1) ...se nel 2015 siamo riusciti a strappare a Bruxelles un'AZ quasi uguale alla precedente e ora non siamo stati in grado di farlo, significa che abbiamo perso potere. E questo mi preoccupa molto in chiave geopolitica.
.....
2) Perchè nessuno ha mai avuto uno straccio di visione strategica del paese (è così tutt'ora e non solo nell'aviazione) e comunque adesso sarebbe troppo tardi....
2) Cempella. Ed era pure in anticipo rispetto agli altri. A quell'epoca le cose avrebbero potuto veramente andare in un altro modo. Dopo aver perso quel treno e' diventato tardi. E tra le millemila cose, a impedire di rimediare si e' aggiunta anche la cosiddetta "sunk cost fallacy", che spinge a perseverare nell'errore soprattutto quando e' stato molto costoso
1) Non sono cosi' sicuro che il dimezzamento sia dovuto agli interessi e alla forza contrattuale dei partner europei. Anzi. Liberare il tavolo e poter pianificare il traffico aereo in Italia senza i vincoli imposti AZ e' nell'interesse dell'Italia.... Preservare lo status quo invece e' nell'interesse di chi ne gode ampliando il mercato dei rispettivi vettori nazionali grazie all'autolesionismo nostrano. In altre aree, proprio di questi tempi, siamo riusciti a togliere vincoli e avere risorse piu' che in passato. Ovviamente non si puo' certo dire ad alta voce che i nostri decisori si sono incatenati al pavimento per AZ meno che in passato. E comunque ad ogni giro di valzer le bufale per giustificare il rifinanziamento e l'erogazione di nuovi prestiti hanno sempre piu' la gambe corte. Comunque non e' vero che contiamo di meno adesso che allora.