Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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Ho notato anche io che manca il Regno Unito dal sito che mi ha gentilmente consigliato magick, è il primo stato che sono andato a controllare (insieme a Spagna e Olanda). Ed è un gran peccato perchè lo sto consultando parecchio dato i miei futuri viaggi, sarei dovuto essere in Spagna oggi ma ahimè ho "dovuto" rimandare, settimana prossima vado in Olanda e ogni giorno sto consultando il sito per gli aggiornamenti, sarebbe molto utile per me avere delle informazioni così dettagliate anche per il Regno Unito di cui come avete appunto detto voi è proprio strano che non sia presente!
Se non per necessità è meglio rimandare, rischi di rimanere bloccato perchè possono richiudere i voli di ritorno ( questi non vogliono permettere niente) molte volte ero tentato di prenotare, ma per li m....cci loro ho dovuto anche rimandare dei viaggi
 
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Axel91

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Se non per necessità è meglio rimandare, rischi di rimanere bloccato perchè possono richiudere i voli di ritorno ( questi non vogliono permettere niente) molte volte ero tentato di prenotare, ma .... ho dovuto anche rimandare dei viaggi
Ti riferisci agli olandesi o agli inglesi?
 

Qantaslink

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Ti riferisci agli olandesi o agli inglesi?
Questo vale per tutti chi può saperlo con certezza? I politici come si alzano la mattina decidono , oggi permettono domani no, ti puoi ritrovare al rientro di fare il test e la quarantena (perchè non cambiano nome, quarantena 40 giorni del XIV secolo, ma forse di questo passo ci torniamo)

Vedi Grecia Malta Spagna e altri, prima erano paesi con il virus sotto controllo, adesso sono a rischio
 
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Axel91

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Questo vale per tutti chi può saperlo con certezza? I politici come si alzano la mattina decidono , oggi permettono domani no, ti puoi ritrovare al rientro di fare il test e la quarantena (perchè non cambiano nome, quarantena 40 giorni del XIV secolo, ma forse di questo passo ci torniamo)

Vedi Grecia Malta Spagna e altri, prima erano paesi con il virus sotto controllo, adesso sono a rischio
Ah ok si ho capito cosa vuoi dire, sono d'accordo!
Eh infatti il viaggio in Spagna che era puramente per piacere l'ho dovuto a malincuore rimandare, in Olanda invece la situazione sarebbe più complessa da rimandare, originariamente avevo il volo diretto dalla Spagna all'Olanda, adesso invece parto dall'Italia e questo gioca a mio vantaggio date tutte le restrizioni che hanno i paesi nei confronti della Spagna... Poi torno in Italia il 30 Agosto... Certo l'Olanda non è "messa male" come la Spagna ma se la situazione peggiora anche la rimando tutto! vediamo cosa succede nei prossimi giorni.
 

londonfog

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Ma nessuno guarda i dati (in italia disponibili qui https://www.rainews.it/ran24/speciali/2020/covid19/, scroll fino in fondo e scegliete 'Europa')?

La Spagna ha superato la Gran Bretagna come numero di casi totali e negli ultimi tempi Spagna e Francia hanno avuto molto piu' di mile nuovi casi al giorno. Potete essere o non essere d'accordo con le misure ma non sono sorprese, forse i governi dovrebbero comunicare le cose un po' meglio ma non mi sembra che qualcuno si svegli una mattina, mette un dito a caso sulla carta e decided di controllare gli arrivi da quel paese.
 

Qantaslink

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L’ordinanza del Ministero della Salute del 12 agosto 2020 dispone per i viaggiatori provenienti da Spagna, Grecia, Croazia e Malta l’obbligo di segnalare l’arrivo in Italia e di sottoporsi a tampone naso-faringeo per la ricerca del virus SARS CoV-2, al momento dell’arrivo oppure nelle 48 ore successive.

