[Semi OT] In vendita i biglietti per il Frecciarossa 1000 da Milano Centrale a Parigi


tommy2

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per i motivi gia' esposti da altri; salgo a Gare de Lyon , scendo a Centrale, wifi, bar, bei panorami, niente check-in, togli scarpe, cinta, laptop, liquidi, rimetti scarpe, cinta, laptop, liquidi, vai col taxi/treno/metro, ariprendi taxi/treno/metro...etc etc...e alla fine il vantaggio temporale e' si e no di un'ora; il PAR MIL del mattino impiega 6,40h , un aereo chiede 1 ora per andare a CDG, 1.30h per check-in boarding, 1.30h volo, 1.30h per deboarding + trsf...
mi ha chiesto perche' IO cercassi il treno e IO gli ho risposto con le mie motivazioni; non sono il rappresentante sindacale dei "preferiscoiltrenoallaereo" ! E credimi, sull'aereo ci vivo. ;)
Non so che giri tu faccia, ma proprio domenica 11, ho fatto Le Marais - Porta Nuova in 4:05.
Uscito di casa a Parigi alle 10:40 arrivato in P.ta Nuova a Milano alle 14:45

Se poi, vai all'aeroporto 2 ore prima perché "eh sai, non si sa mai", devi sempre e comunque imbarcare il bagaglio perché "eh sai tutte le creme", ci metti 2 ore a fare i controlli di sicurezza perché ti bloccano sempre il bagaglio e dentro l'aeroporto ti muovi come un bradipo, sono d'accordo che il treno sia la tua soluzione!!!
Però, visto che sugli aerei ci vivi, il tuo vantaggio temporale onestamente non mi torna...
 

romaneeconti

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Però in tutta onestà quando sento i paragoni tra il treno e l'aereo dal punto di vista dei tempi totali di percorrenza, un po' di pruriti alle dita vengono... Non è che tutti abitino a Porta Garibaldi... Arrivare in stazione può essere problematico come e magari anche più che arrivare all'aeroporto. Ovviamente dipende dagli specifici punti di partenza e arrivo, ma c'è la spiccata tendenza ad esagerare i tempi di trasferimento per l'aeroporto e minimizzare quelli per la stazione.

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non direi, prova ad assorbirti un'ora di peripherique per
Non so che giri tu faccia, ma proprio domenica 11, ho fatto Le Marais - Porta Nuova in 4:05.
Uscito di casa a Parigi alle 10:40 arrivato in P.ta Nuova a Milano alle 14:45

Se poi, vai all'aeroporto 2 ore prima perché "eh sai, non si sa mai", devi sempre e comunque imbarcare il bagaglio perché "eh sai tutte le creme", ci metti 2 ore a fare i controlli di sicurezza perché ti bloccano sempre il bagaglio e dentro l'aeroporto ti muovi come un bradipo, sono d'accordo che il treno sia la tua soluzione!!!
Però, visto che sugli aerei ci vivi, il tuo vantaggio temporale onestamente non mi torna...
bella cosa partire dal tuo quartiere alle 10 del mattino di domenica che dormono tutti e Parigi a quell'ora e' deserta....credo bene che arrivi a CDG in mezz'ora...prova a farlo un martedi' mattina alle 10 e poi vediamo cosa ci scrivi...
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Non so che giri tu faccia, ma proprio domenica 11, ho fatto Le Marais - Porta Nuova in 4:05.
Uscito di casa a Parigi alle 10:40 arrivato in P.ta Nuova a Milano alle 14:45

