Linate-Alghero su un 737 di Aeroitalia. Come si viaggia ‘domestic’ con la più nuova compagnia italiana
Linate-Alghero su un 737 di Aeroitalia. Come si viaggia 'domestic' con la più nuova compagnia italiana
Un prodotto 'basic', ma commisurato alla lunghezza delle tratte coperte e al costo dei biglietti. E' il modo più semplice per descrivere l'esperienza diwww.theflightclub.it
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Questa è una cosa che fatico a capire, vale pure per ITA: se mettessero qualche bibita e snack extra, a pagamento... non sarebbero tutti soldi in più? Va bene che il caro vecchio "dolce o salato?" non va più di moda, ma un trolley di biscotti, salatini e un po' di lattine di sprite potrebbe favorire qualche portafoglio ad aprirsi, no?gli assistenti di volo sono passati col carrello in cabina offrendo acqua, tè o caffè. Una cosa davvero apprezzabile, considerata la durata media dei voli operati da Aeroitalia.
Sopratutto vedendo i numeri che fanno gli altri (e non solo le low cost, anche BA, per esempio). Credo però sia una scelta legata al retaggio culturale e al timore possa ritorcersi contro dal punto di vista dell'immagine, quantomeno per ITA.Questa è una cosa che fatico a capire, vale pure per ITA: se mettessero qualche bibita e snack extra, a pagamento... non sarebbero tutti soldi in più? Va bene che il caro vecchio "dolce o salato?" non va più di moda, ma un trolley di biscotti, salatini e un po' di lattine di sprite potrebbe favorire qualche portafoglio ad aprirsi, no?
Quando e se voli all’estero. In Italia sarebbero solo portafogli della compagnia che si aprono col catering perché a bordo l’italiano difficilmente compra qualcosa. Se è gratis ha fame e sete. Se si paga tutti a dieta. Confermato anche dagli amici che lavorano dove il servizio è a pagamento, dipende dalla tratta e il tipo di pax. Dal nord Europa ti svuotano i carrelli per esempio.Questa è una cosa che fatico a capire, vale pure per ITA: se mettessero qualche bibita e snack extra, a pagamento... non sarebbero tutti soldi in più? Va bene che il caro vecchio "dolce o salato?" non va più di moda, ma un trolley di biscotti, salatini e un po' di lattine di sprite potrebbe favorire qualche portafoglio ad aprirsi, no?
Sopratutto vedendo i numeri che fanno gli altri (e non solo le low cost, anche BA, per esempio). Credo però sia una scelta legata al retaggio culturale e al timore possa ritorcersi contro dal punto di vista dell'immagine, quantomeno per ITA.
Vien da chiedersi come mai Ryanair sia la prima compagnia in Italia allora. Pare strano aprano basi ogni 50 km lungo lo stivale se poi non c'è ritorno. È pur vero che la loro policy di terrorismo psicologico contro il dipendente che non vende è universalmente riconosciuta, ma se davvero facessero soli pochi spiccioli di incasso extra per volo non avrebbero avuto lo sviluppo che invece hanno.Quando e se voli all’estero. In Italia sarebbero solo portafogli della compagnia che si aprono col catering perché a bordo l’italiano difficilmente compra qualcosa. Se è gratis ha fame e sete. Se si paga tutti a dieta. Confermato anche dagli amici che lavorano dove il servizio è a pagamento, dipende dalla tratta e il tipo di pax. Dal nord Europa ti svuotano i carrelli per esempio.
Per quanto riguarda BA, i numeri strombazzati da Alex Cruz sul BoB erano, comunque, lordi e stando a quanto si sente c'era un po' di, come dire, "massaggiamento" di cifre. Le ancillaries che tirano sono i sedili, autonoleggi, hotel... L'alcol, quello si, su certe rotte paga.Sopratutto vedendo i numeri che fanno gli altri (e non solo le low cost, anche BA, per esempio). Credo però sia una scelta legata al retaggio culturale e al timore possa ritorcersi contro dal punto di vista dell'immagine, quantomeno per ITA.
da quello che leggo va a https://airseven.dk/Intanto segnalo che yr-bmq ieri è volato a Ostrava. Chissà se assumerà la livrea Aeroitalia
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CVDDa persona che ha lavorato sia col buy on board sia col servizio "tutto incluso" e sia in Italia che all'estero vi confermo che è una questione culturale e qualcosa che funziona in un paese non funziona in un altro. Nei paesi anglosassoni o scandinavi o sorprendente anche Romania e Polonia sembra che non vedano l'ora di pagare la qualunque per accaparrarsi alcol, patatine e barrette di cioccolato. In Italia non c'è questa cultura e non vendi praticamente niente e snche in Ryanair non è che cambi molto. Se però su una LHR la componente di pax inglesi fosse alta si potrebbe pensare a un servizio misto, è ovvio che però pensarlo differenziato per tratta ha dei costi notevoli, come ha dei costi tenere in piedi un servizio buy on board sottoutilizzato.
