Il problema è proprio quello, in Italia non esistono soluzioni di mercato ma solo soluzioni per aiutare gli amici degli amici. Le poche volte in cui si lascia agire il mercato - generalmente perché costretti dalla UE "Cattiva" - tutto funziona molto meglio, soprattutto per il cliente consumatore.Se fosse un prodotto a mercato allora benissimo, ti do la possibilità di arrivare in centro in 7 min a prezzo interamente determinato da domanda e offerta (vedi CAT Vienna o simili). Qui però parliamo dell'unica offerta di mobilità pubblica disponibile.
Sarò all'antica, ma credo che raggiungere un aeroporto sia anche un servizio pubblico: nulla di male nel fare utili e nei prezzi di mercato, ma se l'80% dei passeggeri oggi usa auto/taxi/, stiamo parlando di un fallimento non di un successo! Poco importa degli utili, perché fallisce la ragion d'essere di una strategia di mobilità pubblica. Dire che le cifre attuali sono testimonianza di un successo è capzioso quanto dire che le autostrade fanno utili perché amate.
Per mettere una pezza l'unica sarebbe accoppiare due navette (se fattibile) e fare cadenza fissa ogni 7 min dalle 5 alle 24. E contemporaneamente rimettere il bus con qualche fermata intermedia in modo da servire la zona Saragozza / Emilia Ponente (2 km dall'aeroporto e nessuna alternativa al taxi!). Ma tutto questo avrebbe costi e ridurrebbe i margini, è di fatto un cortocircuito tra la logiche di servizio e di mercato.
Ferrovie: la BO-VR passa a 900mt dall'aerostazione e a 300 dal piazzale AG, la ferrovia di cintura è a 900 metri dalla testata 30, per la bo-mi parliamo di un paio di KM. Non ho idea dei dettagli tecnici, sono solo esempi per dire che al 99% le possibilità per progettare qualche variante di tracciato c'erano, e a lume di naso non parliamo di investimenti faraonici o maggiori del PM.
Certo sarebbero stati investimenti interamente pubblici, ma con mille vantaggi: capacità, flessibilità, integrazione, comodità, minori lock-in con fornitori, impatto ambientale, ecc. Nessun estremismo bolscevico, quindi, ma logica di servizio e un po' di lungimiranza
Se volete incavolarvi potete leggere la storia della legge sulla concorrenza, in teoria obbligatoria ogni anno, e di come vengano ignorate scientificamente le raccomandazioni dell'autorità garante.
Siamo un paese fallito anche, o forse soprattutto, perché qualcuno trova sempre "giustificazioni" per ignorare il mercato.