Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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leerit

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Dovrebbe essere Volotea e non Condor l'altra "remedy taker" individuata a Linate per venire incontro alle richieste della Commissione Europea.

Ita Airways e Lufthansa hanno siglato accordi preliminari con la britannica easyJet e la spagnola Volotea per consentire ai due vettori low cost di avviare i collegamenti di corto raggio tra Milano Linate, Roma Fiumicino e l’Europa centrale per riportare la concorrenza nelle rotte dove le nozze italo-tedesche farebbero nascere un monopolio. È quanto apprende il Corriere da tre fonti Ue a conoscenza dei contenuti dell’ultimo pacchetto di “rimedi” che Roma e Francoforte hanno inviato a Bruxelles per avere il via libera dell’Antitrust all’unione nei cieli.


A Milano e Roma
Con le due intese - che dovranno essere perfezionate e che potranno diventare effettive soltanto dopo l’ok Ue alla proposta - i “remedy taker” easyJet e Volotea potranno aprire una base a Linate, basando ciascuna un paio di aerei, proseguono le fonti. Mentre la compagnia spagnola dovrebbe posizionare altri due velivoli a Fiumicino, inaugurando così una ulteriore base anche nel principale scalo italiano. L’accordo con Volotea si è concretizzato anche perché Wizz Air, inizialmente interessata, ha chiesto un numero giudicato alto di slot a Linate. Lufthansa, Tesoro e Ita non commentano.

I rimedi
Alle 23.58 di lunedì 6 maggio - appena due minuti prima della scadenza dei termini - Lufthansa e il ministero dell’Economia hanno inviato all’Antitrust «un’offerta correttiva migliorata rispetto a quella precedente per ottenere la luce verde all’investimento in Ita», proseguono le fonti europee. «Il pacchetto rivisto affronta i timori della Commissione sulle rotte a corto e lungo raggio, nonché su una concentrazione all'aeroporto di Milano Linate», commenta il gruppo tedesco, aggiungendo che «la scadenza per la decisione della Commissione sulla revisione è stata automaticamente spostata al 4 luglio».

Gli slot da rilasciare
Nel documento revisionato Ita e Lufthansa si dicono disposte a cedere 12 coppie giornaliere di slot a Linate - cioè 24 voli in entrambe le direzioni -, una in più delle 11 inizialmente previste, come raccontato in esclusiva dal Corriere. Sei coppie dovrebbero andare ad easyJet, altre sei a Volotea. Toccherà alle due low cost scegliere quali fasce orarie di decollo e atterraggio prendere a Ita e Lufthansa - quelle del mattino e del tardo pomeriggio sono le più preziose - utilizzandole però soltanto per garantire i collegamenti tra Milano e gli hub del colosso tedesco in Europa, come la Linate-Bruxelles.


Nella Capitale
A Fiumicino - aeroporto dove ci sono meno problemi di concorrenza sul breve raggio e non mancano gli slot liberi - Ita e Lufthansa intendono cedere almeno 6 coppie, pari a 12 voli giornalieri, calcolano le fonti: in questo ambito le trattative vedono Volotea beneficiare del rilascio dei diritti di decollo e atterraggio, così da parcheggiare altri due dei suoi Airbus. Le coppie di slot potrebbero salire anche a 9 così da consentire il posizionamento di un altro velivolo. Volotea entrerebbe sul collegamento con Monaco. A Roma scalpita anche Ryanair che vorrebbe altri slot ma negli orari che giudica migliori. Al momento - come anticipato nei giorni scorsi - gli accordi preliminari prevedono che le due low cost garantiscano il servizio per almeno 3 anni. Mentre Ita si sarebbe impegnata a non avviare alcune rotte che sarebbero poi in monopolio come la Linate-Vienna.

I voli intercontinentali
L’altro grande nodo, quello delle rotte intercontinentali tra Roma e Nord America, vede nel pacchetto di rimedi una conferma di quanto anticipato: Lufthansa garantisce di tenere separate per un paio d’anni le attività commerciali di Ita da quelle di A++, la joint venture transatlantica che i tedeschi hanno con United Airlines e Air Canada. Questo vuol dire che sui voli con Usa e Canada continuerà a esserci una concorrenza. Un “monitoring trustee” sorveglierà sulla corretta applicazione dell’accordo. Nel frattempo Ita - dopo l’eventuale via libera Ue - potrà traslocare dall’alleanza SkyTeam a Star Alliance. Resta da capire - proseguono le fonti europee - se la compagnia italiana potrà avviare voli in codeshare con United e Air Canada che in teoria non avrebbero bisogno di una autorizzazione antitrust.


