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belumosi

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Non comprendo lo stupore. ITA non è certo nata per trasportare persone (quella è l'attività di copertura), ma solo ed esclusivamente per tutelare al massimo gli interessi presenti nella vecchia AZ.
I riti che stiamo vedendo sono gli stessi di sempre, dove ciascuna parte in causa sgomita per garantirsi un pezzetto più grande della torta.
Cercare raziocinio nei piani industriali, nella flotta (che casualmente sarà tutta Airbus, alias franco/tedesca, dopo che per mesi era dato in pole il 789 la cui fusoliera è parzialmente costruita a Grottaglie), nel network, che sembra la microscopic edition di quelli fallimentari che si sono susseguiti, credo sia un esercizio puramente accademico.
Noto con un certo dispiacere che nessuno si sente umiliato dal trattamento ricevuto dalla UE. Che avrebbe potuto essere legalista, quindi pretendendo la chiusura di AZ senza sconti. Oppure avrebbe potuto gestire la cosa come in passato, come pura concessione politica.
Invece si è scelta una soluzione che fosse umiliante al massimo per il nostro paese, decidendo come AZ doveva essere scorporata, cosa poteva essere ricomprato, a quali condizioni e da chi. Trovatemi nella storia un caso analogo. Evidentemente qualcuno ha voluto mettere in chiaro chi comanda e chi deve eseguire. Messaggio che peraltro in Italia non sembra avere irritato nessuno o quasi. E questo mi spaventa ancor più dei 3 MLD buttati nel cesso, perchè rafforza l'opinione che già in troppi hanno dell'Italia come stato zerbino.
 

enrico

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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
Non saprei Enrico, l’interlocuzione con i sindacati non è nelle mie competenze, non so a cosa si riferisca l’utente.
No, perché, se la cosa è vera, e detta da un utente serio come te per me lo è, inizio ad avvertire la spiacevole sensazione di essere strumentalizzato da chi la butta in caciara riferendo di “voci sindacali”.
 

Vortigern

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10 Ottobre 2013
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Non comprendo lo stupore. ITA non è certo nata per trasportare persone (quella è l'attività di copertura), ma solo ed esclusivamente per tutelare al massimo gli interessi presenti nella vecchia AZ.
I riti che stiamo vedendo sono gli stessi di sempre, dove ciascuna parte in causa sgomita per garantirsi un pezzetto più grande della torta.
Cercare raziocinio nei piani industriali, nella flotta (che casualmente sarà tutta Airbus, alias franco/tedesca, dopo che per mesi era dato in pole il 789 la cui fusoliera è parzialmente costruita a Grottaglie), nel network, che sembra la microscopic edition di quelli fallimentari che si sono susseguiti, credo sia un esercizio puramente accademico.
Noto con un certo dispiacere che nessuno si sente umiliato dal trattamento ricevuto dalla UE. Che avrebbe potuto essere legalista, quindi pretendendo la chiusura di AZ senza sconti. Oppure avrebbe potuto gestire la cosa come in passato, come pura concessione politica.
Invece si è scelta una soluzione che fosse umiliante al massimo per il nostro paese, decidendo come AZ doveva essere scorporata, cosa poteva essere ricomprato, a quali condizioni e da chi. Trovatemi nella storia un caso analogo. Evidentemente qualcuno ha voluto mettere in chiaro chi comanda e chi deve eseguire. Messaggio che peraltro in Italia non sembra avere irritato nessuno o quasi. E questo mi spaventa ancor più dei 3 MLD buttati nel cesso, perchè rafforza l'opinione che già in troppi hanno dell'Italia come stato zerbino.
Un paese sull’orlo del Default, cronicamente incapace di risolvere definitivamente qualsivoglia problematica o più semplicemente di prendere decisioni chiare e nette…..che trattamento meritava?
 

