Thread ITA Airways: LH presenta l’offerta per quota di minoranza


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Sciamano

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25 Agosto 2021
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Devo andare a LHR (e proprio LHR) nelle prossime settimane; non prenoto ITA vista la situazione, ma altri colleghi che hanno i loro voli HK su vari operativi AZ mi dicono di non avre ricevuto nulla per cui stanno tranquilli. E leggendo la tua testimonianza e conoscendo la comunicazione ITA mi viene in mente la famosa risposta alla Fiat Duna in vendita..."Mauri', magna tranquillo..."

Tornando a te, certamente una priority WL e intanto repro via LIN CDG AMS o wherever, su questo non ci piove! Sorry 'bout that!
C'è anche il comodo LCY LIN FCO :)
Comunque tutto risolto; contattati ieri dopo che avevo messo un alert per un posto in eco e tkt regolarmente riemesso (questo è ciò che dico, non deve il pax a dover avere vie alternative per controllare la availability di un volo su cui deve essere riprotetto o peggio ancora monitorare il loro sito giorno e notte, notte e giorno)
Comunque un backup BA ce l'ho da tempo, per avere margini di manovra, anche per casi come questo.
 

13900

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E invece è la solita polemica.
Io sostengo che fosse inopportuno mettersi a minacciare scioperi e trattare in fretta e furia aumenti per tornare a retribuzioni AZ pre-crisi durante una trattativa complessa come quella con LH e sostenendo che ITA è uscita dalla fase di start-up raddoppiando sostanzialmente i compensi e dando premi vari di risultato e welfare. Tantopiù visto come vanno i conti.
Idem per le migliaia di assunzioni deliberate in fretta e furia prima dell'arrivo dei tedeschi.
Tu invece hai attaccato prendendo la posizione opposta e citando pure articoli di giornale di ispirazione sindacale hai preso per buono che dietro a questo ci fosse la sapiente regia di LH (cosa che a me sempre la copertina di Linus del colpo di mano fatto prima dell'arrivo dei tedeschi).
Guarda caso ora si parla di tedeschi che hanno dubbi su prezzo, aumento flotta e quindi assunzioni, ecc...
A me viene il sospetto che non fosse stato concordato o perfino ispirato un granché da parte dei tedeschi e ribadisco che solitamente quando si fanno operazioni di questo tipo le si fa post entrata del partner industriale e non in fretta e furia prima dell'entrata, ovviamente se si vogliono far le cose per bene.
Ma tu continua pure con la tua polemica, vedrai che otterrai grandi risultati a cercare i dati dove non possono esserci invece che chiederli nella tua veste di blogger/esperto divulgatore direttamente agli uffici preposti oppure come cittadino indignato ai vari referenti politici.
Io resto della mia idea dell'inopportunità, tu resta della tua opposta.
Se poi LH si sfila condividendo la mia posizione poi non indignarti se chi ha propiziato ciò (che è lo stesso che ha propiziato l'idea opposta alla mia che tu sostieni) partorirà l'ennesimo salvataggio contando sulle tasche di pantalone.
Io spero ardentemente che tu stia trollando, perchè se pensi veramente che io stia facendo le veline sindacali, o che abbia "preso per buono articoli di ispirazione sindacale" quando ho messo in prefazione a tutto ciò che ho scritto che era un volo pindarico, allora mi sa che ci sono dei problemi veri e propri.

Torno a ripetere: la mia domanda è di sapere come vanno i conti. Questa è la conditio sine qua non per discutere. Punto. L'unico modo per avere una discussione seria sul costo del lavoro è quella di vedere qual è l'incidenza de lavoro sui costi totali. L'ultima volta che si abbiamo avuto dei dati, per il 2019, 'overhead' era 0.6 cent su un totale di 7.2 (escluso handling). Ora a quanto siamo?

Questo è quello che chiedo. Chiedo i dati. Perchè alla fine è questo che mi piace sapere, mi piace leggere le analisi di gente come Robert Boyle, o provare a capirci qualcosa anch'io.

Ce li hai? Bene, condividili. Tanto si sa che le cose vanno, ancora una volta, male. Io non capisco perchè devi, invece, subito buttarti a pesce nel far casino come se fossimo al mercato. Anche perchè, te l'ho già detto più di una volta quando mi hai dato del drogato/ubriacone, gente molto più brava di te ha provato a farmi incazzare (e faccia a faccia, non nascondendosi dietro a un nickname).

