La UE dà l'OK all'acquisizione di ITA da parte di LH


Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Non posso smentire fatti di cui non sono a conoscenza, ma a me sembra una ipotesi alquanto azzardata quella del noleggio ACMI da ITA.
Anzi a dire il vero: a me, me pare na strunzata (cit. trétré)!
Radio Galley Londra
parla del solito ACMI con Smartlynx per qualche mese. Ricordiamoci che a gennaio ricominciano le consegne da Airbus.
A meno che il noleggio di aerei ed equipaggi di ITA faccia parte di un accordo di "compensazione " tra le parti. Viene scelta Easyjet come remedy taker, ottiene gli slot e "in cambio" per un x periodo si impegna a noleggiare n aerei ed equipaggi da ITA
 

Ferro97

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19 Dicembre 2022
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Napoli
Aggiungerei che dalla prossima summer easyJet dovrebbe avere a disposizione i 3 A319 dalla base di Venezia, che verrà chiusa.
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Aggiungerei che dalla prossima summer easyJet dovrebbe avere a disposizione i 3 A319 dalla base di Venezia, che verrà chiusa.
Questi verranno riassegnati alle altre basi Italiane di MXP e NAP. Inoltre Easyjet dovrebbe essere designata come remedy taker anche per FCO quindi dovra' aprire una base anche a FCO e servono anche qui aerei da basare.
 

leerit

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A margine della conferenza stampa di Milano, ci siamo trattenuti con Andrea Benassi – Direttore Generale ITA Airways, con il quale abbiamo trattato diversi argomenti che spaziano dai risultati attuali, i non pochi problemi esterni, le prospettive, gli aspetti commerciali e la flotta.


Com’è andata l’estate?


L’estate, anche se ancora non e’ finita, sta andando bene…sta andando bene, sopratutto nei coefficienti di riempimento. Il traffico sta continuando ad aumentare, il settore che sta trainando é il lungo raggio e ovviamente a ruota si trascina il domestico e l’internazionale.





Soddisfatti?


Si, siamo soddisfatti, notiamo.. come si sta notando nel settore, c’é una riduzione dell’average coupon value (il prezzo medio del biglietto ndr). Quindi c’é rispetto all’anno scorso una maggiore sensibilità ai prezzi da parte della clientela, però con valori sicuramente più bassi di riduzione rispetto a quelli che altri vettori hanno dichiarato… e sopratutto sui settori internazionale e intercontinentale rileviamo una leggera riduzione che si aggira attorno al 5%. Mentre sul settore domestico le tariffe medie stanno crescendo e questo é un bel segnale.


Ci sono delle differenze a livello di prenotazioni tra vendite B2B e B2C?


Per noi il trade rimane una quota molto importante, siamo attorno al 60%. Poi devo dire che sul web sta crescendo, che pesa il 40% in termini di passeggeri e il 35% in termini di ricavi nei primi 6 mesi. É in crescita il canale diretto sul quale abbiamo fatto degli investimenti importanti e sta rispondendo. Ovviamente il trade rimane la tipologia di traffico che spinge di più con una quota attorno al 60%.


Ci sono differenze a seconda dei paesi dove il B2B é predominante rispetto al B2C oppure é l’opposto o sono pure equi?


Sul domestico spinge più il web, il canale diretto che proprio per caratteristica il mercato domestico si vende sul web. Gli altri mercati ancora il trade ha un peso significativo.

Il cargo va meglio alla luce dell’attuale congiuntura internazionale favorevole?


Il cargo va bene, é in linea con le prospettive che avevamo previsto nel budget. C’é tanta offerta. Noi ovviamente é marginale come business. Ma sta rispondendo bene, cosi come stanno rispondendo bene i ricavi ancillari e i charter.


Per quanto riguarda la situazione internazionale, adesso avete sospeso temporaneamente Tel Aviv, vi impegna molto allungare i tempi di volo nel non sorvolare alcune zone del mondo, i costi da stimare e da riaggiornare?





Assolutamente. Tel Aviv per noi é un mercato strategico, é la prima origine e destinazione del nostro network. Quindi la situazione di crisi ci penalizza. É un mercato molto, molto importante. Però per noi le condizioni di sicurezza sono prioritarie, rispetto a qualsiasi altro aspetto. Tel Aviv é importante, perchè non é solo punto a punto ma alimenta tutti i settori di rete : domestico, internazionale e intercontinentale. Per noi la crisi ci ha stravolto tutti i piani, perchè avevamo previsto altre due aperture mediorientali sempre con l’A321neo.


Quali?


La Beirut e la Amman. Purtroppo, la situazione ci ha costretto e obbligato a ripensare i piani e probabilmente si spera per gli anni futuri. ci sta penalizzando, ma l’apertura di altri mercati ci stanno compensando questa situazione. Invece per quanto riguarda la crisi della guerra tra Russia e Ucraina, che ha determinato la chiusura dello spazio aereo ai vettori europei, ovviamente determina per tutte le rotte che vanno verso l’estremo Oriente. Quindi per noi in particolar modo il Giappone sicuramente e sarà anche Bangkok, perché allunga i tempi di volo di circa di un paio d’ore. Quindi in termini di costo, questo sicuramente determina un peggioramento. Devo dire che la rotta per Tokyo, la più penalizzata in questo senso, i risultati, il traffico che stiamo portando e le tariffe medie che stiamo acquisendo stanno più che compensando questo extra costo, tant’e’ che la Tokyo e’ a EBIT positivo.