Se poi, vai all'aeroporto 2 ore prima perché "eh sai, non si sa mai", devi sempre e comunque imbarcare il bagaglio perché "eh sai tutte le creme", ci metti 2 ore a fare i controlli di sicurezza perché ti bloccano sempre il bagaglio e dentro l'aeroporto ti muovi come un bradipo, sono d'accordo che il treno sia la tua soluzione!!!
Però, visto che sugli aerei ci vivi, il tuo vantaggio temporale onestamente non mi torna...
beh, dipende come sempre da dove vieni e dove vai; e come dice bene romaneeconti , inoltre, quando lo fai.
Comunque si, sono quello che non corre al check-in o al gate o chiede di passare avanti ad ogni fila, per cui vado in aeroporto 1,5 anche 2 ore prima a seconda degli aeroporti. E non mi posso certo permettere col mio lavoro di classificare CDG o AMS o LHR tarando il minuto-secondo del tempo che mediamente ci vuole, ma faccio i calcoli sulla situazione corrente relativa alla security-line, facilmente reperibile sui siti aeroportuali, e anche su cio' che si sente dalle esperienze altrui.
Ad esempio, colleghi in meeting a Londra settimane fa venivano da tutte le maggiori capitali europee; io a FCO sereno 1,5 ore prima del volo, quello di AMS ore prima del suo volo...
Tantomeno mi muovo come un bradipo visto che ci lavoro negli aeroporti ;) , ma vuoi prendere una navetta dal satellite a FCO la domenica, che va su un solo binario (e Dio solo sa perche' mai) mentre gli altri giorni su 2? capita di aspettare anche 15'....e se e' appena atterrata EK stai fresco...
Oh, poi ho preso pure voli all'ultimo ed e' andata bene, per carita'!
Tornando al treno MIL PAR MIL, non dico sia un mantra assoluto che vinca sull'aereo, ma una comodita' logistica senza meno (wifi, niente controlli etc) e che se ti torna comodo fare stazione/stazione puo' convenire, tutto qui!
ps: non uso creme :)
 
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Farfallina

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beh, dipende come sempre da dove vieni e dove vai; e come dice bene romaneeconti , inoltre, quando lo fai.
Comunque si, sono quello che non corre al check-in o al gate o chiede di passare avanti ad ogni fila, per cui vado in aeroporto 1,5 anche 2 ore prima a seconda degli aeroporti. E non mi posso certo permettere col mio lavoro di classificare CDG o AMS o LHR tarando il minuto-secondo del tempo che mediamente ci vuole, ma faccio i calcoli sulla situazione corrente relativa alla security-line, facilmente reperibile sui siti aeroportuali, e anche su cio' che si sente dalle esperienze altrui.
Ad esempio, colleghi in meeting a Londra settimane fa venivano da tutte le maggiori capitali europee; io a FCO sereno 1,5 ore prima del volo, quello di AMS ore prima del suo volo...
Tantomeno mi muovo come un bradipo visto che ci lavoro negli aeroporti ;) , ma vuoi prendere una navetta dal satellite a FCO la domenica, che va su un solo binario (e Dio solo sa perche' mai) mentre gli altri giorni su 2? capita di aspettare anche 15'....e se e' appena atterrata EK stai fresco...
Oh, poi ho preso pure voli all'ultimo ed e' andata bene, per carita'!
Tornando al treno MIL PAR MIL, non dico sia un mantra assoluto che vinca sull'aereo, ma una comodita' logistica senza meno (wifi, niente controlli etc) e che se ti torna comodo fare stazione/stazione puo' convenire, tutto qui!
ps: non uso creme :)
Concordo, poi dipende da cosa devi fare, perché è tutta questione di fretta. Con l'aereo qualcosa probabilmente si risparmia come tempo ma lo si paga in stress.
Poi come giustamente dici ognuno fa i conti sulle proprie esigenze, ovvio che chi abita a fianco dell'aeroporto o deve fare un meeting in zona aeroporto avrà un netto vantaggio per l'aereo e viceversa vale per chi deve recarsi da centro a centro. Il punto è che richiesta c'è e sarà sempre più competizione fra aereo e treno.
 

tommy2

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non direi, prova ad assorbirti un'ora di peripherique per

bella cosa partire dal tuo quartiere alle 10 del mattino di domenica che dormono tutti e Parigi a quell'ora e' deserta....credo bene che arrivi a CDG in mezz'ora...prova a farlo un martedi' mattina alle 10 e poi vediamo cosa ci scrivi...
Bella cosa sì.... Ovvio.
Ma era EEA che aveva "calato" la cosa su di lui e siccome avevo viaggiato lo STESSO giorno, nello STESSO orario, sulla STESSA tratta gli ho riportato quanto i tempi in aereo fossero diversi da quelli da lui descritti (ovvero poco più della metà casa-casa).