Charter2017

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Non comprendo lo stupore. ITA non è certo nata per trasportare persone (quella è l'attività di copertura), ma solo ed esclusivamente per tutelare al massimo gli interessi presenti nella vecchia AZ.
I riti che stiamo vedendo sono gli stessi di sempre, dove ciascuna parte in causa sgomita per garantirsi un pezzetto più grande della torta.
Cercare raziocinio nei piani industriali, nella flotta (che casualmente sarà tutta Airbus, alias franco/tedesca, dopo che per mesi era dato in pole il 789 la cui fusoliera è parzialmente costruita a Grottaglie), nel network, che sembra la microscopic edition di quelli fallimentari che si sono susseguiti, credo sia un esercizio puramente accademico.
Noto con un certo dispiacere che nessuno si sente umiliato dal trattamento ricevuto dalla UE. Che avrebbe potuto essere legalista, quindi pretendendo la chiusura di AZ senza sconti. Oppure avrebbe potuto gestire la cosa come in passato, come pura concessione politica.
Invece si è scelta una soluzione che fosse umiliante al massimo per il nostro paese, decidendo come AZ doveva essere scorporata, cosa poteva essere ricomprato, a quali condizioni e da chi. Trovatemi nella storia un caso analogo. Evidentemente qualcuno ha voluto mettere in chiaro chi comanda e chi deve eseguire. Messaggio che peraltro in Italia non sembra avere irritato nessuno o quasi. E questo mi spaventa ancor più dei 3 MLD buttati nel cesso, perchè rafforza l'opinione che già in troppi hanno dell'Italia come stato zerbino.
In Europa si conta se si è seri e noi Italiani siamo tutto tranne che seri. Inoltre, sempre parlando di Italia in generale, l'Europa non si dimentica facilmente di "minuzie" come quelle accadute 80 anni fa...
Hai detto bene, l' Italia è lo zerbino dell'Europa sotto tutti i punti di vista.
A proposito di Alitalia, come si fa ad ipotizzare di mettersi seduti intorno a un tavolo per valutare qualcosa di fastidioso, vergognoso, assolutamente unico (in negativo) nel panorama dell'aviazione civile? L' Europa le ha avute le sue eccellenze purtroppo finite, Swissair e Sabena in primis.
 

belumosi

Socio AIAC
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10 Dicembre 2007
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Il discorso sarebbe lungo e porterebbe lontano dall'aviazione, ma un paese è tanto più forte quanto più gli abitanti ne hanno una intrinseca consapevolezza.
Noi italiani, presi come popolo, tendiamo a considerarci degli sfigati, percezione mitigata da tante eccellenze che però vengono viste come un qualcosa di estraneo alla massa compatta.
E' vero che siamo uno stato fallito, ma lo siamo da anni. AZ quand'anche fosse stata fatta rinascere con dimensioni analoghe alla vecchia, non avrebbe certo impensierito LH o AF, che attraverso i rispettivi stati avrebbero potuto limitare i contributi pubblici alla compagnia italiana a discrezione.
In altre parole, il baraccone sarebbe sopravvissuto per la gloria di Roma e a spese degli italiani, ma entro confini ben precisi. Come è stato nelle rinascite precedenti.
E' evidente che se a questo giro le cose sono diverse, è perchè certi equilibri si sono spostati a nostro sfavore.
Tra l'altro questo avviene proprio mentre Francia, Germania e Paesi Bassi stanno sommergendo di miliardi AF e LH (a prestito, in teoria...) con contropartite risibili (tipo AF costretta a mollare un pugno di slot ad ORY, presumibilmente quelli utilizzati su Bordeaux, tratta ormai soppressa per legge).
Chi ha deciso a Bruxelles chi doveva prendere soldi e chi no? E a quali condizioni? Esiste una normativa ufficiale che disciplina questo spinoso argomento? Io dopo una rapida ricerca non ho trovato nulla.
 

