Bene, visto che e' terminata la polemica -e con essa, spero, i luoghi comuni e la convinzione di saperne piu' da consumatore che da professionista- provo a spiegarti come funzioni la distribuzione: la seat-inventory del vettore e' gestita dal sistema interno alla compagnia, che si interfaccia col canale distributivo che a sua volta potrebbe essere interfacciato con una piattaforma di vendita-on-line.
Nel passaggio distributivo, quando i posti in ballo sono nella misura di poche unita', una manciata di posti insomma, puo' verificarsi una serie di situazioni:
- i posti che tu vedi li vede anche un altro, che li prende prima di te
- i posti che tu vedi non corrispondono alla reale disponibilita' perche' i sistemi non sono aggiornati al minuto secondo
- i posti che tu vedi possono essere codeshared, ovvero posti numerati -nel caso- LH ma operati da altro vettore o viceversa
- i posti che tu vedi possono essere in cabine diverse da quella prenotata; quotidianamente mi viene chiesto per quale motivo non si possa avere una repro in PPlus o Business (!!!) "...che vedo i posti libberi..."
Queste casistiche portano al mismatch tra cio' che uno vede e cio' che e' realmente disponibile; ora, stante che dubito fortemente che l'operatore LH ce l'avesse personalmente coi tuoi (lontani parenti diseredati?) o con l'agenzia (manco la conoscera') e' evidente che l'interesse di LH e' il riavvio del viaggio alla prima occasione utile e se e' stato detto che cio' non fosse possibile tenderei a crederci.
Detto cio', che la situazione sia critica e' vero, ma lo e' a livello planetario, se non galattico.