- 1 Febbraio 2012
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Ho recentemente avuto modo di incontrare un paio di rappresentanti di Boom Supersonic durante un loro tour per farsi conoscere sul mercato e vi racconto qui qualche impressione.
Per chi fosse totalmente a digiuno in materia, qui trovate le informazioni fondamentali su Boom: https://boomsupersonic.com/
Cosa promette fondamentalmente Boom Supersonic (perché di pia promessa tuttora si tratta)?
Semplice (in apparenza): permettere alla vasta clientela premium (Business + First) di viaggiare a velocità supersonica ad un prezzo pari a quello di un tradizionale biglietto di business class. Il tutto su un aereo in configurazione a 55 posti che potrà volare a Mach 2.2 per circa 4.500 MN di autonomia massima a FL 600, operando potenzialmente da qualsiasi aeroporto.
Come? Grazie a un business model basato suoi seguenti cardini:
- Utilizzo per quanto possibile di tecnologia già certificata e "volante" senza re-inventare la ruota se non strettamente necessario
- Ampio utilizzo di materiali compositi che consentirebbero 1) minori pesi, 2) maggiore accuratezza e libertà nel design di superfici alari ad alta efficienza, 3) minore dilatazione termica a velocità supersonica, 4) minore rumore (soprattutto in decollo perché i 3 motori non richiederanno il post-bruciatore per decollare)
- Voli prevalentemente nel range di 4-5 ore con cabina senza lie flat (anche se l'opzione sarà comunque possibile) per favorire al massimo una configurazione idonea a lavorare (cabina all business, wi-fi, tavolino individuale, ecc.); voli di tale durata consentirebbero anche un ottimale utilizzo della macchina in termini di rotazioni giornaliere.
Fin qui tutto terribilmente affascinante ma:
- il progetto è ancora in una fase preliminare e per il 2019 (se tutto va bene) vedremo forse il volo del piccolo dimostratore Baby Boom (qui un recente articolo di Wired https://www.wired.com/story/boom-aerospace-baby-boom-demonstrator-supersonic/)
- prestazioni, costi, affidabilità, sostenibilità economica della macchina e reale utilizzabilità nei vari aeroporti rispetto alle normative in tema di rumore, tutti ancora ampiamente da dimostrare
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Virgin e vettori cinesi non specificati stanno al momento seguendo da vicino questo progetto (che ha raccolto complessivamente una settantina di ordini in varie parti del mondo) anche se è decisamente troppo presto per parlare interesse vero del mercato.
Per vedere questo aereo sul mercato dobbiamo guardare al 2025 e oltre, quindi la strada è ancora lunga e assai insidiosa. Resta comunque intatto il fascino per un qualcosa che potrebbe rivoluzionare i trasporti della clientela premium facendo leva su tecnologie che saranno 60 anni più recenti di quelle del Concorde e del TU-144.
Per chi fosse totalmente a digiuno in materia, qui trovate le informazioni fondamentali su Boom: https://boomsupersonic.com/
Cosa promette fondamentalmente Boom Supersonic (perché di pia promessa tuttora si tratta)?
Semplice (in apparenza): permettere alla vasta clientela premium (Business + First) di viaggiare a velocità supersonica ad un prezzo pari a quello di un tradizionale biglietto di business class. Il tutto su un aereo in configurazione a 55 posti che potrà volare a Mach 2.2 per circa 4.500 MN di autonomia massima a FL 600, operando potenzialmente da qualsiasi aeroporto.
Come? Grazie a un business model basato suoi seguenti cardini:
- Utilizzo per quanto possibile di tecnologia già certificata e "volante" senza re-inventare la ruota se non strettamente necessario
- Ampio utilizzo di materiali compositi che consentirebbero 1) minori pesi, 2) maggiore accuratezza e libertà nel design di superfici alari ad alta efficienza, 3) minore dilatazione termica a velocità supersonica, 4) minore rumore (soprattutto in decollo perché i 3 motori non richiederanno il post-bruciatore per decollare)
- Voli prevalentemente nel range di 4-5 ore con cabina senza lie flat (anche se l'opzione sarà comunque possibile) per favorire al massimo una configurazione idonea a lavorare (cabina all business, wi-fi, tavolino individuale, ecc.); voli di tale durata consentirebbero anche un ottimale utilizzo della macchina in termini di rotazioni giornaliere.
Fin qui tutto terribilmente affascinante ma:
- il progetto è ancora in una fase preliminare e per il 2019 (se tutto va bene) vedremo forse il volo del piccolo dimostratore Baby Boom (qui un recente articolo di Wired https://www.wired.com/story/boom-aerospace-baby-boom-demonstrator-supersonic/)
- prestazioni, costi, affidabilità, sostenibilità economica della macchina e reale utilizzabilità nei vari aeroporti rispetto alle normative in tema di rumore, tutti ancora ampiamente da dimostrare
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Virgin e vettori cinesi non specificati stanno al momento seguendo da vicino questo progetto (che ha raccolto complessivamente una settantina di ordini in varie parti del mondo) anche se è decisamente troppo presto per parlare interesse vero del mercato.
Per vedere questo aereo sul mercato dobbiamo guardare al 2025 e oltre, quindi la strada è ancora lunga e assai insidiosa. Resta comunque intatto il fascino per un qualcosa che potrebbe rivoluzionare i trasporti della clientela premium facendo leva su tecnologie che saranno 60 anni più recenti di quelle del Concorde e del TU-144.