Thread Alitalia Gennaio 2021


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Farfallina

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La newco
La vicenda di Alitalia in amministrazione straordinaria è legata alle sorti di Italia Trasporto Aereo, la newco pubblicata creata proprio per rilanciare il vettore tricolore. L’Antitrust europeo vuole vederci chiaro sull’operazione e assicurarsi che ci sia la massima discontinuità possibile tra le due aziende. Per questo l’8 gennaio ha mandato una lettera di nove pagine — e 123 domande — indirizzata al governo, al vettore in amministrazione straordinaria e a ITA guidata da Francesco Caio (presidente) e Fabio Lazzerini (amministratore delegato). Da quanto si apprende la newco ha già inviato la sua parte di risposte, ma ha chiaramente fatto capire alla Commissione europea che marchio, programma fedeltà e slot di Linate sono parte importante del suo piano industriale.
lberberi@corriere.it

Delle 3 cose il maggior valore ce l'ha il marchio.
Il programma fedeltà è replicabile con poca fatica offrendo status match ai clienti millemiglia e comunque il database vai a dimostrare che non lo utilizzi.
Riguardo agli slot a LIN c'è sempre l'arma suprema nei confronti dell'UE e cioè chiusura di LIN e hub a MXP con forte investimento del recovery plan per collegare MXP come si deve.

Se non fosse che lo scopo è salvare quanti più posti di lavoro possibili mi sa che andrebbe studiata una ripartenza senza legami con AZ, chiudendo LIN, senza nessun parametro UE da rispettare e assumendo liberamente e con contratti che possano essere competitivi con le low cost.
E ovviamente dopo sarebbe l'Italia a poter alzare la voce in sede UE.
 
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airbus220

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Non so se é già stato postato ma AZ chiude EZE fino al 31/3.
e GRU...che rimane solo JFK sul long haul? Certo che se si vede il network di KLM o Airfrance ti cadono le braccia rispetto AZ. Come faranno a riempire gli aerei con tutte le restrizioni che ci sono.
 
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Dancrane

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A me è arrivata una mail che lascia presupporre la cancellazione di SFO (biglietto premio per luglio)
 

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e GRU...che rimane solo JFK sul long haul? Certo che se si vede il network di KLM o Airfrance ti cadono le braccia rispetto AZ. Come faranno a riempire gli aerei con tutte le restrizioni che ci sono.
Concordo! Una domanda che mi pongo anche io. Qui da noi a parte la SuperCatania non resta molto altro.
 

Dancrane

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Cesare.Caldi

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Alitalia, la newco e l’ipotesi di pagare un euro per marchio, MilleMiglia e slot
di Leonard Berberi

Per comprare gli asset pregiati di Alitalia la newco Italia Trasporto Aereo potrebbe spendere appena un euro. Una cifra simbolica, certo, ma che sintetizza bene lo stato patrimoniale dell’azienda. Se il marchio e il programma fedeltà richiedono un esborso, l’acquisto di altri pezzi si porta dietro costi, debiti e pegni frutto soprattutto delle gestioni precedenti all’amministrazione straordinaria. È questo uno dei ragionamenti planati nelle ultime settimane sulle scrivanie tecniche di tre ministeri che si occupano del dossier stando a quanto confidano al Corriere della Sera due fonti istituzionali.

Le richieste Ue
Nella lettera dell’8 gennaio — con 123 domande e richieste di approfondimento sul piano industriale della newco creata per rilancia l’avioline italiana — la Direzione generale della Concorrenza Ue spiega che, in linea di principio, perché ci sia discontinuità tra Alitalia e Italia Trasporto Aereo (ITA) gli asset dell’azienda tricolore dovrebbero essere venduti attraverso una procedura «trasparente, aperta e non discriminatoria». Procedura alla quale vuole pure partecipare anche ITA, la società pubblica guidata dall’amministratore delegato-direttore generale Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio.

Il valore degli asset
Italia Trasporto Aereo punta chiaramente al marchio «Alitalia», famoso nel mondo, al codice di volo (AZ), a quello del biglietto (che inizia con 055). Prendersi il codice «AZ» significa anche provare a rilevare il Coa, il certificato di operatore aereo, per ereditare gli slot «associati» nei vari aeroporti, a partire da quelli pregiati di Milano Linate. Secondo le stime degli esperti consultati dal Corriere lo scorso autunno brand e codici hanno un valore di almeno 145 milioni di euro. Altri 48-50 milioni di euro li vale MilleMiglia, il programma fedeltà di Alitalia con un database di oltre cinque milioni di passeggeri (e anche una delle poche voci in attivo del vettore). La newco aspira poi ai diritti di decollo e atterraggio a Londra Heathrow valutati poco più di 24 milioni di euro. La spesa totale sarebbe così di 217-220 milioni di euro.

Il bando
È difficile che il commissario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, allestisca un bando di cessione così frazionato. L’ipotesi è di mettere in vendita i «rami» — aviation (che contiene gli asset citati sopra), handling e manutenzione — che possono andare in blocco a una società o separati a più pretendenti. L’Antitrust europeo fa intendere che il decollo di Italia Trasporto Aereo sarebbe molto agevolato se la newco puntasse soltanto all’«aviation». Un ramo che — spiegano le fonti — tecnicamente non include gli aerei di proprietà di Alitalia. Secondo la prima stesura del piano industriale ITA vorrebbe partire con 52 aerei tutti in leasing.

