni fa per iniziativa di Matteo Renzi (quando era PdC), per esempio, hanno permesso di acquisire alcune comunicazioni tra le nostre ambasciate in Nord Africa e Roma in merito alla questione del Mig-23 caduto sulla Sila, confermando appieno la sua caduta in tempi successivi a quelli di Ustica.
Se dal cilindro dell'archivio, però, non esce la pistola fumante che racconta ciò che il cospirazionista vuole sentirsi dire, ecco che allora tutto diventa copertura, depistaggio, menzogna e complotto. Un po' come con gli UFO; o gli dici che esistono e che i marziani hanno il naso a trombetta, o continuano a credere che nell'area 51 l'esercito nasconda le astronavi.
 
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nicolap

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Diciamo che il sito dell'associazione non è particolarmente generoso di informazioni sull'associazione stessa.
Il presidente è dal 1988 ininterrottamente Daria Bonfietti e alla pagina dei contatti vengono indicati il suo nome e quello di Andrea Benetti, che, se non vado errato, è il suo compagno.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Amato, missile, Gheddafi. Riparte il bailamme


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Il problema è che vanno avanti ad interviste. La cosa inaccettabile sono stati depistaggi e tutto il torbido che ci ha girato dietro, per il resto speriamo che prima o poi dalla desecretazione dei documenti USA arrivi la ricostruzione definitiva di quello che è successo.