La nuova era di ITA Airways nel gruppo LH


herry92

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Croatia Airlines e ITA Airways allargano il code share

L’accordo esistente di code share tra Croatia Airlines e ITA Airways è stato implementato e quindi potrà ammettere al vettore croato di poter inserire i suoi numeri di volo su altri segmenti operati dal vettore italiano e originanti da Roma Fiumicino, principalmente sono tutti voli nazionali.

Sette sono le rotte che la compagnia aerea croata ha chiesto per espandere il suo network.

Da Roma Fiumicino per :

Bari,Brindisi,Catania,Genova,Milano Linate,Torino, Venezia.

In questo caso un passeggero originante da Zagabria oppure da un altro punto di partenza del network, potrà acquistare un volo che terminerà oppure avrà origine da questi nuovi punti.

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herry92

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Q: Quale sarà il ruolo di Air Dolomiti, l'altra compagnia italiana del gruppo?
A: Aid Dolomiti è dedicata al feedaraggio e rimarrà questa la sua natura. E' un'ottima compagnia. Troppo presto per cambiamenti significativi nella summer, ma dalla winter si può immaginare un ruolo più di rilievo.

Oltre al citato Sky Alps, sarà interessante vedere le eventuali modifiche di AirDolomiti in ottica feeder.
Anche se dalla risposta data non sembra avverranno dei grandi stravolgimenti della strategia e delle rotte.
Non sembra piegheranno la compagnia a servire ITA

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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Q: Quale sarà il ruolo di Air Dolomiti, l'altra compagnia italiana del gruppo?
A: Aid Dolomiti è dedicata al feedaraggio e rimarrà questa la sua natura. E' un'ottima compagnia. Troppo presto per cambiamenti significativi nella summer, ma dalla winter si può immaginare un ruolo più di rilievo.

Oltre al citato Sky Alps, sarà interessante vedere le eventuali modifiche di AirDolomiti in ottica feeder.
Anche se dalla risposta data non sembra avverranno dei grandi stravolgimenti della strategia e delle rotte.
Non sembra piegheranno la compagnia a servire ITA

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e guai a farlo; EN ha ormai una sua own reputation che gode di alta considerazione dalla clientela. Vero pure che tenere 2 compagnie nella stessa nazione (non DE) puo' essere problematico...speriamo LH discerna per il meglio, fosse per me piegherei AZ a servire EN!
 
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Paolì

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Alla fine al momento Air Dolomiti e ITA fanno cose molto diverse e EN ha buona parte dei voli che neanche tocca l'Italia... Al contrario della Svizzera dove ci sono Swiss ed Edelweiss che coesistono su ZRH e lavorano integrate... Poi ci sarebbe Helvetic che non è del gruppo ma sostanzialmente lavora in toto per Swiss.
 

Andy81_

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Alla fine al momento Air Dolomiti e ITA fanno cose molto diverse e EN ha buona parte dei voli che neanche tocca l'Italia... Al contrario della Svizzera dove ci sono Swiss ed Edelweiss che coesistono su ZRH e lavorano integrate... Poi ci sarebbe Helvetic che non è del gruppo ma sostanzialmente lavora in toto per Swiss.
a me parrebbe logico che en alimenti da italia tutti hub gruppo compreso fco (tranne da milano eventualmente): da capire se 25 embraer bastino.
questo libererebbe macchine az per sviluppo est europa, mediterraneo allargato e forse qualcosa nella prima fascia di africa subsahariana.
chiaro bisognerebbe trovare qualcuno che rimpiazzi en sui voli intraeu per conto mamma lh.
 

outlmerge

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a me parrebbe logico che en alimenti da italia tutti hub gruppo compreso fco (tranne da milano eventualmente): da capire se 25 embraer bastino.
questo libererebbe macchine az per sviluppo est europa, mediterraneo allargato e forse qualcosa nella prima fascia di africa subsahariana.
chiaro bisognerebbe trovare qualcuno che rimpiazzi en sui voli intraeu per conto mamma lh.
LH ha già la soluzione con Airbaltic e i suoi 80 A220.
 

micheleforchini

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Io non mi porrei troppo il problema degli aerei per il federaggio. AirDolomiti ha 26 Embraer (dal sito ufficiale) e ITA dovrebbe avere 21 A220 (nelle due versioni) con altri 10 in consegna.
Inevitabilmente ci sarà un riassetto delle rotte, alla luce anche delle necessità di LH e delle richieste della UE e quindi ci potrebbe essere un miglior impiego di queste macchine.

