Thread Aeroitalia


East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Vien da chiedersi come mai Ryanair sia la prima compagnia in Italia allora. Pare strano aprano basi ogni 50 km lungo lo stivale se poi non c'è ritorno. È pur vero che la loro policy di terrorismo psicologico contro il dipendente che non vende è universalmente riconosciuta, ma se davvero facessero soli pochi spiccioli di incasso extra per volo non avrebbero avuto lo sviluppo che invece hanno.
perdonami, non colgo il nesso tra il BOB e la capillare presenza sul mercato…


Il costo dell''handling del catering è lo stesso, che sia una standard unit o 5 full trolley. I prodotti, non dovendo considerare roba "fresca", possono pure rimanere a bordo e i costi non sono esorbitanti, rispetto a quello di vendita. Insomma, se al caffè o acqua offerti inclusi nella tariffa si aggiungesse tipo "gradisce uno snack a 3€?" magari qualche cifra in più la alzi.
Ho recentemente viaggiato Ryan sul domestico e devo dire che tra catering e duty free la gente l'ho vista acquistare (me compreso, vista la partenza prima dell'alba). Mi ha fatto un po' specie la figura da piazzisti dei poveri aa/vv che annunciavano via pa offerte speciali mirabolanti e gratta e vinci meravigliosi. Magari senza arrivare a quei livelli, avere la possibilità di andare oltre al bicchiere d'acqua o al caffè/tè (sempre funzioni il boiler) per me sarebbe auspicabile.
BOB su FR e U2 funziona, peraltro i costi sono più bassi che in aeroporto; per questo ho imparato che se parti in ore pasti o per tratte +2hrs conviene comunque aspettare di salire a bordo. Meglio pure sgranocchiare o bere qualcosa guardando fuori dal finestrino piuttosto che in qualche scialbo baretto apt!

Sembra che su Trenitalia le box con gli snack in business restino spesso intonse, ancorché comprese nel prezzo del biglietto
Congermo. Praticamente un albero abbattuto per consegnare due cazzatelle, spero rivedano la cosa perché gli sprechi sono clamorosi.
 
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hyppo

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Prepariamoci ad un nuovo sermone dell'AD contro Enac, che non fa nulla contro FR e se la prende coi piccoli e scomodi come lui, e contro questo governo che blatera di italianità e poi si getta contro le compagnie italiane, e molto altro ancora immagino...
 

OneShot

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Paris

Prepariamoci ad un nuovo sermone dell'AD contro Enac, che non fa nulla contro FR e se la prende coi piccoli e scomodi come lui, e contro questo governo che blatera di italianità e poi si getta contro le compagnie italiane, e molto altro ancora immagino...
Ma avevano appena finito di dichiarare che sono stati i migliori da questo punto di vista.
 

s4lv0z

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Idem in Superior in AZ. Di norma non voglio nulla se non un bicchier d’acqua, men che meno brioches calde o prosecco che giacciono tristi dove stanno.
Onestamente brioche calde e prosecco in una ventina di voli in "superior" non me ne hanno mai offerti.
PS ovviamente tutti feed di lungo o medio raggio...non sono un amante degli scrocchi...

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EI-MAW

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Onestamente brioche calde e prosecco in una ventina di voli in "superior" non me ne hanno mai offerti.
PS ovviamente tutti feed di lungo o medio raggio...non sono un amante degli scrocchi...

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Dipende la fascia oraria e dipende quando li hai fatti. Se erano la scorsa estate in piena emergenza catering è tanto ci fosse l’acqua per chiunque
 

speedbird001

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ieri notte ero a bgy in partenza , sul tabellone partenze e' rimasto a lungo un volo areoitalia bgy fco delle 22 15 che poi e' misteriosamente scomparso...
 

Dany85

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7 Gennaio 2020
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Ma il 737-700 YR-BMR fermo a Bucarest Baneasa da metà Gennaio, è in manutenzione o è uscito di flotta?
 

leerit

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«Tutto vero, via a marzo. Per noi valete solo l’1%». L’ad Intrieri: «D’accordo con Enac, pago le penali e tolgo il disturbo»

D’accordo su tutta la linea, Gaetano Intrieri. Non rinnega le coordinate dell’ultima tabella di volo, l’amministratore delegato di Aeroitalia: «Condivido al 100% le dichiarazioni rilasciate al vostro giornale da Pierluigi Di Palma, il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile: ha detto come stanno le cose. Tanto di cappello».

È irreversibile: via da marzo e subito un altro operatore a garantire i voli di continuità su Roma, Milano e Napoli?
«Esatto.

