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BAlorMXP

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Quello non è un piano, è un pacco di slides di quelle che metti insieme per turlupinare i gonzi.

Ad oggi, per ITA, abbiamo soltanto le slides di cui sopra e il piano commentato da Robert Boyle per il CorSera, piano se non ricordo male che ha numeri diversi da quelli discussi negli ultimi giorni e settimane. Di conseguenza, come contribuenti, stiamo investendo un miliardo e mezzo (?) in una scatola chiusa.

Mi piacerebbe che qualcuno, in parlamento, chieda un aggiornamento ma sarebbe troppo.
Probabile che in Parlamento sappiano più che bene che l’esito dell’investimento porti esattamente a risultati già ampiamente visti e dimostrati.


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AlicorporateUK

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Mi piacerebbe che qualcuno, in parlamento, chieda un aggiornamento ma sarebbe troppo.
Wishful thinking e poi, politicamente parlando, la questione Alitalia può essere riassunta in questo lodevole messaggio (leggere da cima i.e. just above the telephone number) appena visto in una stazione di benzina sulla M1 a nord di Londra…



G
 

I-POV

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25 Marzo 2008
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Dal Corriere di oggi 11-08-2021:

Ita-Alitalia, ecco il primo aereo della nuova compagnia: l’Airbus A330 «Tintoretto»
di Leonard Berberi
È uno dei due velivoli presi dalla newco Italia Trasporto Aereo per ottenere le certificazioni Enac e avviare le operazioni. L’A330 ha più di 9 anni e un costo di 200 mila dollari al mese di noleggio
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Il primo aereo di Italia Trasporto Aereo per l’avvio delle operazioni è «Il Tintoretto», l’Airbus A330 di oltre nove anni preso in prestito provvisoriamente da Alitalia per essere utilizzato nei voli di prova per ottenere le certificazioni dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac). A confermarlo sono le foto fornite al Corriere della Sera e scattate all’aeroporto di Roma Fiumicino. Si tratta di uno dei due velivoli: l’altro, sempre di Alitalia, è un Airbus A320 impiegato per i voli brevi e medi. I voli di prova dovrebbero essere effettuati la prossima settimana, probabilmente lunedì 16 agosto.


La nuova scritta
L’A330 con la livrea di Alitalia reca nella fiancata sinistra, dove si trova il portellone anteriore usato per l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri, un adesivo con il logo di ITA e la scritta subito sopra «operated by». Nella fase di start up la newco utilizzerà principalmente 52 aerei che fanno parte della flotta di Alitalia. Alla fine del 2022 il piano industriale prevede di iniziare a rinnovare le macchine introducendo velivoli di nuova generazione in grado anche di consumare e inquinare di meno. Secondo gli accordi preliminari con la Commissione europea ITA può comprare con trattativa diretta il ramo «aviation» di Alitalia, compresi cioè pure gli aerei. Ma il marchio — che si vede sugli aerei — dovrà essere ceduto attraverso una gara pubblica, aperta a tutti e trasparente.

L’ultimo volo ufficiale
L’ultimo volo ufficiale, stando al sito specializzato Flightradar24, risale al 4 agosto: l’A330 è decollato da Roma Fiumicino e poi è ritornato nello stesso scalo dopo 28 minuti. Dai documenti consultati dal Corriere emerge che il velivolo — «targato» EI-EJN — è l’unico Airbus A330 di proprietà di Alitalia che l’ha ricevuto nel maggio 2012 direttamente dalla casa costruttrice. In realtà l’indicazione «EI» mostra che si tratta di un aereo registrato in Irlanda. E infatti è tecnicamente di proprietà di A.P.C. Aircraft Purchase Company Ltd., una delle società irlandesi di Alitalia che però ha una storia accidentata con altre aziende straniere, cosa che dovrebbe spingere ITA a prendere altri velivoli di Alitalia per i primi voli passeggeri.

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La rotta dell’ultimo volo registrato dell’Airbus A330 che sarà utilizzato da ITA (da Flightradar24)


Il valore di mercato
Secondo le valutazioni degli esperti consultati dal Corriere un velivolo di quel tipo vecchio di dieci anni alla fine di luglio aveva un valore attuale di mercato di 18 milioni di dollari, in calo netto del 53% rispetto ai 38,6 milioni di dollari del gennaio 2020, prima del coronavirus. ITA però è intenzionata a noleggiare gli aerei da Alitalia prima e — quando rinnoverà la flotta — dalle società di leasing poi: secondo gli esperti sul mercato l’affitto mensile di un Airbus A330 decennale si aggira attorno ai 200 mila dollari.
lberberi@corriere.it
 

magick

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Dal Corriere di oggi 11-08-2021:

Ita-Alitalia, ecco il primo aereo della nuova compagnia: l’Airbus A330 «Tintoretto»
A.P.C. Aircraft Purchase Company Ltd., una delle società irlandesi di Alitalia che però ha una storia accidentata con altre aziende straniere
Qualcuno mi spiega cosa vuol dire questa frase? Che tipo di "storia accidentata"?
 

