L'Arabia Saudita lancia Riyadh Air


Cesare.Caldi

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Se puntano ad aumentare il turismo come prima cosa proporrei di rendere gratuito il visto turistico che attualmente costa sui 100 euro anzi ideale sarebbe proprio eliminare la necessità del visto per ingressi di tipo turistico.
 

ilPrincipeDiCasador

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16 Febbraio 2009
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Basel
Se puntano ad aumentare il turismo come prima cosa proporrei di rendere gratuito il visto turistico che attualmente costa sui 100 euro anzi ideale sarebbe proprio eliminare la necessità del visto per ingressi di tipo turistico.
Il turista alto-spendente è quello che vogliono ed è quello a cui stanno puntando in termini di infrastrutture.
Per quelli che 100 euro di visto fanno la differenza tra andare o no, c’è Sharm el Sheik proprio attaccata.
 

bamby69

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18 Marzo 2011
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Il turista alto-spendente è quello che vogliono ed è quello a cui stanno puntando in termini di infrastrutture.
Per quelli che 100 euro di visto fanno la differenza tra andare o no, c’è Sharm el Sheik proprio attaccata.
Per quello che offre vedo più il turista lamentoso dei 100€ che il rampante di Piazza affari!
 

ilPrincipeDiCasador

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16 Febbraio 2009
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Basel
Per quello che offre vedo più il turista lamentoso dei 100€ che il rampante di Piazza affari!
Posso chiederti se hai visto il paese con i tuoi occhi?
Io ci sono stato l’ultima volta tre settimane fa, l’ho girato più volte da nord a sud, prima dell’apertura per motivi lavorativi dopo, da turista. Gli eccessi stanno trasformando alcune zone in parchi tipo Disneyland ma il paese offre tanto ed ha un potenziale notevole. C’è archeologia, storia, deserto, mare, città, shopping, eventi.
Mancano apertura mentale ed infrastrutture. Saudi 2030 va proprio in questa direzione supportata da una potenza economica che non si era mai vista prima.
 

bamby69

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18 Marzo 2011
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Posso chiederti se hai visto il paese con i tuoi occhi?
Io ci sono stato l’ultima volta tre settimane fa, l’ho girato più volte da nord a sud, prima dell’apertura per motivi lavorativi dopo, da turista. Gli eccessi stanno trasformando alcune zone in parchi tipo Disneyland ma il paese offre tanto ed ha un potenziale notevole. C’è archeologia, storia, deserto, mare, città, shopping, eventi.
Mancano apertura mentale ed infrastrutture. Saudi 2030 va proprio in questa direzione supportata da una potenza economica che non si era mai vista prima.
Era nei miei pensieri ma ci devo pensare ancora un po' appunto l'apertura mentale e come diceva un tizio turiste australiane in shorts se ne vedranno poche quando ti dicono di rispettare usi e costumi del paese che visiti! Sempre a disposizione per chiarire!
 

londonfog

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Londra
Era nei miei pensieri ma ci devo pensare ancora un po' appunto l'apertura mentale e come diceva un tizio turiste australiane in shorts se ne vedranno poche quando ti dicono di rispettare usi e costumi del paese che visiti! Sempre a disposizione per chiarire!
Il problema e' legato a come si viaggia adesso. Troppa gente si comporta all'estero come se fossero a casa propria. La turista australiana in shorts e' fuori posto in Arabia Saudita, ma anche in Vaticano. Il turista inglese che esce ubriaco da un bar e' fuori posto in tutto il Mediterraneo. L'Italiano che si lamenta perche' nel ristorante non c'e' pane, etc. etc.
 

BAlorMXP

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Era nei miei pensieri ma ci devo pensare ancora un po' appunto l'apertura mentale e come diceva un tizio turiste australiane in shorts se ne vedranno poche quando ti dicono di rispettare usi e costumi del paese che visiti! Sempre a disposizione per chiarire!
Che è quello che già succede a Dubai rispetto a buona parte degli UAE, stessa cosa verrà applicata a Neom Bay e Arabia Saudita.


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bamby69

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Il problema e' legato a come si viaggia adesso. Troppa gente si comporta all'estero come se fossero a casa propria. La turista australiana in shorts e' fuori posto in Arabia Saudita, ma anche in Vaticano. Il turista inglese che esce ubriaco da un bar e' fuori posto in tutto il Mediterraneo. L'Italiano che si lamenta perche' nel ristorante non c'e' pane, etc. etc.
Si sta parlando di Arabia Saudita caro, non si può generalizzare, paese non pronto per ricevere turismo di massa, né dubito sarà sempre un turismo di nicchia!
 