Charter2017

Bannato
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Il discorso sarebbe lungo e porterebbe lontano dall'aviazione, ma un paese è tanto più forte quanto più gli abitanti ne hanno una intrinseca consapevolezza.
Noi italiani, presi come popolo, tendiamo a considerarci degli sfigati, percezione mitigata da tante eccellenze che però vengono viste come un qualcosa di estraneo alla massa compatta.
E' vero che siamo uno stato fallito, ma lo siamo da anni. AZ quand'anche fosse stata fatta rinascere con dimensioni analoghe alla vecchia, non avrebbe certo impensierito LH o AF, che attraverso i rispettivi stati avrebbero potuto limitare i contributi pubblici alla compagnia italiana a discrezione.
In altre parole, il baraccone sarebbe sopravvissuto per la gloria di Roma e a spese degli italiani, ma entro confini ben precisi. Come è stato nelle rinascite precedenti.
E' evidente che se a questo giro le cose sono diverse, è perchè certi equilibri si sono spostati a nostro sfavore.
Tra l'altro questo avviene proprio mentre Francia, Germania e Paesi Bassi stanno sommergendo di miliardi AF e LH (a prestito, in teoria...) con contropartite risibili (tipo AF costretta a mollare un pugno di slot ad ORY, presumibilmente quelli utilizzati su Bordeaux, tratta ormai soppressa per legge).
Chi ha deciso a Bruxelles chi doveva prendere soldi e chi no? E a quali condizioni? Esiste una normativa ufficiale che disciplina questo spinoso argomento? Io dopo una rapida ricerca non ho trovato nulla.
State aid & the COVID-19 pandemic in the Aviation sector
The European Commission has recognized the major impact of the COVID-19 pandemic in European transport systems in general, and in the aviation sector in particular.
International aviation has been severely hit, first by the COVID-19 outbreak and second, by diverse national measures adopted across different countries, attempting to contain the pandemic. According to the International Air Transport Association (IATA), airline revenues could fall by $113 billion (19%) if the virus is not contained. The situation is deteriorating on a daily (sometimes even hourly) basis, as air traffic is massively disrupted. On a global basis, IATA estimates that emergency aid of up to $200 billion is required.
In this period of crisis, the European Commission has shown its willingness to help Member States in the design of state aid schemes and/or individual measures to support companies facing economic difficulties due to the COVID-19 outbreak.
Aid to compensate companies for damages suffered as a result of the COVID-19 outbreak
Member States may provide support to airlines and airports affected by the COVID-19 pandemic in line with the de minimis rules or the General Block Exemption Regulation (GBER) which do not require prior authorization to the Commission. Furthermore, the Rescue and Restructuring Guidelines, together with Article 107(3)(c) TFEU, enables Member States, (subject to Commission approval), to meet acute liquidity needs and support of companies facing economic difficulties or bankruptcy due to the COVID-19 outbreak.
To keep pace with the economic disruption caused by the Covid-19 virus, the Commission has issued some guidelines for the notification of State aid measures under Article 107(2)(b)TFEU as well as a new Temporary Framework under which State aid measures can be justified in line with Article 107(3)(b) TFEU [1].
According to the European Commission, the COVID-19 pandemic qualifies as an "exceptional occurrence" under EU Law [2]. Article 107(2)(b) TFEU enables Member States, subject to Commission approval, to compensate companies for the damage suffered in exceptional circumstances, such as the COVID-19 outbreak. Under this legal basis, the Commission already approved the grant of aid to (inter alia) airlines for losses incurred following the 9/11 terrorist attacks.
Regarding the aviation sector in particular, the Executive Vice-President Margrethe Vestager stated that "compensation can be granted to airlines under Article 107(2)(b) TFEU for damages suffered due to the COVID-19 outbreak, even if they have received rescue aid in the last ten years."
The “one time, last time” principle aims at avoiding that economically unviable companies are kept in the market. Following the COVID-19 outbreak the Commission stands ready to accept exceptions to that rule. However, an assessment on the viability of the airline in the long term (i.e., after the Covid-19 crisis), seems necessary in order to justify the grant of public support to a given airline.
