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Charter2017

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Non penso ci si riferisca al volare Alitalia o meno ..quello poi ormai rimane un "privilegio" di pochi...
Infatti. Anche perchè la nostra non è tanto apatia quanto "abitudine" ed "assuefazione" al paese. Ormai siamo assuefatti al marcio del nostro paese che si esprime sotto moltissime forme: scandali, tangenti, malaffare, governi fantoccio...Alitalia, ecc.
L'Italia è una Alitalia in grande: mal gestita, con grande potenziale ma continuamente maltrattata, strafallita ma mai gettata nel cesso perchè fa comodo all'Europa sotto molti aspetti.
 

nicolap

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Concordo. Non dimentichiamoci che la Merkel è venuta a "salutare" Draghi qualche giorno fa...
L'Italia è uno dei paesi più deboli dell'UE sia come istituzioni che come economia (per non parlare della credibilità) e quindi facilmente ricattabile e condizionabile; Alitalia è solo uno degli argomenti con i quali l'UE ci ricatta.
Gli altri ce li puoi dire solo uccidendoci subito dopo?
 

belumosi

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Infatti. Anche perchè la nostra non è tanto apatia quanto "abitudine" ed "assuefazione" al paese. Ormai siamo assuefatti al marcio del nostro paese che si esprime sotto moltissime forme: scandali, tangenti, malaffare, governi fantoccio...Alitalia, ecc.
L'Italia è una Alitalia in grande: mal gestita, con grande potenziale ma continuamente maltrattata, strafallita ma mai gettata nel cesso perchè fa comodo all'Europa sotto molti aspetti.
In questo caso intendevo una cosa leggermente diversa.
Gli italiani (sia i politici che la popolazione) sul piano geopolitico tendono a sentirsi immersi in una specie di bolla immutabile, dove nel bene o nel male la situazione esterna quella è e quella rimane nel tempo. E questo tende a portare ad una sempre maggiore inazione, ad un disinteresse verso ciò che avviene intorno al Belpaese. Scelta suicida che non può portare ad altro che un decadimento del nostro peso (sotto ogni aspetto) verso gli altri paesi.
Va detto che quest'apatia tende a contagiare un po' tutto l'Occidente, ma in Italia è particolarmente accentuata. Praticamente ogni evento che arrivi tanto da Nord (UE) quanto da Sud (Libia su tutto), viene vissuto come una specie di volontà divina da accettare sempre e comunque e non come il risultato dell'azione di altri paesi che hanno tirato fuori gli artigli per migliorare la loro posizione nella perenne competizione tra stati che chiamiamo storia.
E non sto certo parlando di giocarsela alla pari con USA o Cina, ma anche quel margine di manovra che il nostro peso ci potrebbe consentire, resta in larga parte inespresso.
Qualche tempo fa, in Libia, Haftar fece sequestrare tre navi, due italiane ed una turca. Gli italiani per ottenerne la liberazione, furono costretti a rendere visita al generale nientemeno che con il premier e il ministro degli esteri. Erdogan invece disse a chiare lettere che chiunque si fosse reso responsabile del sequestro di navi turche, sarebbe diventato un obiettivo legittimo. E Haftar ha liberato immediatamente il cargo di Ankara.
 
