United: presentazione novità summer 2025: annunciate PMO-EWR e VCE-IAD.


BrunoFLR

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Interessante che nell' intervista dicano che stanno studiando un volo MXP-SFO in effetti uno delle grandi mancanze del network di MXP verso gli USA è un volo verso la California. Tuttavia mi stupisce che pensino come prossimo passo a questo volo che è lungo e costoso da operare e non magari prima a collegare un altro hub della costa est come IAD. Staremo a vedere.
Forse perché pensano che sulla costa est QSFM?
Daje Cesare, -3226!
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
United Airlines Announces Third-Quarter 2024 Financial Results: Exceeds Earnings Per Share Expectations
October 15, 2024

Announces $1.5 billion share repurchase program
Year-to-date generated $7.2 billion of operating cash flow and $3.4 billion free cash flow
Company sees revenue trends improve as industry reached an inflection point in the quarter

CHICAGO, Oct. 15, 2024 /PRNewswire/ -- United Airlines (UAL) today reported third-quarter 2024 financial results. The company had pre-tax earnings of $1.3 billion, with a pre-tax margin of 8.7%; adjusted pre-tax earnings1 of $1.4 billion, with an adjusted pre-tax margin1 of 9.7%. The company also achieved diluted earnings per share of $2.90; adjusted diluted earnings per share1 of $3.33, ahead of the third-quarter 2024 guidance provided at the start of the quarter of $2.75 to $3.25.
The company produced strong financial and operational results in the quarter. As the company expected, revenue trends improved as the industry reached an inflection point in the quarter with unprofitable capacity exiting the market. Domestic unit revenue was positive year-over-year in August and September. Demand continues to be strong for the United product: Corporate revenues were up 13% year over year in September, and in the quarter premium revenues continued to remain resilient and were up 5% year over year and revenue from Basic Economy was up 20% year over year.

Third-Quarter Financial Results

  • Capacity up 4.1% compared to third-quarter 2023.
  • Total operating revenue of $14.8 billion, up 2.5% compared to third-quarter 2023.
  • TRASM down 1.6% compared to third-quarter 2023.
  • CASM up 0.1%, and CASM-ex1 up 6.5%, compared to third-quarter 2023.
  • Pre-tax earnings of $1.3 billion, with a pre-tax margin of 8.7%; adjusted pre-tax earnings1 of $1.4 billion, with an adjusted pre-tax margin1 of 9.7%.
  • Net income of $1.0 billion; adjusted net income1 of $1.1 billion.
  • Diluted earnings per share of $2.90; adjusted diluted earnings per share1 of $3.33.
  • Average fuel price per gallon of $2.56.
  • Ending available liquidity[3] of $17.1 billion.
  • Total debt and finance lease obligations of $25.7 billion at quarter end.
  • Voluntarily pre-paid the remaining $1.8 billion outstanding balance of the MileagePlus term loan with an interest rate near 11%.
  • Net leverage1 of 2.7x.



  • Capital Allocation

    The company's Board of Directors authorized a new share repurchase program for up to $1.5 billion of outstanding shares of common stock and warrants originally issued to the U.S. Treasury under the CARES Act and Payroll Support Program, subject to a limit of $500 million in aggregate through year-end 2024. This amount represents approximately 7% percent of the company's market capitalization based on the closing stock price on Oct 14, 2024. This is the first share repurchase program since the suspension of the previous program in 2020 due to the COVID-19 pandemic. Unless suspended or terminated earlier by our Board of Directors, this program has no set expiration date and will therefore terminate when the company has completed all purchases authorized under the program.

 

Seaking

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United Airlines Announces Third-Quarter 2024 Financial Results: Exceeds Earnings Per Share Expectations
October 15, 2024
Quando già nei titoli vedo menzionato "earnings per share", mi tremano i polsi...
Mi auguro davvero che in United sappiano guardare oltre i dividendi per gli azionisti e che il caso Boeing abbia fatto scuola.

Io sono d'accordo con lui:
 

Paolo_61

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Quando già nei titoli vedo menzionato "earnings per share", mi tremano i polsi...
Mi auguro davvero che in United sappiano guardare oltre i dividendi per gli azionisti e che il caso Boeing abbia fatto scuola.

Io sono d'accordo con lui:
E cos altro dovrebbe fare un‘impresa se non massimizzare gli utili di lungo periodo?
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Quando già nei titoli vedo menzionato "earnings per share", mi tremano i polsi...
Mi auguro davvero che in United sappiano guardare oltre i dividendi per gli azionisti e che il caso Boeing abbia fatto scuola.

