Lazzerini ci fa sapere che al 31 Marzo, ci sono in cassa 400 M€ e quindi per l'ultima tranche di 250 M€ pubblici, non c'è fretta.
Ita Airways, il ceo Lazzerini: «In cassa ci sono 400 milioni, con Lufthansa il focus è sul prezzo»
di Leonard Berberi
Il terzo (e ultimo) aumento di capitale pubblico per Ita Airways può attendere. «In cassa ci sono ora 400 milioni», dice Fabio Lazzerini, amministratore delegato della compagnia aerea tricolore. E per questo, data la situazione, «al momento» quel versamento non serve. «Anche se spetta al ministero dell’Economia decidere quando sarà necessaria», chiarisce il manager interpellato a margine della inaugurazione della nuova area d’imbarco all’aeroporto di Roma Fiumicino. Finora lo Stato ha versato 1,1 miliardi di euro in Ita, soldi autorizzati dalla Commissione europea. Resterebbe ancora la tranche da 250 milioni che potrebbe arrivare nel secondo trimestre stando a quanto apprende il Corriere.
Ricavi in salita
Il primo trimestre, secondo Lazzerini, «sta ripagando gli sforzi dell’anno scorso: siamo ancora in preconsuntivo ma chiuderemo con il 18% in più di cassa rispetto al nostro budget». Al 31 dicembre 2022 la cassa di Ita ammontava a 418 milioni di euro, con 400 milioni al 31 marzo 2023 vorrebbe dire che Ita avrebbe bruciato «soltanto» 200 mila euro al giorno dal 1° gennaio contro gli 1,3 milioni al giorno l’anno prima. Anche se interpellato sui numeri più di un analista avverte che in assenza di tutti i dati l’evoluzione reale dei flussi di cassa potrebbe essere diversa da quella che viene fuori da una sottrazione tra due valori forniti pubblicamente.
La privatizzazione
L’amministratore delegato dice poco sullo stato di avanzamento delle trattative serrate con Lufthansa per l’ingresso — al 40% — del vettore tedesco in quello tricolore. «I rapporti con Lufthansa sono buoni, quotidiani», commenta. Quanto alla valutazione e al prezzo che dovrebbe versare Lufthansa, «se ne occupa il Mef», taglia corto. L’amministratore delegato ricorda che Ita «ha una flotta di 74 aerei che diventeranno 93 a fine anno e per il 2025 avrà l’80% di aerei di nuova generazione». Il vettore «continua a svilupparsi», prosegue e aggiunge che il Paese deve puntare sul turismo, soprattutto sul quello «altospendente» perché l’Italia, in questo ambito, «è una superpotenza con la s maiuscola, nessuno può offrire quello che abbiamo noi».
I gate personalizzati
Nella nuova area imbarchi a Fiumicino, viene spiegato, Ita Airways avrà 14 gate «brandizzati» — cioè dedicati ai voli solo del vettore —: 8 al piano superiore, ai finger, 6 al piano inferiore, per l’imbarco da remoto. «Un aeroporto e una compagnia che vi ha basato il proprio hub vivono in simbiosi e per come lo intendiamo con i nostri partner di Adr è un rapporto win-win, perché il loro cliente è il nostro cliente e viceversa», ragiona Lazzerini. «Alla nostra crescita come vettore consegue direttamente il loro sviluppo come casa-base. Così come alla loro capacità di offrire servizi sempre più innovativi e infrastrutture sempre più efficienti, corrisponde la possibilità della compagnia di rendersi più attrattiva, sia per il traffico in arrivo che per quello in transito».
Il Tesoro deve ancora versare l’ultima tranche da 250 milioni. E sulle trattative con i tedeschi: «I rapporti sono buoni, quotidiani, ma del prezzo
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