La UE dà l'OK all'acquisizione di ITA da parte di LH


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La previsione secondo Turicchi è infatti che le sinergie apporteranno benefici pari al 10% del fatturato.
Sarebbero numeri mai visti nell’industria, roba da Nobel. Piú probabile che siano i numeri per l’intro gruppo, quindi al massimo 50% ITA. Chiaro, passare dall’evo medio delle vendite per ITA a un modello moderno di offer & order management come LH sta introducendo con Amadeus sarà un salto quantico, ma di lí a far 300m€…
 
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EI-MAW

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Io davvero non riesco a capacitarmi di questo accanimento terapeutico con sto nome. Ma a che pro? A cosa ci si deve ispirare? Alitalia non ha rappresentato niente di buono negli ultimi 30 anni. TRENTA, non due. Una storia di fallimenti e problemi. Chi ricorda una bella Alitalia è ormai in pensione. Siamo davanti a trentenni adulti che sono parte di una generazione nata e cresciuta a pane e low cost, che da Alitalia stava alla larga solo per il nome “perché è cara” o per partito preso. A 3 anni ormai siamo nella situazione dove la gente l’ha praticamente dimenticata, l’età media dei clienti AZ è anche più bassa rispetto a prima perché ci sono molti più giovani e coppie che volano con noi, inizialmente nemmeno sapendo fosse la continuazione di Alitalia. Vogliamo guardare al futuro o stiamo ancora attaccati al passato, a quando portavamo Sordi e la Vitti, al Rinascimento e all’impero Romano?!

Ma poi chi si deve ispirare ad Alitalia? Oggi ITA è una realtà, grazie a Dio, diversa, fatta di persone eterogenee, che provengono da esperienze diverse, che portano valore e diversità. Ci dobbiamo ispirare a una storia di fallimenti e difficoltà? Una capa tanta per costruire valori nuovi e senso di appartenenza e poi fuori col vecchio nome? “Da oggi gli azzurri siamo noi” recitava la conferenza il 15 ottobre. Oggi “ah no scusate, siamo Alitalia”. Ma che davero?
A me non pare che Swiss abbia mai fatto “inspired by Swissair” o altrettanto Sabena. E lì sì che c’era vero attaccamento e orgoglio per quelle realtà. No, punto, fine. Marchio ricomprato e tenuto in cassetto per evitare utilizzi indebiti e avanti col futuro.

Sta cosa mi manda il sangue al cervello.
Mi auto quoto perché, come volevasi dimostrare, cacciamo fuori le solite immagini di repertorio come nemmeno gli archivi dell’istituto Luce ormai. Non è che avevi citato Sordi a caso, me l’aspettavo.





 

EI-MAW

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Sbaglio o l’ultima foto e’ quella di un DC9 AMI?


Sent from somewhere
Quello conservato per anni in hangar a FCO e poi portato non ricordo dove. Aereo che riportò a casa la nazionale con la coppa del mondo (che il correttore mi dà come coppa del nonno )
 

Dancrane

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Quello conservato per anni in hangar a FCO e poi portato non ricordo dove. Aereo che riportò a casa la nazionale con la coppa del mondo (che il correttore mi dà come coppa del nonno )
Non esattamente: i DC9 erano due, quello che riportó a casa la nazionale campione del mondo in Spagna è stato poi rottamato in URSS a seguito di un incidente, il gemello è esposto a Volandia dopo il parcheggio a FCO.

 
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s4lv0z

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Non so cosa ti riferiscano, ma sarà almeno da un anno e mezzo che la normalità è essere l'unico ex AZ su un crew di medio raggio, magari solo insieme al cpt, perché pure il primo ufficiale è nuovo e viene da altre compagnie, oppure essere meno della metà di ex AZ di un crew di lungo. L'idea che i naviganti siano tutti o in gran parte quelli di prima è fuorviante. E ripeto, grazie al cielo ora è così, con i pro e con i contro eh.
Onestamente vorrei sottolineare che come utente non è che avverta alcun effetto legato alla composizione dell'equipaggio.
Io trovo che il personale il suo lavoro la fa bene e non credo che mediamente sfiguri rispetto a compagnie più prestigiose (e non era diverso in Alitalia).

Il problema della compagnia per me (cosa che non fa sicuramente statistica) sta nei ritardi sistematici in cui sono incappato; nelle frequenti rimodulazioni degli orari; nella policy che non prevede nessun cambio gratuito se la modifica di orario non supera le tre ore (cosa spesso sufficiente a scombinare i programmi); nel programma ff, sicuramente generoso sulle ammissioni ma ancora più sicuramente inadeguato...