Comunque, la chiudo qui.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Guarda che il gioco del privilegiato non attacca, soprattutto con me che per più di 15 anni sono sempre stato quello di serie B rispetto ai miei colleghi. Detto ciò, discutevo il fatto di continuare a cercar di far passare come se avessimo ottenuto chissà cosa quando hanno solo eliminato una deroga all’applicazione del contratto. Contratto che è nuovo e non è quello della vecchia AZ (che a sua volta già non era quello dell’AZ precedente). Contratto che ti paga ai livelli della vecchia CYL al quale era applicata una deroga che vedeva riconoscere delle tabelle retributive ancora più basse. Non mi interessa più di tanto disquisire sulla faccenda e entrar nei dettagli che lascia il tempo che trova. Dico solo che è stucchevole sta crociata contro di noi, male assoluto.
Tranne un unico refrain che ormai qui conosciamo da anni, non vedo crociate verso di voi nè indirizzi a te specificatamente rivolti amico mio.
Le considerazioni generali sullo stato del mercato in Italia e nel nostro specifico perimetro sono applicabili infatti a svariati casi, troppi casi.
Credo che la questione AZ sia però atipica e per questo motivo c’è un’aggravante nella isterica gestione che la riguarda, tutto qui.
E penso anche sia lecito, soprattutto se appunto consideriamo quei tanti casi dove il mercato e i rapporti di lavoro sono regolati come possono esserlo nel quadro peggiore possibile.
 
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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Scusa se facciamo tutti polemica. Per fortuna ci sei tu che smorzi sempre i toni!
Non sono stata io a chiamare in causa 13900 ma lui (e tu a seguire) che riproponete il solito giochino che ormai ha stancato.
E il bello che dopo avermi attribuito ormai ogni incarico possibile in AZ, ITA e fra un po' anche in LH siete ancora qui a fare i verginelli.
Comunque basta avere l'onestà intellettuale di andare indietro di qualche post e si troverà il solito attacco con il giochino vecchio e stravecchio e la solita sterile pelemica su ASK CASK ecc...ecc... che viene a chiedere polemicamente sul forum invece di andare a chiederle faccia a faccia a Lazzerini alla prima press conference o tartinata varia dove potrebbe aver accesso e chiederlo direttamente all'A.D.
Abbiamo capito che ITA non fornisce i dati di suo interesse, non è che se lo utilizza come polemica ciclicamente qua cambia qualcosa.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Da quello che si legge sulla stampa in questi giorni il problema sono i troppi aerei messi in flotta e gli ordini fatti. Problema del management, noi certo dei naviganti e dei loro stipendi.
Se il problema è quello, speriamo che non lo sia perché altrimenti non è un problema da poco, perché non ti chiedi chi ha spinto per questi ordini?
Chissà perché ti sfugge che la questione era ed è: " piena ri-occupazione, 1200 assunzioni di naviganti da farsi prima di subito, affrettarsi a dichiarare finita la fase di start up (con oltre 500 milioni di perdita). Non vedi un filo populista dietro a tutto questo? Non vedi un problema quando gli ordini sono legati all'aumento del personale e non a quello che ci vuoi fare con quelle macchine? Siamo già arrivati al giochino del manager incapace per giustificare la dettatura politico sindacale? Sarà per questo che si aveva tutta questa fretta di chiudere gli accordi prima dell'arrivo dei competenti tedeschi, perché tutta questa smania di trattare con incapaci invece che con i competenti manager Lufthansa?
Perché non si fa lo sforzo di guardare oltre il solito buonismo (e nessuno attacca i poveri aa/vv o EI-MAW che sono le ultime ruote del carro e quelli che salverei personalmente se potessi ma che sono il paravento per salvare chi è 30 anni che banchetta dietro al paravento).
Vi pare normale procedere i fretta e furia durante una operazione di merger di questo tipo ad assunzione di oltre 1/3 di naviganti extra (il piano industriale verrà varato prossimamente, intanto mesi fa si deliberavano le assunzioni!) e di deliberare aumenti di circa il 50% degli stipendi?
Non vi pare un po' inopportuno dato il momento e la situazione di ITA?
E infine il domandone finale al quale dovreste rispondere sinceramente? Se ITA fosse vostra, con i vostri soldini in ballo, avreste fatto tutto ciò?
 