I cittadini residenti nei comuni afferenti all’ATS Insubria, possono inviare la comunicazione obbligatoria del rientro dall’estero al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, compilando il modulo pubblicato sulla home page del sito web dell’ ATS Insubria (www.ats-insubria.it).




La comunicazione vale come richiesta di prenotazione del tampone e i cittadini saranno chiamati per fissare l’appuntamento, a seconda della competenza, dall’ASST Sette Laghi o dall’ASST Valle Olona o dall’ASST Lariana. In considerazione del considerevole aumento delle richieste e della necessità di rispettare i tempi prescritti dall’ordinanza ministeriale, ATS Insubria ha comunque attivato da martedì scorso, in aggiunta, due postazione drive-in, allestite a Varese in Via O. Rossi 9 e ad Erba in Via Trieste 17. Tali postazioni, a cui si accede secondo le modalità di prenotazione sopra descritte, sono specificatamente dedicate ai cittadini che rientrano dall’estero e per i quali è obbligatorio il tampone.



Da domani, giovedì 20 agosto, prenderà avvio anche l’attività di testing presso l’aeroporto di Malpensa per chi proviene da Spagna, Grecia, Croazia e Malta, in collaborazione fra ATS Insubria, ASST Valle Olona e ASST Sette Laghi. Sarà riservata ai cittadini lombardi o ai viaggiatori stranieri, che hanno in programma di permanere in Lombardia. Per i passeggeri in transito, residenti o diretti in altre località fuori regione e per i cittadini lombardi impossibilitati ad effettuare il tampone in aeroporto, vige l’obbligo di rivolgersi all’ASL/ATS di competenza territoriale della destinazione finale, per la presa in carico e l’attività di testing.

Per eseguire il tampone direttamente all’aeroporto di Malpensa, è necessaria la prenotazione attraverso la piattaforma disponibile sul sito di SEA Aeroporti. All’arrivo, il passeggero dovrà recarsi presso l’area dedicata munito di carta di imbarco con l’indicazione del volo di provenienza.

In attesa dell’esecuzione del tampone o di ricevere la comunicazione dell’esito, pur non essendo previsto l’isolamento fiduciario, i cittadini sono tenuti all’adozione rigorosa delle misure previste dalle normative vigenti, con particolare riferimento all’uso di mascherine, in tutti i contatti sociali, anche all’aperto, nonché alla limitazione degli spostamenti, possibili esclusivamente per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute, con l’uso preferibilmente di un mezzo proprio. In presenza di sintomi è necessario rivolgersi tempestivamente al proprio medico curante.

In alternativa, il test può essere effettuato anche in regime privatistico. In questo caso non è possibile alcun rimborso da parte del Servizio Sanitario Regionale e l’esecuzione del test dovrà essere comunicata ad ATS alla casella rientro.estero@ats-insubria.it. E’ fatto divieto di rivolgersi ai punti di pronto soccorso per l’esecuzione della prestazione.

Infine, si precisa che sono esentati dall’obbligo di sottoporsi a tampone, i cittadini che possano esibire l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato, mediante tampone naso-faringeo, nelle 72 ore antecedenti l’ingresso in Italia.

Per ogni informazione e aggiornamento ATS Insubria ha messo a disposizione il numero verde 800.769.622, attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00.

di Redazione redazione@varesenews.it

Pubblicato il 19 agosto 2020







Si, sono obbligato a fare il tampone, nel rientro a casa mi fermo in qualche autogril per bere un caffè e fare qualche altra cosa naturale, ma se sono infetto non contagio nessuno perchè... o ancora 48 ore
 
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AC143

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Non mi sembra che sia già stato postato. Non so se è vero e, anche se lo fosse, non so decidermi se si tratta di una trovata geniale oppure no. Secondo voi riescono a fare profitto?

Compagnia aerea di Taiwan offre viaggi per “nessun posto” a chi ha nostalgia dei voli.

