Milano-Roma: sfida continua fra aereo e treno


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6 Novembre 2005
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Azionista LibertyLines
Sulla Milano (compresa BGY) - Roma sono spariti praticamente tutti tranne AZ, con forse qualche eccezione su MXP. Tempo fa avevo fatto delle elaborazioni più precise su dati ENAC, e veniva fuori qualcosa del genere:

Pax Milano(+BGY) - Roma

2007: 3.477.777
2008: 3.340.106
2009: 2.798.678
2010: 2.523.597
2011: 2.523.734
2012: 2.268.805
2013: 2.109.472
2014: 1.787.470

Non ho analizzato nel dettaglio altre tratte, ma per esempio sulla SUF-FCO, da quando è arrivata l'AV, sono spariti tutti tranne AZ (FR mi sembra volasse 2xd).


Comodità e preferenze personali a parte, il trend è quello: sulla media percorrenza (~ 4h), quando arriva la vera AV l'aereo si sposta altrove.


EDIT: sempre sulla MIL-ROM, la market share aereo treno era cambiata grossomodo così:
2008: aereo 51% e treno 36%
2013: aereo 24% e treno 65%
(qui però non mi ricordo che dati avevo usato quindi prendetela con le pinze)
Aless, ho capito che molti vettori hanno gettato la spugna, ma la mia domanda era diversa: finora nessuna rotta da A a B è mai stata chiusa in Italia per colpa dell'AV.
 

aleall

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8 Novembre 2007
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milano
Aless, ho capito che molti vettori hanno gettato la spugna, ma la mia domanda era diversa: finora nessuna rotta da A a B è mai stata chiusa in Italia per colpa dell'AV.
ancona bergamo di belleair annunciata 1 mese prima che trenitalia annuncio' il frecciarossa ancona milano, mai partita...
perugia bergamo mai ripartita successone del frecciarossa
 

aless

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12 Settembre 2006
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Aless, ho capito che molti vettori hanno gettato la spugna, ma la mia domanda era diversa: finora nessuna rotta da A a B è mai stata chiusa in Italia per colpa dell'AV.
Al volo mi vengono in mente la BGY-CIA e, seppur con dinamiche differenti, la SUF-FCO, entrambe di FR. La prima è rimasta scoperta, sulla seconda c'è solo AZ.
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Aless, ho capito che molti vettori hanno gettato la spugna, ma la mia domanda era diversa: finora nessuna rotta da A a B è mai stata chiusa in Italia per colpa dell'AV.
Vabbe', ci sara' sempre una nicchia per il volo, le code statistiche non finiscono mai, la rotta si assottiglia ma continua ad esistere. Pero' ovviamente io intendevo chiusure come riduzioni di frequenze e di operatori.

Cosi' come c'e' ancora qualcuno che va in agenzia viaggi o si fa fare il vestito dal sarto su misura. Pero' la struttura del mercato e' leggermente cambiata.
 

carloz

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13 Gennaio 2007
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Milano
Vabbe', ci sara' sempre una nicchia per il volo, le code statistiche non finiscono mai, la rotta si assottiglia ma continua ad esistere. Pero' ovviamente io intendevo chiusure come riduzioni di frequenze e di operatori.

Cosi' come c'e' ancora qualcuno che va in agenzia viaggi o si fa fare il vestito dal sarto su misura. Pero' la struttura del mercato e' leggermente cambiata.
Anche perchè infrastrutture come la AV non si costruiscono da e per ogni dove, le direttrici in Italia sono piuttosto limitate geograficamente e comunque per essere giustificate devono avere grandi numeri a supporto. Quindi è ovvio che le nicchie possano rimanere, ma è altrettanto chiaro come le abitudini generali stiano prendendo una chiara direzione.
 

RogerWilco

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Comunque credo che per entrambi i mezzi ci siano spazi e risorse per continue evoluzioni; logicamente lo sviluppo dell'AV in questi anni ha giocato a favore della via su rotaia ma credo sia logico aspettarsi nei prossimi anni magari una risposta da parte del sistema aereo magari con lo sviluppo delle varie connessione wifi o 4g di bordo o magari anche di un sistema di imbarco diverso o automatizzato che permetta in qualche modo di abbattere i tempi di imbarco per i voli tipo navetta... Sinceramente credo che come è stato relativamente veloce lo spostamento dell'ago della bilancia in questi anni a favore del treno altrettanto nei prossimi anni lo potrebbe essere per un mezzo di trasporto che di per se, fisicamente, viaggia comunque ancora tre/quattro volte più velocemente...
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Italo si prepara a tagliare 27 collegamenti dal primo ottobre. A rischio 1500 posti di lavoro