OneShot

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Qualcuno mi spiega cosa vuol dire questa frase? Che tipo di "storia accidentata"?
Se si tratta della società di leasing che era stata messa in piedi da Toto, forse si capisce qualcosa. col Barbiere che cerca di dare un taglio poco negativo alla storia dei leasing a prezzi folli, ecc...
 

Vortigern

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Forse il primo passo di discontinuita' serio....non si parla di livrea nuova! Un bell'adesivo e via! Tres bien.
Beh, è pur sempre un aereo noleggiato, non di proprietà....ancora.

Piuttosto, il fatto che si sia scelto un 330 e non un triple7....può essere indice del fatto che la prevista standardizzazione su un unico produttore sia indirizzata verso Airbus?
 
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Vortigern

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Quindi useranno i 330 e non i 772 in questa prima fase della nuova ITA ?
Mi chiedevo se questa scelta potesse essere indicazione di una preferenza di scelta, ma ovviamente non credo che nessuno mi possa ancora rispondere.

Effettivamente Airbus sembra disporre al momento di una gamma piu completa, anche se un po’ mi spiace perché ho sempre considerato il 787 come l’Aereo ideale per AZ....piu del 330 Neo. ( Non credo la scelta vada sul 350....)
 

Flyfan

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Allo stato attuale di compagnia più virtuale che reale, va bene pure un aereo che gli che gli fai vroom vroom con la bocca. Altro che sottilizzare 330/350/777/787 ecc
 
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speedbird100

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13 Febbraio 2020
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premessa: se l'hanno fatto lo potevano fare
per i più tecnici, perchè ENAC autorizza il COA ad una società con un aereo ed equipaggio preso "in prestito"?
O quell'aereo è stato conferito già ad ita così come il personale è già passato nella nuova società? O non serve per la certificazione?
I test cambiano con differenti dimensioni aziendali o sono gli stessi (i.e. flotta di 60 aeromobili vs flotta di 3 aeromobili)?
EDIT: sto leggendo che per la licenza di trasporto aereo puoi anche averli in wet lease, il che spiegherebbe questa situazione, ma per il COA, che capisco essere più operativo, non trovo questa info
 

speedbird100

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13 Febbraio 2020
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ALITALIA/ Il documento mancante dell’Ue che blocca il decollo di ITA
Senza la decisione formale di Bruxelles è difficilmente immaginabile che si possa procedere all’avvio dell’attività di ITA nei tempi ipotizzati

Solo pochi giorni fa abbiamo potuto vedere le splendide immagini olimpiche della staffetta 4×100 maschile e apprezzare i perfetti passaggi del testimone tra i quattro atleti italiani che li ha accompagnati alla medaglia d’oro. Invece nel passaggio tra i decisori che dovrebbero permettere il decollo di ITA le cose non sembrano funzionare altrettanto bene e il testimone sembra addirittura scomparso dalla scena. Così i quattro atleti restano in pista nell’incertezza, aspettando che si materializzi il prezioso oggetto, al momento non visibile ai numerosi spettatori sugli spalti. Ma chi sono i quattro e in cosa consiste il testimone?

In ordine di partenza essi sono il Commissario europeo alla concorrenza Vestager, poi in seconda posizione il Governo italiano nella persona del ministro competente sulla procedura, dunque il titolare dello Sviluppo economico, quindi in terza posizione i commissari di Alitalia e in quarta e ultima i vertici della nuova azienda ITA, ansiosi di raggiungere il traguardo del decollo della newco. Il testimone è invece dato dalla decisione dell’Unione europea sulle caratteristiche ammesse della nuova azienda, il suo perimetro, cosa potrà acquisire dai commissari a trattativa diretta oppure tramite gara e cosa non potrà proprio acquisire. Se fossimo in un film questa sarebbe la sceneggiatura, senza la quale regista, tecnici di studio e attori non saprebbero cosa fare.

