Aereo JAL in fiamme a Haneda


OneShot

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Leggendo le testinonianze di alcuni cittadini australiani a bordo, tutte le instruzioni e le informazioni dopo l’incidente sono solo state date in giapponese. Non avrebbero dovuto dare un minimo di informazioni in inglese?
Non lo trovo un fatto rilevante per la buona riuscita dell’ evacuazione per due motivi: 1) l’urlo vocale è di solito seguito da gesti a braccia tipo ALT (braccio teso in avanti con mano aperta a cinquina stile ciao ciao) per stoppare il flusso che si dirige verso la porta non ancora aperta; COME THIS WAY (con braccio ed avambraccio che si piegano in modo sincrono); JUMP AND SLIDE (L”AV piazza il suo palmo sulla schiena e accompagna il passeggero al salto) ecc. Stante il fatto che nel fragore e tra le urla non sia facile sentire nulla di ciò che viene urlato.
2) essendo un volo domestico, si presume che la maggior parte dei pax sia nipponica, comprenda facilmente e segua le istruzioni; gli altri saranno gregari e seguiranno. Che ne pensate @aa/vv?? @EI-MAW @Paolì ?
Io starei attento a certe dichiarazioni a caldo: il quindicenne che era in viaggio con la famiglia, intervista posata da qualcuno qualche riga più in alto, ha asserito che non ci fosse EMERGENCY LIGHTING mentre da tutti i video si vede che quest’ultima funziona correttamente.
 

Alitalia Fan

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Non lo trovo un fatto rilevante per la buona riuscita dell’ evacuazione per due motivi: 1) l’urlo vocale è di solito seguito da gesti a braccia tipo ALT (braccio teso in avanti con mano aperta a cinquina stile ciao ciao) per stoppare il flusso che si dirige verso la porta non ancora aperta; COME THIS WAY (con braccio ed avambraccio che si piegano in modo sincrono); JUMP AND SLIDE (L”AV piazza il suo palmo sulla schiena e accompagna il passeggero al salto) ecc. Stante il fatto che nel fragore e tra le urla non sia facile sentire nulla di ciò che viene urlato.
2) essendo un volo domestico, si presume che la maggior parte dei pax sia nipponica, comprenda facilmente e segua le istruzioni; gli altri saranno gregari e seguiranno. Che ne pensate @aa/vv?? @EI-MAW @Paolì ?
Io starei attento a certe dichiarazioni a caldo: il quindicenne che era in viaggio con la famiglia, intervista posata da qualcuno qualche riga più in alto, ha asserito che non ci fosse EMERGENCY LIGHTING mentre da tutti i video si vede che quest’ultima funziona correttamente.
Mi sento di concordare con te in linea di massima. Ovviamente da noi i comandi si danno in inglese ma bisogna anche capire su che volo si sta operando e penso che nessuno verrebbe richiamato per aver usato la propria madrelingua su un volo dove ci sono tanti connazionali presenti. Purché si portino fuori tutti il più in fretta possibile, insomma.
 
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EI-MAW

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Non lo trovo un fatto rilevante per la buona riuscita dell’ evacuazione per due motivi: 1) l’urlo vocale è di solito seguito da gesti a braccia tipo ALT (braccio teso in avanti con mano aperta a cinquina stile ciao ciao) per stoppare il flusso che si dirige verso la porta non ancora aperta; COME THIS WAY (con braccio ed avambraccio che si piegano in modo sincrono); JUMP AND SLIDE (L”AV piazza il suo palmo sulla schiena e accompagna il passeggero al salto) ecc. Stante il fatto che nel fragore e tra le urla non sia facile sentire nulla di ciò che viene urlato.
2) essendo un volo domestico, si presume che la maggior parte dei pax sia nipponica, comprenda facilmente e segua le istruzioni; gli altri saranno gregari e seguiranno. Che ne pensate @aa/vv?? @EI-MAW @Paolì ?
Io starei attento a certe dichiarazioni a caldo: il quindicenne che era in viaggio con la famiglia, intervista posata da qualcuno qualche riga più in alto, ha asserito che non ci fosse EMERGENCY LIGHTING mentre da tutti i video si vede che quest’ultima funziona correttamente.
Premesso che anche gli AAVV sono esseri umani e che, sebbene addestrati a ciò, sono sottoposti a un carico di stress e adrenalina mostruoso nel giro di niente e quindi reagiscono come possono, è corretto quello che dici, ci sono comandi e gesti ben definiti, per quanto ci riguarda in italiano e inglese (immagino per tutti in doppia lingua almeno in Europa). Vero è che, parlando anche con chi certe esperienze le ha vissute sulla propria pelle, si tende a urlare o comandi imparati magari 20mila anni fa al corso base, a mo' di imprinting, o cose che ti vengono di istinto e che comunque servono a sbrigare la pratica. Il senso è che nessuno verrà mai a giudicare il fatto che hai urlato "sbrigati cazzo!" come in Pappa e Ciccia piuttosto che "svelti, da questa parte!". Imparare i comandi serve a creare un automatismo che in quel caso dovrebbe salirti su e cercare di andare liscio, ma vi posso garantire che allo stesso tempo non è facile compiere gesti, gestire le persone, controllare la riuscita dell'evacuazione, tenere sotto controllo le condizioni esterne che possono cambiare repentinamente e anche urlare frasi in lingue diverse a rotazione, che a un certo punto fai tutto un mix. Pensa che nelle simulazioni a me viene di istinto dire tutto in inglese o quantomeno prima in inglese e poi in italiano...
 