Io sono d'accordo con lui:
spero dunque tu vada oltre il titolo e, quando hai due minuti, ti legga il full report, vedrai che gli elementi positivi non mancano.
Comunque, il 4AUG le azioni erano a $37,88, oggi sono a $64,95; do per buono tu conosca il meccanismo legato all'andamento del titolo al NYSE e le sue ricadute su investimenti, workforce welfare e finance status outlook.
Il fatto stesso che la compagnia attui il programma di Repurchase Shares e' solitamente indice di gran fiducia per il futuro, dove proprio il valore dell'azione che hai in mano ti permette di "giocare al tavolo" con relaativa sicurezza.
Quanto al raffronto con Boeing, lascio perdere, meglio.
 
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Seaking

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EEA, a me spaventa quando a queste informazioni viene data coì tanta enfasi già nel titolo, quasi come a dire: ci importa prima di tutto degli shareholders.

Non metto minimamente in discussione gli oggettivamente ottimi risultati di United.
La mia era una considerazione più generale, speravo si fosse capito.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
EEA, a me spaventa quando a queste informazioni viene data coì tanta enfasi già nel titolo, quasi come a dire: ci importa prima di tutto degli shareholders.

Non metto minimamente in discussione gli oggettivamente ottimi risultati di United.
La mia era una considerazione più generale, speravo si fosse capito.
Le prime parole del CEO UA come appaiono sul report: "I appreciate the entire United team coming together to take care of our customers by operating a safe and on-time airline this summer," said United Airlines CEO Scott Kirby.

Il titolo, sulla news come in borsa, ha la sua importanza, ma il lavoro lo fa il personale, il team. E ti garantisco che questo viene ampiamente riconosciuto, ben oltre le parole! ;)
 

Paolo_61

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EEA, a me spaventa quando a queste informazioni viene data coì tanta enfasi già nel titolo, quasi come a dire: ci importa prima di tutto degli shareholders.

Non metto minimamente in discussione gli oggettivamente ottimi risultati di United.
La mia era una considerazione più generale, speravo si fosse capito.
Gli azionisti sono i padroni della baracca (e anche quelli che ci hanno messo i soldi per farla crescere) non vedo perché non dovrebbero essere il centro dell’interesse di chi gestisce l’azienda
 

Paolo_61

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Perché poi fai la fine di Boeing.
Non e per niente detto, ci sono migliaia di aziende quotate in tutto il mondo che operano esattamente così è vanno benissimo, mentre ci sono molte più aziende molto “sociali” che chiudono perché non stanno sul mercato
 

AZ MS

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Secondo me quando si parla di società così grandi ed importanti non credo che il focus sulle priorità sia così ben definito, bensì credo che possano essere messe quasi tutte sullo stesso piano. D'altronde senza l'una non può esserci l'altra e viceversa.
No pax no profit, no profit no employees, no employees no pax ecc.
 

londonfog

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Londra
Commento generico, non specifico sul report di United.

Non e per niente detto, ci sono migliaia di aziende quotate in tutto il mondo che operano esattamente così è vanno benissimo, mentre ci sono molte più aziende molto “sociali” che chiudono perché non stanno sul mercato
Il problema e' che dare la precedenza agli azionisti vuol dire prendere decisioni a breve, a volte a scapito del medio-lungo.
 

Seaking

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Il problema e' che dare la precedenza agli azionisti vuol dire prendere decisioni a breve, a volte a scapito del medio-lungo.
Esattamente, l'orrendo fenomeno dello "short term gain but long term pain".

Tipo, licenzio 17.000 dipendenti oggi per abbassare subito la cost baseline e fare contenti gli azionisti. Se poi nel medio lungo non avrò abbastanza manodopera qualificata, Dio provvederà.
 

Paolo_61

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Commento generico, non specifico sul report di United.


Il problema e' che dare la precedenza agli azionisti vuol dire prendere decisioni a breve, a volte a scapito del medio-lungo.
Forse mi sono espresso male, ma l’unica cosa che conta è il profitto a lungo termine
 

Cesare.Caldi

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Esattamente, l'orrendo fenomeno dello "short term gain but long term pain".

