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AirFleet

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Orio al Serio, più traffico ma meno utili: Sacbo è sempre più sottomessa a Ryanair

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Sacbo è un concessionario aeroportuale strano.

Si vede aumentare esponenzialmente il traffico passeggeri, ma non crescere, anzi spesso ridurre, gli utili.

Basti pensare che nel 2010, con 7,6 milioni di passeggeri, il concessionario Sacbo macinava 12,3 milioni di utili; mentre nel 2023, con 16 milioni di passeggeri (molto più del doppio), l’utile ha raggiunto “solo” 11,4 milioni di euro. Nel 2022 con 15 milioni di passeggeri l’azienda ha realizzato 6,2 milioni di utile, mentre nel 2007 con 5,7 milioni di passeggeri l’utile maturato fu di 10 milioni di euro.

Sarà stato l’incremento degli incentivi (nel 2023 erano 8 euro a passeggero) riconosciuti a Ryanair (350 milioni di euro negli ultimi 15 anni). Resta comunque il fatto che ci ha pensato Ryanair alla crescita di Orio al Serio, diventando così il terzo scalo d’Italia. Fino al punto di chiedere e vedersi concesso qualsiasi accordo commerciale al rialzo per restare e ampliare i propri voli ad Orio al Serio.

Sono trapelate proprio in questi giorni le richieste del vettore, guidato dal boss O’Leary che da sempre detiene oltre l’80% della quota di mercato dello scalo, per rendere evidente la sudditanza della Sacbo verso la low cost irlandese.

Da anni sono in essere accordi commerciali che hanno spinto lo scalo orobico a diventare il terzo aeroporto italiano. Chi ha beneficiato maggiormente della crescita caotica è stato il vettore irlandese che ha conquistato ampie fette del ricco mercato italiano, consentendogli enormi utili, spinti anche dai ricchi incentivi surrettiziamente definiti ‘co-marketing’ ai quali si sono aggiunti sconti sui servizi prestati da Sacbo sull’handling e le rivalutazioni delle royalties.

Se Bergamo ha avuto la possibilità di crescere e di essere conosciuta maggiormente nel mondo, conoscendone solo oggi le conseguenze negative (da 15 anni i cittadini di Colognola, Campagnola e dell’hinterland denunciano la grave situazione ambientale che subiscono), il vettore irlandese si è da sempre distinto in Europa con comportamenti antisindacali.

Nel nostro Paese ha fatto di più: in Italia Ryanair è stata sotto indagine per evasione fiscale, contributiva e comportamento antisindacale, ma nonostante ciò continua a colonizzare il Paese indisturbata e Bergamo è il suo epicentro.

Se gli italiani volano low cost c’è un territorio che ne subisce gli effetti non solo positivi, quando si potrebbe trasferire parte dei voli sui vicini scali semivuoti.


Il Fatto Quotidiano
 

londonfog

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Londra
Bergamo e' stato aperto dall'Itavia perche' all'epoca non poteva fare concorrenza diretta al LIN-FCO di Alitalia. Scomparsa Itavia, l'aeroporto ha passato molti anni tranquilli (ricordo un volo BGY-FCO con un F28 Alinord), poi e' arrivata Ryanair. Trovo interessante che il giornalista sostenga che Orio al Serio abbia 'beneficiato' Ryanair. Secondo me e' il contrario. Che adesso Ryanair abbia il coltello dalla parte del manico e' un discorso diverso.
 

usaf

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Bergamo e' stato aperto dall'Itavia perche' all'epoca non poteva fare concorrenza diretta al LIN-FCO di Alitalia. Scomparsa Itavia, l'aeroporto ha passato molti anni tranquilli (ricordo un volo BGY-FCO con un F28 Alinord), poi e' arrivata Ryanair. Trovo interessante che il giornalista sostenga che Orio al Serio abbia 'beneficiato' Ryanair. Secondo me e' il contrario. Che adesso Ryanair abbia il coltello dalla parte del manico e' un discorso diverso.

Beh senza Ryanair ORIO sarebbe rimasto il tipico aeroportino provinciale, invece grazie a Ryanair esiste un Oriocenter esiste tanto terziario e non ultima molti bergamaschi hanno trasformato le loro proprietà in Air B@B con costi folli molte volte sulle spalle dei naviganti...quindi direi che senza Ryanair Orio e la bergamasca non la farebbero fuori dal vasino come ora.
 
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londonfog

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Beh senza Ryanair ORIO sarebbe rimasto il tipico aeroportino provinciale, invece grazie a Ryanair esiste un Oriocenter esiste tanto terziario e non ultima molti bergamaschi hanno trasformato le loro proprietà in Air B@B con costi folli molte volte sulle spalle dei naviganti...quindi direi che senza Ryanair Orio e la bergamasca non la farebbero fuori dal vasino come ora.
Senza Ryanair Bergamo sarebbe alla stregua di Cuneo, Parma o, peggio, Montichiari
 
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indaco1

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E' comunque l'apt con la catchment a 90 minuti piu' popolosa d'Italia, non sono sicurissimo che sarebbe come quei tre che non hanno cosi' tanto mercato nei dintorni (anche se Brescia e' tarpato ad arte, discorso diverso).

Probabilmente ci sarebbero piu' voli a MXP e VRN ma non penso che sarebbe il deserto e' in una posizione troppo buona, proprio sull'autostrada e cosi' baricentrico.
 

leerit

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BERLIN, Oct 10 (Reuters) - Irish low-cost airline Ryanair (RYA.I) said on Thursday it would cut 12% of its traffic through German airports, making good on threats to reduce its presence in the country due to some of the highest location charges in Europe.
The cuts, which will result in a loss of 1.8 million seats from the start of the summer flight plan in April 2025, will see Ryanair close its Dortmund, Dresden and Leipzig operations as well as reducing its Hamburg operations by 60%.