Trovate che sia l’Asia a spingere la Tokyo e la futura Bangkok?


Il mercato principale si. Allora, su Tokyo e Delhi i mercati principali sono quello indiano e quello giapponese. La Bangkok é esattamente il contrario. É il mercato italiano ed europeo che spinge di più in termini di incidenza. Il mercato tailandese pesa fatto 100 circa il 20%.

Bangkok sarà annuale?





Si.


Trovate che negli ultimi mesi sia tornato un pò di più di business / corporate ?


I coefficienti di riempimento della business class sono in aumento in tutti e tre i settori di rete: sul lungo raggio siamo attorno all’82% con una crescita attorno a 1 / 2 punti percentuali. Avendo incrementato la capacità del 50% , significa che il traffico business sta rispondendo. Ricordo, che oltre al traffico business c’é una quota parte di leisure di qualità , che é disposta a pagare tanto per avere un servizio adeguato. Questo ci sta premiando grazie ai nuovi aeromobili.


Parlando di nuovi aerei, passiamo all’argomento flotta. Da ora alla fine dell’anno ci sarà l’entrata in servizio di nuovi aeromobili, tenuto conto anche dei ritardi nella supply chain di Airbus?


É entrato in flotta adesso l’ultimo A321neo, dovrebbero entrare altri 3 o 4 A220 entro la fine dell’anno. Con questo anno abbiamo fatto entrare ulteriori 27 aeromobili, che si aggiungono ai 29 fatti entrare nel 2023. Il prossimo anno ne entreranno altri 16. In particolar modo sono A330-900neo, un A321neo e A220. Quindi il rinnovamento va verso il completamento.


In totale nel 2025, quindi 6 A330-900neo, 1 A321neo e il resto A220?


Si, esattamente.


Poi a fine piano ci saranno altri aerei?


Nel ’28 noi abbiamo finalizzato nel contratto con Airbus l’ingresso di 11 A320neo, che andranno a sostituire gli A320 di vecchia generazione che saranno rimasti in flotta al netto del phase-out in atto.


Quindi fino al 2028/2030 ci saranno una quindicina di A320ceo in flotta?


Si, esattamente e gli ultimi usciranno a fine 2030.Quindi entro il 2030 avremo una flotta tutta di nuova generazione.


Quindi gli A330-200 usciranno entro fine 2025?


Si, i cinque aerei rimasti usciranno dalla flotta. Il prossimo anno come detto arriveranno altri 6 A330-900neo e con l’uscita degli A330-200 a fine anno avremo solo aerei widebody di nuova generazione.Sei A350 e i restanti A330-900neo.


Quali usciranno sul corto / medio raggio?


Tutti gli A319 e una buona parte degli A320-200 entro il 2027. Nel 2027 sarà composta da aerei di nuova generazione. Poi il piano flotta che faremo nel futuro con il nuovo partner potrà prevedere delle modifiche rispetto a quanto avevamo condiviso precedentemente e magari si pensa l’anticipazione dell’uscita di aeromobili di vecchia generazione.





Globalmente una flotta giovane?


Si, in particolare sul lungo raggio, con la prossima fine dell’anno, l’avere una flotta di lungo raggio di tre anni é una cosa molto significativa.


Ricordiamo, che oltre a Bangkok, a breve si apre anche il giornaliero su Dubai. Poi lo stagionale su Male. ITA Airways non opererà d’inverno su San Francisco, Toronto e Washington perchè sono rotte dove il mercato italiano é più stagionale rispetto a Francia e Germania. Benassi lo ha dichiarato in conferenza stampa e non sono economicamente sostenibili per ITA Airways. Tutte e tre ripartiranno in primavera 2025.

 

leerit

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Quando parliamo di personale dirigente, pensiamo subito a chi in una azienda, più o meno importante, prende le decisioni strategiche, gestisce il personale, effettua operazioni di tipo finanziario o legale, insomma, parliamo di quell’insieme di persone che, di fatto, gestiscono un’impresa, e ne sono anche responsabili dei risultati.

Sono quei soggetti, generalmente, più pagati i quali hanno un forte impatto sulle performance delle aziende, che sono chiamati a dover gestire.

Abbiamo preso in analisi alcuni dati che si riferiscono al numero del personale dirigente impiegato in 3 società pubbliche, e cioè: Ferrovie dello Stato, CDP-Cassa Depositi e Prestiti, Autostrade per l’Italia, e poi abbiamo messo a confronto questi dati con gli stessi dati numerici della dirigenza di Ita Airways e infine, quelli di quest’ultima, con quelli della dirigenza del Gruppo Lufthansa, che a breve acquisirà una quota di minoranza della nostra compagnia di bandiera.

Infatti, quando si parla di Ita Airways, spesso gli argomenti riguardano i voli, i ritardi, le cancellazioni o i problemi legati sostanzialmente al tipo di attività che esercita il vettore, ma non si parla quasi mai dei numeri che questa azienda rappresenta nel panorama delle partecipate pubbliche, e poi di come leggere tutti questi numeri.


Iniziamo da Autostrade per l’Italia, che nel 2023 ha prodotto un fatturato di circa 4,3 miliardi di euro e un utile di 956 milioni di euro. La società Autostrade, conta circa 5.200 dipendenti di cui quasi 200 ricoprono ruoli dirigenziali. Ferrovie, invece, nel 2023 ha totalizzato un fatturato di circa 14,8 miliardi di euro e un utile di oltre 100 milioni di euro, annovera nelle sue file più di 92.000 dipendenti, di cui 900 sono dirigenti. Ultima società italiana ad essere presa in esame è CDP, la cassaforte del nostro Governo. Cassa Depositi e Prestiti, ha fatturato nel 2023, circa 478 miliardi di euro, prodotto un utile di 2,7 miliardi di euro, e conta circa 1.700 dipendenti, di cui 115 circa sono dirigenti.

