Il problema è il valore aggiunto (reale o percepito) dei servizi di terra. Fimo a quando le compagnie aeree non percepiranno il valore di avere un handling efficiente non ne usciremo. Il mercato, di suo, sta lavorando e anche bene. Ad esempio le LC, introducendo il concetto che portare bagagli in stiva costa e chiedendo al pax i relativi costi hanno alleggerito il carico di lavoro della parte movimentazione.Dissento.
"Monopolio" = disservizio. Monopolio supervisionato dalla CAA locale = circo equestre a tre piste, secondo me. Basti guardare a HAL, che ha il monopolio dell'assistenza ai disabili, e che fa un lavoro indegno da sempre. Ci saranno almeno 2000 rapporti alla CAA a trimestre e la situazione fa schifo dal 2010. E dico dal 2010 solo perche' e' l'anno in cui sono entrato a lavorare nell'industria, verosimilmente avra' fatto schifo da prima.
La concorrenza serve e deve esistere, altrimenti ti trovi con handler infimi e servizi peggiori di quelli di prima. Piuttosto, sarebbe meglio avere dei livelli minimi di servizio regolati a norma di legge. Ma la cosa piu' importante - e purtroppo impossibile, al momento - sarebbe di finirla con questa continua pretesa di ridurre i non-fuel costs. Ma per ottenere questa rivoluzione copernicana servirebbe che gli investitori smettano di chiedere dividendi, e che ai CEO cresca una prestanza gonadica quantomeno visibile.
Il problema è sempre far capire al pax che il trasporto aereo costa e i servizi a terra pure.
Se oggi le compagnie si possono permettere di fare le gare al ribasso a fronte di livelli di servizio in discesa verticale è proprio perché non sono riuscite (non hanno mai tentato) di far capire al passeggero che è meglio pagare il biglietto 5 copechi in più ma evitare di aspettare bagaglio 2 ore al nastro o attendere 20 minuti fermo ai remoti perché non arriva la scaletta.