ITA Airways entra nel gruppo LH


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londonfog

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Londra
Se non sbaglio i bilaterali tra Kenya e Italia danno l'esclusiva a Neos per i collegamenti tra le due nazioni per cio' che concerne la nostra parte.
Neos vola a Mombasa, non a Nairobi. L'A321LR non c'arriva, ma un FCO-NBO potrebbe prendere tante coincidenze del LH Group visto che l'unico altro volo e' SN da BRU
 

Andy81_

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Nonché se ne dica ma gli unici che erano riusciti a dare una svolta al servizio di AZ erano stati quelli di EY. Peccato perché i margini ci sarebbero e non regge nemmeno la questione italica perché gli equipaggi di Air Dolomiti li ho sempre trovati super attenti e premurosi.
Peccato perché leggere da frequent flyer premium recensioni del genere fa un bel po' male.
concordo.
lo avevo scritto in un precedente post: e' un piccolo dettaglio sicuramente poco importante, ma quando sali su un aereo (arrivi in un ufficio, in un locale etc etc) e il personale anziché accogliere con un buongiorno parla degli affari propri con un collega, la sensazione non e' proprio il migliore dei benvenuti.
su az non capitato sempre ma piuttosto frequentemente nella mia piccola media. su af mai successo. sulle golfare non ne parliamo.
avevo notato un miglioramento su questo aspetto su az versione ey.
mi viene pure da aggiungere che il nuovo
menu panino in business az sul medio raggio (alg - tun etc) lascia senza parole.
oh poi ad az ci sono affezionato e c'e' tanta gente con grande professionalita (nel mio piccolo conosciuto capi scalo o resp uffici esteri a cui fare chapeau per varie emergenze vissute e loro gestione).
 
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herry92

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Ita-Lufthansa e la «dote» per easyJet: 200 milioni di ricavi e 1,7 milioni di passeggeri

Le operazioni nelle dieci rotte intra-europee giudicate «problematiche» dalla Commissione europea e che easyJet dovrà operare dalla fine di marzo 2025 nell’ambito delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa potrebbero portare nelle casse del vettore low cost 200 milioni di euro di ricavi all’anno e un utile di 15 milioni. A questi andrebbero aggiunti decine di milioni di euro in slot (le finestre orarie di decollo e atterraggio) ottenuti a titolo definitivo per poter effettuare i voli. È quanto emerge dall’analisi che il Corriere ha effettuato sulla base dei documenti riservati e delle valutazioni degli esperti.

Com’è noto per dare l’ok all’unione tra Ita e Lufthansa la Commissione europea ha chiesto a italiani e tedeschi di aumentare la concorrenza su una decina di rotte di corto raggio (tra l’Italia e alcuni scali in Germania, Svizzera, Austria e Belgio) e a Milano Linate e di migliorare la connettività indiretta sul lungo raggio. Nell’ambito del corto raggio e Linate, l’Antitrust Ue ha valutato easyJet quale compagnia meglio attrezzata per riportare la concorrenza sulle tratte «problematiche» e ridurre la concentrazione al city airport milanese.

Per questo il vettore britannico ha ottenuto una trentina di slot giornalieri a Linate: una parte li userà per effettuare alcune delle rotte sotto la lente (con Bruxelles, Francoforte, Vienna), l’altra per avviare nuovi collegamenti. Qui posizionerà anche 5 Airbus A320 (di cui 3 noleggiati da Ita). Ulteriori tratte «attenzionate» le effettuerà da Malpensa (Düsseldorf, Amburgo). Mentre da Roma Fiumicino easyJet dovrà garantire — per tre anni, come per Milano — i voli per Francoforte, Monaco, Zurigo, Bruxelles, Amburgo.

Gli slot e l’assegnazione di alcune frequenze consentiranno a easyJet di balzare con l’offerta in Italia. Nella stagione estiva 2025 — che nel trasporto aerei inizia a fine marzo e termina gli ultimi giorni di ottobre — la low cost venderà a Linate poco meno di 1,7 milioni di posti, in aumento del 173% rispetto all’anno prima, secondo i dati forniti dalla piattaforma Cirium, mentre a Fiumicino l’incremento sarà del 50% (+545 mila sedili). Su base nazionale resta al secondo posto, a molta distanza da Ryanair, ma aumenta la distanza da Ita e Wizz Air.