Le alleanze
Nei mesi successivi all’ingresso di Lufthansa in Ita - inizialmente con il 41%, per salire poi al 90 e al 100% - i tedeschi e gli italiani potranno avviare la pratica per l’ingresso del vettore tricolore nella joint venture transatlantica. Ci vorranno almeno 18 mesi per avere l’ok che sarà condizionato alle approvazioni di tre autorità regolatorie (europea, statunitense e canadese) e alla concessione di ulteriori rimedi. In questo ambito l’orientamento italo-tedesco è quello di sottoscrivere degli “Spa” (special prorate agreements) con vettori rivali - come Air France, Klm, British Airways e Iberia - così da ridurre le preoccupazioni Ue sulla concorrenza sui collegamenti di lungo raggio.

La posizione di Bruxelles
Basterà tutto questo ad avere l’ok Ue alle nozze Ita-Lufthansa? L’Antitrust Ue non si espone, dovendo fare prima le proprie valutazioni e poi effettuando dei “market test” (con il contributo delle compagnie aeree rivali) sui rimedi proposti da italiani e tedeschi. Ma Margrethe Vestager, commissaria europea per la Concorrenza, a “Politico” ha detto che «se non si riescono a risolvere i gravi problemi di concorrenza» nell'operazione Ita-Lufthansa «non possiamo approvare la transazione. Spetta alle aziende trovare rimedi a questi rischi competitivi».

 

imac72

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28 Aprile 2021
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Dovrebbe essere Volotea e non Condor l'altra "remedy taker" individuata a Linate per venire incontro alle richieste della Commissione Europea.

Ita Airways e Lufthansa hanno siglato accordi preliminari con la britannica easyJet e la spagnola Volotea per consentire ai due vettori low cost di avviare i collegamenti di corto raggio tra Milano Linate, Roma Fiumicino e l’Europa centrale per riportare la concorrenza nelle rotte dove le nozze italo-tedesche farebbero nascere un monopolio. È quanto apprende il Corriere da tre fonti Ue a conoscenza dei contenuti dell’ultimo pacchetto di “rimedi” che Roma e Francoforte hanno inviato a Bruxelles per avere il via libera dell’Antitrust all’unione nei cieli.
Su Volotea mi permetto di esprimere dei dubbi in quanto ha una sales partnership con Eurowings gruppo LH, esattamente un cross selling tra i rispettivi siti che nel caso dovrebbe essere regolamentato per essere accettata come "remedy taker" da parte della Commissione Europea.

E' indicativo come anche IAG/IB abbia scelta Volotea come "remedy taker" a MAD per l'acquisizione di Air Europa, evidentemente il male minore nel caso di cessione di slots.
 

leerit

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Il commento del ministro Giorgetti

"Mettendo insieme Lufthansa e Ita non si aumenterà rispetto la quota che Ita ha, quindi tutte le 22 coppie di slot del gruppo Lufthansa saranno oggetto di rilascio", ha spiegato il presidente di Ita Antonino Turicchi. "Abbiamo lavorato molto per poter andare incontro – ha aggiunto - alle obiezioni sollevate e riteniamo che il lavoro che abbiamo fatto sia tale da avere il via libera dell'operazione". Il manager ha inoltre sottolineato: "Ita non brucia cassa, produce cassa. Stiamo facendo numeri importanti e riteniamo quest'anno di poter avere l'utile a livello di bilancio, l'anno scorso abbiamo ottenuto l'utile operativo e ora avremo utile di esercizio". "Io sono fiducioso, altrimenti non farei questo mestiere – ha commentato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti -. Dopodiché noi abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare. Credo che il 99,99% degli italiani pensi che questa sia una buona operazione che risolve definitivamente una situazione incresciosa, pluriennale, sulla compagnia aerea nazionale. Aspettiamo la decisione dell'arbitro. Spero che non sbagli l'arbitro, però talvolta sbaglia".

 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Turicchi dia anche altri numeri , o i soli ricavi significano zero.
Giorgetti che parla a nome del 99,99% degli italiani sulla merito/soluzione questione è grottesco.
Semmai vada in porto è si la miglior soluzione, ma di fatto un altro pezzo di Italia che va via, una sconfitta per il sistema paese che si dimostra incapace di gestire la cosa pubblica e privata, il che detto da uno de “piú Italia e meno Europa!” o “prima gli italiani” è ridicolo.
 
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Cesare.Caldi

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Dovrebbe essere Volotea e non Condor l'altra "remedy taker" individuata a Linate per venire incontro alle richieste della Commissione Europea.