Noi sappiamo per certo che la sceneggiatura l’ha scritta per intero o la sta scrivendo la commissaria Vestager o quanto meno i suoi uffici, dopo aver messo al margine i ministri italiani cha avrebbero invano cercato di dare suggerimenti. Ma essa è disponibile in maniera formale? Non si sa con certezza, ma pare di no. Essa ha la forma di una decisione della Commissione europea che, una volta stabilita in maniera definitiva, viene ufficialmente inviata al Governo interessato e dopo un po’ di tempo, depurata su richiesta delle parti di eventuali informazioni sensibili, anche pubblicata sul sito della Commissione. Al momento questa pubblicazione non c’è e se essa sia stata emanata e inviata formalmente al Governo italiano non è dato sapere, ma è molto probabile di no.

Lo scorso 15 luglio uno stringato comunicato stampa del Ministero dell’Economia così diceva: “Si è conclusa positivamente la discussione con la Commissione Europea sulla costituzione di Italia Trasporto Aereo (ITA). La nuova società sarà pienamente operativa a partire dal prossimo 15 ottobre, data in cui è previsto il decollo dei primi voli. La discussione con la Commissione Europea ha consentito di giungere ad una soluzione costruttiva ed equilibrata, che garantisce la discontinuità necessaria al rispetto della normativa europea. L’esito positivo dell’interlocuzione con gli uffici della Commissione consente di avviare le procedure relative all’aumento di capitale di ITA e crea le condizioni per la firma del Memorandum d’intesa per il passaggio di determinate attività da Alitalia a ITA”. Il fatto che sia stato raggiunto un accordo non implica però che la decisione formale sia già stata scritta e inviata ai suoi destinatari. È più probabile che gli uffici di Bruxelles debbano ancora redigere la decisione dettagliata, a partire dai punti chiave che sono stati concordati col gGverno italiano.

Che tutto non fosse completamente definito sembra inoltre confermato da quanto ha scritto, il giorno stesso dell’annunciato accordo, l’importante sito di Bruxelles Politico.eu : «”La Commissione prende atto dell’annuncio odierno dell’Italia”, ha affermato un portavoce a Bruxelles in una nota, sottolineando che “non sono state prese decisioni formali in questa fase” sulla ristrutturazione di Alitalia o su altre indagini in sospeso sugli aiuti di Stato».

In sintesi sul passaggio di consegne da Alitalia a ITA il soggetto cinematografico sembra esserci, ma la sceneggiatura ancora no. E senza quella gli altri atleti della staffetta possono fare ben poco. Il testimone in pista non c’è.

Il Governo si era in realtà portato in avanti, scrivendo all’art 6 del decreto legge n. 99 del 30 giugno scorso le norme che regolano i passaggi successivi, tuttavia subordinate all’attesa decisione dell’Ue. In essi si legge ad esempio che: “Sono revocate le procedure (di cessione) in corso … che risultino incompatibili con il piano (di ITA) integrato o modificato tenendo conto della decisione della Commissione.” E inoltre: “I Commissari straordinari provvedono alla modifica del programma della procedura di (cessione degli asset dell’) amministrazione straordinaria al fine di adeguarlo alla decisione della Commissione europea“. Infine: “Il programma (di cessione degli asset) può essere autorizzato, in quanto coerente con il piano (di ITA), a prescindere dalle verifiche di affidabilità del piano industriale previste (dalle norme vigenti in tema di crisi di grandi imprese) che potranno non essere effettuate dall’amministrazione straordinaria in quanto assorbite dalla positiva valutazione da parte della Commissione europea del piano medesimo“.

Sono tutte disposizioni che dicono cosa ITA potrà ottenere e cosa i commissari dovranno fare in favore di ITA, ma esclusivamente dopo che la Commissione Ue avrà stabilito la sua decisione. E questa decisione è necessariamente un provvedimento formale che deve essere emanato, certo non un whatsapp tra Bruxelles e Roma o un comunicato stampa di uno dei soggetti in campo.

Ma il problema è che senza la decisione formale di Bruxelles da un punto di vista giuridico è difficilmente immaginabile che la procedura possa fare significativi passi in avanti, quanto meno farli senza lasciare spazio a possibili contestazioni. Gli ultimi atleti della staffetta restano dunque in campo in impaziente attesa. Intanto il tempo scorre e sembra molto difficile che possano essere rispettati i tempi annunciati. E se il 15 ottobre la nuova ITA non è ancora in grado di volare e la vecchia Alitalia non lo è più, o non ha passeggeri prenotati perché non le è stato permesso di vendere i biglietti, che succede? Gli aerei restano a terra? Questo i passeggeri vorrebbero saperlo e i lavoratori di Alitalia credo ancora di più.