In ogni caso abbiamo visto che se LH ritiene, gli aerei li fa arrivare a EN per supportare la crescita
 

leerit

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L’amministratore delegato del gruppo Lufthansa, Carsten Spohr, ritiene che Ita Airways oggi sia una compagnia troppo piccola in un mercato rilevante come quello italiano e che per questo debba crescere sia in termini di flotta, sia di personale. Ma perché questo avvenga anche il vettore tricolore dovrà fare utili e avere un margine di reddittività dell’8% che è l’obiettivo minimo fissato per tutte le aviolinee del colosso europeo dei cieli. È questo il messaggio che Spohr ha trasmesso parlando davanti a circa 200 dipendenti di Ita nel quartier generale del vettore tricolore a Fiumicino.


L’incontro è andato in scena il pomeriggio di lunedì, poco prima del volo a Milano per salutare gli altri dipendenti di Ita e dopo aver presentato alla stampa le prime novità in seguito al closing dell’operazione con il ministero dell’Economia italiano. Di fianco al ceo di Lufthansa c’erano i vertici di Ita (il presidente Sandro Pappalardo e il ceo Joerg Eberhart), gli altri membri del consiglio di amministrazione (Antonella Ballone, Lorenza Maggio e Efrem Angelo Valeriani).

«Grazie per averci aspettato, non vi deluderemo», esordisce Spohr, che ricorda di atteso tre anni questo momento. Chiede lealtà e onestà, sollecita i dipendenti di Ita a dire sempre se c’è qualcosa che secondo loro non va. Sottolinea che se Lufthansa investe a Roma non è «solo per garantire un futuro» alla società italiana, ma anche perché è in ballo l’evoluzione del gruppo tedesco. «L’unico motivo per cui siamo il numero quattro nel mondo— dopo le tre big statunitensi — è perché abbiamo allargato la nostra famiglia, prima con Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines e ora con Ita», ragiona.

Ita Airways con i suoi 99 aerei è la seconda più grande compagnia del gruppo — per flotta — dopo Lufthansa e prima di Swiss, diventata negli anni la macchina da soldi del colosso. Ma per Spohr l’azienda italiana «è troppo piccola per un Paese come l’Italia, la terza economia più grande d’Europa, la quarta più grande del mondo per traffico aereo, dopo Stati Uniti, Francia e Spagna». «Quindi penso che ci sia spazio per la crescita anche degli equipaggi, del management e di altri ruoli, se facciamo le cose nel modo giusto».

Ma perché ci sia l’espansione «dobbiamo dimostrare che questa operazione è redditizia», sottolinea Spohr. E la redditività di Ita Airways «deve essere la stessa fissata come obiettivo per tutto il gruppo Lufthansa — ricorda —. Dai nostri calcoli c’è bisogno di un margine di redditività dell’8% per poter finanziare la flotta, fare investimenti e crescere. E questo, naturalmente, è dovrà essere l’obiettivo pure per la compagnia italiana».

Il ceo di Lufthansa non ignora i timori. «Quando avviene un’operazione di questa portata», sostiene, «ci sono anche delle preoccupazioni. Un nuovo capo, un nuovo proprietario (anche se abbiamo il 41%), un nuovo modello di business, un sistema multi-hub, magari nuove procedure, nuove regole, alcune folli, altre intelligenti». Per questo — prosegue — «cerchiamo di essere onesti tra di noi. Se ci sono cose che arrivano da Francoforte e che ritenete non vadano bene per Ita, parliamone. Deve esserci un approccio alla pari, in modo che possiamo fidarci di trovare la soluzione migliore».

E a dimostrazione del processo di trasparenza, anche i lavoratori di Ita hanno ricevuto questo messaggio nella loro casella di posta elettronica: «Mercoledì 5 febbraio alle 14.30 il ceo Spohr risponderà alle domande di tutti i dipendenti del gruppo Lufthansa nell’ambito della serie di dialoghi "Frankly speaking" (...) Puoi inviare la tua domanda in anticipo all'indirizzo e-mail indicato oppure durante l'evento in diretta streaming».