«Volare tra Milano e la Germania è improbabile che sia redditizio per easyJet», scrivono in una nota gli analisti di Barclays. «Tuttavia, la proprietà a lungo termine degli slot di Linate è interessante». E infatti tra i diritti di decollo e atterraggio dello scalo milanese (dove entrare è quasi impossibile) e Düsseldorf (altro scalo dove l’accesso è complicato) gli slot che rileverà la low cost britannica valgono milioni di euro.

I dati a disposizione del Corriere — incrociando stime interne e valutazioni degli addetti ai lavori —, rivelano che i mercati belga e austriaco dovrebbero rivelarsi più problematici per easyJet. Nei primi dodici mesi di operazioni sulle 10 rotte «obbligatorie» il vettore britannico dovrebbe trasportare almeno 1,7 milioni di passeggeri, registrare circa 200 milioni di euro di ricavi (inclusi gli introiti dalla vendita dei prodotti extra come l’imbarco prioritario e la scelta del posto) e chiudere con un utile di poco più di 15 milioni.

I dati dovrebbero migliorare nei due anni successivi, ma proprio a Linate easyJet potrebbe fare maggiore fatica a chiudere in positivo. Questo perché mentre Ita e Lufthansa utilizzano lo scalo come punto di partenza o di arrivo in particolare per la clientela business e di lungo raggio (dall’America o dall’Asia), per la low cost inglese questo non può esserci dal momento che opera solo rotte brevi e medie.

Ecco perché nel primo anno di attività — stando alle stime — a Linate easyJet dovrebbe registrare circa 56 milioni di euro di ricavi grazie a 560 mila clienti, chiudendo con un rosso di 1,8 milioni, soprattutto a causa dei voli con Bruxelles e Vienna, mentre è atteso in positivo Francoforte (grazie alla clientela business). Attese positive le operazioni sia a Fiumicino (nelle cinque tratte «problematiche») con 13 milioni di utile, sia a Malpensa (per quanto riguarda le due rotte) con 3,5 milioni.

EasyJet ha anche aumentato l’offerta — grazie agli slot aggiuntivi a Linate — sui voli che già opera per Londra Gatwick, Berlino e Amsterdam, mentre restano stabili i collegamenti per Parigi Charles de Gaulle e Orly. Le stime delle piattaforme specializzate mostrano che le tratte più profittevoli delle cinque per il vettore inglese sono quelle tra Milano e Orly e Berlino con circa 1,8 milioni di euro di utile, su ciascuna rotta, nei dodici mesi novembre 2023-ottobre 2024. In positivo anche Linate-Gatwick (1,4 milioni) e Linate-Charles de Gaulle (poco meno di 700 mila euro). In rosso, per mezzo milione, i voli con Amsterdam.

lberberi@corriere.it


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Farfallina

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Dispiace perché basterebbe un po’ più di rispetto per il proprio lavoro, un valore che in Air Dolomiti sembra avere ancora importanza.
Poi, le ragioni di un atteggiamento simile da parte del crew possono essere tante: dagli stipendi alla delicata situazione aziendale, dai problemi personali alle operazioni che impongono orari difficili. Però, secondo me, la vera complessità di questo lavoro, sta proprio nella capacità di mettere da parte le proprie frustrazioni e presentarsi al meglio quando si è faccia a faccia con i passeggeri che salgono a bordo.
Oddio, in AZ è stato spesso così a parte una piccola parentesi con EY.
Va detto che con AZ LAI spesso era pure peggio e negli anni si trovano anche spesse bravi e professionali. Il problema è l'uniformità di servizio.
 

lezgotolondon

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C'e' possibilita' che con la fusione ritorni il brand Alitalia?

ITA Airways e' proprio brutto, idem la livrea. Alitalia era classe ed eleganza.
 