Il mio esempio è semplicemente per la PAR MIL di Domenica 11, esattamente come la sua esperienza, tutto qui.

Solo per dire che non c'è nulla di male a dire che preferisci prendere il treno perché di aerei ne hai sopra i capelli, perché vuoi essere ecologico, perché ci sono i paesaggi più belli etcetc... Non certo però perché ci si mette "si e no un'ora di meno". :)
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Bella cosa sì.... Ovvio.
Ma era EEA che aveva "calato" la cosa su di lui e siccome avevo viaggiato lo STESSO giorno, nello STESSO orario, sulla STESSA tratta gli ho riportato quanto i tempi in aereo fossero diversi da quelli da lui descritti (ovvero poco più della metà casa-casa).

Il mio esempio è semplicemente per la PAR MIL di Domenica 11, esattamente come la sua esperienza, tutto qui.

Solo per dire che non c'è nulla di male a dire che preferisci prendere il treno perché di aerei ne hai sopra i capelli, perché vuoi essere ecologico, perché ci sono i paesaggi più belli etcetc... Non certo però perché ci si mette "si e no un'ora di meno". :)
Amico mio, io non ho detto che viaggio di domenica PAR MIL...ma solo che QUELLA domenica mi serviva il treno e che erano tutti pieni...come gli aerei d'altronde, probabilmente perche' era la chiusura del pontone... ;)
la disquisizione sulla questione "meglio aereo o treno?" e' piu' generale e non applicabile alle mie usuali necessita'.
 
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romaneeconti

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Bella cosa sì.... Ovvio.
Ma era EEA che aveva "calato" la cosa su di lui e siccome avevo viaggiato lo STESSO giorno, nello STESSO orario, sulla STESSA tratta gli ho riportato quanto i tempi in aereo fossero diversi da quelli da lui descritti (ovvero poco più della metà casa-casa).

Il mio esempio è semplicemente per la PAR MIL di Domenica 11, esattamente come la sua esperienza, tutto qui.

Solo per dire che non c'è nulla di male a dire che preferisci prendere il treno perché di aerei ne hai sopra i capelli, perché vuoi essere ecologico, perché ci sono i paesaggi più belli etcetc... Non certo però perché ci si mette "si e no un'ora di meno". :)
Certo e' curioso che stiamo parlando su qs forum di un rientro da Parigi in quel weekend/ponte dell'Immacolata. Io ad es. ero rientrato a Milano il sabato 10 sempre col FR delle 15.18 e da Asnieres dove sto sarei piu' comodo a raggiungere CDG ma preferisco sempre viaggiare in treno....forse perche' ho esaurito la pazienza per fare i controlli di CDG....
 

indaco1

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.
Se poi, vai all'aeroporto 2 ore prima perché "eh sai, non si sa mai",
O voli spessissimo e hai un modello predittivo infallibile o gli intoppi per strada, le code ai controlli e al checkin sono altamente imprevedibili e dipendono dalle lune e dall'imprevidenza nella gestione del personale e ogni nazione, ogni aeroporto fa storia a se. Se sei un normale cittadino prendere dei bei margini e' indispensabile, a meno che tu abbia un biglietto open e sali sul primo che passa come si faceva una volta sul Milano Roma, prima dell' 11/9 intendo. Andare in stazione in centro invece che in apt non e' solo piu' veloce, e' anche soggetto a meno imprevisti.

In certe nazioni fanno controlli (piu' veloci) anche prima di salire sui treni, magari questa cosa che potremmo elegantemente definire "un dito nel c." ce l'avremo in una certa misura anche con i treni. Ma per ora no.

Poi magari la tecnologia e la gestione della paranoia velocizzera di nuovo le procedure anche con gli aerei. La menata dei liquidi e' finita, quella di wifi e chiamate in fase di terminazione.