airblue

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Calcolando che era un volo nazionale, quindi verosimilmente 90% dei pax o forse più madrelingua giapponese, e considerando la grave situazione di emergenza in corso con la difficoltà da un lato a fare una comunicazione efficace e dall’altro con pax spaventati che capiscono ancora meno del solito le istruzioni impartite, è meglio usare la lingua più diffusa per essere certi che la maggior parte capisca cosa fare e dove andare per poi contare sull‘effetto gregge. Iniziata l’evacuazione in modo corretto poi tutti seguono la massa anche se non hanno capito nulla.
Almeno questo mi è stato detto a un corso su maxi emergenze.
 

Paolì

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Sono ancora una volta d'accordo con EI-MAW (e per fortuna) quindi condivido in toto aggiungendo semplicemente una considerazione su cosa avrei fatto io.
Essendo volo nazionale avrei urlato nella lingua compresa dalla maggior parte dei passeggeri, e diciamo che già all'imbarco si capisce se hai una prevalenza di locali e quindi la tua lingua madre farà da padrona o se in caso di necessità ti servirà l'inglese. Chiaramente ci sono compagnie che prevedono che i comandi vadano detti in inglese e compagnie che li traducono in determinate lingue o accettano libere traduzioni purché fatte con logica e rispettando i criteri. In questo caso secondo me il giapponese era più che sufficiente.
Per quanto mi riguarda, nonostante io conosca a memoria tutti i comandi di evacuazione so per certo che non ripeterei tutto esattamente a pappagallo ma urlerei cosa mi sembra più corretto in quel momento e usando entrambe le lingue ma con un peso molto diverso in base a come ho la cabina. L'importante è che la frase sia positiva e non negativa ("VAI DA QUELLA PARTE" invece che "NON VENIRE DA QUESTA PARTE") e che ci sia abbastanza assertività e autorevolezza. Detto ciò, io credo che critiche dall'equipaggio in questa occasione non se ne possano fare.
 
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OneShot

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Sono ancora una volta d'accordo con EI-MAW (e per fortuna) quindi condivido in toto aggiungendo semplicemente una considerazione su cosa avrei fatto io.
Essendo volo nazionale avrei urlato nella lingua compresa dalla maggior parte dei passeggeri, e diciamo che già all'imbarco si capisce se hai una prevalenza di locali e quindi la tua lingua madre farà da padrona o se in caso di necessità ti servirà l'inglese. Chiaramente ci sono compagnie che prevedono che i comandi vadano detti in inglese e compagnie che li traducono in determinate lingue o accettano libere traduzioni purché fatte con logica e rispettando i criteri. In questo caso secondo me il giapponese era più che sufficiente.
Per quanto mi riguarda, nonostante io conosca a memoria tutti i comandi di evacuazione so per certo che non ripeterei tutto esattamente a pappagallo ma urlerei cosa mi sembra più corretto in quel momento e usando entrambe le lingue ma con un peso molto diverso in base a come ho la cabina. L'importante è che la frase sia positiva e non negativa ("VAI DA QUELLA PARTE" invece che "NON VENIRE DA QUESTA PARTE") e che ci sia abbastanza assertività e autorevolezza. Detto ciò, io credo che critiche dall'equipaggio in questa occasione non se ne possano fare.
Sarà una bestemmia tecnica ma alla fine di tutto conta solo il risultato..
Il punto è proprio questo. Il training ed il modo di valutare (checking) sta cambiando decisamente in meglio. Il vecchio metodo in cui venivano addestrati gli equipaggi, sia tecnico che di cabina, dicendo loro come fare e come applicare rigorosamente le procedure, valutandoli poi su quanto seguissero alla lettera le istruzioni ricevute, sta per essere superato.
Molte compagnie stanno passando all’ EVIDENCE BASE TRAINING: gli istruttori forniscono delle linee guida, i manuali danno tutte le informazioni necessarie e gli equipaggi devono portare a termine con successo la missione o risolvere il problema. Quello che conta è l”outcome a prescindere dal seguire o meno la procedura alla lettera. Quindi ben venga l’ improvvisazione, l’adattamento alle circostanze, la riletture in chiave differente della procedura.
 