FLR86

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29 Aprile 2017
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Finirà come il calcio Saudita. Grandi proclami iniziali, e poi giocatori che le provano tutte per andarsene qualche mese dopo.
Questi mega progetti io li vedo come un tentativo disperato di sedersi al tavolo dei grandi. Come il bambino che cerca in tutti i modi di farsi notare dal papà, mentre lui è impegnato in una conversazione di lavoro.
Progetti totalmente fini a sé stessi, che sulla carta si pubblicizzano come rivoluzionari, ma che in realtà cosa apportano alla società?
Sarò prevenuto io, ma poi qualcuno mi spiegherà che gusto possa esserci a vivere rinchiusi in mezzo al deserto o ad andare a sciare dove non nevica praticamente mai.
Però è anche vero che se Dubai è diventata quello è, probabilmente mi trovo nel lato debole. Ma io rimango convinto che l'unico paese degno di nota della penisola arabica, sia quello che stanno bombardando da anni nel silenzio generale.
 
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kenadams

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13 Agosto 2007
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NYC
Finirà come il calcio Saudita. Grandi proclami iniziali, e poi giocatori che le provano tutte per andarsene qualche mese dopo.
Questi mega progetti io li vedo come un tentativo disperato di sedersi al tavolo dei grandi. Come il bambino che cerca in tutti i modi di farsi notare dal papà, mentre lui è impegnato in una conversazione di lavoro.
Progetti totalmente fini a sé stessi, che sulla carta si pubblicizzano come rivoluzionari, ma che in realtà cosa apportano alla società?
Sarò prevenuto io, ma poi qualcuno mi spiegherà che gusto possa esserci a vivere rinchiusi in mezzo al deserto o ad andare a sciare dove non nevica praticamente mai.
Però è anche vero che se Dubai è diventata quello è, probabilmente mi trovo nel lato debole. Ma io rimango convinto che l'unico paese degno di nota della penisola arabica, sia quello che stanno bombardando da anni nel silenzio generale.
Credo sia semplicemente questione di marketing. Dubai è diventata quello che è perché:
(1) è partita per prima.
(2) Ha saputo prendere da Miami e da Las Vegas alcuni eccessi commerciali e tradurli in una versione araba (detta in soldoni: Dubai è un prodotto completo perché ci sono svaghi e alcool -- con pudore pubblico e moderazione ma senza eccessi di zelo religioso).
(3) Quando l'evoluzione di Dubai è stata avviata, questa ha beneficiato di una storia di relazioni commerciali e militari con l'Europa ben consolidate (non dimentichiamo che gli stati che oggi compongono gli EAU erano già prima i Trucial State alleati degli inglesi, e ancora negli anni Cinquanta gli inglesi dovettero intervenire per respingere un'invasione proprio del KSA ad Al Ain).
(4) Dubai è di fatto una città. Grande, ma è pur sempre una città in uno stato relativamente piccolo. Concentrare le risorse per crescere in uno spazio del genere aiuta. L'Arabia Saudita è enorme: anche con le immense risorse economiche che ha, è difficile in uno stato di tali dimensioni incentivare uno sviluppo rapido diffuso.

Col tempo l'Arabia Saudita saprà far scoprire al mondo occidentale i suoi tesori e riuscirà sicuramente a creare un turismo di vocazione storico-culturale (finora c'è stato quasi solo turismo religioso): ma impiegherà più tempo di Dubai.
 
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fiducioso

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Sottovalutate il potere del PIF…che ha un fondo di oltre 1500 miliardi di dollari. Tra l’altro l’Arabia ha appena messo le mani sul circuito ATP del tennis e offerto 2 miliardi per lo sviluppo. Solo per rendere l’idea della fame che hanno e l’ossessione di contare più degli altri.
 