Secondo me chi lavora nel settore a questo dovrebbe mirare. E' finito il tempo in cui si ottimizzano solo i cicli macchina dei mezzi, mentre i passeggeri chissenefrega li passi da un'area di stoccaggio all'altra come pallet, perche' il pallet ha le gambe e se puo' va con il treno dove non sei trattato come un pacco, anche se paghi fast track o altro.

Volare deve ridiventare un'esperienza piacevole e magari c'e la tecnologia per migliorare le procedure di imbarco e la sicurezza. Il mio sogno e' tornare a salire a bordo come se fosse un bus, se poi mentre entro mi riconoscono e mi schedano , o mi indirizzano per ottimizzare l'accesso al mio posto, ma senza rompere le p, allora va bene.
 
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O voli spessissimo e hai un modello predittivo infallibile o gli intoppi per strada, le code ai controlli e al checkin sono altamente imprevedibili e dipendono dalle lune e dall'imprevidenza nella gestione del personale e ogni nazione, ogni aeroporto fa storia a se. Se sei un normale cittadino prendere dei bei margini e' indispensabile, a meno che tu abbia un biglietto open e sali sul primo che passa come si faceva una volta sul Milano Roma, prima dell' 11/9 intendo. Andare in stazione in centro invece che in apt non e' solo piu' veloce, e' anche soggetto a meno imprevisti.

In certe nazioni fanno controlli (piu' veloci) anche prima di salire sui treni, magari questa cosa che potremmo elegantemente definire "un dito nel c." ce l'avremo in una certa misura anche con i treni. Ma per ora no.

Poi magari la tecnologia e la gestione della paranoia velocizzera di nuovo le procedure anche con gli aerei. La menata dei liquidi e' finita, quella di wifi e chiamate in fase di terminazione.

Secondo me chi lavora nel settore a questo dovrebbe mirare. E' finito il tempo in cui si ottimizzano solo i cicli macchina dei mezzi, mentre i passeggeri chissenefrega li passi da un'area di stoccaggio all'altra come pallet, perche' il pallet ha le gambe e se puo' va con il treno dove non sei trattato come un pacco, anche se paghi fast track o altro.

Volare deve ridiventare un'esperienza piacevole e magari c'e la tecnologia per migliorare le procedure di imbarco e la sicurezza. Il mio sogno e' tornare a salire a bordo come se fosse un bus, se poi mentre entro mi riconoscono e mi schedano , o mi indirizzano per ottimizzare l'accesso al mio posto, ma senza rompere le p, allora va bene.
Quoto ogni parola.
 

uncomfortable

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Concordo, poi dipende da cosa devi fare, perché è tutta questione di fretta. Con l'aereo qualcosa probabilmente si risparmia come tempo ma lo si paga in stress.
Poi come giustamente dici ognuno fa i conti sulle proprie esigenze, ovvio che chi abita a fianco dell'aeroporto o deve fare un meeting in zona aeroporto avrà un netto vantaggio per l'aereo e viceversa vale per chi deve recarsi da centro a centro. Il punto è che richiesta c'è e sarà sempre più competizione fra aereo e treno.
Siete veramente stressati quando prendete l'aereo? Mah...
 

romaneeconti

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Siete veramente stressati quando prendete l'aereo? Mah...
per me che per trent'anni anni salivo su un aereo di media ogni tre giorni e specie per come si vola adesso direi proprio di si. Forse sei molto giovane e non hai ben contezza di come si volava negli anni 80 e 90 e l'11/9 ha si cambiato molte cose ma il peggio doveva arrivare ed e' quel che vedi oggigiorno. la vita va avanti, cio' che oggi certuni definiscono "progresso" e' molto soggettivo e dipende dai punti di vista. La deregulation non e' che abbia fatto fare passi avanti, anzi. ma ci sarebbe da scrivere un intero capitolo al riguardo e non si puo' concentrare il proprio pensiero in poche righe. per quanto mi riguarda adesso volo soltanto se strettamente necessario. Il vero progresso in questi ultimi vent'anni non e' stato fatto nel settore aereo ma in quello ferroviario, ovunque.
 