imac72

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28 Aprile 2021
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invece di andare a chiederle faccia a faccia a Lazzerini alla prima press conference o tartinata varia dove potrebbe aver accesso e chiederlo direttamente all'A.D.
Casomai succedesse veramente qualcosa del genere - non da @13900 ma da un giornalista serio e preparato - avrei paura della risposta che AD potrebbe dare - si forse conosce a livello generale KPIs come CASK,RASK, etc ma non ha nessuna nozione di come si diminuisce un CASK e si aumenta un RASK, mancano semplicemente le competenze…. E’ li dal 2017 in posizioni chiavi, continua a perdere soldi da sempre e sempre di più (con metà della flotta) ma è sempre lì’, misteri italiani o forse meglio dire che solo in Italia possono succedere alcune cose…
 
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B77W

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28 Novembre 2011
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Io sostengo che fosse inopportuno mettersi a minacciare scioperi e trattare in fretta e furia aumenti per tornare a retribuzioni AZ pre-crisi durante una trattativa complessa come quella con LH e sostenendo che ITA è uscita dalla fase di start-up raddoppiando sostanzialmente i compensi e dando premi vari di risultato e welfare. Tantopiù visto come vanno i conti.
Idem per le migliaia di assunzioni deliberate in fretta e furia prima dell'arrivo dei tedeschi.
Credo che la minaccia dello sciopero sia stato un teatrino ben orchestrato fra sindacati e azienda per giustificare l'aumento e farlo passare come "male minore" agli occhi del compratore, che ovviamente tutto vuole meno che impelagarsi in beghe legali e sindacali, come già vediamo.

Ciò detto, una discreta fetta di popolazione navigante è stata assunta recentemente e non vedrà l'aumento per i prossimi 15 mesi o poco meno, quindi non è inverosimile pensare che per allora si creerà una situazione (ovviamente già vista in passato) di blocco degli scatti, naturalmente col benestare sindacale sull'onda della massima "son tempi difficili e non si poteva fare di meglio". Ad oggi credo che l'azienda subisca degli esborsi ben più consistenti dovuti alle già note problematiche ereditate da AZ, fra manager che percepiscono emolumenti non coerenti con gli effettivi risultati e amenità varie (come equipaggi in sosta per giorni interi sul corto raggio, che tutto mi sembra meno che una gestione efficiente del personale).
 
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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Secondo me puo' darsi che ci sia un equivoco di fondo:
- i rappresentanti del governo credono di essere in posizione di forza.
- i tedeschi sanno di essere in posizione di forza.

In questo scenario, i tedeschi hanno tutto l'interesse a prendere tempo, balbettare e lasciare che ITA segua la parabola classica di Alitalia: se vorranno, al prezzo che vorranno e alle condizioni che detteranno, si accolleranno il barcone per evitare che finisca in mani non grate (come Delta/AF). Altrimenti saranno ben contenti di vederla fallire di nuovo, visto che il mercato che conta in Italia e' gia' saldamente in mani tedesche e non e' che ITA sia fondamentale per LH. Nel frattempo i rappresentanti italiani continuano a illudersi di poter negoziare qualcosa.

