Molte persone credono ancora in Forlì e propongono nuove idee:
Aeroporto, Attiani: "Può ancora essere volano per lo sviluppo"
Nonostante le polemiche che spesso accompagnano i tentativi di ragionare sul futuro dell'aeroporto di Forlì, ormai la presenza di un Polo Tecnologico Aeronautico è uno degli elementi distintivi del nostro territorio.
Il Polo trova la sua fondamentale ragion d'essere, in primo luogo nell'aeroporto stesso, ma anche nella presenza dell'ITAER , dell'ENAV e della facoltà di Ingegneria Aerospaziale. Quest'ultima assicura la possibilità di un costante collegamento- in termini di buone prassi- nel rapporto tra ricerca e mondo produttivo, anche per ciò che riguarda il collegamento con il comparto produttivo della nautica, che negli ultimi anni è stato costantemente in espansione.
L'aeroporto di Forlì sarebbe comunque una infrastruttura fondamentale quale fattore di sviluppo per l'economia locale ma può trovare, proprio nel Polo Aeronautico, le condizioni per diventare un punto di eccellenza nazionale.
Ciò è possibile anche perché, in più occasioni, le istituzioni locali ed in particolare il comune di Forlì, hanno scelto di sostenerlo in modo concreto, immettendovi direttamente risorse.
Per questo motivo è oggi imprescindibile una scelta limpida della Regione, che ribadisca la volontà di riconoscere al nostro aeroporto un ruolo significativo nel sistema integrato aeroportuale regionale. Questa opzione è necessaria, ma al tempo stesso occorre che anche gli attori sociali del territorio, a partire dai più importanti comuni limitrofi a Forlì, non facciano
mancare il loro concreto sostegno, tramite una partecipazione diretta nella compagine sociale.
Certo, la perdita di voli internazionali è stato un duro colpo e Bologna in questa occasione non ha dato certo prova di capacità di lavorare in rete ed in un' ottica di sistema.
L'implementazione di voli e scali, infatti, è fondamentale per favorire gli scambi e per la crescita dell'intera area economica romagnola.
Occorre puntare su un'attività che non sia legata esclusivamente ai vettori low -cost, ma anche a quelli cargo, in particolare a sostegno delle filiera agroalimentare e dell'ortofrutta che caratterizza il territorio provinciale.
Bene perciò la base operativa, in arrivo, che sarà la quarta di Rayanair in Italia, e bene anche il "ripescaggio " di voli internazionali ( per ora Barcellona e Bruxelles), mentre si avvicina, e si dovrebbe concretizzare nei prossimi mesi, un buon risultato anche per l'arrivo di altri voli internazionali in capo ad altre compagnie low-cost.
Contestualmente occorre aprire un percorso che porti ad una graduale privatizzazione dello scalo, tramite il coinvolgimento di investitori istituzionali ( quali ad esempio fondi di investimento) evitando che l'onere finanziario continui a pesare sulle istituzioni pubbliche.
Ma anche le banche del territorio e le Fondazioni potrebbero dare un contributo significativo in questa direzione !
Ciò richiede, però, una programmazione infrastrutturale volta alla valorizzazione dei ricavi non aviation, per rendere più attrattivo lo scalo e per consentire un ritorno in equilibrio della redditività della società di gestione.
Alvaro Attiani
presidente CNA Forlì-Cesena
Fonte:Romagnaoggi