Su questo non concordo, se la qualità del lavoro dell'handler aggiungesse valore percepito alla compagnia aerea la situazione sarebbe diversa.
Ricorda che il giudice è sempre il cliente finale, quello che paga lo stipendio a tutta la filiera. Se i clienti anziché limitarsi al mugugno fossero disposti a spendere 2 copechi in piano per godere di un servizio a terra efficiente le cose andrebbero in maniera completamente diversa
In teoria avresti ragione, ma in pratica la situazione non e' cosi, a mia esperienza, per due motivi. Il primo e' che la compagnia aerea risponde, su tutto, agli azionisti. E l'unica cosa che gli azionisti vogliono sono riduzioni dei costi e dividendi. Ci sono, ovviamente, dei casi eccezionali (e le cose stanno lentamente cambiando), ma se uno va a leggersi le trascrizioni delle conference calls trimestrali di tutte le compagnie aeree, la prima domanda e' "How come your non-fuel CASK has risen this quarter?". E' palese che un handler decente vuol dire piu' puntualita', che vuol dire meno costi, ma la correlazione non e' 1:1 e sopratutto, e' qualcosa che vedi nel tempo, non subito. Tagliare il costo di un GHA invece ti riduce le uscite subito; in un'ottica capitalista che vuole massimizzare il profitto qui ed ora... tutti vanno sulla seconda alternativa.
La seconda ragione e' che, non me ne voglia il cliente, ma sono drammaticamente pochi quelli che "puniscono" la compagnia aerea in caso di servizio cattivo, a livelli "macro". Il prezzo e' cio' che conta, e se il prezzo e' quello giusto allora va tutto bene.