The new guidelines for the notification of aid measures under Article 107(2)(b) TFEU describe the information that Member States are required to share with the Commission in order to get a swift approval of their aid measure.
Furthermore, the new Temporary Framework recognises that the entire EU economy is experiencing a serious disturbance. To remedy that, the Temporary Framework provides for five types of aid that can be declared compatible (subject to conditions) under Article 107(3)(b) TFEU if it is granted before the 31 December 2020. Those which may be of interest for the aviation sector concern : (i) Direct grants, selective tax advantages and advance payments of up to €800,000 to address companies' liquidity needs; (ii) State guarantees for loans taken by companies from banks and (iii) Subsidised public loans with favorable interest rates to companies. The new Temporary Framework is accompanied by a Notification Template that Member States can follow in their notification of State Aid measures in support of the economy in the current COVID-19 outbreak.
Diverse reactions from Member States
While airlines are calling for public support (e.g., Finnair, Virgin Atlantic and AirFrance-KLM), Member States appear to be open to use all available means to protect big companies, including recapitalization or even nationalization, (e.g., Alitalia).
On 31 Mars 2020, the European Commission approved the first State aid measure aiming to mitigate damages caused by the COVID-19 pandemic to the airline sector.
The French scheme sets up a deferral payment mechanism of certain aeronautical taxes to compensate damages suffered by airlines due to the COVID-19 outbreak. The scheme will be accessible to airlines with an operating licence in France, and will offer them the possibility to defer the payment of certain taxes that would in principle be due between March and December 2020 to after 1 January 2021, and to pay the taxes over a period of up to 24 months.
On their side, the Swedish and Danish governments have granted SAS a joint $302 million guarantee. Furthermore, in Norway (subject to prior notification to the National Competition Authority), companies have received a three-month temporary exception from antitrust enforcement to help maintain transportation services for passengers and goods during the Covid-19 outbreak. According to the Norwegian government, airlines SAS and Norwegian can coordinate their schedules to maintain minimum services for citizens during the COVID-19 crisis.
The list of State aid measures approved by the European Commission under Article 107(2)(b) TFEU and under the Temporary State Aid Framework since the COVID-19 outbreak can be consulted here.
Expecting the unexpected
The COVID-19 virus moves quickly and silently.
In order to help ease the impact of the outbreak, the EU has approved targeted legislation to temporarily alleviate airlines from their slot usage obligations (the so-called “use-it-or-lose-it” rule) under EU law. The waiver will apply from 1 March to 24 October 2020. It will also apply retroactively from 23 January to 29 February 2020 for flights between the EU and China or Hong Kong.
Further, EU Member States have been called on to support air cargo operations during the COVID-19 crisis. On 26 March 2020, the Commission adopted a new Communication aiming at facilitating air cargo operations and keeping essential transport flows moving, including those of medical supplies and personnel. Several airlines have already made some passenger aircraft available for chartered cargo operations.
Finally, the Commission will continue providing guidance to Member States for the approval of emergency state aid measures in the coming days and weeks. The Commission can be expected to insist on strict conditions to ensure that any measures are fair to the aviation industry in particular; and the transport industry in general. Some European rail service operators are raising their voices against public support granted exclusively to the air transport sector to the detriment of other means of transport. Indeed, high speed rail services face strong competition from low-cost airlines over certain routes.
To guard against a future repayment obligation, beneficiaries still need to verify the legality of state aid under EU law.
In the spirit of solidarity with clients and contacts in these extraordinary times, Bird&Bird's state aid experts will, at no cost, guide you with your preliminary state aid queries by phone/email. You will find their contact details below:
 