Io ITA la trovo meno soddisfacente di Alitalia (il ricordo è ancora fresco)... ma non ho alcuna lamentela riguardo al personale viaggiante e non.

PS però sicuramente a meno di salire su un 332... sugli aerei non c'è partita


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Seaking

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Mi auto quoto perché, come volevasi dimostrare, cacciamo fuori le solite immagini di repertorio come nemmeno gli archivi dell’istituto Luce ormai. Non è che avevi citato Sordi a caso, me l’aspettavo.
Anche qui hai ragione, sempre le solite foto tirate fuori dall'archivio fotografico storico.
Ribadisco la mia totale contrarietà a questa operazione amarcord, che rischia solo di rievocare i fantasmi del passato recente, lasciando alla ristrettissima cerchia degli ottuagenari i ricordi di quello meno recente (l'unico glorioso), ovvero di quando AZ volava in Australia, Sud e Nord America per portare gli immigrati e parenti nel periodo a cavallo tra anni '60 e '80...
 
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Seaking

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Sarebbero numeri mai visti nell’industria, roba da Nobel. Piú probabile che siano i numeri per l’intro gruppo, quindi al massimo 50% ITA. Chiaro, passare dall’evo medio delle vendite per ITA a un modello moderno di offer & order management come LH sta introducendo con Amadeus sarà un salto quantico, ma di lí a far 300m€…
Beh, ci sono anche da considerare enormi sinergie sui costi.
Alcune che mi vengono in mente potrebbero essere:

- Ingresso nella JV Atlantica
- Manutenzione
- Fuel
- Procurement in genere (ad es. negoziazione handling aeroportuali fatta a livello gruppo)
- Spegnimento della piattaforma di Volare e trasferimento in blocco dei dati e della relativa gestione su piattaforma M&M
- Progressiva convergenza su sistema comune per Revenue Management, Revenue Integrity, Network Planning, Distribuzione, Web
- ...

Per non parlare poi del traffico che ti porterebbero LHG e Star, una macchina da guerra ben superiore a SkyTeam.
Se a tutto questo aggiungiamo il Giubileo 2025, non è difficile immaginare finalmente un anno con un robusto segno +.
 
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londonfog

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Londra
... degli ottuagenari i ricordi di quello meno recente (l'unico glorioso), ovvero di quando AZ volava in Australia, Sud e Nord America per portare gli immigrati e parenti nel periodo a cavallo tra anni '60 e '80...
Credo che tu abbia sintetizzato uno dei problemi di AZ post anni 80. La direzione non ha mai saputo uscire dalla logica 'portiamo in italia turisti e italiani all'estero che vengono a visitare il nostro paese'. Non seppero trasformarsi in una linea aerea con hub a FCO (o MXP poco importa) e creare una vera rete hub and spoke con i relativi transiti.

A proposito, io sono ancora piuttosto distante dagli ottanta anni e quei tempi me li ricordo molto bene.
 

13900

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Beh, ci sono anche da considerare enormi sinergie sui costi.
Alcune che mi vengono in mente potrebbero essere:

- Ingresso nella JV Atlantica
- Manutenzione
- Fuel
- Procurement in genere (ad es. negoziazione handling aeroportuali fatta a livello gruppo)
- Spegnimento della piattaforma di Volare e trasferimento in blocco dei dati e della relativa gestione su piattaforma M&M
- Progressiva convergenza su sistema comune per Revenue Management, Revenue Integrity, Network Planning, Distribuzione, Web
- ...

Per non parlare poi del traffico che ti porterebbero LHG e Star, una macchina da guerra ben superiore a SkyTeam.
Se a tutto questo aggiungiamo il Giubileo 2025, non è difficile immaginare finalmente un anno con un robusto segno +.
Sono tutte cose che abbiamo fatto in IAG tra il 2011 e il 2015 e tra BA e IB il massimo raggiunto è stato di 600m€ di sinergie a livello di gruppo, lavorando molto insieme (e direi anche molto bene, se posso). Che ITA ne faccia 300m€ da sola è roba da Nobel, davvero. A meno che non considerino letteralmente qualsiasi cosa come sinergia, da noi l’audit era abbastanza stringente.
 

Seaking

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Seaking

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Sono tutte cose che abbiamo fatto in IAG tra il 2011 e il 2015 e tra BA e IB il massimo raggiunto è stato di 600m€ di sinergie a livello di gruppo, lavorando molto insieme (e direi anche molto bene, se posso). Che ITA ne faccia 300m€ da sola è roba da Nobel, davvero. A meno che non considerino letteralmente qualsiasi cosa come sinergia, da noi l’audit era abbastanza stringente.
Infatti il punto è:

- capire i criteri con i quali verranno conteggiate le sinergie, che saranno comunque ingenti
- distinguere bene tra quelle a breve termine (meglio conosciute come "low hanging fruits" per gli appassionati del bingo aziendale da fare durante le riunioni) e quelle a medio-lungo.
 