robygun

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. . Quello che conta è l”outcome a prescindere dal seguire o meno la procedura alla lettera. Quindi ben venga l’ improvvisazione, l’adattamento alle circostanze, la riletture in chiave differente della procedura.
Il pratica gli stanno insegnando a "fare gli italiani"!
 
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Fewwy

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(Al momento il fatto che fosse stato autorizzato è solo un'ipotesi, ma personalmente la ritengo più plausibile di una runway incursion con tanto di placida attesa in pista per 30+ secondi totalmente unnoticed.)
the tower controller in charge stated in an interview, that after giving the taxi instructions to the DH8C he turned his attention towards other aircraft and did not notice the DH8C had taxied onto the runway. The runway monitoring system has been working properly. The DH8C stopped on the runway for about 40 seconds, it is possible that the controller missed the alert display [...] the screen would turn red and runway be flashing yellow (operative on all runways since 2011).
Well, I'll be damned! :oops:
 

ILM4rcio

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Sono ancora una volta d'accordo con EI-MAW (e per fortuna) quindi condivido in toto aggiungendo semplicemente una considerazione su cosa avrei fatto io.
Essendo volo nazionale avrei urlato nella lingua compresa dalla maggior parte dei passeggeri, e diciamo che già all'imbarco si capisce se hai una prevalenza di locali e quindi la tua lingua madre farà da padrona o se in caso di necessità ti servirà l'inglese. Chiaramente ci sono compagnie che prevedono che i comandi vadano detti in inglese e compagnie che li traducono in determinate lingue o accettano libere traduzioni purché fatte con logica e rispettando i criteri. In questo caso secondo me il giapponese era più che sufficiente.
Per quanto mi riguarda, nonostante io conosca a memoria tutti i comandi di evacuazione so per certo che non ripeterei tutto esattamente a pappagallo ma urlerei cosa mi sembra più corretto in quel momento e usando entrambe le lingue ma con un peso molto diverso in base a come ho la cabina. L'importante è che la frase sia positiva e non negativa ("VAI DA QUELLA PARTE" invece che "NON VENIRE DA QUESTA PARTE") e che ci sia abbastanza assertività e autorevolezza. Detto ciò, io credo che critiche dall'equipaggio in questa occasione non se ne possano fare.
Interessante il passaggio sul tipo di comandi da dare (positivi e non negativi), sai per caso dove poter approfondire questo aspetto?
 

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Interessante il passaggio sul tipo di comandi da dare (positivi e non negativi), sai per caso dove poter approfondire questo aspetto?
Non credo si tratti di un aspetto psicologico, ma più che altro di un mero fatto di comprensione/incomprensione. Di solito i comandi negativi sono preceduti dal NON: non venite da questa parte (do not come this way, dove la negazione (non, do not, don’t) potrebbe non essere sentita. Mente se dici dirigetevi da un altra uscita (use another exit, go that way) non si presta ad errori di comprensione.
 