uncomfortable

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per me che per trent'anni anni salivo su un aereo di media ogni tre giorni e specie per come si vola adesso direi proprio di si. Forse sei molto giovane e non hai ben contezza di come si volava negli anni 80 e 90 e l'11/9 ha si cambiato molte cose ma il peggio doveva arrivare ed e' quel che vedi oggigiorno. la vita va avanti, cio' che oggi certuni definiscono "progresso" e' molto soggettivo e dipende dai punti di vista. La deregulation non e' che abbia fatto fare passi avanti, anzi. ma ci sarebbe da scrivere un intero capitolo al riguardo e non si puo' concentrare il proprio pensiero in poche righe. per quanto mi riguarda adesso volo soltanto se strettamente necessario. Il vero progresso in questi ultimi vent'anni non e' stato fatto nel settore aereo ma in quello ferroviario, ovunque.
Questione di punti di vista.
Personalmente faccio sempre notare che il "si stava meglio quando si stava peggio" implica anche che "quando si stava meglio" un biglietto intercontinentale costava come tre mesi di stipendio di un impiegato - ovviamente più gente vola più è necessario avere procedure per "processare" tutte queste persone e inevitabilmente ci sono delle seccature in più.
Sulla deregulation ci ho fatto la tesi di laurea + un master, e per me sono molti più i vantaggi degli svantaggi (che sono rimasti confinati in situazioni molto precise e circoscritte).
Lo stress per me è altra roba, comunque siamo sempre lì: non tutti i gusti sono alla vaniglia
 

londonfog

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Londra
Questione di punti di vista.
Personalmente faccio sempre notare che il "si stava meglio quando si stava peggio" implica anche che "quando si stava meglio" un biglietto intercontinentale costava come tre mesi di stipendio di un impiegato - ovviamente più gente vola più è necessario avere procedure per "processare" tutte queste persone e inevitabilmente ci sono delle seccature in più.
Sulla deregulation ci ho fatto la tesi di laurea + un master, e per me sono molti più i vantaggi degli svantaggi (che sono rimasti confinati in situazioni molto precise e circoscritte).
Lo stress per me è altra roba, comunque siamo sempre lì: non tutti i gusti sono alla vaniglia
Mode OT on
Io volo da quando avevo sei mesi (ho 69 anni), ci sono stati molti cambiamenti. Deregulation a parte

1) Fino a tutti gli anni sessanta, viaggiare in aereo era una cosa eccezionale, la scelta normale era treno o nave. Volare non era un trasporto di massa, aerei più piccoli, biglietti più cari. Il servizio che ricevevi in economy era paragonabile alla business attuale (almeno delle europee e nordamericane) ma i costi erano anche paragonabili alla business attuale (se non più alti). C'erano meno voli.
2) Prima dei "dirottamenti" gli aeroporti non avevano controlli di sicurezza. Io ricordo quando comparvero i primi metal detector e, anche nei voli nazionali, non era più possibile per chi ti accompagnava arrivare fino al gate. I terroristi hanno usato "tecnologie" sempre più' sofisticate e, per forza di cose, i controlli sono aumentati in quantità e durata,
3) Volare e' oramai un trasporto di massa. Aerei più grandi e aeroporti più affollati, questo ha portato alla necessita' di presentarsi prima. Adesso l'imbarco chiude venti minuti prima della partenza, negli anni 80 io arrivavo a LHR 45 minuti prima di prendere un volo per JFK e salivo tranquillamente. Queste considerazioni fanno si che i tempi di viaggio totali si siano allungati fortemente e renda l'alta velocità' (almeno in Italia, Francia, Germania e Spagna) concorrenziale all'aereo per voli al di sotto dei 90 minuti. Tanto concorrenziale che adesso e' più caro usare l'alta velocità dell'aereo in molti casi.
4) Alla fine della fiera ci sono le preferenze personali.