Arriviamo quindi a Ita Airways che nel 2023 ha fatturato circa 2,4 miliardi di euro, ha dichiarato un utile negativo per 5 milioni di euro, conta circa 4400 dipendenti, 38 sono dirigenti, di cui almeno 8 sono di nuova nomina.

Analizzando le performance del personale dirigenziale, partiamo con il dire che ITA Airways (ITALIA TRASPORTO AEREO S.P.A.) in questo specifico caso è stata la più diligente tra tutte le partecipate pubbliche, ovvero, conta 1 dirigente ogni 118 dipendenti, rispetto a CDP, che invece conta 1 dirigente ogni 15 dipendenti, ma anche rispetto ad Autostrade, che ha 1 dirigente ogni 30 dipendenti. Ferrovie è quella che maggiormente si avvicina più di tutte ai numeri di ITA, infatti, per ogni dirigente conta circa 100 dipendenti.

Se prendiamo il fatturato delle rispettive aziende e lo dividiamo per il numero di dirigenti il risultato che emerge è quanto ogni dirigente è produttivo per l’impresa.

Infatti per produttività dei dirigenti, Cdp risulta essere al primo posto, con 4,1 miliardi di euro per ogni dirigente impiegato. Segue, al secondo posto, Ita Airways con circa 65 milioni di euro per ogni dirigente in esercizio. Il terzo posto, se lo prende Autostrade con 21,5 milioni di euro per ogni dirigente, infine, l’ultimo posto con 16,4 milioni di euro per dirigente, va alle Ferrovie.

L’analisi si fa più interessante quando dobbiamo raffrontare il numero dei dirigenti impiegati, rispetto agli utili generati nell’arco dell’anno dalle rispettive società in questo caso il 2023. Ecco che al primo posto c’è Cassa Depositi e Prestiti che per ogni dirigente ha prodotto un utile di 30,2 milioni di euro, segue Autostrade con 4,7 milioni di euro per ogni dirigente impiegato, poi le Ferrovie con 111 mila euro per ogni dirigente in forza, e fanalino di coda, troviamo ITA, con un impatto negativo di meno 132 mila euro per ogni dirigente attualmente in forza.

Mettendo poi a confronto i numeri di ITA con quelli di Lufthansa si può notare che il colosso tedesco dei cieli, nel 2023, ha fatturato 35,4 miliardi di euro, generato un utile di 1,7 miliardi di euro, ed ha circa 139 mila dipendenti impiegati di cui 800 sono dirigenti. E anche qui i numeri si fanno interessanti, perché se Ita come dicevamo, ha 1 dirigente ogni 118 dipendenti, Lufthansa riesce a fare molto meglio, e infatti ne ha 1 ogni 173. Nella divisone del fatturato/dirigenti, Lufthansa per ogni dirigente produce circa 44 milioni di euro di ricavi, contro i 63 milioni di Ita, ma ogni dirigente di Lufthansa ha contribuito ad un utile di 2,1 milioni di euro contro il negativo di ITA per ogni dirigente pari a meno 132 mila euro. E se poniamo attenzione ai risultati possiamo notare che Ita Airways è una delle poche aziende in cui lo Stato è imprenditore, ad aver chiuso un bilancio in negativo nel 2023.

“Lo scorso anno per le compagnie aeree è stato un anno record e sarà molto difficile assistere ad un altro anno così proficuo. Purtroppo una delle pochissime aziende del trasporto aereo che non è riuscita ad intercettare questa cosiddetta “bolla” è stata proprio ITA Airways – spiega a Startmag Cristiano Spazzali, analista, consulente ed esperto di trasporto aereo, ex direttore generale di AzzurraAir e che segue da tempo il dossier ITA Airways: “Un azienda del trasporto aereo che in una annata del genere, non riesce a fare profitti quando tutti fanno profitti, significa una sola cosa, che ha impostato una strategia poco incisiva sul mercato“. Spazzali spiega che ”in ITA non ci sono problemi di costi operativi, ma di ricavi. Un load factor medio al 79% è troppo basso per un vettore con 95/100 aeroplani che punta a fare utili. Gli utili in una compagnia aerea si fanno aumentando le vendite e i passeggeri, non certamente con i tecnicismi finanziari. L’obbiettivo per una compagnia aerea dovrebbe essere quello di arrivare ad imbarcare almeno l’85/87 % della propria offerta, e credo che con l’ingresso di Lufthansa, che possiede i mezzi e le competenze necessarie, questo potrà avvenire in tempi relativamente brevi”.