Paolì

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Non credo si tratti di un aspetto psicologico, ma più che altro di un mero fatto di comprensione/incomprensione. Di solito i comandi negativi sono preceduti dal NON: non venite da questa parte (do not come this way, dove la negazione (non, do not, don’t) potrebbe non essere sentita. Mente se dici dirigetevi da un altra uscita (use another exit, go that way) non si presta ad errori di comprensione.
C'è anche da dire che se io av urlo a un gruppo di passeggeri "Non venite da questa parte", questi potrebbero reagire in modi diversi, tra i quali, rimanere fermi immobili o iniziare a pensare che io non sappia cosa sto facendo e aggredirmi per farsi spazio. Se invece dico "andate da quella parte" sto già dando qualcosa da fare a chi recepisce il messaggio, ed evito indecisione e insicurezza. Se ho un'uscita bloccata non voglio che i passeggeri stiano lì fermi ad aspettare che io risolva la situazione, voglio che si rechino immediatamente verso un'altra uscita. Se li lascio in balia delle incertezze questi stanno fermi immobili e peggiorano le cose. In caso di evacuazione inoltre, i pax devono fidarsi di noi e vederci come i leader da seguire, quindi è bene che non venga data mai l'impressione che non si sappia cosa stiamo facendo. Altrimenti si rischia che ci sia il classico "eroe" tra i passeggeri che si elegge leader e senza alcuna competenza si prenda carico di decisioni che si rivelano praticamente sempre sbagliate, tipo aprire un'uscita di emergenza dal lato di un motore in fiamme.
 
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Fewwy

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Interessante il passaggio sul tipo di comandi da dare (positivi e non negativi), sai per caso dove poter approfondire questo aspetto?
[OT]
In famiglia beviamo acqua naturale.
Al ristorante, mia mamma ordina sempre "Acqua minerale non gasata"
All'80% della volte, ci portano acqua gasata.
Gliel'avrò fatto notare mille volte, ma si ostina con il suo metodo e urlando il "NON"... ogni tanto portano ancora acqua gasata.
[/OT]
 
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EI-MAW

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Non credo si tratti di un aspetto psicologico, ma più che altro di un mero fatto di comprensione/incomprensione. Di solito i comandi negativi sono preceduti dal NON: non venite da questa parte (do not come this way, dove la negazione (non, do not, don’t) potrebbe non essere sentita. Mente se dici dirigetevi da un altra uscita (use another exit, go that way) non si presta ad errori di comprensione.
È per questo che i comandi negativi NON vanno usati, passami il gioco di parole. Sempre e solo positivi e affermativi. E vale lo stesso tra noi: se c’è da evacuare da un solo lato e in cockpit già lo sanno, mi devono dire “left side only, passenger evacuation, passenger evacuation” e non “don’t use right side, passenger evacuation passenger evacuation”, proprio per evitare fraintendimenti in momenti così concitati.
 

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È per questo che i comandi negativi NON vanno usati, passami il gioco di parole. Sempre e solo positivi e affermativi. E vale lo stesso tra noi: se c’è da evacuare da un solo lato e in cockpit già lo sanno, mi devono dire “left side only, passenger evacuation, passenger evacuation” e non “don’t use right side, passenger evacuation passenger evacuation”, proprio per evitare fraintendimenti in momenti così concitati.
OT: pensavo che l’indicazione del lato da usare fosse stata definitivamente abbandonata. Noi li davanti potremmo non avere le stesse informazioni che avete voi dietro, quindi si lancia l’evacuazione e voi valutate cosa sia meglio e agite di conseguenza. Se infatti noti cosa è successo al JAL, avrebbero potuto dire L o R oppure FWD/AFT e compromettere ulteriormente l’esito della procedura.
 

EI-MAW

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OT: pensavo che l’indicazione del lato da usare fosse stata definitivamente abbandonata. Noi li davanti potremmo non avere le stesse informazioni che avete voi dietro, quindi si lancia l’evacuazione e voi valutate cosa sia meglio e agite di conseguenza. Se infatti noti cosa è successo al JAL, avrebbero potuto dire L o R oppure FWD/AFT e compromettere ulteriormente l’esito della procedura.
Ho fatto un esempio inventato per dire che anche tra equipaggio si usano frasi assertive, al momento non è codificato nello specifico. Ma anche se lo fosse e mi dici solo lato sinistro, ma io ho un impedimento, non apro, non è che agisco come una scimmia. È però codificato che prima di sparare il comando un minimo tentativo di comunicazione tra cabina e condotta ci debba essere, proprio per eventuali necessità, forse più dalla cabina alla condotta che altro (tipo qua dietro è l’inferno leviamoci dalle palle subito).
 

ILM4rcio

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È per questo che i comandi negativi NON vanno usati, passami il gioco di parole. Sempre e solo positivi e affermativi. E vale lo stesso tra noi: se c’è da evacuare da un solo lato e in cockpit già lo sanno, mi devono dire “left side only, passenger evacuation, passenger evacuation” e non “don’t use right side, passenger evacuation passenger evacuation”, proprio per evitare fraintendimenti in momenti così concitati.
Grazie mille