Mode OT Off
 

romaneeconti

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Questione di punti di vista.
Personalmente faccio sempre notare che il "si stava meglio quando si stava peggio" implica anche che "quando si stava meglio" un biglietto intercontinentale costava come tre mesi di stipendio di un impiegato - ovviamente più gente vola più è necessario avere procedure per "processare" tutte queste persone e inevitabilmente ci sono delle seccature in più.
Sulla deregulation ci ho fatto la tesi di laurea + un master, e per me sono molti più i vantaggi degli svantaggi (che sono rimasti confinati in situazioni molto precise e circoscritte).
Lo stress per me è altra roba, comunque siamo sempre lì: non tutti i gusti sono alla vaniglia
Infatti ho premesso che ci vorrebbe un capitolo intero per argomentare e analizzare meglio la questione!
 

tiefpeck

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Back to Fischamend
D'accordissimo che non tutti i gusti sono alla vaniglia, ma sono dalla parte di chi dice che volare non è un'esperienza piacevole. Ho ricominciato a volare almeno una volta al mese, perlopiù sul medio o lungo raggio, e per lavoro: chi ha un profilo di viaggiatore diverso forse non si riconoscerà nelle mie considerazioni.

Dal mio punto di vista non è tanto affliggente l'esperienza di volo (che pure in barbon class è tutt'altro che piacevole, tra spazi ridottissimi, sbobba tossica ed assistenti di volo seguaci della mitica capocabina del Savoia Marchetti di Fantozzi) quanto quello che c'è intorno.

L'aeroporto ha poco a che vedere con l'imbarco, e tantissimo con la vendita di paccottiglia a prezzi esorbitanti, e di cibi ancor più cari il cui unico comune denominatore è l'assalto alle coronarie. (Nota bene: escludo dall'elenco dei negozi inutili Victoria's Secret e simili, che hanno la funzione fondamentale di permettere l'acquisto di accessori specializzati a uomini di mezza età che ne necessitano a destinazione, di solito non coincidente con il luogo di residenza.) Io voglio passare i controlli di sicurezza ed andare in lounge o al gate, non fare la maratona dell'inutile. Non è nel mio interesse che si approfitti del fatto che bisogna andare in aeroporto per massimizzare la possibilità di spillarmi quattrini con la stessa logica delle slot machines a Las Vegas.

Il viaggio verso o dall'aeroporto è diventato un assalto alla diligenza da parte di chiunque ne possa approfittare: non sono sicuro se è moralmente meglio il tossico che batte moneta mentre faccio il biglietto alla macchinetta per il treno a Termini, o Trenitalia che moltiplica il prezzo del biglietto senza motivo altro che la destinazione. E a Torino è lo stesso, tra arrivo a Porta Nuova in scenari da guerrieri della notte e sovrapprezzo dell'autobus ("per sostenere la mobilità altrui") -- e la stazione ferroviaria a Caselle, già rimossa dal corpo aerostazione per non disturbare i tassisti, permette da un bel po' di andare solo a Venaria Reale, un tragitto evidentemente utilissimo per i fans di Elisa di Rivombrosa. E sono certo che nel resto d'Italia si possa continuare tra peoplemover ed ammennicoli vari.

Quanto sia importante il passeggero per il sistema si è visto quest'estate, con aeroporti al delirio causa mancanza personale e compagnie aeree tutto sommato condiscendenti, e governi, comprese le varie autorità di protezione del consumatore, a rimorchio, visto che misure efficaci verso scandali come quello di AMS non si sono viste.

L'argomento che questo è il costo per avere biglietti meno cari non regge sempre. Sicuramente vale in Italia, dove ci sono state rotte nazionali che hanno dato extraprofitti straordinari a fornitori monopolistici. Ma ricordo di avere già postato da qualche parte statistiche con dati attualizzati che dimostrano come sulle rotte internazionali ed intercontinentali più o meno siamo lí come prezzi, anche a voler prescindere dal crollo verticale nella qualità del servizio. E questo senza tener conto del fatto che tra Covid (che tuttora si sente in Asia) e prezzo del carburante i prezzi dei biglietti quest'anno sono davvero cari, ma molto più cari di pre-Covid o anche primo anno di Covid quando quel poco che volava purtroppo era spesso vuoto.
 

romaneeconti

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D'accordissimo che non tutti i gusti sono alla vaniglia, ma sono dalla parte di chi dice che volare non è un'esperienza piacevole. Ho ricominciato a volare almeno una volta al mese, perlopiù sul medio o lungo raggio, e per lavoro: chi ha un profilo di viaggiatore diverso forse non si riconoscerà nelle mie considerazioni.