Non e' purtroppo escluso che ci si svegli un giorno con LH che si e' presa TAP; ITA che ha consumato altri due o tre miliardi, e l'ennesima ricapitalizzazione che stavolta portera' il numero di aerei a 64, il lungo raggio per geiefchei, la continuita' per la Sardegna, e la crescita di Linate.
Aggiungerei una terza variante:
- i rappresentanti di parte del governo si credono furbi e puntano alla grande nazionalizzazione con lauto banchetto. Il punto è come pensano di imporlo alla UE. Ma in fondo non è importante...
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Premetto che non sono invidioso, e sarò contento per voi se potrete avere lo stipendio non raddoppiato ma triplicato.
Benvenuti nel mondo reale, dove i lavoratori in dieci anni hanno avuto aumenti tra lo 0 ed il 5% ed aziende in condizioni ben migliori di AZ non hanno chiesto/ottenuto l'amministrazione straordinaria ed hanno chiuso senza attivare nessuna procedura che potesse portare alla CIGS (men che meno settennale) ed affidando il personale ai sussidi di disoccupazione o al Reddito di Giggetto.
Benvenuti nel mondo reale, ma sono io che ce l'ho con i naviganti del forum.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Casomai succedesse veramente qualcosa del genere - non da @13900 ma da un giornalista serio e preparato - avrei paura della risposta che AD potrebbe dare - si forse conosce a livello generale KPIs come CASK,RASK, etc ma non ha nessuna nozione di come si diminuisce un CASK e si aumenta un RASK, mancano semplicemente le competenze…. E’ li dal 2017 in posizioni chiavi, continua a perdere soldi da sempre e sempre di più (con metà della flotta) ma è sempre lì’, misteri italiani o forse meglio dire che solo in Italia possono succedere alcune cose…
E invece del solito giochino Farfallino/a che demenzialmente ci sono illustri forumisti che continuano meschinamente a fare perché non ci pone certe domande scomode?
Siamo arrivati durante una trattativa di merger con 2 dei maggiori raggruppamenti al mondo a fare CDA straordinari su straordinari con tanto di spy story per sbrigare le beghe fra presidente e AD!
L'altra cosa per la quale vengo attaccata sempre dai soliti illustri forumisti, si è mai vista una maxi assunzione di personale (con piano industriale che arriverà nel prossimo futuro) e aumenti del 50% degli stipendi durante una operazione di merger di questo tipo? Di solito prima di queste operazioni si assiste ad operazioni di macelleria sociale allucinante, altroché. Vi pare normale al di là che faccia piacere per aa/vv o EI-MAW (e sia chiaro che fa piacere anche a me, ma che futuro può avere una azienda in cui le cose vanno a rovescio?).
Se l'azienda fosse vostra vi stareste muovendo così?
Se foste i compratori, perché LH group quello sta facendo, sareste soddisfatti di ciò o sarebbe fonte di fastidio e lo usereste per abbassare il prezzo e spuntare condizioni migliori?

P.S. E come mai i vari beniamini della stampa libera sono spariti proprio ora? Sia da noti quotidiani finanziari che dai propri blog?
E invece mi piacerebbe che qualcuno la domanda gliela ponesse sia all'AD che a certi politici capipopolo ma invece si assiste solamente a polemica sui forum. L'AD che era un beniamino quando guidava la cacciata del presidente cattivone e ora è diventato un incapace come tutti quelli prima di lui e dopo di lui se non cambierà quello che c'è dietro.
 

Betha23

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22 Settembre 2015
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Hai ragione! Molto più interessante parlare della tua amica in stand by. Mi raccomando, tienimi aggiornato. Non vedo l’ora.
Perlomeno è una info utile…. State riempiendo pagine e pagine di parole al vento basate sul nulla, anzi su articoli di giornale che da anni dicono tutto e il contrario di tutto. Forse è il caso di iniziare a comprendere che i nostri fantomatici giornalisti NON SANNO UN BEL CAZZO DI NIENTE ?
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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Hai scritto a Lazzerini? Oppure puoi citofonare direttamente a CS a Colonia, sai mai che ti risponda.
Il presupposto del forum -- come di qualsiasi spazio reale o virtuale -- è quello di scriversi fra formusti per discutere, nei limiti del possibile e con le informazioni disponibili pubblicamente, di aviazione. Non credo che 13900 ritenga che fosse una buona idea minacciare scioperi e, dal punto di vista dell'azienda, finalizzare grandi aumenti in una fase così saliente della trattativa con un compratore: siamo in molti qua sul forum (sospetto che 13900 sia fra questi) a sperare che la trattativa vada a buon fine per compiere un altro piccolo passo verso la rimozione della voragine Alitalia dal bilancio della Repubblica italiana. Rimane, tuttavia, un fatto: il costo del lavoro in ITA è basso e rimarrebbe più o meno competitivo anche dopo gli aumenti (a patto di non voler confrontarsi con Volotea, ovviamente). Questo teatrino fra sindacati e azienda è oltremodo inutile perché -- aumenti o no -- ITA rimarrà un'azienda in perdita perché i fondamentali sono completamente sballati: continuano a servire urgentemente soluzioni per l'aumento dei ricavi.
 

