Aeroporto, parcheggio con vista sull´Iper
I piani a confronto: park sotterraneo con centro commerciale o torre connessa al treno
Il modello su cui si punta è quello di Milano: interscambio fra auto e nuova stazione ferroviaria
MASSIMO MINELLA
Un grattacielo al contrario, che si infila per tre piani sottoterra per fare spazio alle auto e, in superficie, si apre alle attività commerciali e alla grande distribuzione. O un grande park di interscambio al servizio della città, sul modello di quanto avviene a Milano, all´uscita della barriera autostradale, alla fermata del metrò di Famagosta. Attorno all´aeroporto di Genova non si gioca soltanto la partita della privatizzazione della società, ma anche l´altrettanto importante riassetto urbanistico di un´area da sempre oggetto di grandi appetiti. In effetti, a voler ben vedere, le due questioni hanno più di un punto in comune perché il progetto di rilancio del "Colombo", da troppo tempo ancorato alla ventesima posizione nella classifica nazionale degli scali, si lega a un più complessivo restyling degli spazi che la società gestisce per conto del demanio aeronautico. Per crescere, insomma, non basta un "socio di mestiere" in grado di portare in dote passeggeri e merci, ma serve anche un ridisegno complessivo delle aree che sia in grado di servire l´aeroporto, ma anche la città.
E´ questo il punto di partenza di un´operazione complessa che, per certi aspetti, potrebbe avere una connessione diretta con una delle tante operazioni che si stanno giocando attorno a Sestri Ponente, quello della "città dello sport" voluta dal presidente della Sampdoria Riccardo Garrone che attorno al fulcro del nuovo stadio punta a creare un polo commerciale e di servizi sul modello inglese. Il primo passo resta però quello del riassetto del parcheggio dell´aeroporto "Cristoforo Colombo". L´attuale, a fianco dello Sheraton, mostra già adesso i suoi limiti di capienza, nonostante la presenza dei voli non sia per così dire esorbitante. Ovvio che una crescita, anche se minima, dei passeggeri, può creare problemi di parcheggio. Le decisioni, a questo punto, verranno prese dal nuovo consiglio di amministrazione che si insedierà il 19 maggio su indicazione dei tre soci (autorità portuale, camera di commercio, aeroporti di Roma) e in sintonia con gli enti locali. Resta infatti aperto il tavolo di confronto già definito nei mesi scorsi fra società aeroportuale ed enti. La prima ipotesi su cui ci si dovrà esprimere è il park sotterraneo al posto dell´attuale: tre piani a scendere e, al piano terra, un centro commerciale (si era già fatto il nome della Coop). Ma ancor più suggestiva potrebbe essere l´altra ipotesi, quella cioè di realizzare al termine dello svincolo aeroportuale un grande parcheggio a più piani, sul modello di quello realizzato a Milano, all´uscita della barriera autostradale, alla fermata del metrò di Famagosta. Identico il concetto (parcheggio di interscambio per impedire di arrivare verso il centro con l´auto), diversa la modalità di trasporto. A Sestri non ci sarebbe il metrò, ma il treno. Anche qui, il progetto è già pronto e rientra all´interno dei finanziamenti concessi dal governo Prodi per la realizzazione del nodo di Genova. Si tratta infatti di far nascere la nuova stazione ferroviaria di Sestri, collegandola con un tapis roulant all´aeroporto e al park di interscambio, e di mettere in linea treni a frequenza continua, sul modello del metrò. Sempre dalla stazione, invece, partirebbe un impianto a fune destinato agli Erzelli. (La Repubblica - Genova)
CIAO
_goa
I piani a confronto: park sotterraneo con centro commerciale o torre connessa al treno
Il modello su cui si punta è quello di Milano: interscambio fra auto e nuova stazione ferroviaria
MASSIMO MINELLA
Un grattacielo al contrario, che si infila per tre piani sottoterra per fare spazio alle auto e, in superficie, si apre alle attività commerciali e alla grande distribuzione. O un grande park di interscambio al servizio della città, sul modello di quanto avviene a Milano, all´uscita della barriera autostradale, alla fermata del metrò di Famagosta. Attorno all´aeroporto di Genova non si gioca soltanto la partita della privatizzazione della società, ma anche l´altrettanto importante riassetto urbanistico di un´area da sempre oggetto di grandi appetiti. In effetti, a voler ben vedere, le due questioni hanno più di un punto in comune perché il progetto di rilancio del "Colombo", da troppo tempo ancorato alla ventesima posizione nella classifica nazionale degli scali, si lega a un più complessivo restyling degli spazi che la società gestisce per conto del demanio aeronautico. Per crescere, insomma, non basta un "socio di mestiere" in grado di portare in dote passeggeri e merci, ma serve anche un ridisegno complessivo delle aree che sia in grado di servire l´aeroporto, ma anche la città.
E´ questo il punto di partenza di un´operazione complessa che, per certi aspetti, potrebbe avere una connessione diretta con una delle tante operazioni che si stanno giocando attorno a Sestri Ponente, quello della "città dello sport" voluta dal presidente della Sampdoria Riccardo Garrone che attorno al fulcro del nuovo stadio punta a creare un polo commerciale e di servizi sul modello inglese. Il primo passo resta però quello del riassetto del parcheggio dell´aeroporto "Cristoforo Colombo". L´attuale, a fianco dello Sheraton, mostra già adesso i suoi limiti di capienza, nonostante la presenza dei voli non sia per così dire esorbitante. Ovvio che una crescita, anche se minima, dei passeggeri, può creare problemi di parcheggio. Le decisioni, a questo punto, verranno prese dal nuovo consiglio di amministrazione che si insedierà il 19 maggio su indicazione dei tre soci (autorità portuale, camera di commercio, aeroporti di Roma) e in sintonia con gli enti locali. Resta infatti aperto il tavolo di confronto già definito nei mesi scorsi fra società aeroportuale ed enti. La prima ipotesi su cui ci si dovrà esprimere è il park sotterraneo al posto dell´attuale: tre piani a scendere e, al piano terra, un centro commerciale (si era già fatto il nome della Coop). Ma ancor più suggestiva potrebbe essere l´altra ipotesi, quella cioè di realizzare al termine dello svincolo aeroportuale un grande parcheggio a più piani, sul modello di quello realizzato a Milano, all´uscita della barriera autostradale, alla fermata del metrò di Famagosta. Identico il concetto (parcheggio di interscambio per impedire di arrivare verso il centro con l´auto), diversa la modalità di trasporto. A Sestri non ci sarebbe il metrò, ma il treno. Anche qui, il progetto è già pronto e rientra all´interno dei finanziamenti concessi dal governo Prodi per la realizzazione del nodo di Genova. Si tratta infatti di far nascere la nuova stazione ferroviaria di Sestri, collegandola con un tapis roulant all´aeroporto e al park di interscambio, e di mettere in linea treni a frequenza continua, sul modello del metrò. Sempre dalla stazione, invece, partirebbe un impianto a fune destinato agli Erzelli. (La Repubblica - Genova)
CIAO
_goa