Dal prossimo mese: stop. Lasceremo la pista del Sanzio».


La vostra uscita di scena, in origine, era stata fissata a ottobre. Perché questa accelerata?

«Sono sorte ulteriori esigenze, considerando tutti gli attacchi inutili e dannosi che stiamo ricevendo. Sono andato all’Enac e ho detto basta. Sono disposto anche a pagare le penali».

Correggendo la rotta, cancellazioni, ritardi biblici, l’uso di un solo aeromobile (anziché i due previsti dal bando). Non sono solo critiche, ma fatti inoppugnabili.

«Ad Ancona sono accadute cose mai viste. Adesso noi lasciamo, è inutile parlare di quello che è successo. Mi auguro che possiate trovare una compagnia migliore di Aeroitalia, molto più seria, molto più tutto. Così da poter andare avanti con la continuità territoriale».

Qualcuno ha generato questa frattura? I dissapori con Marco Bruschini, direttore dell’Atim, l’Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione, hanno contribuito a inasprire le posizioni?

«Non mi interessa più dire alcunché, la nostra posizione è chiara: siamo andati dalla nostra autorità, abbiamo detto come stanno le cose, siamo in sintonia con il presidente Enac».

Possibile che non voglia togliersi alcuna spina dal fianco?

«Perché cercare la polemica a tutti i costi?».

Più che individuare il punto di caduta, vorremmo una spiegazione.

«Non c’è. Ancona, parafrasando le tante cose lette in questi mesi, ha bisogno di una compagnia con spalle più robuste delle nostre, migliore della nostra e con grandi ambizioni. Direi la Delta o un’altra simile. È giusto così».

Sarcastico?

«No, ho detto che concordo: non siamo adatti alla Dorica. Non c’è un retropensiero».

Perché ritiene che non siate idonei?

«L’hanno detto le tante persone intervistate, non io. Ho solo preso atto. Mi permette?».

Prego.

«Si metta nei miei panni. Fatto 100 il fatturato di Aeroitalia lei sa quanto contribuisce Ancona? Con l’1%. Ora, secondo lei, per quell’1% posso andare per tribunali e leggere tutto quello che è stato scritto? Se fosse la Sardegna, che per noi significa un milione e 100mila passeggeri, avrebbe un senso. Ma per un territorio dove se si arriva a 22 viaggiatori sull’aereo esultiamo, no. Le cifre sono dalla nostra parte».

Le riveli.

«Dati pubblicati di recente indicano che siamo il vettore cresciuto di più nell’ultimo anno, il quarto per numero di passeggeri sul mercato italiano. Abbiamo superato quelli più antichi e grandi di noi. Parlare di Ancona e dell’Atim? Non ne posso più. Accetto qualsiasi cosa. Ce ne andiamo, punto. Dopodiché...».

Niente pausa di sospensione, continui.

«Pagheremo la penale, poi è da vedere se la dovremmo versare. La cosa bella è che l’Enac si sta attivando per cercare una soluzione, ma dovrebbe essere la Regione a farlo».

Il punto dolente del solo aereo che collega Roma e Milano. Ammetterà che non è stato un bell’affare.

«Non è vero niente, come le sanzioni: non ne abbiamo avuta nessuna, di nessun tipo. Come ciò che è stato scritto sui salvagente assenti a bordo: sarebbe un reato».

Mi perdoni l’insistenza, ma il 31 gennaio il volo per il capoluogo lombardo è decollato con oltre tre ore di ritardo: aspettava l’aeromobile, l’unico, che tornava dalla Capitale.

«È accaduto sei, sette volte: uno era guasto e per non cancellare del tutto la tratta abbiamo scelto questa soluzione. Qual è il problema? Si può fare, è previsto».

Il suo nemico Bruschini?

«Non l’ho mai più incontrato. Non è più un mio problema, ma di chi l’ha nominato per quel ruolo. Ergo, lo dovrebbe chiedere al governatore. Ora il problema è diventato suo, con evidenza».

Niente da fare?

«Aeroitalia da questo teatro vuole uscire. È andata dal suo regolatore: o le cose si aggiustano oppure via».

Che fa, cambia traiettoria?

«L’operatività così non funziona. Non si sistemerà nulla. Quello che faremo lo vedrete strada facendo. Vorrei evidenziare un’eccezione».

Ovvero?

«Non ho mai incontrato il vostro governatore. Da qui passano tutti i presidenti di regione, Acquaroli non l’ho mai visto. Strano, no?».