AirItaly in liquidazione, beni all'asta


speedbird001

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27 Febbraio 2014
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Giovedì ho volo per MIA, presumibilmente con scassoplano Wamos Air, il ritorno invece è indefinito ( dal 18 bisogna contattare numero verde per riprotezione) ho il ritorno il 27.
Che dite ?
Vado oppure riprenoto e chiedo rimborso ( sperando arrivi) ?
PS l'andata era mezza vuota, non è che poi cancellano indiscriminatamente ?
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Un piano industriale irrealistico senza appartenere ad un network internazionale. L’apertura (a pioggia) di tratte intercontinentali da Milano Malpensa senza adeguati studi di fattibilità e che hanno finito per dilapidare risorse ingenti.Un modello decisionista tutto incentrato su una prima linea di manager provenienti dal vettore di Doha senza alcuna conoscenza del mercato europeo. E poi la lotta senza quartiere, dal forte connotato geopolitico, con i vettori Usa come American Airlines, Delta ed United che hanno giudicato l’espansione di Air Italy dallo scalo milanese (prima a New York e Miami, poi da aprile 2019 anche Los Angeles e San Francisco) come «una chiara violazione» degli accordi tra Washington e Doha che impegnavano il vettore a non avviare voli in regime di «quinta libertà» Qatar-Usa con una sosta in un terzo Paese (come avviene con Emirates con il Dubai-Milano-New York).

Una galleria degli errori (e degli orrori) tutti da ricondurre alla strategia del vettore mediorientale, culturalmente lontano dalle nostre tradizioni sindacali e sostanzialmente refrattario a costruire un’alleanza internazionale per le complessità interne al network OneWorld, di cui fa parte anche American Airlines. Peccato. Perché si chiude dopo quasi quattro anni un’esperienza di ristrutturazione che aveva l’ambizione di realizzare il vettore nazionale. Un’ambizione costruita in primis dall’allora governo Renzi che aveva costruito rapporti commerciali con Doha tali da portare anche all’investimento in Piaggio Aerospace finita in amministrazione straordinaria per la mancata volontà del fondo sovrano del Qatar di ricapitalizzare. Un turnaround nato dalle ceneri della vecchia Meridiana. In cui il socio storico, Alisarda diretta emanazione del principe ismaelita dell’Aga Khan rimasto col 51% delle quote, aveva sostanzialmente dato in mano tutta la gestione al socio industriale al 49% come da richiesta dell’esecutivo. C’erano da salvare posti di lavoro, tratte in regime di continuità territoriale verso la Sardegna, soprattutto non si poteva lasciare sul lastrico l’intero trasporto aereo nazionale viste le contestuali difficoltà di Alitalia.

Con i libri in tribunale e l’incarico di commissari liquidatori affidato ad Enrico Laghi e Franco Lagro cade il velo sull’ennesima stagione di fallimenti. Dopo Etihad che ha trascinato Alitalia in amministrazione straordinaria il conto lo paga anche Qatar Airways. Alisarda, accusa l’altro socio, non ha voluto ricapitalizzare. Vero. Ma l’Aga Khan guida un fondo dal carattere filantropico, responsabile dello sviluppo economico di Paesi del terzo mondo costruito sulla logica del microcredito. Aveva già dimostrato di non essere in grado di proseguire in un settore altamente concorrenziale e globalizzato come il trasporto aereo. Imputargli l’onere di dover ricapitalizzare ulteriormente dopo cinquant’anni di investimento può sembrare eccessivo. Il fondo che controlla Alisarda aveva da tempo venduto anche gli asset in Sardegna, come il porto di Olbia e alberghi iper-stellati come il Cala di Volpe a Porto Cervo, proprio al fondo sovrano del Qatar tramite la scatola Smeralda Holding. Ora la speranza è affidata ad Air Corsica, con il supporto di fondi della regione Sardegna e dello Stato. Ha un modello simile, opera in regime di monopolio dettato dalla continuità territoriale verso la Francia, è sostanzialmente eteroguidato da Air France. Servirebbe un governo con un’idea di Paese. Ma visto il piano ancora incomprensibile su Alitalia il risultato è a tinte nere.

Corriere della Sera
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Giovedì ho volo per MIA, presumibilmente con scassoplano Wamos Air, il ritorno invece è indefinito ( dal 18 bisogna contattare numero verde per riprotezione) ho il ritorno il 27.
Che dite ?
Vado oppure riprenoto e chiedo rimborso ( sperando arrivi) ?
PS l'andata era mezza vuota, non è che poi cancellano indiscriminatamente ?
Secondo me se i prezzi non sono troppo alti prenota con altri e chiedi il rimborso del biglietto Air Italy.
 