Spazzali su questo tema specifico ritiene che i prezzi dei biglietti di ITA attualmente siano tropo alti: “Se ad esempio sul mercato domestico applichi delle tariffe troppo alte, non invogli il passeggero a viaggiare, quindi quel passeggero seguirà per forza di cose percorsi alternativi all’aeroplano. Un volo di andata e ritorno GENOVA-ROMA, pagarlo 450/500 euro è una follia, lo stesso vale per un volo ROMA-PARIGI che nello stesso periodo costa 540 euro tasse incluse. Per fare un confronto con i prezzi di Lufthansa un MONACO-PARIGI, a/r nello stesso periodo e negli stessi orari costa poco meno di 270 euro tasse comprese, mentre un volo, sempre Lufthansa, MONACO-FRANCOFORTE andata e ritorno, nello stesso periodo, costa meno di 300 euro tasse incluse. La morale in tutto questo ragionamento è che non puoi solo puntare sul viaggiatore altospendente, primo perché Ita non è una executive carrier, secondo perché è meglio avere 100 piccoli compratori da un euro che 1 solo da 100 euro, è una regola di mercato, se poi riesci a creare un mix, meglio ancora. Il rischio mantenendo prezzi così alti è che prima o poi si possano inserire su quelle destinazioni le low cost, o altre compagnie aeree, portandoti via quote di mercato”.

Come andrebbe impostata la governance aziendale in una compagnia aerea delle dimensioni di Ita? Secondo Spazzali, ”in una azienda del trasporto aereo di medie/piccole dimensioni come è Ita Airways, la catena di comando dovrebbe essere estremamente corta. Per aziende di queste dimensioni credo in una dirigenza più snella e orizzontale, piuttosto che troppo burocratizzata, complessa e verticale. Il ceo è la figura di riferimento, quella che prende le decisioni e imposta la rotta, e sotto in linea orizzontale una decina di dirigenti di peso, inseriti nei ruoli chiave, uomini o donne di fiducia, determinati a dargli una mano consentendo di portare avanti e gestire l’azienda al meglio, e di identificare immediatamente eventuali criticità”.

Spazzali conclude: “Oltre alla parte dirigenziale è certamente necessario che ci siano anche altre figure di responsabilità, una sorta di capi ufficio, in determinate aeree dell’impresa, ma non necessariamente devono essere dei dirigenti. Basterebbe costruire dei semplici quadri aziendali, con compiti di coordinamento, e professionalmente preparati, per ottenere lo stesso risultato ma con meno dirigenti. Un’azienda del trasporto aereo con circa 15/20 dirigenti, rispetto a ITA che al momento ne ha 38, avrebbe dei risparmi in termini di costo per la compagnia, stimabili in oltre 5 milioni di euro l’anno, una cifra che avrebbe portato ITA, se non in inutile, almeno a pareggio nel 2023”.

 

Paolo_61

Socio AIAC
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Quando parliamo di personale dirigente, pensiamo subito a chi in una azienda, più o meno importante, prende le decisioni strategiche, gestisce il personale, effettua operazioni di tipo finanziario o legale, insomma, parliamo di quell’insieme di persone che, di fatto, gestiscono un’impresa, e ne sono anche responsabili dei risultati.

Sono quei soggetti, generalmente, più pagati i quali hanno un forte impatto sulle performance delle aziende, che sono chiamati a dover gestire.

Abbiamo preso in analisi alcuni dati che si riferiscono al numero del personale dirigente impiegato in 3 società pubbliche, e cioè: Ferrovie dello Stato, CDP-Cassa Depositi e Prestiti, Autostrade per l’Italia, e poi abbiamo messo a confronto questi dati con gli stessi dati numerici della dirigenza di Ita Airways e infine, quelli di quest’ultima, con quelli della dirigenza del Gruppo Lufthansa, che a breve acquisirà una quota di minoranza della nostra compagnia di bandiera.

Infatti, quando si parla di Ita Airways, spesso gli argomenti riguardano i voli, i ritardi, le cancellazioni o i problemi legati sostanzialmente al tipo di attività che esercita il vettore, ma non si parla quasi mai dei numeri che questa azienda rappresenta nel panorama delle partecipate pubbliche, e poi di come leggere tutti questi numeri.


Iniziamo da Autostrade per l’Italia, che nel 2023 ha prodotto un fatturato di circa 4,3 miliardi di euro e un utile di 956 milioni di euro. La società Autostrade, conta circa 5.200 dipendenti di cui quasi 200 ricoprono ruoli dirigenziali. Ferrovie, invece, nel 2023 ha totalizzato un fatturato di circa 14,8 miliardi di euro e un utile di oltre 100 milioni di euro, annovera nelle sue file più di 92.000 dipendenti, di cui 900 sono dirigenti. Ultima società italiana ad essere presa in esame è CDP, la cassaforte del nostro Governo. Cassa Depositi e Prestiti, ha fatturato nel 2023, circa 478 miliardi di euro, prodotto un utile di 2,7 miliardi di euro, e conta circa 1.700 dipendenti, di cui 115 circa sono dirigenti.

Arriviamo quindi a Ita Airways che nel 2023 ha fatturato circa 2,4 miliardi di euro, ha dichiarato un utile negativo per 5 milioni di euro, conta circa 4400 dipendenti, 38 sono dirigenti, di cui almeno 8 sono di nuova nomina.

Analizzando le performance del personale dirigenziale, partiamo con il dire che ITA Airways (ITALIA TRASPORTO AEREO S.P.A.) in questo specifico caso è stata la più diligente tra tutte le partecipate pubbliche, ovvero, conta 1 dirigente ogni 118 dipendenti, rispetto a CDP, che invece conta 1 dirigente ogni 15 dipendenti, ma anche rispetto ad Autostrade, che ha 1 dirigente ogni 30 dipendenti. Ferrovie è quella che maggiormente si avvicina più di tutte ai numeri di ITA, infatti, per ogni dirigente conta circa 100 dipendenti.