Beh a me senza tanti giri di parole volare - proprio l'atto fine a se stesso - manca. Ma i motivi che rendono sconsigliabile/molto difficile prendere un aereo oggi come oggi sono in gran parte gli stessi che si avrebbero prendendo un volo "per nessun posto". Quindi a quel punto salire per salire meglio andare da qualche parte :)
 
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OneShot

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Mi pare di capire che le all-cargo stiano facendo soldi a palate visto che tutto il freight che viaggiava in stiva coi voli di linea è quasi al palo.
 

13900

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Robert Boyle non vede bene il futuro di Virgin Atlantic, che sta cercando un aumento di capitale.


Alcuni punti interessanti:

The day after the deal goes through, Virgin Atlantic will have liquidity of about £400m and debts of £2.6 billion, even if you count the preference shares as equity.

It will have no unencumbered assets left, so this is all the cash it will have to get through the rest of this crisis, fund employee and other restructuring costs and get the airline into profit.

Will it be enough?

In its Q2 results, IAG confirmed a liquidity level of €9.3 billion and net debt of €10.5 billion. IAG is about 8.5 times the size of Virgin Atlantic. Adjusted down to Virgin Atlantic size, that would be about £1 billion of liquidity and net debt. So Virgin will have less than half the liquidity and two and a half times the net debt that rival IAG has.

IAG also announced in its Q2 results that it felt it necessary to top up its liquidity and reduce its debt by launching a €2.75 billion rights issue. In Virgin Atlantic size terms that would represent another £300m of extra liquidity and reduced debt.

Everyone agrees that short-haul markets will come back before long-haul, so Virgin Atlantic, a purely long-haul focused airline should need more cash reserves than IAG in relation to its size. It has also not even made a start on dealing with its customer refund bill. With £350m of credit card liabilities, that could easily eat up most of its £400m post deal liquidity by itself.
 

pello

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BGY
Che tristezza vedere i voli partire vuoti peró ?? mxp ibz di VUELING di ieri partito con 1 pax, aegean ha una media di 10/20 pax, le eurowing per la Germania tra i 20 e i 40 pax a volo...
 
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Qantaslink

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Molti non prenotano per via di tutte queste restrizioni, si dicono un sacco di cavolate che vengono smentite o enfatizzate ma come tutte le malattie devono fare il loro corso, e inutile che non mi fai uscire e dopo mi permetti di farlo e mi contagio ( ma questo è un rischio di tutti).
Fine febbraio si parlava chiusura delle scuole e riapertura il 15 marzo poi prorogato, poi pasqua, poi maggio poi giugno poi poi poi e sempre poi fino alla fine dell'anno (detto a marzo). Come ha detto TW 843 i risultati economici catastrofici si vedono il prossimo anno, ma molti ne hanno approfittato e piangono ancora
 
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TW 843

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Forse non ci siamo capiti...questo sta per accadere tra poche settimane:

Fonte: https://www.proiezionidiborsa.it/su...-uno-tsunami-di-proporzioni-non-immaginabili/

Sull’economia italiana si sta per abbattere uno tsunami di proporzioni non immaginabili
Sull’economia italiana si sta per abbattere uno tsunami di proporzioni non immaginabili. Ma ancora pochi ne hanno sentore, anche se i segnali sono inequivocabili. L’arrivo di uno tsunami si manifesta prima con delle onde anomale. Poi arriva l’onda enorme, che spazza e travolge tutto quello che trova sulla sua strada. E quando si ritira lascia solo danni e devastazione. E’ ciò che sta per accadere alla economia italiana. E ProiezionidiBorsa vuole accendere un faro su questo pericolo.