The move "will be devastating for jobs, tourism and connectivity," said Ryanair, calling on Transport Minister Volker Wissing and the government "to act immediately to lower access costs and fix Germany's broken air transport system."
The airline has repeatedly warned that it would switch capacity to other EU countries if Germany did not meet its demands to reverse an aviation tax increase and reduce air traffic control charges.

 

Cesare.Caldi

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Edoardo

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A differenza dei concorrenti europei della Germania come Svezia, Italia, Ungheria e Polonia, dove Ryanair sta crescendo e aumentando la capacità grazie alle decisioni pragmatiche e lungimiranti dei governi di ridurre i costi di accesso
Facile dirlo quando ricevi milioni in co-marketing, sconti in tariffe handling ed incentivi da gestori aeroportuali.
 

leerit

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Ryanair è di nuovo al centro delle polemiche per l’aumento delle tariffe sui bagagli a mano. La compagnia low cost, ha annunciato ulteriori rincari che riguardano soprattutto le modifiche ai bagagli effettuate dopo la prenotazione. La protesta è esplosa sui social media. Molti passeggeri lamentano che i voli, inizialmente economici, diventano sempre più costosi a causa delle tariffe aggiuntive.

Aumento dei costi per chi modifica la prenotazione
La nuova politica tariffaria di Ryanair colpisce in particolare chi decide di aggiungere un secondo bagaglio a mano o aumentare il peso del bagaglio dopo aver già effettuato la prenotazione. Se in fase di acquisto il prezzo per l’imbarco prioritario – che consente di portare con sé un bagaglio da 10 kg – varia tra i 6 e i 36 euro, il costo può ora raggiungere i 60 euro se la modifica viene effettuata successivamente. Anche i bagagli da stiva subiscono aumenti significativi: il costo per imbarcare una valigia da 10 kg, ad esempio, passa dai 29,99 euro della prenotazione fino a 40 euro se aggiunto in un secondo momento.


Aumento tariffe: Ryanair si difende
Ryanair ha giustificato questi rincari come necessari per adeguarsi ai costi operativi legati alla gestione dei bagagli al gate, soprattutto in alcuni paesi europei, come Italia, Spagna, Germania, Grecia, Bulgaria, Polonia, Svezia. La compagnia ha inoltre dichiarato che l’obiettivo è incentivare l’uso del check-in online e velocizzare le procedure d’imbarco, riducendo il numero di dipendenti e contenendo così i costi.

Un futuro meno “low cost”?
Oltre ai rincari sui bagagli, anche altri servizi offerti da Ryanair stanno diventando più costosi. Ad esempio, il check-in in aeroporto ora può costare fino a 55 euro, mentre la stampa della carta d’imbarco arriva a 20 euro. Anche il trasporto di oggetti come biciclette è aumentato, passando da 60 a 75 euro se non richiesto al momento della prenotazione. Ryanair, pur difendendo le sue scelte, rischia di perdere la propria reputazione tra i viaggiatori, molti dei quali iniziano a chiedersi se i suoi voli siano davvero così economici come una volta.



 

ally01

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se ne è già discusso. Sono politiche che spingono ad avere meno gestione lato aeroporto e a disincentivare l'aggiunta di opzioni e serivizi DOPO la prima prenotazione. Ovviamente biosgna cercare il titolo sensazionalisitco per acchiappare click...
 
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indaco1

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E comunque le politiche di prezzo sono nella facolta' di chi vende, non acquistare e' nella facolta' di chi compra. Salvo modifiche retroattive o accordi fuori fattura con apt e altri enti che prevedono certe soglie ma questi sono altri discorsi.

Una cosa che continuo a chiedermi e' perche' non si e' mai sviluppato un parcel service dedicato al recapito dei bagagli, non ho nessun motivo per avere il valigione con me, se posso farmelo consegnare a un pick point presso l'aeroporto con qualche giorno di anticipo, potendo anche fare il tracking online o su app, perche' no?

All'ora giusta del giorno giusto devo trasportare solo la mia persona e alcuni effetti da cui non posso separarmi, magari qualche deperibile gourmet, ma non ho nessun bisogno che le mutande sporche seguano il mio stesso routing.
 
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ally01

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considerando il traffico aereo sospetto che la logistica e lo storage sarebbero enormi e costosissimi andando ad aumentare la complessità e i problemi.
 
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indaco1

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Il calcolatore di UPS per spedire un pacco da 20kg con dimensioni simili a un bagaglio imbarcato da Milano a Roma mi chiede dai 20 ai 160 a seconda del livello di servizio.



I costi non sono tanto peggio del costo per imbarcare. Quello che manca sarebbero dei pick point/depositi dedicati negli apt o nei pressi delle stazioni, e anche una logistica ottimizzata per questo scopo per miglirare efficienza e costi. Magari se c'e' mercato un giorno lo faranno ma posso capire che a parita' di costi la gente preferisca portare con se il proprio bagaglio.
 

Cesare.Caldi

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I costi non sono tanto peggio del costo per imbarcare.
Questo perchè hai provato una spedizione nazionale, prova una spedizione europea o magari in USA con un recapito veloce e vedi che i costi aumentano parecchio rendendo poco conveniente questa soluzione ad esempio per il lungo raggio che è dove generalmente si tende a imbarcare il bagaglio.
 
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