Alitalia, stop a ottobre con 255 mila passeggeri da rimborsare o riproteggere
di
Leonard Berberi
Sono almeno 255 mila i passeggeri italiani e stranieri che hanno prenotato un volo con Alitalia dopo il 14 ottobre, quando la compagnia dovrebbe cessare le attività, e che quindi dovranno essere rimborsati o imbarcati su un collegamento alternativo a spese del nostro governo. È quanto spiegano al Corriere della Sera due fonti ministeriali che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a parlarne con la stampa. Le stesse fonti sottolineano che i cento milioni di euro stanziati dall’esecutivo Draghi dovrebbero essere più che sufficienti per tutelare tutti i clienti, compresi quelli in possesso di un voucher emesso da Alitalia per i voli saltati nel 2020 a causa del Covid.
Il passaggio a ITA
Gli oltre 255 mila clienti — proseguono le fonti — risultano prenotati fino al 31 maggio 2022, ultimo giorno in cui si può acquistare un volo di Alitalia attraverso i circuiti classici (agenzie di viaggio, sito web, piattaforme terze). Si tratta soprattutto di italiani, ma non mancano gli stranieri, a partire dagli statunitensi. L’operazione del governo italiano sarà gestita dal ministero dello Sviluppo economico, ma non si annuncia facile soprattutto nei confronti di quei passeggeri intercontinentali che hanno un volo di andata entro il 14 ottobre (ultimo giorno previsto di attività di Alitalia) e il ritorno dal 15 ottobre (quando dovrebbe decollare la newco Italia Trasporto Aereo). L’amministrazione straordinaria preferisce non pronunciarsi per ora sui numeri raccolti dal Corriere.
Il fondo da 100 milioni
Per tutelare i diritti dei passeggeri nel passaggio da Alitalia a ITA è stato previsto nel
decreto legge 30 giugno 2021, n. 99 l’istituzione di «un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2021, diretto a garantire l’indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall’amministrazione straordinaria (Alitalia, ndr) in conseguenza delle misure di contenimento previste per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e non utilizzati alla data del trasferimento dei compendi aziendali». L’indennizzo «è erogato esclusivamente nell’ipotesi in cui non sia garantito al contraente analogo servizio di trasporto, ed è quantificato in misura pari all’importo del titolo di viaggio».
Il provvedimento del Mise
Toccherà al ministero dello Sviluppo economico — titolare del dossier Alitalia — stabilire con un provvedimento le «modalità attuative». Al dicastero stanno ancora lavorando sui passaggi: oltre al rimborso il passeggero potrebbe essere sistemato su un volo alternativo senza spesa aggiuntive per l’utente perché a quel punto i soldi verrebbero presi dal fondo di cento milioni di euro. Il Mise «provvede al trasferimento ad Alitalia delle risorse sulla base di specifica richiesta». Quel che è certo è che il numero dei clienti aumenterà lievemente perché le prenotazioni non sono state ancora chiuse da Alitalia in attesa della definizione dell’accordo con ITA.
Il costo dell’operazione
Secondo i calcoli del Corriere consultando i database specializzati la tariffa media di Alitalia nel periodo ottobre 2021-maggio 2022 si aggira attorno ai 135 euro (qui sono inclusi anche i viaggi intercontinentali). Se tutti i passeggeri chiedessero il rimborso lo Stato italiano dovrebbe pagare oltre 34 milioni di euro, quindi poco più di un terzo dell’intero stanziamento. Ma — precisano le fonti ministeriali — una parte rilevante dei soldi sarà destinata alla riprotezione su un altro vettore, cosa che potrebbe richiedere un esborso maggiore. Con una fetta dei cento milioni bisognerà inoltre garantire il servizio (o la restituzione dei soldi) anche ai possessori dei voucher emessi per il Covid-19.
Senza precedenti
L’operazione di tutela dei clienti risulta anche la prima al mondo nella quale è prevista la chiusura volontaria di una compagnia aerea. Le altre «missioni», infatti, hanno riguardato vettori falliti da un giorno all’altro. Ma se l’operazione Alitalia è
lontana dai numeri di Thomas Cook (360 mila prenotazioni rimborsate dopo il crac, 144 mila inglesi lasciati a terra fuori dal Regno Unito), risulta comunque la seconda per volumi nella storia moderna del trasporto aereo, più di quanto avvenuto con lo
stop del vettore Monarch Airlines (110 mila).
lberberi@corriere.it
Il governo ha stanziato 100 milioni di euro per tutelare anche chi possiede un voucher. Il 15 ottobre dovrebbe decollare la newco Italia Trasporto Aereo. Ecco tutti i nodi
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