Dal mio punto di vista non è tanto affliggente l'esperienza di volo (che pure in barbon class è tutt'altro che piacevole, tra spazi ridottissimi, sbobba tossica ed assistenti di volo seguaci della mitica capocabina del Savoia Marchetti di Fantozzi) quanto quello che c'è intorno.

L'aeroporto ha poco a che vedere con l'imbarco, e tantissimo con la vendita di paccottiglia a prezzi esorbitanti, e di cibi ancor più cari il cui unico comune denominatore è l'assalto alle coronarie. (Nota bene: escludo dall'elenco dei negozi inutili Victoria's Secret e simili, che hanno la funzione fondamentale di permettere l'acquisto di accessori specializzati a uomini di mezza età che ne necessitano a destinazione, di solito non coincidente con il luogo di residenza.) Io voglio passare i controlli di sicurezza ed andare in lounge o al gate, non fare la maratona dell'inutile. Non è nel mio interesse che si approfitti del fatto che bisogna andare in aeroporto per massimizzare la possibilità di spillarmi quattrini con la stessa logica delle slot machines a Las Vegas.

Il viaggio verso o dall'aeroporto è diventato un assalto alla diligenza da parte di chiunque ne possa approfittare: non sono sicuro se è moralmente meglio il tossico che batte moneta mentre faccio il biglietto alla macchinetta per il treno a Termini, o Trenitalia che moltiplica il prezzo del biglietto senza motivo altro che la destinazione. E a Torino è lo stesso, tra arrivo a Porta Nuova in scenari da guerrieri della notte e sovrapprezzo dell'autobus ("per sostenere la mobilità altrui") -- e la stazione ferroviaria a Caselle, già rimossa dal corpo aerostazione per non disturbare i tassisti, permette da un bel po' di andare solo a Venaria Reale, un tragitto evidentemente utilissimo per i fans di Elisa di Rivombrosa. E sono certo che nel resto d'Italia si possa continuare tra peoplemover ed ammennicoli vari.

Quanto sia importante il passeggero per il sistema si è visto quest'estate, con aeroporti al delirio causa mancanza personale e compagnie aeree tutto sommato condiscendenti, e governi, comprese le varie autorità di protezione del consumatore, a rimorchio, visto che misure efficaci verso scandali come quello di AMS non si sono viste.

L'argomento che questo è il costo per avere biglietti meno cari non regge sempre. Sicuramente vale in Italia, dove ci sono state rotte nazionali che hanno dato extraprofitti straordinari a fornitori monopolistici. Ma ricordo di avere già postato da qualche parte statistiche con dati attualizzati che dimostrano come sulle rotte internazionali ed intercontinentali più o meno siamo lí come prezzi, anche a voler prescindere dal crollo verticale nella qualità del servizio. E questo senza tener conto del fatto che tra Covid (che tuttora si sente in Asia) e prezzo del carburante i prezzi dei biglietti quest'anno sono davvero cari, ma molto più cari di pre-Covid o anche primo anno di Covid quando quel poco che volava purtroppo era spesso vuoto.
Sostanzialmente concordo su molti punti.
 

Farfallina

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Siete veramente stressati quando prendete l'aereo? Mah...
Sicuramente in diverse occasioni può essere causa di stress. Ne potrei raccontare a decine di casi. Non che con il treno sia tutto rose e fiori, ma spazi a bordo, possibilità di mangiare mediamente meglio, non doversi preoccupare del bagaglio e di farsi pelare a raggiungere l'aeroporto sono fonti di stress che in diversi casi fanno evitare l'aereo.
 

indaco1

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A volare io mi diverto, e molto. Mi piace molto, frequento questo forum perche' mi piace.

Ma richiede senz'altro molti piu' adempimenti, attenzioni e azioni che salire su altri mezzi di trasporto.