imac72

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28 Aprile 2021
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Il presupposto del forum -- come di qualsiasi spazio reale o virtuale -- è quello di scriversi fra formusti per discutere, nei limiti del possibile e con le informazioni disponibili pubblicamente, di aviazione. Non credo che 13900 ritenga che fosse una buona idea minacciare scioperi e, dal punto di vista dell'azienda, finalizzare grandi aumenti in una fase così saliente della trattativa con un compratore: siamo in molti qua sul forum (sospetto che 13900 sia fra questi) a sperare che la trattativa vada a buon fine per compiere un altro piccolo passo verso la rimozione della voragine Alitalia dal bilancio della Repubblica italiana. Rimane, tuttavia, un fatto: il costo del lavoro in ITA è basso e rimarrebbe più o meno competitivo anche dopo gli aumenti (a patto di non voler confrontarsi con Volotea, ovviamente). Questo teatrino fra sindacati e azienda è oltremodo inutile perché -- aumenti o no -- ITA rimarrà un'azienda in perdita perché i fondamentali sono completamente sballati: continuano a servire urgentemente soluzioni per l'aumento dei ricavi.
Mi permetto di dissentire - ma non in difesa di Farfallina - bensì sulle soluzioni per l''aumento dei ricavi che sono in picchiata da oltre 30 anni tranne che dalla Summer 2022 in quanto da una parte c'è meno capacità e dall'altra pent up demand ma a partire dal 2024/2025 ci sarà ancora pressione sugli yields dovuta all'overcapacity che c'è sopratutto in Europa con le compagnie aeree - che per varie ragioni - non sono in grado di mantenere una capacity discipline che è stato da sempre il maggior problema dei margini ridicoli della compagnie aeree al netto del mondo USA.

AZ/ITA opera in un mercato incoming low yield quindi la ricetta per la profitability deve passare per forza sui costi e non parlo solo di salari ma di concetti più ampi a partire da produttività, efficienza ed essere snelli nella struttura organizzativa ed operativa, mi sembra di dire una banalità ma in Italia non c'è spazio per un vettore legacy vecchio stampo tipo ITA, devi essere tu ad adeguarti al mercato e non viceversa quindi semplicemente il business model è sbagliato, non dico un low cost model ma mixed business model ma poi la domanda diventa, in Italia abbiamo le competenze ? Se guardiamo gli ultimi managers delle compagnie aeree italiane direi proprio di no anche perché vengono scelti non su base meritocratica ma per meriti politici, portatori d'interessi o amici di amici...
 

13900

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Mi permetto di dissentire - ma non in difesa di Farfallina - bensì sulle soluzioni per l''aumento dei ricavi che sono in picchiata da oltre 30 anni tranne che dalla Summer 2022 in quanto da una parte c'è meno capacità e dall'altra pent up demand ma a partire dal 2024/2025 ci sarà ancora pressione sugli yields dovuta all'overcapacity che c'è sopratutto in Europa con le compagnie aeree - che per varie ragioni - non sono in grado di mantenere una capacity discipline che è stato da sempre il maggior problema dei margini ridicoli della compagnie aeree al netto del mondo USA.

AZ/ITA opera in un mercato incoming low yield quindi la ricetta per la profitability deve passare per forza sui costi e non parlo solo di salari ma di concetti più ampi a partire da produttività, efficienza ed essere snelli nella struttura organizzativa ed operativa, mi sembra di dire una banalità ma in Italia non c'è spazio per un vettore legacy vecchio stampo tipo ITA, devi essere tu ad adeguarti al mercato e non viceversa quindi semplicemente il business model è sbagliato, non dico un low cost model ma mixed business model ma poi la domanda diventa, in Italia abbiamo le competenze ? Se guardiamo gli ultimi managers delle compagnie aeree italiane direi proprio di no anche perché vengono scelti non su base meritocratica ma per meriti politici, portatori d'interessi o amici di amici...
Secondo me avete ragione entrambi.

Essere “cost conscious” è necessario in tutte le compagnie aeree, e non dubito che ci siano ampi margini di miglioramento nei conti di ITA.

Però, se guardiamo ai dati del 2018, tra i piú recenti a disposizione per AZ, anche se la compagnia avesse avuto costi in linea con quelli di una Aer Lingus, o una EasyJet… avrebbe terminato l’anno in perdita.

Il mercato italiano, specie quello centro-meridionale, non è ricco come quello della Ruhr o del Giappone, però ITA/AZ ha dei RASK (sempre pre Covid) asfittici, a livelli di Vueling. IB fa due/tre eurocent per ASK in più e mi rifiuto di credere che in Spagna si faccian più soldi che in Italia.

I casi sono due: o fare soldi in Italia è impossibile, e di conseguenza mantere ITA è accanimento terapeutico, o fare soldi in Italia è possibile, nel qual caso la strategia di ITA va rivista. Ora, siccome non vedo un fuggi-fuggi generalizzato dal Bel Paese, e mi sembra che un sacco di compagnie longhaul servano Roma, e non mi sembrano tutte essere delle Onlus, direi che l’ipotesi più probabile sia la 2.

