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Wizz Air, il ceo Váradi: «Noi unici rivali di Ryanair, Ita-Lufthansa lasci il 20% degli slot di Milano Linate»
di
Leonard Berberi
«È la dimostrazione che noi non abbiamo paura della concorrenza, tantomeno temiamo Ryanair». József Váradi, amministratore delegato del gruppo Wizz Air, si toglie qualche sassolino dalle scarpe durante una chiacchierata con il Corriere della Sera. La low cost — terza in Italia per passeggeri trasportati — da marzo 2024 aggiungerà nel nostro Paese altri quattro Airbus A321neo che aumenteranno l’offerta dei posti di 1,5 milioni. La prossima estate saliranno a 30 i velivoli posizionati (14 a Roma Fiumicino, 8 a Milano Malpensa, 8 in altri scali).
I piani di crescita
In un incontro con gli analisti alcuni giorni fa nel quartier generale di Budapest il management di Wizz Air — che ha una divisione ungherese, una maltese, una britannica e una di Abu Dhabi — ha spiegato che dal 2011 a oggi il 76% dei passeggeri vola con loro per motivi famigliari, il 22% per vacanze e il 2% per motivi di lavoro. E per quanto riguarda i piani per l’Italia l’obiettivo è incrementale la flotta posizionata a 35-50 entro il 2030. Secondo gli analisti di Barclays per l’anno finanziario 2024 (aprile 2023-marzo 2024) Wizz dovrebbe registrare 5,4 miliardi di euro di ricavi e 328 milioni di utili, contro l’oltre mezzo miliardo di perdita nei dodici mesi precedenti.
Váradi, dei quattro aerei ulteriori che porterete in Italia tre andranno a Roma e solo uno a Milano. Il mercato della Capitale è meno problematico per voi?
«No, è semplicemente frutto delle attuali circostanze di mercato. Al momento Roma offre migliori margini di crescita: l’offerta a Fiumicino si è ridotta durante il Covid più che a Milano, lì c’è un vuoto da colmare. Sul lungo termine penso che aumenteremo la presenza in entrambe le aree».
Al Nord da settimane state guardando con attenzione a Milano Linate.
«È un aeroporto che diventerà ancora più interessante alla luce dell’operazione Ita-Lufthansa».
In che senso?
«L’unione tra le due compagnie dovrà necessariamente portare al rilascio degli slot e noi siamo molto interessati».
Quanti slot vorreste a Linate?
«Ita e Lufthansa, quando l’operazione sarà finalizzata, avranno il 69% dei diritti di decollo e atterraggio nell’aeroporto milanese e questo ovviamente costituirà un problema di monopolio. Penso che almeno il 20% degli slot — e magari anche qualcosa di più — dovrebbe andare ai concorrenti e noi ne vogliamo una parte».
Slot che usereste per che tipo di voli?
«Quando guarderemo alle esigenze di mercato potremo dire che collegamenti dovremmo avviare da e per Linate».
Parliamo delle tariffe, in particolare dopo un’estate in Italia caratterizzata dal rincaro dei voli e da un decreto governativo per mettere un tetto poi rimosso.
«Intanto ricordo che quando Wizz Air entra in un mercato la tariffa media si abbatte del 50%. Siamo la compagnia che in Italia mette a disposizione i biglietti più convenienti».
Il governo italiano ha provato a fermare i rincari con un decreto.
«Il problema è che certi vettori su specifiche rotte in Italia fanno i monopolisti e questo ovviamente allarma il governo. Ma penso anche che lo Stato non debba intervenire nel sistema di determinazione del prezzo».
Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo Ryanair, dice che voi volate dove non c’è la low cost irlandese e ve ne andate da quelle tratte quando arrivano loro.
«Ovviamente dice una stronzata. Basta guardare la nostra rete di collegamenti in Italia: la metà delle nostre rotte si sovrappone a quelle di Ryanair. La verità è che per loro noi siamo un vero e proprio competitor».
Wizz Air è tra le compagnie colpite dai problemi che riguardano i motori Pratt&Whitney Gtf degli Airbus A320neo e A321neo. Quanti voli dovrete cancellare?
«Nel periodo ottobre-dicembre di quest’anno cresceremo comunque del 25%, quindi la questione dei motori non tocca i nostri piani. Nel primo trimestre del 2024 dovremo ridurre del 20% l’offerta. Stiamo lavorando con il produttore».
Che difficoltà ci sono in questo momento sulle ispezioni dei motori?
«Dobbiamo ancora capire quali motori devono essere richiamati, dobbiamo capire che tipo di intervento servirà, così come dobbiamo capire quando questi motori ritorneranno in servizio. Ne sapremo di più tra 4-5 settimane».
Avete raggiunto un accordo con Pratt&Whitney sui risarcimenti per i problemi ai motori?
«Sì, ovviamente ci dovranno compensare».
Quanto vi spetterebbe?
«Non posso fornire il numero perché è confidenziale. Posso assicurare che saremo sicuramente indennizzati».
(secondo Muneeba Kayani, analista di BofA Global Research, Wizz Air potrebbe ricevere 3,5 milioni di dollari di risarcimento per ciascun velivolo fermo, per un totale di 160 milioni)
Dal 2024 dovrebbero arrivare i primi Airbus A321Xlr in grado di coprire lunghe distanze: inizierete a offrire voli intercontinentali?
«Ovviamente ci stiamo pensando per questo abbiamo ordinato 47 A321Xlr — che possono volare per 7 ore e mezzo — così da aggiungere nuove destinazioni ed espanderci oltre il Medio Oriente».
Volerete verso gli Usa?
«No, non è un’opzione sul tavolo».
E dove volerete?
«Africa e subcontinente asiatico. All’inizio però vorremmo usarli all’interno del perimetro dove già voliamo. Guardiamo a come impiegarli in Italia, nell’Europa centrale, in Austria, a Londra e ad Abu Dhabi».
Volerete per esempio tra Italia e India?
«Perché no?».
L’anno scorso avete messo gli occhi su easyJet, ma siete stati respinti. Siete ancora interessati alla low cost britannica?
«Il nostro presunto interesse per easyJet lo sta dicendo lei, non noi».
Diciamo che è ormai è una cosa certa, non ha più senso smentirlo.
«Mettiamola così. Possiamo crescere del 20% all’anno da soli, perché dovrei incasinarmi andando a comprare qualche altro vettore?».
Che ne è degli Airbus A320 bloccati in Ucraina a causa dell’invasione russa?
«
Siamo riusciti a salvarne uno che era a Leopoli. Degli altri tre due ormai sono persi per sempre, siamo riusciti a portare via i motori di nascosto in Polonia. Ne resta uno da riprendere, è in buone condizioni, ma non possiamo ancora portarlo in sicurezza fuori dal Paese».
lberberi@corriere.it
Intervista all’amministratore delegato della low cost ungherese. «Quando entriamo noi sul mercato le tariffe si dimezzano. Con l’arrivo degli A321Xlr pensiamo a voli Italia-India»
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