Le misure restrittive per contenere il contagio del coronavirus, nell’ambito dei mezzi di trasporto, stanno causando pesanti effetti su Italo-Ntv, che in quanto treni ad alta velocità, a differenza di aerei e trasporto pubblico locale, devono mantenere una capienza massima del 50%. Secondo quanto appreso dal «Corriere della Sera», il persistere di questa situazione porterà la società, che dopo lockdown contava 87 collegamenti attivi (111 prima della pandemia), ad averne solo 60 su tutto il network. Un taglio dunque di 27 servizi da valutare in base alle tratte meno frequentate.

Le perdite
Ntv, che durante il lockdown ha registrato una perdita di 200 milioni (veniva garantita solo una coppia di treni Milano -Venezia) potrebbe, se le restrizioni anti- Covid non dovessero allentarsi come avvenuto con gli aerei (capienza ammessa al 100%) o per i mezzi pubblici (80%), passare da una graduale diminuzione dei treni allo stop totale, mettendo a rischio il posto dei suoi 1500 lavoratori e di altri 3.500 dell’indotto. Il duro colpo è arrivato a inizio agosto quando il governo ha eliminato le deroghe al distanziamento sui treni contenute nelle linee guida del dpcm del 14 luglio, a patto che venissero rispettate le condizioni di sicurezza. Tra le misure di sicurezza adottate da Italo oltre alla misurazione della temperatura e gel disinfettanti, l’autocertificazione e il biglietto nominativo c’è anche il divieto di bagagli voluminosi , servizi catering con prodotti monodose preconfezionati, ricambio dell’aria e climatizzazione, sanificazione degli ambienti dopo ogni viaggio e altro ancora.

La capienza
Nel frattempo Italo, che stava ripartendo con una domanda in crescita del 70% si è trovata dopo il nuovo dietrofront del governo a rimborsare biglietti già venduti, che ha causato una perdita di tre milioni. Il ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti sta in questi giorni riflettendo su come si possa ridurre il distanziamento mantenendo la sicurezza, anche perché la capienza seppur consentita al 50% al momento arriva solo 30% per mancanza di flussi turistici e minor numero di trasferte, calo che potrebbe essere compensato dal riempimento delle tratte con più flusso. «Italo e Trenitalia ci hanno mandato tutta una serie di proposte che abbiamo già valutato ripetutamente: alcune le abbiamo integrate e altre ci sembrano buone per garantire, con un riempimento maggiore, la sicurezza ai passeggeri— ha dichiarato la ministra Paola de Micheli a margine di un convegno a Genova —.Tutta questa mole di lavoro la stiamo condividendo col ministero della Sanità e, conseguentemente, col comitato tecnico scientifico per vedere se anche sui treni a lunga percorrenza si può aumentare il riempimento» dando così anche a Italo una boccata di ossigeno.

In Europa
Se si dà uno sguardo al distanziamento sociale a bordo dei treni europei, tutti i Paesi consentono il riempimento al 100% tranne il Portogallo con Comboios de Portugal (CP) che ammette i due terzi della capienza e l’azienda italiana di diritto francese Thello che permette di occupare un posto su due proprio perché opera in Italia. Situazione difficile comunque da sostenere ancora per poco per Italo per il quale anche lo sconto (riduzione a causa del Covid) sul pedaggio, che paga al gestore Rfi, controllato da Ferrovie, per l’utilizzo della rete ferroviaria, incide solamente il 15% dei costi fissi e le perdite, se la situazione non dovesse cambiare, potrebbero arrivare a 500 milioni a fine anno.

 

I-DADO

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Se andrà di lusso è già tanto se questo inverno si riuscirà ad avere un treno all'ora sulla dorsale, magari due al mattino presto e nel tardo pomeriggio.

In queste condizioni è chiaro che non ci possa economicamente essere posto per due competitors.
 

I-DILA

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bergamo.
Se andrà di lusso è già tanto se questo inverno si riuscirà ad avere un treno all'ora sulla dorsale, magari due al mattino presto e nel tardo pomeriggio.

In queste condizioni è chiaro che non ci possa economicamente essere posto per due competitors.
E' anche vero che prezzi continuano a restare tendenzialmente quelli pre Covid, anche per numero sul totale messo sul mercato di tariffe ridotte.