Ma come dici tu, per cambiare qualcosa in ITA occorre un top management all’altezza, e direi che i passati fallimenti - e questo thread - fanno dubitare che ci siano i presupposti.

Spero di dovermi mangiare il cappello in futuro.
 
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BrunoFLR

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Perlomeno è una info utile…. State riempiendo pagine e pagine di parole al vento basate sul nulla, anzi su articoli di giornale che da anni dicono tutto e il contrario di tutto. Forse è il caso di iniziare a comprendere che i nostri fantomatici giornalisti NON SANNO UN BEL CAZZO DI NIENTE ?
Ti do una info utile: se un thread non ti piace o interessa puoi sempre non cliccarci sopra. O limitarti al dantesco "non ti curar di lor ma guarda e passa".
 

BrunoFLR

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Tranne un unico refrain che ormai qui conosciamo da anni, non vedo crociate verso di voi nè indirizzi a te specificatamente rivolti amico mio.
Le considerazioni generali sullo stato del mercato in Italia e nel nostro specifico perimetro sono applicabili infatti a svariati casi, troppi casi.
Credo che la questione AZ sia però atipica e per questo motivo c’è un’aggravante nella isterica gestione che la riguarda, tutto qui.
E penso anche sia lecito, soprattutto se appunto consideriamo quei tanti casi dove il mercato e i rapporti di lavoro sono regolati come possono esserlo nel quadro peggiore possibile.
Non potevi rendere meglio il mio concetto.
@EI-MAW: Io lavoro nel settore trasporto merci, che, comunque si voglia, è regolamentato solo in teoria, con contratti scaduti 'antanni fa, dove ogni azienda fa quel che vuole. Lavorativamente, come si dice in toscana, siamo "nati dal buco sbagliato", ed io non ho nemmeno la speranza di essere nazionalizzato.
 

kenadams

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Mi permetto di dissentire - ma non in difesa di Farfallina - bensì sulle soluzioni per l''aumento dei ricavi che sono in picchiata da oltre 30 anni tranne che dalla Summer 2022 in quanto da una parte c'è meno capacità e dall'altra pent up demand ma a partire dal 2024/2025 ci sarà ancora pressione sugli yields dovuta all'overcapacity che c'è sopratutto in Europa con le compagnie aeree - che per varie ragioni - non sono in grado di mantenere una capacity discipline che è stato da sempre il maggior problema dei margini ridicoli della compagnie aeree al netto del mondo USA.

AZ/ITA opera in un mercato incoming low yield quindi la ricetta per la profitability deve passare per forza sui costi e non parlo solo di salari ma di concetti più ampi a partire da produttività, efficienza ed essere snelli nella struttura organizzativa ed operativa, mi sembra di dire una banalità ma in Italia non c'è spazio per un vettore legacy vecchio stampo tipo ITA, devi essere tu ad adeguarti al mercato e non viceversa quindi semplicemente il business model è sbagliato, non dico un low cost model ma mixed business model ma poi la domanda diventa, in Italia abbiamo le competenze ? Se guardiamo gli ultimi managers delle compagnie aeree italiane direi proprio di no anche perché vengono scelti non su base meritocratica ma per meriti politici, portatori d'interessi o amici di amici...
Io sarei pure d'accordo senonché -- ogni volta che si riparte col rilancio dell'AZ di turno -- dalle bocche dei dirigenti di turno si sente sempre parlare di taglio dei costi del personale, mentre di ricavi si sente sempre poco: dieci-quindici anni fa ci stava riempirsi la bocca di tagli ai costi del personale. Oggi ci sta molto meno perché l'incidenza dei tagli ha un effetto minore sul bilancio: in primis, se si parla di costi, sarebbe bene parlare di tutti i costi; in secundis, sarebbe il caso di smettere di raccontare la favola del portare i turisti in Italia. L'anno scorso -- con tutte le difficoltà del settore -- chiunque dovesse spostare passeggeri in alta stagione fra una sponda dell'Atlantico (Nord o Sud è indifferente) e l'Europa ha fatto vagonate di soldi per almeno sei mesi dell'anno. Chi è stato capace ha fatto utili, gli altri hanno fatto il solito buco: ITA ha fatto il solito buco perché, come dovevasi dimostrare, si è presentata alla sfilata primavera-estate 2022 con Linate, le chiacchiere sulla continuità territoriale (persa, mi pare), e voli in concorrenza con Ryanair.
 
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