Crollo della domanda di beni e servizi, indietro di 25 anni

Probabilmente qualcuno starà pensando che stiamo esagerando. Che siamo dei pessimisti. Non la pensa così Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio. Secondo l’ufficio studi della associazione nazionale dei commercianti, i consumi in Italia oggi sono ai livelli più bassi degli ultimi 25 anni. Significa che oggi gli italiani spendono in consumi di prodotti e servizi, come 25 anni fa. Sono indicativi alcuni dettagli. Oggi gli italiani spendono più in alimentari che in servizi, fenomeno che non si verificava dal 2007. Inoltre si registra una forte contrazione degli acquisti per automobili, scarpe e vestiti.

Il commercio e la domanda interna sono una parte rilevante del PIL italiano. Una riduzione della domanda interna di beni e servizi, può mandare in crisi decine di migliaia di attività commerciali e di piccole e piccolissime imprese. Una loro chiusura farà aumentare la disoccupazione in Italia.

Il fenomeno per ora è attutito grazie alle misure tampone del Governo. L’Esecutivo, con il Decreto Agosto, ha prolungato la cassa integrazione e i termini del divieto di licenziamento, anche se con dei paletti. Ma cosa accadrà quando anche queste misure cadranno?

Il 40% delle microimprese è a rischio chiusura entro quest’anno

Secondo uno studio ISTAT su aziende con almeno 3 dipendenti, sono a rischio chiusura il 40% delle microimprese e il 19% delle grandi imprese. Nella ristorazione e nell’ambito dei servizi turistici, oltre 6 alberghi e ristoranti su 10 sono in pericolo chiusura. In termini occupazionali, per l’ISTAT sono in pericolo 3,6 milioni di posti di lavoro nelle imprese. A cui si aggiungono 800mila addetti nella ristorazione e nella accoglienza turistica. A questi si sommano altri 700mila addetti del settore dello sport, cultura e intrattenimento.

Se facciamo la somma, nei prossimi mesi circa 5milioni di persone rischiano di perdere il lavoro. Non è uno tsunami, è una ecatombe. Se anche solo la metà di questi lavoratori perdesse il posto, per l’economia nazionale sarebbe un colpo terribile.

E attenzione, stiamo parlando di una indagine su aziende con almeno 3 dipendenti. E le partite IVA? E le aziende familiari con due componenti?

La disoccupazione è una bomba a orologeria

Sempre secondo ISTAT a giugno il tasso di disoccupazione in Italia è salito all’8,8%. Ad aprile il dato era al 6,3%. Drammatico il dato per i giovani, il cui tasso di disoccupazione a giugno è al 27,6% contro poco più del 20% di aprile. Ma il dato più indicativo, e se volete drammatico, è il forte aumento delle persone in cerca di lavoro, pari al 7,9%. Rispetto a maggio 2020, a giugno quasi 150mila persone si sono messe in cerca di occupazione.

Meno occupazione significa meno reddito, quindi meno domanda da consumi, quindi meno produzione, quindi meno lavoro. Andiamo verso un periodo in cui ci sarà un incremento della disoccupazione che non si vede come possa essere riassorbita.

Sull’economia italiana si sta per abbattere uno tsunami di proporzioni non immaginabili

Ma una azienda che chiude, non porta danni solo per l’economia, ma anche allo Stato. Infatti, per ogni azienda che chiude, le entrate tributarie cessano. E per ogni azienda che rimane in piedi, ma vede ridursi il suo giro d’affari, le entrate tributarie si riducono. Se per quest’anno Bankitalia prevede un calo del PIL tra il 9,2% al 13,1%, significa che le entrate tributarie diminuiranno del 10% circa.

Infatti, nel periodo gennaio-maggio 2020 lo Stato ha accusato mancate entrate per 15 miliardi (dati del MEF). In percentuale è una cifra pari al 9,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.

Per i prossimi mesi e per buona parte del prossimo anno, lo Stato incasserò meno tasse ma dovrà fronteggiare maggiori spese. Infatti dovrà fare fronte a tutte quelle misure di sostegno varate con i 4 decreti. A cui si aggiunge l’indennità di disoccupazione (la NASPI), che inevitabilmente lieviterà.