In questa fare è naturale che Trenitalia sfrutti un certo vantaggio di posizione, che impedisce per esempio a NTV di vendere tutto alla tariffa più alta.

Bisognerà vedere.
 

Cesare.Caldi

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Il problema è che i treni di lunga percorrenza hanno ancora i posti vendibili limitati al 50%, mentre quelli regionali sono passati all' 80% non si capisce il motivo di questa differenza. Inoltre come cita l'articolo in tutta Europa i treni sono normalmente venduti a piena capacità. Questo riduzione si riflette sui prezzi ovviamente niente tariffe promo ma solo tariffe piene e sui costi per le compagnie ferroviarie.
 

I-DILA

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Il ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti sta in questi giorni riflettendo su come si possa ridurre il distanziamento mantenendo la sicurezza
Che poi tutte queste riflessioni hanno sempre un che di surreale. Basterebbe imporre il radicale obbligo di tenere la mascherina FFP" calzata.

Il problema del treno è che un terzo delle persone non mette la mascherina.

Ragione per la quale in questo periodo uso quasi esclusivamente l'aereo per muovermi.

Anche perchè il treno è proprio la condizione peggiore: aria non filtrata, mai ricambiata per ore, con forti flussi di aria condizionata/riscaldamento dal basso verso l'alto (le bocchette dell'aria sono sotto il finestrino rivolte verso l'alto).

A quel che mi risulta, e ho fonti attendibili, a Bergamo tutti i passeggeri e AAVV chiamati per tampone per aver avuto un passeggero positivo sul proprio volo sono risultati negativi. Anche quelli seduti accando al positivo.
 
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fly347

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da mercoledì su due voli roma-milano di alitalia si salirà facendo prima il tampone rapido (direttamente in aeroporto andando penso un'ora prima o al drive in del parcheggio lunga sosta entro le 72 ore precedenti). domanda: si preferirà il treno (o gli altri voli senza tampone) perché si perde mento tempo o al contrario si preferirà perdere mezz'ora in aeroporto per il tampone rapido avendo però garanzia di volare su un aereo con tutti negativi?
 

Cesare.Caldi

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da mercoledì su due voli roma-milano di alitalia si salirà facendo prima il tampone rapido (direttamente in aeroporto andando penso un'ora prima o al drive in del parcheggio lunga sosta entro le 72 ore precedenti). domanda: si preferirà il treno (o gli altri voli senza tampone) perché si perde mento tempo o al contrario si preferirà perdere mezz'ora in aeroporto per il tampone rapido avendo però garanzia di volare su un aereo con tutti negativi?
Si conoscono quali sono gli orari di questi voli?
 

fly347

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Si conoscono quali sono gli orari di questi voli?
Si conoscono quali sono gli orari di questi voli?
COMUNICATO STAMPA





Coronavirus: dal 16/9 due voli Alitalia Roma-Milano trasporteranno solo passeggeri risultati negativi al tampone Covid-19





Aeroporti di Roma, Alitalia e Regione Lazio avviano all’Aeroporto “Leonardo da Vinci” l’offerta di uno screening prima della partenza per garantire ancora più sicurezza a viaggiatori, equipaggi, operatori aeroportuali e far crescere la fiducia nel trasporto aereo








Fiumicino, 11 settembre 2020 – Dal 16 settembre due voli Roma Fiumicino-Milano Linate di Alitalia, sui 7 operativi sulla tratta, trasporteranno solo passeggeri risultati negativi al Covid-19, dopo aver eseguito il test antigenico rapido prima di imbarcarsi o aver presentato la certificazione di un tampone molecolare (test PCR) o antigenico effettuato nelle 72 ore precedenti la partenza del volo.