 

Farfallina

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e guai a farlo; EN ha ormai una sua own reputation che gode di alta considerazione dalla clientela. Vero pure che tenere 2 compagnie nella stessa nazione (non DE) puo' essere problematico...speriamo LH discerna per il meglio, fosse per me piegherei AZ a servire EN!
La risposta è stata chiara e non è mai stata messa in dubbio che sarebbe stata così.
EN è una compagnia che si occupa di federaggio per il gruppo LH, quando sarà il momento lo farà anche per ITA come lo fa per altre compagnie del gruppo.
Fra l'altro EN ha provato ad espandere i propri orizzonti "a proprio rischio" e ha dovuto sostanzialmente abbandonare il progetto per scarsi risultati tornando ad occuparsi di feed per il gruppo.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
La risposta è stata chiara e non è mai stata messa in dubbio che sarebbe stata così.
EN è una compagnia che si occupa di federaggio per il gruppo LH, quando sarà il momento lo farà anche per ITA come lo fa per altre compagnie del gruppo.
Fra l'altro EN ha provato ad espandere i propri orizzonti "a proprio rischio" e ha dovuto sostanzialmente abbandonare il progetto per scarsi risultati tornando ad occuparsi di feed per il gruppo.
fai bene a mettere "a proprio rischio" , giacche' EN e' wholly owned by LH, quindi penso che certe decisioni arrivino centralizzate e non di propria sponte.
 

Farfallina

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fai bene a mettere "a proprio rischio" , giacche' EN e' wholly owned by LH, quindi penso che certe decisioni arrivino centralizzate e non di propria sponte.
In realtà LH negli anni ha lasciato una certa autonomia consentendo di provare alcune rotte non per conto del gruppo LH ma a proprio rischio salvo eliminare il progetto quando hanno visto che non era redditizio.
 

Betha23

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vc-25b

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Visto che il post sulla conferenza stampa è stato chiuso, scrivo qui per ringraziare sentitamente chiunque abbia partecipato all'evento, garantendoci una copertura in diretta.
Grazie mille.
 

herry92

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Spohr (Lufthansa) : piace l’A321neo ITA Airways

A margine della conferenza stampa di lunedi scorso a Roma per la presentazione dei nuovi vertici aziendali ITA Airways dopo la conclusine tanto attesa di questo deal, c’e’ stato un attimo per chiacchierare di alcuni argomenti con Carsten Spohr , CEO di Lufthansa Group. Gli altri li proporremo più avanti.

Dopo gli apprezzamenti fatti in conferenza stampa sullo stile italiano e la capacità di intraprendenza, originalità e stile della compagnia aerea italiana. Uno dei quesiti che abbiamo posto a Spohr e’ stato su cosa ne pensasse sull’Airbus 321neo in servizio da poco piu’ di un anno con ITA Airways e il suo anomalo lay out a 4 prodotti e tre classi. Lo definiamo cosi, perché tutti gli altri vettori utilizzano l’A321 in configurazioni vicine alla altissima densità da oltre 200 posti e un solo tipo di seduta, anche per la business class.

Spohr sorridendo ha risposto molto positivamente su quello che pensa di questo nuovo prodotto, plaudendo verso l’intraprendenza mostrata da ITA Airways per l’aver concepito e realizzato un prodotto diverso e che va controcorrente rispetto all’andamento generale. Il nr.1 di Lufthansa pensa che l’A321neo in servizio con la compagnia aerea italiana sia un caso da valutare sia come impostazione, che come proposta presentata al mercato.

E’ infatti concettualmente un qualcosa di diverso, ma che ha un filo logico nell’offrire un prodotto piu’ alto e similare ad un lungo raggio, anche per chi vola dall’Africa centrale o dal Medio Oriente verso l’Europa o vice versa. Ma pure verso quelle destinazioni e poi imbarcarsi su un aereo a lungo raggio dove troverà lo stesso identico prodotto, che sia un A330-900neo o A350-900. Ma pure per chi parte da Parigi CDG, scalo servito regolarmente oppure random su altre citta’ europee e poi prosegue con lo stesso aereo verso Dubai o Accra. Oppure ancora sul lungo raggio.