E poi ci sono le spese ordinarie per mandare avanti la macchina statale. Ma supponiamo che i costi sociali, previdenziali, sanitari, non aumentassero e rimanessero uguali. Comunque lo Stato avrebbe a disposizione decine di miliardi in meno per fare fronte alle spese fisse della macchina statale. Come vi farà fronte?

Pessimisti, o realisti?

Molti ci potrebbero accusare di pessimismo. E’ un punto di vista. I dati che abbiamo elencato ognuno li può interpretare come preferisce. Ma un PIL in calo del 9%, consumi tornati a 25 anni fa e la disoccupazione in aumento, sono numeri non opinabili.

Occorre essere realisti. Sta arrivando uno tsunami. Ma molti preferiscono retrocederlo a onda anomala. Se fosse veramente un’onda anomala, saremmo tutti felici, ma preferiamo creare attenzione, affinché possano essere messe in atto tutte le possibili misure precauzionali. Uno tsunami non si può fermare. Ma si possono mettere in atto strategie di prevenzione, affinché chi ne è coinvolto riduca i danni al minimo. Sapere che arriva può aiutare a limitare i danni.
 
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AC143

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Purtroppo condivido pienamente quanto illustrato nell'articolo postato da TW843.
Al momento sembra quasi che l'emergenza sanitaria (che a mio modo di vedere non c'è, nel senso letterale del termine) sia una arma di distrazione di massa per la catastrofe economica che sta per arrivare... e di cui nessuno parla, anche perché ci sono le elezioni tra 20 giorni.
In tutto ciò il business delle compagnie aeree (e del turismo in generale) credo rimarrà il più colpito in assoluto. Altro che 25 anni fa.
 

airport81

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Questo accade anche perchè in tv ci bombardano di messaggi di terrore sul covid 19 e invece di cambiar canale, gli si "da share" cioè molte persone seguono il programma e domani i giornalisti ci ridiranno le stesse cose perchè "tira" il covid19..Si preferisce magari non partire per le isole greche(che si sta "na crema") perchè ci sono stato, ma si preferisce andare in Puglia o Sardegna, bellisime, ma c'è l'apoteosi rispetto a gli altri anni.
Uno quando accende la tv(che no è oro colato) dovrebbe pure accendere il cervello.Certo se avevo prenotato per Ibiza e andare in discoteca e sono chiuse è un discorso...altrimenti di che stiamo a parlà?!
 
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londonfog

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Personalmente mi preoccupano tre cose:
1) La politicizzazione del COVID. Le opinioni personali hanno senso solo quando sono un risultato di un'informazione da fonti 'solide', per molti mesi la medicina ha 'imparato' cose nuove sul COVID e sta ancora imparando. Analizzando i dati, i positivi aumentano ma le ospedalizzazioni non molto e i ricoveri in terapia intensiva ancora meno. In altre parole, si muore di meno ma il contagio continua. Mi piacerebbbe che anziche' Salvini si prendessero informazioni da un medico (sostituire a Salvini il populista locale per altri paesi fino ad arrivare a Trump)
2) Tutti sanno tutto e nessuno verifica le informazioni. Non ci vogliono qualifiche particolari per scrivere su Facebook, Medium o compagnia cantante, invece molti fanno riferimento a cose che hanno letto li' (che e' la versione moderna di "me l'ha detto mio cugino che ha un amico che e' il fratello del cognato di uno che lavora in ospedale).
3) La comunicazione e' gestita dalla stampa in modo sensazionalistico anziche' divulgativo.

Detto tutto questo aggiungo che prima di disquisire se esista un emergenza o meno dobbiamo definire cos'e' un'emergenza.

Il danno all'economia rimane e rimarra' fino a quando non impariamo a convivere con il COVID-19 senza drammi o fino a quando arrivera' un vaccino.
 
Stato
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