Se prendiamo il fatturato delle rispettive aziende e lo dividiamo per il numero di dirigenti il risultato che emerge è quanto ogni dirigente è produttivo per l’impresa.

Infatti per produttività dei dirigenti, Cdp risulta essere al primo posto, con 4,1 miliardi di euro per ogni dirigente impiegato. Segue, al secondo posto, Ita Airways con circa 65 milioni di euro per ogni dirigente in esercizio. Il terzo posto, se lo prende Autostrade con 21,5 milioni di euro per ogni dirigente, infine, l’ultimo posto con 16,4 milioni di euro per dirigente, va alle Ferrovie.

L’analisi si fa più interessante quando dobbiamo raffrontare il numero dei dirigenti impiegati, rispetto agli utili generati nell’arco dell’anno dalle rispettive società in questo caso il 2023. Ecco che al primo posto c’è Cassa Depositi e Prestiti che per ogni dirigente ha prodotto un utile di 30,2 milioni di euro, segue Autostrade con 4,7 milioni di euro per ogni dirigente impiegato, poi le Ferrovie con 111 mila euro per ogni dirigente in forza, e fanalino di coda, troviamo ITA, con un impatto negativo di meno 132 mila euro per ogni dirigente attualmente in forza.

Mettendo poi a confronto i numeri di ITA con quelli di Lufthansa si può notare che il colosso tedesco dei cieli, nel 2023, ha fatturato 35,4 miliardi di euro, generato un utile di 1,7 miliardi di euro, ed ha circa 139 mila dipendenti impiegati di cui 800 sono dirigenti. E anche qui i numeri si fanno interessanti, perché se Ita come dicevamo, ha 1 dirigente ogni 118 dipendenti, Lufthansa riesce a fare molto meglio, e infatti ne ha 1 ogni 173. Nella divisone del fatturato/dirigenti, Lufthansa per ogni dirigente produce circa 44 milioni di euro di ricavi, contro i 63 milioni di Ita, ma ogni dirigente di Lufthansa ha contribuito ad un utile di 2,1 milioni di euro contro il negativo di ITA per ogni dirigente pari a meno 132 mila euro. E se poniamo attenzione ai risultati possiamo notare che Ita Airways è una delle poche aziende in cui lo Stato è imprenditore, ad aver chiuso un bilancio in negativo nel 2023.

“Lo scorso anno per le compagnie aeree è stato un anno record e sarà molto difficile assistere ad un altro anno così proficuo. Purtroppo una delle pochissime aziende del trasporto aereo che non è riuscita ad intercettare questa cosiddetta “bolla” è stata proprio ITA Airways – spiega a Startmag Cristiano Spazzali, analista, consulente ed esperto di trasporto aereo, ex direttore generale di AzzurraAir e che segue da tempo il dossier ITA Airways: “Un azienda del trasporto aereo che in una annata del genere, non riesce a fare profitti quando tutti fanno profitti, significa una sola cosa, che ha impostato una strategia poco incisiva sul mercato“. Spazzali spiega che ”in ITA non ci sono problemi di costi operativi, ma di ricavi. Un load factor medio al 79% è troppo basso per un vettore con 95/100 aeroplani che punta a fare utili. Gli utili in una compagnia aerea si fanno aumentando le vendite e i passeggeri, non certamente con i tecnicismi finanziari. L’obbiettivo per una compagnia aerea dovrebbe essere quello di arrivare ad imbarcare almeno l’85/87 % della propria offerta, e credo che con l’ingresso di Lufthansa, che possiede i mezzi e le competenze necessarie, questo potrà avvenire in tempi relativamente brevi”.

Spazzali su questo tema specifico ritiene che i prezzi dei biglietti di ITA attualmente siano tropo alti: “Se ad esempio sul mercato domestico applichi delle tariffe troppo alte, non invogli il passeggero a viaggiare, quindi quel passeggero seguirà per forza di cose percorsi alternativi all’aeroplano. Un volo di andata e ritorno GENOVA-ROMA, pagarlo 450/500 euro è una follia, lo stesso vale per un volo ROMA-PARIGI che nello stesso periodo costa 540 euro tasse incluse. Per fare un confronto con i prezzi di Lufthansa un MONACO-PARIGI, a/r nello stesso periodo e negli stessi orari costa poco meno di 270 euro tasse comprese, mentre un volo, sempre Lufthansa, MONACO-FRANCOFORTE andata e ritorno, nello stesso periodo, costa meno di 300 euro tasse incluse. La morale in tutto questo ragionamento è che non puoi solo puntare sul viaggiatore altospendente, primo perché Ita non è una executive carrier, secondo perché è meglio avere 100 piccoli compratori da un euro che 1 solo da 100 euro, è una regola di mercato, se poi riesci a creare un mix, meglio ancora. Il rischio mantenendo prezzi così alti è che prima o poi si possano inserire su quelle destinazioni le low cost, o altre compagnie aeree, portandoti via quote di mercato”.

Come andrebbe impostata la governance aziendale in una compagnia aerea delle dimensioni di Ita? Secondo Spazzali, ”in una azienda del trasporto aereo di medie/piccole dimensioni come è Ita Airways, la catena di comando dovrebbe essere estremamente corta. Per aziende di queste dimensioni credo in una dirigenza più snella e orizzontale, piuttosto che troppo burocratizzata, complessa e verticale. Il ceo è la figura di riferimento, quella che prende le decisioni e imposta la rotta, e sotto in linea orizzontale una decina di dirigenti di peso, inseriti nei ruoli chiave, uomini o donne di fiducia, determinati a dargli una mano consentendo di portare avanti e gestire l’azienda al meglio, e di identificare immediatamente eventuali criticità”.