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robygun

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27 Gennaio 2013
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Beh.. dare miliardi a pioggia a LH, che fino al giorno prima i miliardi li faceva piovere, non mi pare la stessa cosa del darli ad Alitalia, cronicamente in crisi..

PS in Europa non contiamo una fava perché non abbiamo mai voluto fosse diversamente.. In Europa ci abbiamo sempre mandato nani, ballerine e giocolieri..
Il Parlamento Europeo è sempre stato un parcheggio di lusso per trombati ed amici degli amici che non volevano "abbassarsi" al classico posto nel consiglio di amministrazione di qualche municipalizzata..
Nelle relazioni internazionali la reputazione è tutto, e noi non abbiamo mai fatto nulla per averne una buona..
 
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belumosi

Socio AIAC
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State aid & the COVID-19 pandemic in the Aviation
Questa è la normativa ordinaria. Dai un'occhiata alle linee guida che hai linkato e guarda quante volte c'è scritto che bisogna tutelare la concorrenza.
Questa parte la Commissione, che ha l'ultima parola, tende a scordarla spesso...
Inoltre applicando dette linee guida correttamente, AZ sarebbe chiusa da tempo.
Beh.. dare miliardi a pioggia a LH, che fino al giorno prima i miliardi li faceva piovere, non mi pare la stessa cosa del darli ad Alitalia, cronicamente in crisi..
Verissimo, ma resta sempre molta discrezione nelle decisioni prese. Tanto più che LH i soldi li guadagna grazie anche ad un mercato interno praticamente blindato (grazie anche agli slot ex AB, sui quali le varie antitrust si sono limitate ad un buffetto..).
Lunedì un volo AR in giornata FRA-MUC in partenza alle 7.15 da FRA con rientro alle 18.00 da MUC, parte da 694€. Sono certo che con simili protezioni anche AZ farebbe un figurone. E sia chiaro, le mie parole non vogliono essere in nessun caso uno sconto alla compagnia italiana.
Ma credo anche che le situazioni vadano osservate da tutti i punti di vista.

PS in Europa non contiamo una fava perché non abbiamo mai voluto fosse diversamente.. In Europa ci abbiamo sempre mandato nani, ballerine e giocolieri..
Il Parlamento Europeo è sempre stato un parcheggio di lusso per trombati ed amici degli amici che non volevano "abbassarsi" al classico posto nel consiglio di amministrazione di qualche municipalizzata..
Nelle relazioni internazionali la reputazione è tutto, e noi non abbiamo mai fatto nulla per averne una buona..
Hai ragione da vendere.
 

TapiroVolante

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13 Dicembre 2016
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...E questo mi spaventa ancor più dei 3 MLD buttati nel cesso, perchè rafforza l'opinione che già in troppi hanno dell'Italia come stato zerbino.
Beh, se è per questo ogni anno ne buttiamo 4 volte tanto per il reddito di nullafacenza, almeno - buttati per buttati - con Alitalia ci volo, volare a cavacecio su una dozzina di percettori del RdC mi sembra complicato (nonché piuttosto scomodo)
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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No, perché, se la cosa è vera, e detta da un utente serio come te per me lo è, inizio ad avvertire la spiacevole sensazione di essere strumentalizzato da chi la butta in caciara riferendo di “voci sindacali”.
Caro Enrico, prendo atto il tentativo di provocazione per rigirare la frittata ma eventualmente sarà Norberto a dover provare l'affermazione che ha fatto evidentemente frutto della sua attività professionale e non si presta a interpretazioni.
I dirigenti e i funzionari di primo livello che sono passati da SAI ad ITA finora hanno mantenuto le stesse condizioni di lavoro e salario che avevano in SAI.
A me risulta sia una voce sindacale per cercare di minare il lavoro di Altavilla. Poi Norberto potrà postare nomi e contratti per supportare la sua affermazione. Parliamo tanto di cambio di passo e poi tu sei il primo a prestarti a dare credito a certe voci.
Se non fossero voci come a me risulta Norberto non avrà difficoltà a dirci di chi si tratta, con quale posizione e gli stipendi prima e dopo con relativi documenti. Ovviamente è più comodo sostenere e dar credito alle voci alle quali si vuole dar credito per supportare una linea polemica e le rivendicazioni sindacali. Fra l'altro non c'è nulla di male che tu voglia sostenere la posizione dei sindacalisti a favore degli stipendi dei naviganti. Certe provocazioni invece mi dispiace ma sono giochetti di bassa lega.
 