L’interesse sui «rami»
Ma è la stessa società — nel documento confidenziale inviato sia al Parlamento, sia alla Commissione europea — ad anticipare che ci potrebbero essere spese ulteriori dovute «all’impatto relativo all’acquisto per cassa o con assunzione di debito, in gara, di attività e/o rami di azienda attualmente in capo ad Alitalia in amministrazione straordinaria». Insomma: Lazzerini e Caio dovranno spendere denaro per comprarsi non soltanto marchio, codice di volo, slot e MilleMiglia. Ma potrebbero anche spingersi a rilevare pure qualche aereo di proprietà, tra quei pochi che risultano liberi da ogni pegno. E del resto, chiarisce al Corriere chi conosce la regolamentazione europea, serve almeno un aereo per poter ottenere il Coa.

Le spese
Ma questi asset, anche se pregiati, si portano dietro diverse passività, ricordano le fonti, non soltanto nei confronti dei fornitori. La parte aviation, infatti, a causa del coronavirus nel 2020 ha emesso 80 milioni di euro in voucher che dovranno essere utilizzati per i voli molto probabilmente operati dalla newco. A questi vanno aggiunti almeno 130-135 milioni di euro in biglietti che si stima saranno venduti nel primo trimestre di quest’anno per viaggi dei mesi successivi e che salvo ritardi saranno anche in questo caso onorati dalla newco (che pensa di decollare tra aprile e giugno).

L’assegno
Fatti calcoli il risultato finale potrebbe essere un assegno da un euro per poter trasferire almeno il lotto aviation. Una stima che non tiene conto della decisione di acquistare anche tutta la flotta di proprietà e gli altri due rami, handling (i servizi a terra) e manutenzione. Una procedura che in ogni caso dovrà fare i conti con il nuovo governo italiano e che ha bisogno dell’ok dell’Antitrust europeo che vuole a tutti i costi evitare altri ricorsi sul dossier Alitalia. Del resto — spiega una fonte europea — Ryanair, Wizz Air e Iag (holding di British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus) hanno già avvisato Bruxelles che i loro team legali sono pronti a dare battaglia su Alitalia e Italia Trasporto Aereo.
lberberi@corriere.it

 

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Un vero e proprio piano B per il salvataggio indolore di Alitalia, con investitori internazionali pronti a sborsare fino a 10 miliardi di euro. Sarebbe questo il progetto presentato ieri ai sindacati da Flavio Robert Paltrinieri, imprenditore italo-americano che nell’estate scorsa era salito alla ribalta dei media italiani con il singolare progetto di ricostruzione della Nuova Democrazia Cristiana, e si dice personaggio molto quotato in alcune lobby statunitensi.

Si tratterebbe di un’operazione di fatto sostenuta da debito americano che manterrebbe l’assetto proprietario della compagnia aerea e al tempo stesso scongiurerebbe licenziamenti con un limitato uso di ammortizzatori sociali.

La notizia apparsa è apparsa sul giornale Affari Italiani, che riporta dell’incontro con le sigle sindacali, motivando la scelta di Paltrinieri come un modo per avere un forte appoggio interno prima di presentarsi agli interlocutori istituzionali.

L’operazione prevede un piano industriale che cambi l’assetto strategico della compagnia con un network di rotte lungo-raggio ad alta redditività e nel contempo una rete di collegamenti point-to-point per contrastare le low cost. Altro passaggio strategico sarebbe la valorizzazione di rotte verso l’unica regione, l’Africa, dove è ancora molto bassa la concorrenza. Vista la crisi di governo e le esplicite richieste provenienti dall’Unione Europea sul passaggio da Alitali ain amministrazione straordinaria alla newco Ita, i sindacati avrebbero accolto con interesse il Piano B presentato da Paltrinieri.

L’incontro tra l’imprenditore italo-americano e le sigle dei lavoratori sarebbe stato promosso dall’economista ed ex direttore del ministero del Lavoro, Nino Galloni, e il progetto in cui rientrerebbe il salvataggio di Alitalia si chiama Make Italy Safe.

Nel dettaglio, sempre secondo Affari Italiani, l’operazione prospettata ai sindacati non prevede tagli del personale e nemmeno un esborso da parte dello Stato italiano. Il piano B, quindi, si snoda in cinque punti: un radicale ricambio della classe dirigenziale, l’apporto di due partner tecnici per il lungo raggio, centrare entro il 2027 l’obiettivo di 900 destinazioni operate nel mondo insieme ai partner; valorizzazione delle rotte africaneseguendo il modello Turkish Airlines, sviluppo di una fitta rete di tratte brevi point-to-point innovando la flotta con piccoli aeromobili e sfruttando così anche gli aeroporti minori italiani, l’integrazione di prodotti e servizi ancillari ad hoc.

L’intera vicenda legata a Paltrinieri ed al suo incontro con i sindacati è da verificare con estrema cautela perché ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro, un decollo annunciato del nuovo vettore Ita e il futuro del trasporto aereo italiano. Le prossime ore saranno decisive per capire se il salvataggio di Alitalia, con le casse ormai vuote, prospettato da questa cordata di investitori Usa, sia l’ennesima boutade che coinvolge periodicamente la compagnia aerea nazionale, o se questa ipotesi prenderà forma.


S P E T T A C O L O !
 

Seaking

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Quando parla di rete di collegamenti point to point per contrastare le low cost mette i brividi...
 

speedbird100

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google non restituisce buone referenze sul signor Paltrinieri.


le premesse per un successo ci sono tutte
 
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