Tipo, licenzio 17.000 dipendenti oggi per abbassare subito la cost baseline e fare contenti gli azionisti. Se poi nel medio lungo non avrò abbastanza manodopera qualificata, Dio provvederà.
Esatto e aggiungo che quando arriverà il momento del Dio provvederà il CEO che aveva preso questa decisione avrà magari cambiato società dopo avere ricevuto una buon uscita milionaria per l'ottimo lavoro svolto di riduzione dei costi...
 
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BAlorMXP

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Milano/Antwerpen
United Airlines punta sul turismo in Italia: allo studio il collegamento Milano-San Francisco
di Leonard Berberi, inviato a New York

Parla il vicepresidente della compagnia statunitense Patrick Quayle tra voli pure in Groenlandia e Mongolia e i piani sull’Italia, in attesa che l’alleata Lufthansa entri in Ita Airways

Finita la pandemia e ripristinati i collegamenti con le città principali, i colossi dei cieli studiano i prossimi passi alla ricerca di ulteriori ricavi. Un vettore in particolare, United Airlines, sta tracciando una rotta diversa. Oltre all’espansione verso i mercati «tradizionali» apre collegamenti diretti con località un tempo impensabili per un’azienda che è terza nel mondo per numero di voli — secondo la piattaforma specializzata Cirium —, ma al vertice se si considerano gli «Ask» (Available seat kilometer), cioè i posti offerti per chilometro, il principale indicatore del settore e che si riferisce alla capacità di offerta.

Il network
Ecco allora i voli diretti, per la prossima stagione estiva, da Newark/New York per Nuuk (Groenlandia), e quelli per Ulan Bator (Mongolia), Kaohsiung (Taiwan) e Koror (Palau) dall’hub di United situato a Tokyo-Narita, in Giappone. Ai quali si aggiunge, tra gli altri, l’ulteriore espansione in Italia con l’annuncio della rotta — sempre senza scalo — tra la «Grande mela» e Palermo a partire dal 21 maggio 2025. «Vogliamo offrire un servizio unico: i viaggiatori vogliono andare direttamente nelle città», dice durante una chiacchierata a New York con il Corriere Patrick Quayle, senior vice president di United che si occupa della pianificazione delle rotte e delle alleanze commerciali. Quayle svela anche come allo studio ci sia il volo diretto tra Milano e San Francisco.

I dossier aperti
Seduto di fianco al suo braccio destro Matt Stevens (vice president del network internazionale), Quayle è l’uomo delle rotte del vettore statunitense. È lui, assieme al team, che decide dove portare gli aerei, con che frequenza, se solo d’estate o d’inverno o tutto l’anno. Il punto di partenza sono sempre i numeri dei mesi precedenti, quelli che indicano quanti hanno volato tra due località, quanto hanno pagato di tariffa media, quanti hanno prenotato in classe Business, Premium economy ed Economy, se ci sono destinazioni non servite ma dove decine di migliaia di persone ci arrivano facendo scalo.

Il mercato italiano
Palermo è uno di questi casi. Secondo i dati forniti al Corriere dalla piattaforma Airline Data Inc, tra New York e il capoluogo siciliano hanno volato oltre 56 mila persone nel 2023. «La città siciliana è la nostra quinta destinazione in Italia», ricorda Quayle. «Quando abbiamo aggiunto Napoli — continua — abbiamo visto che le persone hanno iniziato a volare con noi dagli Usa fino a Venezia, poi hanno preso un treno fino al Sud, per vedere la Costiera amalfitana, e sono tornati negli Usa via Napoli. Oppure hanno volato fino a Milano e sono rientrati da Roma». Questo perché, «le persone quando girano un Paese non amano tornare all’aeroporto di sbarco. Così stiamo rendendo più facile per loro vedere le diverse città».

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L’andamento dei voli Usa-Europa
Nel 2024 l’offerta sui voli transatlantici (tra Europa e Usa) è stata caratterizzata da un calo sensibile dei margin di guadagno dei vettori, come segnalano diversi manager del settore. Questo perché, secondo alcuni addetti ai lavori, l’offerta è stata superiore alla domanda. Un’interpretazione che il vicepresidente non condivide. «Non posso fornire dettagli finanziari perché annunceremo i risultati del terzo trimestre a breve, ma vedrete che abbiamo fatto decisamente bene. E non stiamo riscontrando i problemi avuti da altre aviolinee».