Qui sotto l'articolo di politico.eu citato nell'articolo precedente
Airline Alitalia set to land for good — but legal battle not over
Rome trumpets ‘solution’ on successor to Italian flag carrier, while Brussels says it will remain vigilant.


Fasten your seatbelt. This may be the last summer you will be able to fly Alitalia, but the iconic Italian airline’s legal saga is far from over.

The struggling flag carrier will stop operating on October 15, when its new public-owned successor called ITA will take off, the Italian government announced on Thursday after months of negotiations with Brussels to make sure that Rome's rescue plan complies with EU law.

"Discussions with the European Commission have made it possible to reach a constructive and balanced solution, which guarantees the discontinuity needed to comply with European law," the Italian Economy Ministry said, adding that ITA will start flying on October 15. Alitalia will cease operations the same day.

But Brussels sounded cautious.

"The Commission takes note of today’s announcement by Italy,” a spokesperson in Brussels said in a statement, which stressed that “no formal decisions have been taken at this stage” on Alitalia’s restructuring or on other pending state aid probes.

The EU’s competition watchdog also stressed that it “remains in close contact with the Italian authorities to ensure that the launch of ITA as a new and viable market player is in line with EU state aid rules.”

Earlier this year, Brussels raised concerns about the creation of a new public-owned company, with an initial capital of €3 billion, to succeed struggling Alitalia.

The Commission was particularly worried about so-called economic continuity between the two companies and Rome's initial plans to transfer some of Alitalia's assets to ITA without organizing a public tender.

Those hurdles have been cleared during negotiations with Brussels. Italy can now move forward with cash transfers to ITA and proceed with a memorandum of understanding to transfer some of Alitalia's activities to its successor, the ministry said.

According to ITA, the European Commission green-lit the company’s industrial plan on Thursday in a letter sent to Italian authorities. A few hours later, ITA’s board approved the new industrial plan and circulated a statement providing some key numbers on the future of the company. ITA will start with 52 aircraft and it plans to operate with 105 planes by the end of 2025.

Last year, the previous Italian government led by Giuseppe Conte decided to create a new public-owned company called ITA and earmarked €3 billion to be injected as initial capital. Under the latest plan, negotiated by ministers in Prime Minister Mario Draghi’s cabinet, ITA will begin operations with an initial €700 million injection and will receive the rest later.

Italians consider Alitalia “as a family thing, even if a bit expensive,” as Draghi put it earlier this year.

In a bid to show that Brussels and Rome are now totally on the same page, Transport Minister Enrico Giovannini said the new company will operate “with a view to innovation and digitalization, in line with the European principles underlying the National Recovery and Resilience Plan.”

But the story is not over yet, for at least two reasons.

ITA will start flying in a difficult economic situation, with a general decrease of flights due to the coronavirus pandemic and therefore the possibility of the need for more public support, which might require Brussels’ approval.

In addition, the Commission still has to decide whether two previous tranches of public support — granted in 2017 and 2019 and totaling approximately €1.3 billion — amount to illegal state aid.

If Rome and Brussels have agreed on what “economic continuity” means, ITA and Alitalia should now be considered as separate companies. As a result, it would be up to the old Alitalia to repay any improper state aid, shall Brussels conclude that subsidies were illegal.

“The Commission’s main objective is to come to legally solid decisions as soon as possible,” the EU executive said. But this is not the first time Brussels has promised an imminent decision on Alitalia’s past aid.

quindi non c'è stato nessun accordo tra EU e Governo? O ha scritto una cavolata il giornalista?
"The Commission takes note of today’s announcement by Italy,” a spokesperson in Brussels said in a statement, which stressed that “no formal decisions have been taken at this stage” on Alitalia’s restructuring or on other pending state aid probes.
 

nicolap

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10 Novembre 2005
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premessa: se l'hanno fatto lo potevano fare
per i più tecnici, perchè ENAC autorizza il COA ad una società con un aereo ed equipaggio preso "in prestito"?
O quell'aereo è stato conferito già ad ita così come il personale è già passato nella nuova società? O non serve per la certificazione?
I test cambiano con differenti dimensioni aziendali o sono gli stessi (i.e. flotta di 60 aeromobili vs flotta di 3 aeromobili)?
EDIT: sto leggendo che per la licenza di trasporto aereo puoi anche averli in wet lease, il che spiegherebbe questa situazione, ma per il COA, che capisco essere più operativo, non trovo questa info
Lo stesso COA di Air One, se non vado errato, era basato sul singolo 320 non di proprietà.
 
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