Spazzali conclude: “Oltre alla parte dirigenziale è certamente necessario che ci siano anche altre figure di responsabilità, una sorta di capi ufficio, in determinate aeree dell’impresa, ma non necessariamente devono essere dei dirigenti. Basterebbe costruire dei semplici quadri aziendali, con compiti di coordinamento, e professionalmente preparati, per ottenere lo stesso risultato ma con meno dirigenti. Un’azienda del trasporto aereo con circa 15/20 dirigenti, rispetto a ITA che al momento ne ha 38, avrebbe dei risparmi in termini di costo per la compagnia, stimabili in oltre 5 milioni di euro l’anno, una cifra che avrebbe portato ITA, se non in inutile, almeno a pareggio nel 2023”.

Davvero qualcuno si è messo a fare raffronti fra una compagnia aerea, un gestore di autostrade e una banca? Perché non mettere dentro anche Esselunga e Toremar?
 

herry92

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3 Aprile 2016
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Winter is coming: ecco tutte le rotte intercontinentali di ITA durante la stagione invernale 2024/2025

Possiamo dichiarare ufficialmente terminata l’estate 2024. E possiamo, dunque, dare il benvenuto alla stagione invernale (aeronautica, perlomeno) 2024-2025.

Possiamo dichiarare ufficialmente terminata l’estate 2024. E possiamo, dunque, dare il benvenuto alla stagione invernale (aeronautica, perlomeno) 2024-2025.

ITA Airways, durante la winter, volerà dal suo hub di Roma (FCO) verso 21 destinazioni intercontinentali in 13 Paesi: Arabia Saudita, Argentina, Brasile, Canada, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Ghana, India, Giappone, Senegal, Stati Uniti d’America, Maldive e Thailandia.

ITA non solo conferma la rotta Roma-Buenos Aires, ma aumenta anche le frequenze: saranno 9 i voli a settimana, con due frequenze giornaliere il martedì e il venerdì, mentre gli altri giorni ci sarà solamente un volo). Il collegamento sarà operato con uno degli Airbus A350-900 configurati con 3 cabine (business, premium economy ed economy class), per un totale di 319 posti.

Saranno 7, invece, i voli settimanali (uno al giorno) da Roma a Rio de Janeiro: la partenza da FCO è schedulata alle 21:50, mentre l’arrivo a GIG è previsto alle 04:50 del giorno seguente (ore locali). In questo caso l’aeromobile utilizzato sarà l’A330-900neo, configurato con 3 cabine (business, premium eco ed economy). I collegamenti da e per San Paolo saranno, invece, 14 ogni settimana, con due voli al giorno (uno la mattina e uno la sera) in partenza dall’aeroporto di Roma-Fiumicino. In questa tratta saranno impiegati, a rotazione, gli Airbus A330neo e gli A350.

ITA, poi, offrirà 4 collegamenti a settimana per Toronto: si volerà il martedì, giovedì, sabato e domenica; la partenza da FCO sarà alle 10:15 mentre l’arrivo a YYZ è previsto per le 14:05 (ore locali). In questa tratta sarà possibile trovare sia il nuovo A330-900 che il 330-200, affettuosamente chiamato “scasso-plano”.

Boston, Los Angeles, Miami, New York, San Francisco e Washington sono le 6 destinazioni negli USA verso le quali si potrà volare a bordo di ITA durante la winter ’25.

Saranno 3 i voli settimanali da e per Boston – ogni giovedì, venerdì e domenica – e saranno operati con gli Airbus A330 (nella versione -200 o nella variante -900neo); altrettanti saranno i collegamenti da e verso Los Angeles – in questo caso ogni mercoledì, venerdì e domenica) – operati con gli A330neo.

I voli da Roma a Miami aumentano e passano da 7 a 9 ogni settimana: si volerà il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì (con 2 voli, un al mattino, e un altro nel pomeriggio), venerdì, sabato (2 voli) e domenica. Questa rotta sarà operata con gli Airbus A330neo. Dal 1° al 28 febbraio, le frequenze scenderanno nuovamente a 7 settimanali (con un volo al giorno); dal 1° marzo, invece, si ritornerà a 9 collegamenti ogni settimana.

La rotta Roma-New York (JFK) sarà servita da 14 voli settimanali. Sono previsti due voli tutti i giorni: l’AZ608 parte la mattina alle 10:15 e arriva al JFK alle 14:15, ore locali (ed è operato da uno gli A330neo), mentre l’AZ610 decolla da FCO alle 14:50 e atterra al JFK alle 18:55 (in questo caso sarà impiegato uno degli Airbus A330-200).

Per quanto riguarda, invece, i voli tra Roma e San Francisco, rimarrà in vigore l’orario estivo sino al 27 ottobre (che prevede 5 frequenze settimanali). A partire dal 6 dicembre, e sino al 1° febbraio 2025, ITA collegherà FCO E SFO con un solo volo a settimana: ogni venerdì si volerà a bordo degli A330neo; la partenza da FCO è schedulata alle 10:25, mentre l’arrivo a SFO è previsto per le 14:15. Dal 1°al 29 marzo, le frequenze settimanali saliranno a 3.

