Ita Airways, arriva il nuovo piano industriale. Ora i negoziati finali con Lufthansa
di Leonard Berberi25 feb 2023
Ita Airways, arriva il nuovo piano industriale. Ora i negoziati finali con Lufthansa
Inegoziati tra Tesoro e Lufthansa su Ita Airways entrano nel vivo. Tra la fine della settimana prossima e l’inizio di quella successiva saranno esaminati i due piani industriali — uno redatto dal vettore tricolore, l’altro da quello tedesco — della compagnia italiana nel periodo 2023-2027. Il documento di mediazione finirà nell’accordo preliminare che salvo intoppi sarà firmato nella seconda metà di marzo e che si pone l’obiettivo di far entrare in minoranza (40%) il colosso di Colonia. Lo dicono al Corriere fonti governative. Che spiegano pure come non ci sia più tempo da perdere e che Lufthansa sia rimasta l’ultima opzione per dare un futuro all’azienda.
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Le sfide
Gli esperti sottolineano che l’obiettivo di Lufthansa è quasi miracoloso: rendere profittevole un’aviolinea che nella sua precedente vita, Alitalia, non ha quasi mai fatto utili. Ma ricordano che con questa mossa i tedeschi investirebbero su un mercato — quello italiano — che vale 19 miliardi di euro (nel 2019), potrebbero riportare a galla un marchio storico (Alitalia) e usare Roma Fiumicino come snodo verso il Sud del mondo. Con Linate e Malpensa il gruppo espanderebbe la sua presenza in un territorio che entro le due ore di auto dagli scali «raggiunge» 19,5 milioni di persone e 737 miliardi di euro di Pil.
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Gli accordi commerciali
Negli ultimi giorni gli emissari di Lufthansa sono stati nel quartier generale di Ita per altre expert session. C’è pure da organizzare l’operatività del periodo di «interregno» che cade nel periodo dove il settore registra i maggiori guadagni: la stagione estiva (fine marzo-fine ottobre). Fonti franco-americane fanno filtrare al Corriere che Delta Air Lines e Air France-Klm hanno preannunciato a Ita lo stop alla collaborazione che porta nelle casse del vettore tricolore 270 milioni di euro ricavi. Per questo l’azienda italiana potrebbe correre ai ripari firmando uno special prorate agreement con United Airlines e «salvare» 200 milioni.
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L’Europa
Fonti della Direzione generale della Concorrenza Ue spiegano al Corriere che è stato avviato un confronto informale con italiani e tedeschi sul dossier. Gli uffici guidati dalla commissaria Margrethe Vestager dovrebbero dare l’ok tra la seconda metà di luglio e inizio agosto. Il vero business plan terrà conto delle correzioni di Bruxelles che, è quasi certo, riguarderanno pure il rilascio di alcuni slot a Fiumicino, Linate e Francoforte. È solo a quel punto che Lufthansa potrà iniziare a gestire Ita, puntando da subito a ridurre le perdite attraverso le sinergie commerciali e industriali.
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I piani
I tedeschi vogliono rendere Roma Fiumicino quinto hub del gruppo — assieme a Francoforte, Monaco, Zurigo e Vienna —, far volare Ita in Africa, espanderla nel Nord e Sud America. E proprio quest’ultima è tornata alla ribalta con la decisione di Iag (holding di British Airways e Iberia) di prendersi tutta Air Europa — presente in quella parte del globo — rilevando l’altro 80% per 400 milioni. Si attende nelle prossime settimane l’offerta di Air France-Klm per Tap Portugal.
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Le alleanze
Non solo. Una volta con Lufthansa nell’azionariato Ita dovrà traslocare in Star Alliance, una delle tre maxi-alleanze dei cieli (le altre sono SkyTeam, dove si trova oggi l’azienda italiana, e oneworld). Ma questo richiederà alcuni mesi. I maggiori benefici sul Nord Atlantico si aspettano dall’ingresso di Ita in «A++», la joint venture transatlantica di Lufthansa con United e Air Canada. Il via libera, in particolare del Dipartimento Usa dei Trasporti, dovrebbe arrivare non prima dell’estate 2024. La joint venture è l’accordo commerciale preferito dai vettori perché consente a chi aderisce di pianificare insieme le rotte, le frequenze, gli orari, le tariffe, gestendosi i clienti e condividendo, ognuno per la sua parte, costi, ricavi e profitti.
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Le opportunità
Da segnalare che la guerra in Ucraina sta spingendo i flussi tra Nord America e India (mercato in forte espansione) a fare scalo in Europa perché i vettori statunitensi e canadesi non possono sorvolare la Russia data la chiusura dello spazio aereo agli occidentali. Ecco perché Ita — a trazione Lufthansa — dovrà cercare di catturare pure parte di quel traffico, facendoli arrivare prima a Fiumicino, magari collaborando non solo con i tedeschi, ma anche con quelli che dovrebbero essere i nuovi alleati oltreoceano: Air Canada e United.
lberberi@corriere.it
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