Spohr dice che i feed back provenienti da chi lo ha utilizzato e lo utilizza sono positivi. Questi riscontri confermano la bontà della scelta e per lui e’ un qualcosa che va oltre cio’ che si poteva pensare su una idea del genere.

Quindi, c’e’ chi paga e vuole ancora questo tipo di servizio, che sia in Premium Economy o Business Class. In particolare dall’Europa. Ma sopratutto su un aereo che dopo esservi entrati si rimane a bocca aperta per la cura che e’ stata posta nel pensarlo e poi crearlo. Questo e’ stato uno degli aspetti che hanno lasciato sorpreso Spohr.

https://italiavola.com/2025/02/06/spohr-lufthansa-piace-la321neo-ita-airways/ (Fonte brutta, cattiva e che scrive male :) )
 

Farfallina

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Spohr (Lufthansa) : piace l’A321neo ITA Airways

A margine della conferenza stampa di lunedi scorso a Roma per la presentazione dei nuovi vertici aziendali ITA Airways dopo la conclusine tanto attesa di questo deal, c’e’ stato un attimo per chiacchierare di alcuni argomenti con Carsten Spohr , CEO di Lufthansa Group. Gli altri li proporremo più avanti.

Dopo gli apprezzamenti fatti in conferenza stampa sullo stile italiano e la capacità di intraprendenza, originalità e stile della compagnia aerea italiana. Uno dei quesiti che abbiamo posto a Spohr e’ stato su cosa ne pensasse sull’Airbus 321neo in servizio da poco piu’ di un anno con ITA Airways e il suo anomalo lay out a 4 prodotti e tre classi. Lo definiamo cosi, perché tutti gli altri vettori utilizzano l’A321 in configurazioni vicine alla altissima densità da oltre 200 posti e un solo tipo di seduta, anche per la business class.

Spohr sorridendo ha risposto molto positivamente su quello che pensa di questo nuovo prodotto, plaudendo verso l’intraprendenza mostrata da ITA Airways per l’aver concepito e realizzato un prodotto diverso e che va controcorrente rispetto all’andamento generale. Il nr.1 di Lufthansa pensa che l’A321neo in servizio con la compagnia aerea italiana sia un caso da valutare sia come impostazione, che come proposta presentata al mercato.

E’ infatti concettualmente un qualcosa di diverso, ma che ha un filo logico nell’offrire un prodotto piu’ alto e similare ad un lungo raggio, anche per chi vola dall’Africa centrale o dal Medio Oriente verso l’Europa o vice versa. Ma pure verso quelle destinazioni e poi imbarcarsi su un aereo a lungo raggio dove troverà lo stesso identico prodotto, che sia un A330-900neo o A350-900. Ma pure per chi parte da Parigi CDG, scalo servito regolarmente oppure random su altre citta’ europee e poi prosegue con lo stesso aereo verso Dubai o Accra. Oppure ancora sul lungo raggio.

Spohr dice che i feed back provenienti da chi lo ha utilizzato e lo utilizza sono positivi. Questi riscontri confermano la bontà della scelta e per lui e’ un qualcosa che va oltre cio’ che si poteva pensare su una idea del genere.

Quindi, c’e’ chi paga e vuole ancora questo tipo di servizio, che sia in Premium Economy o Business Class. In particolare dall’Europa. Ma sopratutto su un aereo che dopo esservi entrati si rimane a bocca aperta per la cura che e’ stata posta nel pensarlo e poi crearlo. Questo e’ stato uno degli aspetti che hanno lasciato sorpreso Spohr.

https://italiavola.com/2025/02/06/spohr-lufthansa-piace-la321neo-ita-airways/ (Fonte brutta, cattiva e che scrive male :) )
Pretendo che l'A321Neo di Ita sia soprannominato Farfallina! Come il B787 Dreamliner voglio l'A321 Farfallina

Comunque in LH vedendo il business case sono rimasti sorpresi e lo stanno studiando approfonditamente perché si stanno accorgendo che anche per rotte brevi i posti di C e Y+ riscuotono un riscontro positivo e i pax sono disposti a pagare qualcosa in più per averlo.