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Charter2017

Bannato
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In questo caso intendevo una cosa leggermente diversa.
Gli italiani (sia i politici che la popolazione) sul piano geopolitico tendono a sentirsi immersi in una specie di bolla immutabile, dove nel bene o nel male la situazione esterna quella è e quella rimane nel tempo. E questo tende a portare ad una sempre maggiore inazione, ad un disinteresse verso ciò che avviene intorno al Belpaese. Scelta suicida che non può portare ad altro che un decadimento del nostro peso (sotto ogni aspetto) verso gli altri paesi.
Va detto che quest'apatia tende a contagiare un po' tutto l'Occidente, ma in Italia è particolarmente accentuata. Praticamente ogni evento che arrivi tanto da Nord (UE) quanto da Sud (Libia su tutto), viene vissuto come una specie di volontà divina da accettare sempre e comunque e non come il risultato dell'azione di altri paesi che hanno tirato fuori gli artigli per migliorare la loro posizione nella perenne competizione tra stati che chiamiamo storia.
E non sto certo parlando di giocarsela alla pari con USA o Cina, ma anche quel margine di manovra che il nostro peso ci potrebbe consentire, resta in larga parte inespresso.
Qualche tempo fa, in Libia, Haftar fece sequestrare tre navi, due italiane ed una turca. Gli italiani per ottenerne la liberazione, furono costretti a rendere visita al generale nientemeno che con il premier e il ministro degli esteri. Erdogan invece disse a chiare lettere che chiunque fosse responsabile del sequestro di navi turche, sarebbe diventato un obiettivo legittimo. E Haftar ha liberato immediatamente il cargo di Ankara.
Hai detto bene, la storia non ce la siamo fatta noi ma ce l' hanno importata e quasi costretta (guarda piano Marshall, per esempio). Ma il discorso sarebbe troppo lungo, molto politico e fuori luogo su questo forum.
Conta moltissimo la credibilità del paese e la forza politica-contrattuale: l'UE non è sempre una "mamma benigna" ma anche un insieme più o meno raffazzonato di paesi che guardano prima di tutto al loro interesse e poi, se avanza qualcosa, al bene comune (e di pochi giorni fa la notizia che 12 paesi UE vorrebbero un muro alle frontiere contro i migranti, costruito proprio con i soldi di "mamma"). L'Italia ha contato quando faceva comodo, ovvero fino alla caduta del muro di Berlino e alla dissoluzione dell'URSS: eravamo il cuscinetto contro il comunismo e una portaerei naturale per eventuali attacchi contro l'est Europa e al governo avevano comunque politici capaci, sicuramente grandi statisti comparati a questi di oggi. E non credo che sia un caso che, tornando ad Alitalia, la compagnia è stata abbastanza "grande" e "importante" fino alla fine degli anni '90. Parlando del peso politico del paese, non solo i pescherecci ma guarda anche i due marò in India, il Cermis, Ustica, Calipari e decine di altri casi nei quali l'Italia ha sempre dimostrato di essere l'ultima tra gli ultimi.
Ma, d'altronde, se hai "politici" che scambiano il Libano con la Libia come fai a contare in Europa e nel mondo?
E noi Italiani ormai siamo assuefatti a tutto questo; c'è chi campa bene nel suo mondo dorato più o meno reale, chi ormai è stanco e se ne fotte di tutto, chi si arrabatta per sopravvivere giorno per giorno e chi vorrebbe andare a farsi esplodere da qualche parte ma ha troppo da perdere.
Questa è l'Italia.
 
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globetrotter70

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Hai detto bene, la storia non ce la siamo fatta noi ma ce l' hanno importata e quasi costretta (guarda piano Marshall, per esempio). Ma il discorso sarebbe troppo lungo, molto politico e fuori luogo su questo forum.
Conta moltissimo la credibilità del paese e la forza politica-contrattuale: l'UE non è sempre una "mamma benigna" ma anche un insieme più o meno raffazzonato di paesi che guardano prima di tutto al loro interesse e poi, se avanza qualcosa, al bene comune (e di pochi giorni fa la notizia che 12 paesi UE vorrebbero un muro alle frontiere contro i migranti, costruito proprio con i soldi di "mamma"). L'Italia ha contato quando faceva comodo, ovvero fino alla caduta del muro di Berlino e alla dissoluzione dell'URSS: eravamo il cuscinetto contro il comunismo e una portaerei naturale per eventuali attacchi contro l'est Europa e al governo avevano comunque politici capaci, sicuramente grandi statisti comparati a questi di oggi. E non credo che sia un caso che, tornando ad Alitalia, la compagnia è stata abbastanza "grande" e "importante" fino alla fine degli anni '90. Parlando del peso politico del paese, non solo i pescherecci ma guarda anche i due marò in India, il Cermis, Ustica, Calipari e decine di altri casi nei quali l'Italia ha sempre dimostrato di essere l'ultima tra gli ultimi.
Ma, d'altronde, se hai "politici" che scambiano il Libano con la Libia come fai a contare in Europa e nel mondo?
E noi Italiani ormai siamo assuefatti a tutto questo; c'è chi campa bene nel suo mondo dorato più o meno reale, chi ormai è stanco e se ne fotte di tutto, chi si arrabatta per sopravvivere giorno per giorno e chi vorrebbe andare a farsi esplodere da qualche parte ma ha troppo da perdere.
Questa è l'Italia.
Un applauso, aggiungerei che finché ci saranno lodi per politici che baciano il rosario in piazza....il paese non ha nessuna speranza di volare alto
 