Dulcis in fundo, i voli per Washington saranno sospesi dal 28 ottobre: i collegamenti della winter ’25 ripartiranno il 2 marzo, con 3 frequenze settimanali (giovedì, venerdì e domenica). I collegamenti saranno operati con gli Airbus A330.

Africa
Il gioiellino di ITA – l’Airbus A321neo allestito in 3 classi di servizio, business, premium economy ed economy class – sarà impiegato per la rotta Roma–Accra: durante la winter ’25 si volerà 3 volte a settimana, il martedì, giovedì e sabato; la partenza da FCO è prevista per le 15:15, mentre l’arrivo ad ACC è schedulato alle 20:15 (ore locali); ITA, attualmente, dispone di sette A321 in flotta.

Confermati anche i voli da e per Dakar: saranno 4 ogni settimana, ogni mercoledì, venerdì, sabato e domenica. L’aeromobile impiegato sarà l’A321neo configurato in 3 classi di servizio.

Medio Oriente
ITA collegherà Roma e l’Arabia Saudita con 9 voli settimanali, 4 da e per Gedda e 5 da/per Riyadh: i voli saranno operati con il gioiellino della nostra compagnia di bandiera, l’A321neo.

ITA, come detto, collegherà l’Italia (da Roma) e l’Egitto anche durante la stagione invernale: nello specifico, saranno 11 voli settimanali da e per Il Cairo; si volerà due volte al giorno il sabato, la domenica, il lunedì e il mercoledì, e una sola volta gli altri giorni. Anche per questa rotta sarà impiegato l’A321neo. Dal 27 ottobre, come abbiamo scritto nelle scorse settimane, cominceranno anche i collegamenti giornalieri da Roma verso Dubai con l’A321neo.

Asia
Durante la stagione invernale che sta per cominciare, Roma e Nuova Delhi saranno collegate con un volo al giorno: il decollo da FCO sarà alle 13:45, mentre l’arrivo a DEL è previsto per l’01:50 del giorno successivo (ore locali). Per questa tratta sarà utilizzato l’A330neo allestito con 3 cabine, business, premium eco ed economy.

Durante la winter ’25 tanti voli anche per il Giappone: 7 frequenze settimanali, nello specifico, da e per Tokyo (HND). Il decollo da FCO è previsto per le 15:05, mentre l’arrivo a Tokyo-Haneda è schedulato alle 11:20. Questi collegamenti saranno operati con gli Airbus A350 di ITA.

Dal 15 novembre, poi, partiranno i collegamenti da e per Bangkok, operati con gli Airbus A330neo: saranno 5 ogni settimana, il lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. Il decollo da FCO è schedulato alle ore 15:15, l’arrivo a BKK è invece previsto per le 07:40 del mattino seguente (ore locali). Era dall’anno 2000 che la compagnia di bandiera italiana (ai tempi Alitalia) non offriva dei collegamenti con la Thailandia.

Infine, durante la winter ’25 si potrà volare a bordo degli A330neo di ITA da Roma verso Malé, nelle Maldive: dal 25 dicembre al 2 gennaio saranno 6 le frequenze settimanali; dal 3 al 9, poi, scenderanno a 5; mentre dal 30 gennaio al 2 marzo saranno 4 i voli ogni settimana.


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micheleforchini

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BGY
Comunque non so se ne è parlato ma Esselunga ha fatto una partnership con ITA per l'uso condiviso dei punti, quindi si possono convertire punti fragola in punti Volare 1:1 e si possono convertire punti Volare in punti fragola con una conversione meno vantaggiosa tipo 10:3 tuttavia, se come il sottoscritto avete una manciata di punti Volare che non userete potrebbe avere molto senso.

 

leerit

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Aggiornamento risultati Ita Airways al 30 settembre 2024


Oggi a Rimini presso la Fiera Internazionale del turismo TTG Travel Experience Emiliana Limosani, Chief Commercial Officer di ITA Airways e CEO Volare, ha presentato alla stampa e agli stakeholders di settore i risultati raggiunti da ITA Airways e le prossime sfide del 2025 per la Compagnia.


Protagoniste della conferenza stampa anche tutte le novità della winter 2024/2025, nella quale ITA Airways opererà 53 destinazioni, di cui 15 nazionali, 23 internazionali e 15 intercontinentali.

Due le grandi novità della Compagnia per la stagione invernale: i nuovi voli diretti RomaDubai, per servire il mercato degli Emirati Arabi Uniti, e Roma- Bangkok, primo collegamento della Compagnia in Thailandia che si va ad aggiungere ai collegamenti già operati da ITA Airways in Asia, continente strategico, quali Tokyo e Nuova Delhi.


La Compagnia conferma inoltre il volo su Malè, capitale delle Maldive, a partire dal prossimo 20 dicembre 2024.


“Il 2024 rappresenta un anno fondamentale per la nostra compagnia ITA Airways, di consolidamento nel mercato del trasporto aereo nazionale e internazionale, con un’ulteriore crescita in termini di destinazioni offerte, incremento della flotta e di nuovi prodotti.


Siamo pertanto entusiasti di essere presenti ancora una volta a questo importante appuntamento che è il TTG e di condividere i significativi risultati commerciali ottenuti grazie alla preziosa collaborazione con i nostri Partner Trade che ci hanno dato fiducia dall’avvio delle nostre operazioni" – ha dichiarato Emiliana Limosani, Chief Commercial Officer ITA Airways e CEO di Volare.


