Credo sia semplicemente questione di marketing. Dubai è diventata quello che è perché:
(1) è partita per prima. Vero, mostrando già nel 1985 una visione che altri non potevano neanche immaginare.
(2) Ha saputo prendere da Miami e da Las Vegas alcuni eccessi commerciali e tradurli in una versione araba (detta in soldoni: Dubai è un prodotto completo perché ci sono svaghi e alcool -- con pudore pubblico e moderazione ma senza eccessi di zelo religioso). Pudore, molto ma molto limitato a seconda delle zone e dell'orario (es. minigonne ascellari a Dubai Marina la sera)
(3) Quando l'evoluzione di Dubai è stata avviata, questa ha beneficiato di una storia di relazioni commerciali e militari con l'Europa ben consolidate (non dimentichiamo che gli stati che oggi compongono gli EAU erano già prima i Trucial State alleati degli inglesi, e ancora negli anni Cinquanta gli inglesi dovettero intervenire per respingere un'invasione proprio del KSA ad Al Ain). Teniamo anche conto che lo sviluppo dell'industria petrolifera a partire dagli anni 70 è stato supportato da inglesi e americani, per i quali il local prova sentimenti odi et amo che, Catullo mio, lèvete!
(4) Dubai è di fatto una città. Grande, ma è pur sempre una città in uno stato relativamente piccolo. Concentrare le risorse per crescere in uno spazio del genere aiuta. L'Arabia Saudita è enorme: anche con le immense risorse economiche che ha, è difficile in uno stato di tali dimensioni incentivare uno sviluppo rapido diffuso. KSA è wahabita, una differenza culturale enorme che sarà dura da cambiare (ma ci stanno piano piano provando)
Col tempo l'Arabia Saudita saprà far scoprire al mondo occidentale i suoi tesori e riuscirà sicuramente a creare un turismo di vocazione storico-culturale (finora c'è stato quasi solo turismo religioso): ma impiegherà più tempo di Dubai. Vision 2050, IMHO