nicolap

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Hai detto bene, la storia non ce la siamo fatta noi ma ce l' hanno importata e quasi costretta (guarda piano Marshall, per esempio). Ma il discorso sarebbe troppo lungo, molto politico e fuori luogo su questo forum.
Conta moltissimo la credibilità del paese e la forza politica-contrattuale: l'UE non è sempre una "mamma benigna" ma anche un insieme più o meno raffazzonato di paesi che guardano prima di tutto al loro interesse e poi, se avanza qualcosa, al bene comune (e di pochi giorni fa la notizia che 12 paesi UE vorrebbero un muro alle frontiere contro i migranti, costruito proprio con i soldi di "mamma"). L'Italia ha contato quando faceva comodo, ovvero fino alla caduta del muro di Berlino e alla dissoluzione dell'URSS: eravamo il cuscinetto contro il comunismo e una portaerei naturale per eventuali attacchi contro l'est Europa e al governo avevano comunque politici capaci, sicuramente grandi statisti comparati a questi di oggi. E non credo che sia un caso che, tornando ad Alitalia, la compagnia è stata abbastanza "grande" e "importante" fino alla fine degli anni '90. Parlando del peso politico del paese, non solo i pescherecci ma guarda anche i due marò in India, il Cermis, Ustica, Calipari e decine di altri casi nei quali l'Italia ha sempre dimostrato di essere l'ultima tra gli ultimi.
Ma, d'altronde, se hai "politici" che scambiano il Libano con la Libia come fai a contare in Europa e nel mondo?
E noi Italiani ormai siamo assuefatti a tutto questo; c'è chi campa bene nel suo mondo dorato più o meno reale, chi ormai è stanco e se ne fotte di tutto, chi si arrabatta per sopravvivere giorno per giorno e chi vorrebbe andare a farsi esplodere da qualche parte ma ha troppo da perdere.
Questa è l'Italia.
2 etti e 10, lascio?
 

davidegr

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Iniziano le cancellazioni di ITA. Ho, purtroppo, acquistato un paio di voli PMO/LIN/PMO e mi hanno inviato e-mail di cancellazione dei voli di andata peccato che gli stessi voli sono ancora in vendita sul loro sito. Misteri della fede....Naturalmente online non si può fare nulla e sono in attesa da circa un'ora col call center sperando che qualcuno prima o poi risponderà.
 

romaneeconti

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Iniziano le cancellazioni di ITA. Ho, purtroppo, acquistato un paio di voli PMO/LIN/PMO e mi hanno inviato e-mail di cancellazione dei voli di andata peccato che gli stessi voli sono ancora in vendita sul loro sito. Misteri della fede....Naturalmente online non si può fare nulla e sono in attesa da circa un'ora col call center sperando che qualcuno prima o poi risponderà.
Scusa, dovevi per forza prenotare con AZ?
 

Flyfan

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LJU
Un inizio caotico alla meno peggio, come quello che si sta prospettando, sarebbe già una condanna a morte certa. Per avere una minima speranza, dovrebbe girare tutto come un orologio svizzero dal giorno 1, incluso il marchio con relativa azione di marketing preventiva. Non mi pare siamo in questo quadro.
 
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ploncito

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ex MLA, ora AMS
[...] E non credo che sia un caso che, tornando ad Alitalia, la compagnia è stata abbastanza "grande" e "importante" fino alla fine degli anni '90. [...]
Tralasciando l'analisi geopolitica iniziale e il piagnisteo finale, non si è sempre detto che AZ ha perso sempre un sacco di soldi anche quando era grande ed importante? (Anni 70/80)
 

Charter2017

Bannato
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Tralasciando l'analisi geopolitica iniziale e il piagnisteo finale, non si è sempre detto che AZ ha perso sempre un sacco di soldi anche quando era grande ed importante? (Anni 70/80)
Non mi sembra di aver parlato di situazione finanziaria ma esclusivamente della considerazione di Alitalia da parte del resto del mondo ("analisi geopolitica, piagnisteo e le solite banalità tot al chilo" a parte, naturalmente).
 
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romaneeconti

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Un inizio caotico alla meno peggio, come quello che si sta prospettando, sarebbe già una condanna a morte certa. Per avere una minima speranza, dovrebbe girare tutto come un orologio svizzero dal giorno 1, incluso il marchio con relativa azione di marketing preventiva. Non mi pare siamo in questo quadro.
Piu' e' caos in ITA piu' non fallira' mai!
 
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antser

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Non mi sembra di aver parlato di situazione finanziaria ma esclusivamente della considerazione di Alitalia da parte del resto del mondo ("analisi geopolitica, piagnisteo e le solite banalità tot al chilo" a parte, naturalmente).
Il resto del mondo, ovvero ciò che sta immediatamente al di fuori dell'Aeroporto di Fiumicino, di Alitalia se ne fotte, e alla grande. E URSS, piano Marshall e compagnia bella c'entrano con ITA come una stella di neutroni con le fettuccine che mangerò a pranzo. La questione è molto semplice: questi ennesimo 3 miliardi (o di più?) di soldi anche miei dati ad un'azienda statale rientrano o no? Come si fa a far funzionare ITA, se si può? Senza scomodare massimi sistemi, che di analisi sul declino di questo paese ne abbiamo a milioni, di soluzioni neanche una
 
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