"Quest’anno, da gennaio al 30 settembre abbiamo trasportato oltre 13 milioni di passeggeri, il 24% in più rispetto allo stesso periodo del 2023, con un load factor medio dell’ 80,9%, 1,4 p.p. in più rispetto allo scorso anno, con un incremento dei ricavi passeggeri pari a +29% e con una flotta arrivata a 100 aeromobili, di cui il 60% di nuova generazione.


Chiuderemo il 2024 con l’apertura di due nuove destinazioni: il nuovo volo Roma Fiumicino – Dubai a partire dal 27 ottobre e il Roma Fiumicino – Bangkok a partire dal 16 novembre. Confermata anche quest’anno la rotta premium leisure verso le Maldive a partire da metà dicembre.”


Di seguito nel dettaglio l’operativo dei nuovi voli di ITA Airways nelle stagioni winter 2024/2025:


Dal 27 ottobre 2024 sarà operato con la punta di diamante della flotta di ITA Airways, il nuovo Airbus A321neo, il nuovo volo diretto Roma Fiumicino - Dubai con partenza tutti i giorni alle ore 10:40 e l’arrivo a Dubai alle ore 19:50 (local time). Il ritorno da Dubai prevede la partenza alle 01:50 e l’arrivo a Roma alle 06:00 (local time).

Dal 16 novembre 2024 sarà operato con Airbus A330neo il nuovo volo diretto Roma Fiumicino – Bangkok con partenza il lunedì, il mercoledì, il giovedì, il sabato e la domenica alle ore 15:15 con arrivo a Bangkok alle ore 07:40 (ora locale). Il ritorno da Bangkok è previsto dal 17 novembre con partenza il lunedì, il martedì, il giovedì, il venerdì e la domenica alle ore 12:15 (ora locale) con arrivo a Roma alle ore 19:15.


Dal 20 dicembre 2024 sarà operato il volo diretto da Roma Fiumicino – Malè (Maldive) operato con Airbus A330-900, fino a 5 frequenze a settimana.


Il 2024 ha visto anche la crescita della flotta di ITA Airways arrivata oggi a 100 aeromobili Airbus, di cui 60 di ultima generazione: 7 A321neo, 19 A320neo, 9 A220-300, 8 A220-100, 11 A330-900 e 6 A350-900.


A bordo di tutti i voli intercontinentali del network di ITA Airways in partenza dall’Italia, i clienti viaggiano attraverso nuovi profumi e nuovi sapori ispirati alle eccellenze del nostro Paese, in uno stile semplice ed elegante contraddistinto dal talento degli chef italiani che si alternano a bordo della Compagnia.

Con l’avvento della stagione invernale, ITA Airways lancia il nuovo menù di business class sui voli intercontinentali in uscita dall’Italia disegnato dallo Chef etico Norbert Niederkofler, in collaborazione con Mauro Siega, Executive Chef nel suo ristorante 3 stelle Michelin Atelier Moessmer, il quale ha creato 4 piatti rappresentativi della sua cucina ispirata al principio della sostenibilità.


I prodotti rigorosamente di stagione sono i protagonisti indiscussi dei piatti proposti, che rivelano il gusto schietto e genuino della montagna.


Rinnovamento anche dagli scali Intercontinentali esteri per i voli di ritorno: un mix tra piatti più tradizionali e piatti leggeri, con ricette ispirate ai sapori ed alle materie prime autunnali.


Volare, il programma di fidelizzazione di ITA Airways nato il 1° marzo 2022, ha raggiunto 2,5 milioni di iscritti.


Libertà, Personalizzazione, Scelta e Connessione sono i valori alla base del programma che conta, ad oggi, 35 partner commerciali dei settori hôtellerie, mobilità e finanza, rendendo il programma sempre più dinamico e in grado di offrire un'esperienza personalizzata ai soci.


Sono inoltre 10 le compagnie aeree partner, sia per l'accumulo che per il riscatto, che hanno finora aderito al programma, si tratta di Aerolineas Argentinas, AeroMexico, Air Europa, Air France, Delta, KLM, Korean Air, Middle East Airlines (MEA), Virgin Atlantic e Saudia.


Oggi il 64% delle carte Volare è detenuto da italiani e il 36% da stranieri. All'estero, Volare è particolarmente diffuso negli Stati Uniti, in Brasile, Francia, Germania, Spagna e Giappone.


Infine, sono tre i subprogram del programma Volare che stanno acquisendo sempre più rilevanza. Lo scorso marzo la Compagnia ha lanciato AVVENTURA, dedicato ai giovani viaggiatori di età compresa tra i 2 e i 16 anni che ha già raggiunto quasi 3000 Famiglie e 6000 clienti Kids.


Si tratta del terzo subprogram Volare, dopo il programma Corporate dedicato alle aziende, che ha raggiunto oltre 37.000 Clienti, e Volare Business Club, interamente dedicato alle Piccole e Medie Imprese, che ha raggiunto oltre 2000 Aziende e quasi 2000 clienti.


 

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"Quest’anno, da gennaio al 30 settembre abbiamo trasportato oltre 13 milioni di passeggeri, il 24% in più rispetto allo stesso periodo del 2023, con un load factor medio dell’ 80,9%, 1,4 p.p. in più rispetto allo scorso anno, con un incremento dei ricavi passeggeri pari a +29% e con una flotta arrivata a 100 aeromobili, di cui il 60% di nuova generazione.
Per carità, numeri che fa sempre piacere vedere ma che, a onor del vero, per quanto riguarda passeggeri trasportati e ricavi, andrebbero sempre rapportati all'aumento di capacità YoY.