Ita Airways e Lufthansa hanno siglato accordi preliminari con la britannica easyJet e la spagnola Volotea per consentire ai due vettori low cost di avviare i collegamenti di corto raggio tra Milano Linate, Roma Fiumicino e l’Europa centrale per riportare la concorrenza nelle rotte dove le nozze italo-tedesche farebbero nascere un monopolio. È quanto apprende il Corriere da tre fonti Ue a conoscenza dei contenuti dell’ultimo pacchetto di “rimedi” che Roma e Francoforte hanno inviato a Bruxelles per avere il via libera dell’Antitrust all’unione nei cieli.

A Milano e Roma
Con le due intese - che dovranno essere perfezionate e che potranno diventare effettive soltanto dopo l’ok Ue alla proposta - i “remedy taker” easyJet e Volotea potranno aprire una base a Linate, basando ciascuna un paio di aerei, proseguono le fonti. Mentre la compagnia spagnola dovrebbe posizionare altri due velivoli a Fiumicino, inaugurando così una ulteriore base anche nel principale scalo italiano. L’accordo con Volotea si è concretizzato anche perché Wizz Air, inizialmente interessata, ha chiesto un numero giudicato alto di slot a Linate. Lufthansa, Tesoro e Ita non commentano.

Gli slot da rilasciare
Nel documento revisionato Ita e Lufthansa si dicono disposte a cedere 12 coppie giornaliere di slot a Linate - cioè 24 voli in entrambe le direzioni -, una in più delle 11 inizialmente previste, come raccontato in esclusiva dal Corriere. Sei coppie dovrebbero andare ad easyJet, altre sei a Volotea. Toccherà alle due low cost scegliere quali fasce orarie di decollo e atterraggio prendere a Ita e Lufthansa - quelle del mattino e del tardo pomeriggio sono le più preziose - utilizzandole però soltanto per garantire i collegamenti tra Milano e gli hub del colosso tedesco in Europa, come la Linate-Bruxelles.
Se veramente l' offerta migliorativa è uno slot in piu' ar passando da 22 a 24 è un barzelletta.

Inoltre i già molto ridotti slot che verrebbero rilasciati vengono suddivisi tra due compagnie cosa che frantuma l'offerta di voli tra due compagnie e non permette di creare una minima massa critica per fare una vera concorrenza a ITA a LIN che rimarrebbe col 60% degli slot di LIN.

Spero che la commissione non si lasci prendere in giro e rispedisca la proposta al mittente
 
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leerit

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... Ai quali aggiungere l'oltre 15% di slot che Ita non ha mai ereditato da Alitalia quando venne costituita e che sono stati riconsegnati all'autorita' competente.

Non capisco poi se Linate deve essere considerato aeroporto indipendente o se va inserito nel "sistema Milano" (LIN MXP BGY).
 

leerit

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Siamo ottimisti? “Assolutamente sì”. Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways, risponde così a Travel Quotidiano sull’attesa risposta dall’Unione europea in merito all’accordo con Lufthansa, a margine della presentazione a Linate del nuovo servizio di FaceBoarding. Decisione che proprio ieri da Bruxelles hanno protratto ancora, fino a luglio.


Un rinvio dopo l’altro che potrebbe in qualche modo inficiare le performance della compagnia aerea in un periodo, quello estivo, tra i più redditizi per i vettori? Non secondo il presidente, che anzi pone l’accento sulla crescita, costante, che la compagnia persegue sin dalla sua nascita: “Stiamo portando avanti il nostro piano che è stato oggetto di condivisione con Lufthansa. Ieri siamo arrivati a 91 aerei e riteniamo che quando l’operazione avrà il via libera dall’Ue darà un ulteriore elemento di crescita alla compagnia“.

Linate strategico

Turicchi ricorda poi la strategicità di Linate e della ristrutturazione a firma Sea Aeroporti e città di Milano: “Si tratta di investimenti importanti per un aeroporto per noi fondamentale, il secondo dopo Fiumicino e dove l’anno scorso abbiamo trasportato 5 milioni di passeggeri sui 15 milioni complessivi. Da qui operiamo 28 destinazioni sia business sia leisure: in particolare puntiamo molto sul traffico bt che ci vede proporre 48 voli settimanali su London City. Aumenteranno quest’estate anche le rotte leisure”.


Quanto allo storico collegamento Roma-Milano, per Ita sembra protagonista di una nuova primavera: “Il servizio offerto dalla metropolitana (M4, ndr) che collega l’aeroporto con il centro città ha permesso al trasporto aereo di invertire il trend rispetto al treno. Abbiamo registrato un enorme aumento di traffico sui voli tra Roma e Milano, dove operiamo 15 voli giornalieri”.


In generale un trend di crescita positivo per il traffico su Milano, “destinato a proseguire in vista delle Olimpiadi invernale 2026”.