Tra Malpensa e il Pacifico
Oltre alla Newark/New York-Palermo, United ha annunciato anche l’avvio del collegamento diretto tra Washington e Venezia. Una tratta con buoni numeri di traffico, indiretto, è quella tra Milano e San Francisco, servito l’ultima volta nel 2019 da Air Italy, l’ex Meridiana che Qatar Airways ha provato a rilanciare — senza successo — assieme all’Aga Khan. «La Milano-San Francisco è una rotta che potremo avviare in futuro», dice Quayle. «Ovviamente stiamo guardando a questo tipo di cose. Milano è una città importante, voliamo già tra San Francisco e Roma e quindi lo vedo come un logico passo successivo». United opera già la Malpensa-Newark e Malpensa-Chicago.

Il ruolo degli hub europei
Un volo che, precisa, «non sarà operato già nel 2025, ma in seguito assolutamente sì». San Francisco è uno degli hub operativi di United. «Stiamo cercando di capire come incrementare il nostro servizio dalla costa occidentale americana verso l’Italia», ragiona. E quando gli si fa notare che con questo tipo di collegamenti diretti la compagnia sta evitando gli hub europei e quindi drenando traffico anche ai partner come Lufthansa, il manager non si dice d’accordo. «Quello che stiamo facendo è permette una maggiore disponibilità di posti sui voli per andare in località come Budapest o Praga o Bucarest o Kuwait City dove noi di United non voliamo, ma i nostri partner sì. Di fatto decongestioniamo gli hub europei».

I futuri rapporti con Ita Airways
A proposito di alleanze, l’argomento Ita Airways è d’obbligo. Com’è noto il vettore tricolore vedrà l’ingresso nel suo azionariato di Lufthansa, socio storico di United, verso la fine del 2024. Nel 2026 è atteso l’ingresso di Ita in «A++», la joint venture transatlantica di Lufthansa, United e Air Canada. «Abbiamo un grande rapporto con Lufthansa — commenta Quayle —, abbiamo messo in piedi la più grande e importante joint venture del mondo nel trasporto aereo». Quanto a Ita, «non possiamo parlare ovviamente con loro finché non ci sarà il closing dell’operazione, ma non vediamo l’ora di accoglierla nella nostra famiglia e di lavorare insieme».

lberberi@corriere.it




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Il fatto stesso che la compagnia attui il programma di Repurchase Shares e' solitamente indice di gran fiducia per il futuro, dove proprio il valore dell'azione che hai in mano ti permette di "giocare al tavolo" con relaativa sicurezza.
Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmh. Mi spiace ma questa e' a livelli da Pravda. Nulla da eccepire sui soldi, i risultati, quant'altro, ma share buybacks sono pratiche veramente 'cortotermistiche'.

Share buy-back e' un magheggio fatto per ridurre le shares libere nel mercato e dare piu' valore alle shares rimaste sul mercato, facendo da 'booster' ai dividendi dati agli investitori e da extra premium per la C-suite che di solito riceve il bonus (parzialmente) in shares.

Ogni dollaro, euro, sterlina, yen speso in share buy-back e' un dollaro, euro, sterlina, yen non investito in customer experience, nuovi prodotti, o anche soldi da dare ai dipendenti o, Dio ce ne scampi, far pagar di meno i clienti. Una porcata che, non a caso, quei mentecatti simpaticoni di IAG hanno fatto per miliardi.

Non a caso, share buybacks erano illegali per buona parte del secolo scorso.
The Ugly Truth Behind Stock Buybacks (forbes.com)
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmh. Mi spiace ma questa e' a livelli da Pravda. Nulla da eccepire sui soldi, i risultati, quant'altro, ma share buybacks sono pratiche veramente 'cortotermistiche'.

Share buy-back e' un magheggio fatto per ridurre le shares libere nel mercato e dare piu' valore alle shares rimaste sul mercato, facendo da 'booster' ai dividendi dati agli investitori e da extra premium per la C-suite che di solito riceve il bonus (parzialmente) in shares.

Ogni dollaro, euro, sterlina, yen speso in share buy-back e' un dollaro, euro, sterlina, yen non investito in customer experience, nuovi prodotti, o anche soldi da dare ai dipendenti o, Dio ce ne scampi, far pagar di meno i clienti. Una porcata che, non a caso, quei mentecatti simpaticoni di IAG hanno fatto per miliardi.

Non a caso, share buybacks erano illegali per buona parte del secolo scorso.
The Ugly Truth Behind Stock Buybacks (forbes.com)
L’ho visto fare da oltre 25 anni; e siamo ancora qua, eh già…
La Pravda invece non c’è più, quantomeno quella sovietica