Questa iniziativa, frutto della collaborazione fra Alitalia, Aeroporti di Roma e Regione Lazio, punta a far partire i primi voli con a bordo esclusivamente passeggeri sottoposti a uno screening preventivo con esito di negatività al Covid-19. In funzione dei riscontri ottenuti, in una fase successiva, questa proposta potrebbe essere estesa ad altri voli con particolare riferimento a collegamenti internazionali e intercontinentali da e verso origini con situazioni epidemiologiche di maggiore attenzione o per le quali, in assenza di screening preventivo o altre misure precauzionali speciali, vigono attualmente obblighi di isolamento fiduciario o altre restrizioni. L’iniziativa si pone dunque l’obiettivo di avviare un percorso di ripresa del traffico, in particolare sui flussi di maggior rilevanza per il Paese, e più in generale per rafforzare la fiducia dei viaggiatori nei confronti dell’aereo che rimane il più sicuro fra i mezzi di trasporto grazie a tutti i protocolli e le soluzioni adottate dal settore aeronautico a difesa della salute dei passeggeri, degli equipaggi e di tutti gli operatori aeroportuali, come i filtri HEPA a bordo degli aeromobili che permettono un ricambio completo dell’aria in cabina ogni 2-3 minuti. Ma anche tutti gli interventi adottati negli aeroporti per assicurare i più elevati standard di sicurezza: dall’attività di sanificazione, fino alla rimodulazione degli spazi interni per garantire il distanziamento sociale, all’installazione di dispenser di gel igienizzante e termoscanner.


Due i voli Alitalia da Roma a Milano oggetto dell’offerta: l’AZ 2038 delle ore 13:30 (attivo tutti i giorni della settimana) e l’AZ 2092 delle ore 17:30 (attivo dal lunedì al venerdì).





I viaggiatori intenzionati a partire da Fiumicino su questi due voli potranno quindi effettuare il test antigenico rapido, effettuato con un tampone nasale, recandosi presso il nuovo drive-in attivo dal 31 agosto al parcheggio Lunga Sosta dell’Aeroporto “Leonardo da Vinci”. La struttura, la più grande del Lazio, dispone di sei checkpoint sanitari per il prelievo dei campioni e può accogliere fino a 130 autovetture; è inoltre dotata di servizi igienici ed è disponibile un servizio di ristorazione. Il drive-in è aperto sette giorni su sette con ampia copertura oraria. La nuova area dedicata ai test rapidi è facilmente raggiungibile dall’autostrada Roma-Fiumicino grazie anche ad una segnaletica stradale dedicata.





In alternativa al drive-in, i passeggeri potranno effettuare il test antigenico rapido anche presso il presidio sanitario situato agli Arrivi del Terminal 3 dell’aeroporto “Leonardo da Vinci”, dopo l’uscita dalla sala riconsegna bagagli, il giorno stesso della partenza. Questa area, in funzione dallo scorso 16 agosto, può ospitare fino a 480 passeggeri contemporaneamente nel pieno rispetto della distanza di sicurezza e della privacy.





In entrambe le strutture verrà predisposta una corsia preferenziale dedicata ai viaggiatori dei due voli per Milano, in modo da ridurre i tempi del test e imbarcarsi sull’aereo velocemente, oltre che nella più elevata sicurezza. In ogni caso, ai passeggeri che decidono di effettuare il test in aeroporto si consiglia di arrivare in aerostazione con largo anticipo.





I test rapidi antigenici sono completamente gratuiti e garantiscono un risultato in meno di 30 minuti. Nel caso di negatività del test, il passeggero riceverà il benestare a salire sui due voli oggetto dell’iniziativa, mentre nel caso di un risultato di positività al Covid-19, il viaggiatore seguirà i protocolli previsti dalle Autorità Sanitarie. Si ricorda che, in alternativa, per i voli oggetto dell’iniziativa, è possibile presentare una certificazione di esito negativo da tampone molecolare (test PCR) o antigenico effettuato nelle 72 ore precedenti, mentre non sarà consentito l’accesso a passeggeri in possesso di sola certificazione di test sierologico.





Ai passeggeri che desiderino aderire all’offerta basterà acquistare su tutti i canali di vendita Alitalia un biglietto per i due specifici voli verso Milano. Allo stesso tempo, i viaggiatori già prenotati sui due voli oggetto dell’iniziativa, qualora preferiscano non sottoporsi ai test preventivi necessari per salire a bordo, potranno essere trasferiti gratuitamente su uno degli altri collegamenti attivi sulla tratta Roma-Milano, contattando la Compagnia al numero dedicato 06.65859458.





Gli equipaggi Alitalia dei due voli oggetto dell’iniziativa, così come quelli in servizio su ogni altro collegamento aereo operato dalla Compagnia dall’inizio dell’emergenza sanitaria, continuano a essere sottoposti a tutte le misure di prevenzione contro la diffusione del Covid-19, nel pieno rispetto dei protocolli e delle procedure anti-contagio stabilite dalle Autorità competenti, nazionali e internazionali.