[mode faceto e manipolatorio ON]

Vediamo le alternative con il mezzo di trasporto a) e il mezzo b) :

a) Prenotazione online piu' semplice e devo essere in banchina per salire al momento della partenza senza mai mollare il mio bagaglio, a bordo vado a zonzo quasi liberamente, e stop.

b) Prenotare online e' piu' complesso, devo stare piu' attento e mettere piu' dati, mi fanno pagare per stare seduto vicino ai copagni di viaggio e superare pagine di tentativi di appiopparti servizi aggiuntivi, dare il documento stando attento perche' se in nomi non quagliano e' un guaio, poi ricomincio da capo per fare checkin online (con la vaga promessa di fare meno coda in apt), poi devo fare un viaggio via terra che tendenzialmente richiede un cambio in piu' (e' un medione spannometrico, ovviamente) e/o trovare un parcheggio con o senza navetta, camminare e/o prendere freddo, arrivare al terminal e leggere i quadri per trovare il banco checkin/drop bagaglio, fare una coda che a seconda della fortuna puo' essere anche molto pallosa (anche se ho fatto il checkin online) e/o trafficare con le macchinette capendo come fare, mettere la striscia sul bagaglio (a BGY con FR) o me la mettono loro (e non mi dite che potrei viaggiare senza bagaglio, i confronti vanno fatti a parita' di servizio e tendenzialmente mi piace cambiare vestiti e biancheria a seconda del clima e del contesto o per igiene personale, e portarmi qualche gadget e strumento, sono viziato) quindi lasciare il bagaglio con la speranza e l'angoscia di rivederlo intero e non fradicio o sventrato, poi altro supercodone anche qui se la sfortuna si accanisce puo' essere molto palloso, poi svutatasche, togli cintura e vedi uno dei pochi effetti negativi del perdere peso quando ti cascano i calzoni in aeroporto, a volte togli anche le scarpe e cammini con i calzini dove altri hanno camminato con le scarpe dopo la toilette, poi devo rimettermi in sesto assicurandomi di non aver dimenticato niente, azz ho dimenticato di tirare fuori il tablet mi arresteranno? Devo rileggere i quadri per trovare il gate (e se non c'e' ancora devo periodicamente andare a vedere dov'e') camminare a lungo avanti e indietro per l'aeroporto, assicurami di aver fatto bene pipi' perche' se lato corridoio c'e' un dormiglione sovrappeso meglio avere autonomia fino all'arrivo, E poi al momento della chiama hai l'annoso dilemma se alzarsi prima e stare a lungo in coda di nuovo, oppure aspettare seduto con il rischio che il bagaglio a mano non ci stia e te lo mettano nella stiva con rischio di un altro pasticcio al transito (o hai il bagaglino che sta sotto il sedile dove peraltro e' sporco delle suddette scarpe ma chi e' con te no o non ha i nervi saldi per aspettare seduto nonostante tutte le tue rassicurazioni che non partiranno senza di noi), poi coda lunga se c'e' il jetbridge su un solo portello, gelo, pioggia e sbattimenti se c'e' il bus (che a tutti gli effetti e' un'altra tratta del viaggio) va gia meglio se l'aero e' vicino e vai a piedi all'imbarco da entrambe le porte, discussioni e litigi per dove mettono il bagaglio quelli davanti con ingorghi in coda, poi ti siedi piu' scomodo e senza la possibilita' di alzarsi facilmente o con rischio di prendere il carrello nel ginocchio, e poi urla di bambini o di vicini chiaccheroni, calci nella schiena, sbattacchiamenti durante il volo con allacci e slacci multipli (se stai seduto e buono meglio), vaga paura atavica irrazionale di chi e' con te che devi consolare, poi atterraggio, attesa prima di disimbarcare che e' come attendere prima di espletare una funzione che desideri e genera altre vaghe sofferenze, processo a ritroso, ricerca del percorso e preparazione alla roulette russa del bagaglio, e poi all'uscita e ad un transfer con una tratta in piu' o al noleggio o al taxi piu' costoso che il mezzo a)....

Se non e' stress questo non siamo d'accordo sulla definizione di stress.

[mode faceto e manipolatorio OFF]

Ovviamente e' possibilissimo descrivere un viaggio in treno da incubo, anche su un AV. Era solo per rendere l'idea di cos'e' lo stress.
 
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