Le operazioni nelle dieci rotte intra-europee giudicate «problematiche» dalla Commissione europea e che
easyJet dovrà operare dalla fine di marzo 2025 nell’ambito delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa potrebbero portare nelle casse del vettore low cost 200 milioni di euro di ricavi all’anno e un utile di 15 milioni. A questi andrebbero aggiunti decine di milioni di euro in slot (le finestre orarie di decollo e atterraggio) ottenuti a titolo definitivo per poter effettuare i voli. È quanto emerge dall’analisi che il
Corriere ha effettuato sulla base dei documenti riservati e delle valutazioni degli esperti.
L’accordo con la Ue
Com’è noto per dare l’ok all’unione tra Ita e Lufthansa la Commissione europea ha chiesto a italiani e tedeschi di aumentare la concorrenza su una decina di rotte di corto raggio (tra l’Italia e alcuni scali in Germania, Svizzera, Austria e Belgio) e a Milano Linate e di migliorare la connettività indiretta sul lungo raggio. Nell’ambito del corto raggio e Linate, l’Antitrust Ue ha valutato easyJet quale compagnia meglio attrezzata per riportare la concorrenza sulle tratte «problematiche» e ridurre la concentrazione al city airport milanese.
Le 10 rotte «problematiche»
Per questo il vettore britannico ha ottenuto una trentina di slot giornalieri a Linate: una parte li userà per effettuare
alcune delle rotte sotto la lente (con Bruxelles, Francoforte, Vienna), l’altra per avviare nuovi collegamenti. Qui posizionerà anche 5 Airbus A320 (di cui 3 noleggiati da Ita). Ulteriori tratte «attenzionate» le effettuerà da Malpensa (Düsseldorf, Amburgo). Mentre da Roma Fiumicino easyJet dovrà garantire — per tre anni, come per Milano — i voli per Francoforte, Monaco, Zurigo, Bruxelles, Amburgo.
I posti in vendita
Gli slot e l’assegnazione di alcune frequenze consentiranno a easyJet di balzare con l’offerta in Italia. Nella stagione estiva 2025 — che nel trasporto aerei inizia a fine marzo e termina gli ultimi giorni di ottobre — la low cost venderà a Linate poco meno di 1,7 milioni di posti, in aumento del 173% rispetto all’anno prima, secondo i dati forniti dalla piattaforma Cirium, mentre a Fiumicino l’incremento sarà del 50% (+545 mila sedili). Su base nazionale resta al secondo posto, a molta distanza da Ryanair, ma aumenta la distanza da Ita e Wizz Air.
Il ruolo degli slot
«Volare tra Milano e la Germania è improbabile che sia redditizio per easyJet», scrivono in una nota gli analisti di Barclays. «Tuttavia, la proprietà a lungo termine degli slot di Linate è interessante». E infatti tra i diritti di decollo e atterraggio dello scalo milanese (dove entrare è quasi impossibile) e Düsseldorf (altro scalo dove l’accesso è complicato) gli slot che rileverà la low cost britannica valgono milioni di euro.
Le stime
I dati a disposizione del
Corriere — incrociando stime interne e valutazioni degli addetti ai lavori —, rivelano che i mercati belga e austriaco dovrebbero rivelarsi più problematici per easyJet. Nei primi dodici mesi di operazioni sulle 10 rotte «obbligatorie» il vettore britannico dovrebbe trasportare almeno 1,7 milioni di passeggeri, registrare circa 200 milioni di euro di ricavi (inclusi gli introiti dalla vendita dei prodotti extra come l’imbarco prioritario e la scelta del posto) e chiudere con un utile di poco più di 15 milioni.
Il modello di business
I dati dovrebbero migliorare nei due anni successivi, ma proprio a Linate easyJet potrebbe fare maggiore fatica a chiudere in positivo. Questo perché mentre Ita e Lufthansa utilizzano lo scalo come punto di partenza o di arrivo in particolare per la clientela business e di lungo raggio (dall’America o dall’Asia), per la low cost inglese questo non può esserci dal momento che opera solo rotte brevi e medie.
Da Linate a Fiumicino
Ecco perché nel primo anno di attività — stando alle stime — a Linate easyJet dovrebbe registrare circa 56 milioni di euro di ricavi grazie a 560 mila clienti, chiudendo con un rosso di 1,8 milioni, soprattutto a causa dei voli con Bruxelles e Vienna, mentre è atteso in positivo Francoforte (grazie alla clientela business). Attese positive le operazioni sia a Fiumicino (nelle cinque tratte «problematiche») con 13 milioni di utile, sia a Malpensa (per quanto riguarda le due rotte) con 3,5 milioni.
I conti sulle altre rotte
EasyJet ha anche aumentato l’offerta — grazie agli slot aggiuntivi a Linate — sui voli che già opera per Londra Gatwick, Berlino e Amsterdam, mentre restano stabili i collegamenti per Parigi Charles de Gaulle e Orly. Le stime delle piattaforme specializzate mostrano che le tratte più profittevoli delle cinque per il vettore inglese sono quelle tra Milano e Orly e Berlino con circa 1,8 milioni di euro di utile, su ciascuna rotta, nei dodici mesi novembre 2023-ottobre 2024. In positivo anche Linate-Gatwick (1,4 milioni) e Linate-Charles de Gaulle (poco meno di 700 mila euro). In rosso, per mezzo milione, i voli con Amsterdam.
L’impatto sui conti della low cost dei 10 voli che dovrà operare tra l’Italia e l’Europa dopo le nozze italo-tedesche. Gli slot che erediterà per sempre a Linate e Düsseldorf valgono decine di milioni di euro. Tutti i numeri
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