Certo che a prescindere da Ryanair o di altre realtà leggo commenti che spero siano di appassionati e non di professionisti.
Qualsiasi compagnia se ha una diminuzione di operativo comunichi la percentuale e comunichi quanto personale è in più in maniera chiara. Solo dopo aver fatto questo i dipendenti possono decidere se accettare un MOMENTANEO PAY CUT, che in Italia si chiama SOD ( CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ’). Viceversa la compagnia di turno sta solo speculando sulla situazione svilendo ancora di più una professione e una professionalità cercando di risparmiare il più possibile.
Bisogna finirla con : “ma almeno abbiamo ancora il lavoro”..., “tanti colleghi hanno perso il lavoro” e frasi simili..
Chi ha perso il lavoro è figlio di contratti che non dovrebbero esistere come impieghi tramite agenzie, finte partita iva, e contratti in nazioni che non prevedono un minimo di tutele.
Si è speso per le licenze, si è speso per la formazione, ci si assume ogni giorno responsabilità enormi quindi il lavoro degli equipaggi ( cockpit e cabina) ha un costo e questo costo deve essere pagato PUNTO !!!! Lo stipendio non ve lo regalano semplicemente valete quei soldi ogni mese ....
Con questi atteggiamenti e con la scusa del Covid vedremo solo un ulteriore declassamento della professione !
Mai come in questo momento i CREW tutti dovrebbero essere uniti. In un momento come questo l’unione poteva fare la differenza ed invece ognuno a guardare il proprio orticello (come sempre)...ognuno a vedere che non si è perso il lavoro. E se invece quel poco traffico di linea, cargo, aerotaxi si fosse fermato chiedendo per esempio l’estensione degli aiuti statali anche ai contractors che ora invece sono a casa a fare i salti mortali per pagare il mutuo e la rata della macchina?
Non sono di certo un sindacalista ma prendersela con il sindacato o con i colleghi non serve a niente fa solo comodo a chi vuole una categoria non unita.