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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Cercare raziocinio nei piani industriali, nella flotta (che casualmente sarà tutta Airbus, alias franco/tedesca, dopo che per mesi era dato in pole il 789 la cui fusoliera è parzialmente costruita a Grottaglie), nel network, che sembra la microscopic edition di quelli fallimentari che si sono susseguiti, credo sia un esercizio puramente accademico.
Nel caso che venisse scelta Airbus (cosa ormai scontata vista la scelta sulle macchine prese da AZ) non è certo uno scandalo né un complotto della plutocrazia franco-tedesca. Già AZ era sostanzialmente una compagnia Airbus (tolti i B777 ereditati da AZ-LAI e i due aggiunti successivamente). Inoltre sui NB Airbus è sicuramente avanti rispetto a Boeing anche abbastanza nettamente e la scelta è del tutto logica. Nel caso sia scelta Airbus sul lungo raggio non è uno scandalo, e il fatto che Leonardo produca alcune parti del B787 non dovrebbe influenzare ITA. Seguendo questo tuo ragionamento per fortuna che Leonardo è uscita dal progetto SSJ altrimenti toccava prendere anche quelli al posto dell'A220?
 
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romaneeconti

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Nel caso che venisse scelta Airbus (cosa ormai scontata vista la scelta sulle macchine prese da AZ) non è certo uno scandalo né un complotto della plutocrazia franco-tedesca. Già AZ era sostanzialmente una compagnia Airbus (tolti i B777 ereditati da AZ-LAI e i due aggiunti successivamente). Inoltre sui NB Airbus è sicuramente avanti rispetto a Boeing anche abbastanza nettamente e la scelta è del tutto logica. Nel caso sia scelta Airbus sul lungo raggio non è uno scandalo, e il fatto che Leonardo produca alcune parti del B787 non dovrebbe influenzare ITA. Seguendo questo tuo ragionamento per fortuna che Leonardo è uscita dal progetto SSJ altrimenti toccava prendere anche quelli al posto dell'A220?
Farfallina, scusa, ma tu scrivi convinta di progetti futuri sulle macchine per ITA? Su che basi economiche?...Con il miliardino a disposizione si fa ben poco e mica si faranno utili con il piano industriale copia/incolla di quelli plurifalliti con AZ...i soldi da chi arriverebbero? Pensi che lo Stato vada avanti a ripianare le perdite e a sovvenzionare leasing di nuove macchine? Tu credi alle veline dei giornali che intervistano il commerciale di Airibus che ci raccontano "che stiamp parlando....e abbiamo macchine per ogni esigenza di ITA?" ma quando mai! Cerchiamo un po' di realismo e immaginiamo che ITA venga "mollata" presto a LH e smetta di gravare sullo Stato.
 

Seaking

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I dirigenti e i funzionari di primo livello che sono passati da SAI ad ITA finora hanno mantenuto le stesse condizioni di lavoro e salario che avevano in SAI.
Non me ne volere, ma questa cosa non mi risulta (parlo della categoria colletti bianchi).
Ho chiesto ad alcuni coinvolti direttamente nel passaggio e quello che emerge è un quadro ben diverso: passaggio a condizioni peggiorative, tant’è vero che parecchi non accettano.
 

norberto

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No, perché, se la cosa è vera, e detta da un utente serio come te per me lo è, inizio ad avvertire la spiacevole sensazione di essere strumentalizzato da chi la butta in caciara riferendo di “voci sindacali”.
Magari fossero "voci sindacali" almeno sapremmo che e' sicuramente falsa.
 
Stato
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