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herry92

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ITA Airways e IcelandAir siglano un accordo di codeshare


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EI-MAW

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ITA Airways e IcelandAir siglano un accordo di codeshare


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IcelandAir non si può leggere! Comunque questo accordo potrebbe essere propedeutico alla futura apertura di KEF da parte di AZ, almeno questa è la mia speranza nel profondo del cuore. Recentemente sono state apportate delle modifiche al COA per permettere a tutte le macchine di medio di operare nella FIR di KEF, finora ristretta ai 320 legacy ex AZ LAI ormai on ground.
 

Seaking

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IcelandAir non si può leggere! Comunque questo accordo potrebbe essere propedeutico alla futura apertura di KEF da parte di AZ, almeno questa è la mia speranza nel profondo del cuore. Recentemente sono state apportate delle modifiche al COA per permettere a tutte le macchine di medio di operare nella FIR di KEF, finora ristretta ai 320 legacy ex AZ LAI ormai on ground.
Aspe, questa andrebbe spiegata meglio.
 
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EI-MAW

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Motorizzazione? La butto lì...
Roba di radio, HF, boh io ci capisco poco di sta roba. Mi pare anche di aver letto che i crew 320 debbano fare qualche piccolo aggiornamento per sta cosa, mentre tutti quelli 220 sono già abilitati a operare sul NAT, suppongo per i delivery dal Canada.
 
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Dancrane

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Grazie, pensavo fosse questione di motori diversi dai 320 ex AP per intenderci, ho imparato qualcosa di nuovo! Potete scendere più in dettaglio, che la cosa è interessante?
 

Fewwy

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Lo spazio aereo di KEF è NAT, quindi serve HF e/o CPDLC (ATC via datalink), abilitazione aereo e crew.
In verità non sempre: è possibile volare in spazio aereo NAT-HLA (North Atlantic Region – High Level Airspace) anche senza gli equipaggiamenti specifici della regione, seguendo quelle che vengono chiamate "Blue Spruce Routes", ovvero una serie predeterminata di rotte che connettono l'Islanda con gli spazi aerei limitrofi.

Screenshot-2024-10-14-at-13.28.50-1024x559.jpg

Praticamente dei corridoi "salvacondotto" dove, sebbene ci si trovi geograficamente nello spazio aereo NAT-HLA, non è necessario avere radio HF o due sistemi indipendenti di navigazione a lungo raggio.

Per volare lungo queste rotte, è necessaria un'approvazione... ed è forse questa la modifica del COA di cui si parlava.

https://skybrary.aero/articles/north-atlantic-operations-airspace
 
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Farfallina

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Personalmente non sono d'accordo, Alitalia era un brand oramai danneggiato. ITA non e' un granche' ma la livrea non e' male, e' poco fotogenica.
In realtà a LH non dispiacerebbe una volta riportata in utile AZ recuperare il marchio Alitalia e relativa livrea per lungo raggio e medio/lungo raggio e medio premium.
 
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francesco_752

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In verità non sempre: è possibile volare in spazio aereo NAT-HLA (North Atlantic Region – High Level Airspace) anche senza gli equipaggiamenti specifici della regione, seguendo quelle che vengono chiamate "Blue Spruce Routes", ovvero una serie predeterminata di rotte che connettono l'Islanda con gli spazi aerei limitrofi.

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Praticamente dei corridoi "salvacondotto" dove, sebbene ci si trovi geograficamente nello spazio aereo NAT-HLA, non è necessario avere radio HF o due sistemi indipendenti di navigazione a lungo raggio.

Per volare lungo queste rotte, è necessaria un'approvazione... ed è forse questa la modifica del COA di cui si parlava.

https://skybrary.aero/articles/north-atlantic-operations-airspace

Sni.
Non ti danno livelli sopra FL285 se non hai CPDLC, HF, ADS-B/C, ecc.
Quindi perde di senso non avere gli equipaggiamenti per entrare nello spazio aereo NAT, farsi il volo a FL285 avrebbe un impatto sui consumi fuori di testa rendendoli non convenienti.
 
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