Riporto anch'io la mia esperienza - a dire il vero ancora in progress
Con i miei eravamo prenotati sui seguenti voli:
23/12 - AZ1216 TRN 1455 NAP 1620
27/12 - AZ1209 NAP 1700 NAP 1830
Voli che, per mio autonomo interessamento ed auto-informazione, ho scoperto essere stati cancellati. Non abbiamo mai ricevuto nessuna comunicazione da Alitalia in tal senso, né via mail, né via SMS, né per telefono.
261/2004 alla mano, questo pomeriggio ho telefonato allo 06/2222, ricevendo risposta dopo 22 minuti di attesa.
L'operatrice, molto cortese, ci ha subito riprotetti su voli AirOne negli stessi giorni della prenotazione originaria. Insomma, posto per noi ce ne sarà, il problema principale è risolto.
La ragazza sottolineava come loro potessero riproteggere solamente su voli operati da AirOne: amando l'arbitraggio all'inglese ho lasciato correre, ma questa è una violazione del regolamento 261/2004 che, cito testualmente l'art.8, prevede l'imbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale, in condizioni di trasporto comparabili, non appena possibile. Nessun cenno è fatto alla repro su voli dello stesso vettore o di vettori partner.
Questione irrisolta: Alitalia ci ha informati (o meglio, noi abbiamo fatto presente ad Alitalia di essere informati) della cancellazione solamente oggi, ossia 6 giorni prima della partenza. Ai sensi del 261/2004 (art. 5.1), questo dà diritto ad una compensazione pecuniaria, a meno che ai passeggeri sia stato [...] offerto di partire con un volo alternativo non più di un'ora prima dell'orario di partenza previsto e di raggiungere la destinazione finale meno di due ore dopo l'orario d'arrivo previsto. Dei voli su cui siamo stati riprotetti, né quello di andata né quello di ritorno ricadono in questa fascia di tolleranza, di conseguenza la compensazione ci spetta.
Alla mia obiezione "A norma di regolamento, ci spetta una compensazione", l'operatrice ha obiettato che "Una volta accettata la riprotezione, si perde il diritto alla compensazione". Anche questa è una violazione del regolamento 261/2004, che all'articolo 5.1 concede al passeggero, in senso cumulativo e non alternativo:
- la scelta tra rimborso integrale del biglietto e la riprotezione
- l'assistenza del vettore, a seconda delle esigenze dettate dalla riprotezione (es. buono pasto ma anche pernottamento in albergo se necessario)
- la compensazione pecuniaria, con i caveat di cui sopra, elencati all'articolo 7
Non volendo infierire su una povera crista, gentile, sottopagata e con l'unica colpa di essere stata formata male dalla sua azienda, le ho semplicemente chiesto di fornirmi i contatti di qualcuno a cui fare richiesta di compensazione in Alitalia.
Mi sono stati forniti due numeri, a pagamento, dell'Ufficio Relazioni con la Clientela: telefono ( 199 13 78 11 ) e fax ( 199 12 56 23 ). Mi chiedo se sia legale far pagare qualcuno perché possa far valere i suoi diritti, credo proprio di no.
Mi metterò in contatto con questo ufficio e vi terrò aggiornati sull'esito della vicenda.