 

Farfallina

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Turicchi dia anche altri numeri , o i soli ricavi significano zero.
Giorgetti che parla a nome del 99,99% degli italiani sulla merito/soluzione questione è grottesco.
Semmai vada in porto è si la miglior soluzione, ma di fatto un altro pezzo di Italia che va via, una sconfitta per il sistema paese che si dimostra incapace di gestire la cosa pubblica e privata, il che detto da uno de “piú Italia e meno Europa!” o “prima gli italiani” è ridicolo.
Beh, su una cosa ha torto e cioè sul 99,99%. Infatti ci sono italiani che pensano ancora di poter uscire dalla UE, iniettare in ITA miliardi su miliardi e mettersi a far concorrenza a Turkish.
Magari gli stessi italiani nostalgici che inneggiano a Putin e Orban e alle nazionalizzazioni di Stato.
Comunque Giorgetti sta dicendo cose di buon senso.
 

Farfallina

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Se veramente l' offerta migliorativa è uno slot in piu' ar passando da 22 a 24 è un barzelletta.

Inoltre i già molto ridotti slot che verrebbero rilasciati vengono suddivisi tra due compagnie cosa che frantuma l'offerta di voli tra due compagnie e non permette di creare una minima massa critica per fare una vera concorrenza a ITA a LIN che rimarrebbe col 60% degli slot di LIN.

Spero che la commissione non si lasci prendere in giro e rispedisca la proposta al mittente
ITA + LH non aggiungerebbe nulla a quanto ITA ha già e già ITA e Alitalia avevano già rilasciato più volte slot. Aggiungiamo che hanno proposto accordi per 2 compagnie che operino le rotte giudicate necessarie di concorrenza. E non sono rotte che necessitano di navette orarie.
 

East End Ave

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Beh, su una cosa ha torto e cioè sul 99,99%. Infatti ci sono italiani che pensano ancora di poter uscire dalla UE, iniettare in ITA miliardi su miliardi e mettersi a far concorrenza a Turkish.
Magari gli stessi italiani nostalgici che inneggiano a Putin e Orban e alle nazionalizzazioni di Stato.
Comunque Giorgetti sta dicendo cose di buon senso.
Ma è ovvio che sia di buon senso!
Per l’economia e per il contribuente , non per il sistema Italia nè per la ridicola politica che il povero Giorgetti rappresenta.
 

Cesare.Caldi

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ITA + LH non aggiungerebbe nulla a quanto ITA ha già e già ITA e Alitalia avevano già rilasciato più volte slot. Aggiungiamo che hanno proposto accordi per 2 compagnie che operino le rotte giudicate necessarie di concorrenza. E non sono rotte che necessitano di navette orarie.
Citami una compagnia che vola da un aeroporto contingentato come LIN, che non sia il suo hub, e dove abbia il 60% degli slot.
 
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Cesare.Caldi

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Su Wikipedia è definita cosi:

Focus city

In the airline industry, a focus city is an airport that is important to one airline but is not a hub.
An airline has daily flights from the Focus city to many destinations that are also not its hubs. Even though the word "city" is part of this term, it means a city's airport, not the city.

An example of an airline's focus city is US Airways (now part of American Airlines) at Washington National Airport in Arlington, Virginia.[1] Focus city airports can have some of the same facilities that hubs have. For example, the airline may repair or clean their aircraft at a focus city because it is cheaper. They might also have places and equipment to handle cargo.

Many low-cost carriers that mostly fly point-to-point use focus cities more than hubs. Southwest Airlines,[2] Spirit Airlines, JetBlue Airways, Allegiant Air[3] and WestJet in the Americas, and Ryanair, EasyJet, Norwegian Air Shuttle and Wizz Air in Europe are examples.
 

Stefanopv

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Focus city

In the airline industry, a focus city is an airport that is important to one airline but is not a hub.
An airline has daily flights from the Focus city to many destinations that are also not its hubs. Even though the word "city" is part of this term, it means a city's airport, not the city.

An example of an airline's focus city is US Airways (now part of American Airlines) at Washington National Airport in Arlington, Virginia.[1] Focus city airports can have some of the same facilities that hubs have. For example, the airline may repair or clean their aircraft at a focus city because it is cheaper. They might also have places and equipment to handle cargo.

Many low-cost carriers that mostly fly point-to-point use focus cities more than hubs. Southwest Airlines,[2] Spirit Airlines, JetBlue Airways, Allegiant Air[3] and WestJet in the Americas, and Ryanair, EasyJet, Norwegian Air Shuttle and Wizz Air in Europe are examples.
Sì ma sono tutti parametri soggettivi e ipotetici, wikipedia stessa parla a titolo esemplificativo ("can have", "may repair")
 
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