OT: che ha un logo praticamente uguale ad Avelo Airlinesda quello che leggo va a https://airseven.dk/
Il costo dell''handling del catering è lo stesso, che sia una standard unit o 5 full trolley. I prodotti, non dovendo considerare roba "fresca", possono pure rimanere a bordo e i costi non sono esorbitanti, rispetto a quello di vendita. Insomma, se al caffè o acqua offerti inclusi nella tariffa si aggiungesse tipo "gradisce uno snack a 3€?" magari qualche cifra in più la alzi.Quando e se voli all’estero. In Italia sarebbero solo portafogli della compagnia che si aprono col catering perché a bordo l’italiano difficilmente compra qualcosa. Se è gratis ha fame e sete. Se si paga tutti a dieta. Confermato anche dagli amici che lavorano dove il servizio è a pagamento, dipende dalla tratta e il tipo di pax. Dal nord Europa ti svuotano i carrelli per esempio.
Non proprio, se aumenti la quantita' di roba a bordo incrementi i costi di trasporto, immagazzinamento, acquisto e, seppur di poco, carburante. Aggiungici poi che la compagnia che gestisce le vendite va pagata, e con lei va pagato il payment solution provider, quello anti-frode, etc... Non sono costi enormi, ma comunque esistono.Il costo dell''handling del catering è lo stesso, che sia una standard unit o 5 full trolley. I prodotti, non dovendo considerare roba "fresca", possono pure rimanere a bordo e i costi non sono esorbitanti, rispetto a quello di vendita.
Io intendevo che alla compagnia costa pagare il catering per avere quella barretta a bordo che poi magari non vende o chissà quanti voli si fa prima di essere venduta.Il costo dell''handling del catering è lo stesso, che sia una standard unit o 5 full trolley. I prodotti, non dovendo considerare roba "fresca", possono pure rimanere a bordo e i costi non sono esorbitanti, rispetto a quello di vendita. Insomma, se al caffè o acqua offerti inclusi nella tariffa si aggiungesse tipo "gradisce uno snack a 3€?" magari qualche cifra in più la alzi.
Ho recentemente viaggiato Ryan sul domestico e devo dire che tra catering e duty free la gente l'ho vista acquistare (me compreso, vista la partenza prima dell'alba). Mi ha fatto un po' specie la figura da piazzisti dei poveri aa/vv che annunciavano via pa offerte speciali mirabolanti e gratta e vinci meravigliosi. Magari senza arrivare a quei livelli, avere la possibilità di andare oltre al bicchiere d'acqua o al caffè/tè (sempre funzioni il boiler) per me sarebbe auspicabile.
Si sono invertiti i ruoli: prima la gente coi panini e le valige di cartone viaggiava in treno, mo' i ricchi pigliano l'alta velocitàIo intendevo che alla compagnia costa pagare il catering per avere quella barretta a bordo che poi magari non vende o chissà quanti voli si fa prima di essere venduta.
@Paolì ha confermato quello che dicevo, stessa cosa che mi dicono amici che lavorano in EZY e l’ei fu Norwegian. Io ho volato vueling lo scorso anno e ti posso dire per contro che è vero che la gente chiedeva da bere o mangiare, poi quando arrivava la collega col POS in mano rimandavano tutto indietro. Il passaggio in cabina del servizio sarà durato forse 10 min per 180 cristiani e avranno venduto a forse meno di 10 persone.
Ti dico di più: siamo al punto che sul lungo raggio ho la gente che pensa di dover pagare e rifiuta il pasto dicendo che loro non l'hanno prenotato. Vagli a spiegare che c'è per tutti, non si fidano, non lo prendono e cicciano fuori i panini nella stagnola dallo zaino.
25 anni di low cost spinte hanno ormai traviato il modo di viaggiare di intere generazioni.
Sembra che su Trenitalia le box con gli snack in business restino spesso intonse, ancorché comprese nel prezzo del bigliettoSi sono invertiti i ruoli: prima la gente coi panini e le valige di cartone viaggiava in treno, mo' i ricchi pigliano l'alta velocità
Idem in Superior in AZ. Di norma non voglio nulla se non un bicchier d’acqua, men che meno brioches calde o prosecco che giacciono tristi dove stanno.Sembra che su Trenitalia le box con gli snack in business restino spesso intonse, ancorché comprese nel prezzo del biglietto
Gente che sale già mangiata...Idem in Superior in AZ. Di norma non voglio nulla se non un bicchier d’acqua, men che meno brioches calde o prosecco che giacciono tristi dove stanno.