FLRprt

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Credo che tu abbia sintetizzato uno dei problemi di AZ post anni 80. La direzione non ha mai saputo uscire dalla logica 'portiamo in italia turisti e italiani all'estero che vengono a visitare il nostro paese'. Non seppero trasformarsi in una linea aerea con hub a FCO (o MXP poco importa) e creare una vera rete hub and spoke con i relativi transiti.

A proposito, io sono ancora piuttosto distante dagli ottanta anni e quei tempi me li ricordo molto bene.
Frase sentita in quel di Fiumicino, quando si cominciò a parlare di modello hub-and-spoke: Noi siamo già hub-and-spoke, prendiamo i passeggeri dagli aeroporti italiani e li facciamo volare all'estero via Roma o Milano.
Forse il concetto di alimentazione dell'hub non era stato del tutto centrato ... così come il portare turisti in Italia: i numeri dicevano tutt'altro, ma faceva comodo pensarla così. Peccato che la realtà avrebbe presentato i conti nel giro di qualche tempo.
 

Seaking

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Noi siamo già hub-and-spoke, prendiamo i passeggeri dagli aeroporti italiani e li facciamo volare all'estero via Roma o Milano.
La frase che hai riportato si presta ad una interessante considerazione, che evidenzia la differente concezione del modello hub-and-spoke di stampo nazional popolare rispetto a chi quel modello lo sa gestire davvero.

Un modello hub-and-spoke che funziona non si limita a prendere i passeggeri degli aeroporti italiani e li fa volare all'estero, piuttosto attrae passeggeri che vogliono volare da A a B facendoli transitare dagli aeroporti italiani.

Nei peggiori bar di Caracas e qui da noi lo chiamiamo "modello aspirapolvere". E non è un modello che si può basare esclusivamente sul vivere passivamente di nostalgie del passato quali flussi migratori di ritorno e turisti della Dolce Vita...
 

leerit

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La rotta Milano Linate – Roma Fiumicino e’ la direttrice domestica piu’ importante per ITA Airways e chi ci vola non fa solo traffico punto a punto di commuting tra le due piu’ importanti citta’ del Paese. Bensi tutt’altro. Infatti questo tipo di traffico e’ minoritario a sorpresa a discapito delle connessioni. Infatti Roma Fiumicino fa da hub anche per i milanesi diretti poi verso destinazioni nazionali, internazionali e intercontinentali volando sempre ITA Airways.

Il recente incontro tenutosi a Milano dove il top management del vettore italiano ha intrattenuto la stampa nella sua nuova sede ha svelato anche questo dettaglio , forse a molti non noto o che non immaginava che il mercato lo stia producendo in questi monenti. Andrea Benassi DG ITA Airways, ma che nelle sue attivita’ ha pure il network, ha svelato i dati “Per noi la rotta Linate-Fiumicino e’ molto importante perche’ e’ la prima domestica per passeggeri”. Poi continua “fatto cento il traffico tra Linate e Fiumicino , quasi il 60% sono passeggeri che proseguono sul network intercontinentale, ma anche internazionale e nazionale”. Insomma c’e’ l’evidenza che la nuova M4 sta facendo un effetto volano da gamechanger ed i suoi 12 minuti da San Babila e cioe’ il centro di Milano favorisce l’aumento dei passeggeri e chi usa Fiumicino come hub. Chi lo avrebbe mai pensato? Quindi molte centinaia di migliaia di persone ora scelgono questa opzione con le opportunita’ concesse dalle destinazioni disponibili di ITA Airways.

I flussi di traffico variano spesso inspiegabilmente in men che non si dica, dimenticando molte logiche che per molti , spesso estranei al network analysis fanno fatica o non riescono a comprendere e capire. Ci sono comunque evidenti fattori che hanno portato la clientela a scegliere ITA Airways, oppure effettuare un percorso diverso. Le ragioni rimangono nella scelta fatta dai clienti, le quali sono solo a loro note.

 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Vista l’utilità pratica, spesso conviene evitarsi la fatica IMHO


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L’utilità pratica delle parole di Benassi?
che se fosse vero che abbia detto che sia sorpreso che un aeroporto ben collegato funzioni meglio indirizzando la scelta dei passeggeri non è che e stiamo messi gran bene. La scoperta dell acqua calda insomma!