Seaking

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Credo sia semplicemente questione di marketing. Dubai è diventata quello che è perché:
(1) è partita per prima. Vero, mostrando già nel 1985 una visione che altri non potevano neanche immaginare.
(2) Ha saputo prendere da Miami e da Las Vegas alcuni eccessi commerciali e tradurli in una versione araba (detta in soldoni: Dubai è un prodotto completo perché ci sono svaghi e alcool -- con pudore pubblico e moderazione ma senza eccessi di zelo religioso). Pudore, molto ma molto limitato a seconda delle zone e dell'orario (es. minigonne ascellari a Dubai Marina la sera)
(3) Quando l'evoluzione di Dubai è stata avviata, questa ha beneficiato di una storia di relazioni commerciali e militari con l'Europa ben consolidate (non dimentichiamo che gli stati che oggi compongono gli EAU erano già prima i Trucial State alleati degli inglesi, e ancora negli anni Cinquanta gli inglesi dovettero intervenire per respingere un'invasione proprio del KSA ad Al Ain). Teniamo anche conto che lo sviluppo dell'industria petrolifera a partire dagli anni 70 è stato supportato da inglesi e americani, per i quali il local prova sentimenti odi et amo che, Catullo mio, lèvete!
(4) Dubai è di fatto una città. Grande, ma è pur sempre una città in uno stato relativamente piccolo. Concentrare le risorse per crescere in uno spazio del genere aiuta. L'Arabia Saudita è enorme: anche con le immense risorse economiche che ha, è difficile in uno stato di tali dimensioni incentivare uno sviluppo rapido diffuso. KSA è wahabita, una differenza culturale enorme che sarà dura da cambiare (ma ci stanno piano piano provando)

Col tempo l'Arabia Saudita saprà far scoprire al mondo occidentale i suoi tesori e riuscirà sicuramente a creare un turismo di vocazione storico-culturale (finora c'è stato quasi solo turismo religioso): ma impiegherà più tempo di Dubai. Vision 2050, IMHO
 

Paolo_61

Socio AIAC
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Sottovalutate il potere del PIF…che ha un fondo di oltre 1500 miliardi di dollari. Tra l’altro l’Arabia ha appena messo le mani sul circuito ATP del tennis e offerto 2 miliardi per lo sviluppo. Solo per rendere l’idea della fame che hanno e l’ossessione di contare più degli altri.
Hanno anche ”lanciato” un circuito golfistico alternativo al PGA che ha offerto ingaggi monster (Rham, ex numero 1 al mondo, avrebbe incassato 500 milioni di dollari)
 

Sciamano

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25 Agosto 2021
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Sottovalutate il potere del PIF…che ha un fondo di oltre 1500 miliardi di dollari. Tra l’altro l’Arabia ha appena messo le mani sul circuito ATP del tennis e offerto 2 miliardi per lo sviluppo. Solo per rendere l’idea della fame che hanno e l’ossessione di contare più degli altri.
Non credo nessuno lo sottovaluti, anzi.
Penso invece che sia ben chiaro a tutti, persino a chi prova ogni tanto a buttarci in mezzo qua e là belle parole come valori, apertura, tolleranza ecc., che è una mera e sola questione di soldi e nulla più.
 
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kenadams

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13 Agosto 2007
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Sottovalutate il potere del PIF…che ha un fondo di oltre 1500 miliardi di dollari. Tra l’altro l’Arabia ha appena messo le mani sul circuito ATP del tennis e offerto 2 miliardi per lo sviluppo. Solo per rendere l’idea della fame che hanno e l’ossessione di contare più degli altri.
Non lo sottovaluto affatto. Trovo tuttavia che sia importante anche non sopravvalutare il potere dei soldi: il deserto rimane deserto anche se ci metti una marea di soldi. Il vero patrimonio del KSA, secondo me, è quello storico e culturale. Solo che quel patrimonio è sparpagliato in giro per il deserto e relativamente poco valorizzato verso Occidente. Gli arabi stanno cercando di farsi spazio in Occidente seguendo l'esempio di Dubai (ma senza minigonne e alcol) quando, secondo me, dovrebbero farsi spazio in Occidente enfatizzando gli aspetti storici e culturali (come l'Italia). Solo che -- come ha segnalato implicitamente @Seaking -- i sauditi non ci arrivano. Mentre la Repubblica partenopea spopola su Instagram perché ogni sbregola americana vuole farsi la foto in bikini a Positano, i sauditi pensano di attirare volumi occidentali con le donne coperte di lenzuola. A me non infastidiscono affatto gli abiti conformi a canoni religiosi -- sono affari di chi li indossa -- ma, se vuoi fare i miliardi col turismo e gli expat, le far coprire le donne è controproducente. Vedremo come andrà a finire: segnalo solo che la Sicilia sta vivendo un boom di turismo grazie a White Lotus (girato in parte a Taormia), mentre poco più di un decennio fa Sex in the City 2 lo hanno girato in Marocco perché in KSA non era proprio pensabile: sembrano sciocchezze, ma sono occasioni perdute.
 
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