AZ209

Socio AIAC
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24 Ottobre 2006
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Londra.
Air Italy, sit-in di lavoratori e sindacati all'aeroporto di Malpensa

Al presidio partecipano circa 70 dipendenti e i segretari di categoria dei trasporti di Cgil, Cisl e Ui. La Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, riferisce che non ci sono disagi per i passeggeri

Una settantina di lavoratori della compagnia aerea Air Italy hanno preso parte a un sit-in spontaneo presso il terminal 1 dell'aeroporto di Milano Malpensa. Lo si apprende dal segretario territoriale della Filt-Cgil di Varese, Luigi Liguori: al presidio partecipano anche i segretari di categoria dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil. La Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, riferisce che non ci sono "disagi per i passeggeri che volano normalmente".

La protesta

I lavoratori stamane "hanno dato vita ad un sit-in spontaneo per rendere pubblico il disagio che stanno vivendo. Per il momento non ci sono passeggeri che hanno avuto disagi perché la società sta facendo volare gli aerei a noleggio. Questa mattina, inoltre, agli imbarchi è stato distribuito un volantino con il quale si spiega l'accaduto e si cerca di tranquillizzare i viaggiatori". Ancora una volta il "governo arriva in ritardo. Nutriamo speranze in una soluzione diversa ma il problema è che la crisi è molto ampia e riguarda tutto il settore".

I lavoratori: "Non ci rassegnamo"

"La vana retorica dei rappresentanti istituzionali che cadono dal pero e fanno finta di non conoscere la situazione, da noi denunciata da mesi, fa solo ribollire il sangue ai 1.200 lavoratori, di cui 500 sardi, che sarà impossibile ricollocare in un tessuto economico tra i più poveri d'Europa". È amarissimo lo sfogo di Marco Bardini, leader regionale dell'Anpav, l'associazione nazionale degli assistenti di volo, e dipendente di Air Italy. "Noi non ci rassegniamo", avverte a nome di tutti i lavoratori. Tuttavia lo sconforto è tanto. "Con gli equipaggi che rientrano da mezzo mondo, fuori servizio con altre compagnie - dice Bardini - non ci sono parole per descrivere il nostro stato d'animo di questo momento". Ma non è da meno la volontà di lottare. "Si attivi subito un tavolo interministeriale al Ministero dello Sviluppo Economico, con quello dei Trasporti e del Lavoro e con la vigilanza della Regione Sardegna e Lombardia - chiede Anpav Sardegna - per mettere in sicurezza i lavoratori e le loro famiglie fino a che non si sarà trovata una soluzione".

Il Mit: "Incontro fissato per settimana prossima"

"Obiettivo prioritario del Governo è la tutela dell'occupazione, motivo per cui la prossima settimana è stato fissato un nuovo incontro con i liquidatori, i sindacati e i rappresentanti delle due Regioni coinvolte, Sardegna e Lombardia, per un ulteriore approfondimento delle proposte oggi avanzate", comunica il ministero delle Infrastrutture in una nota. I commissari liquidatori della compagnia, specifica ancora il Mit, hanno confermato l'intenzione dei soci di Air Italy di rispettare gli impegni assunti con tutti i fornitori. Al termine dell'incontro la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, specifica ancora la nota, "ha confermato l'intenzione, più volte manifestata, di avviare nel mese di febbraio, in collaborazione con Enac, la definizione di un nuovo Piano Aeroporti nonché di procedere alla revisione delle regole del trasporto aereo, anche alla luce dell'evidente contraddizione tra la crescita del mercato e le difficoltà delle aziende del settore".

https://tg24.sky.it/milano/2020/02/12/air-italy-aeroporto-malpensa-manifestazione.html
 

nonflier

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19 Luglio 2018
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Logica conclusione per una compagnia che non ha mai trovato la sua strada, con anche figure che resteranno nella storia (i voli per l'India aperti e subito chiusi su tutte). A questo punto per par condicio urge un "prestito ponte" anche per IG, che anzi potrebbe essere fusa con AZ in modo da avere la scusa per incrementare di nuovo il "prestito ponte" concesso ad AZ.
Nota a margine (ma non troppo): ma qualcuno in futuro penserà ancora di fare hub a MXP ? (Non si risponda "Sì, se chiudono LIN", dato che LIN è lì - a Milano - per restare in eterno.)
 

AZ209

Socio AIAC
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24 Ottobre 2006
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Londra.
Air Italy, "irritazione" del Ministero. Allarme turismo: "È già un disastro"

Il ministro Paola De Micheli dopo la messa in liquidazione: "Chiediamo ai commissari di cercare alternative alla strada intrapresa". Federalberghi: "Già fioccano le cancellazioni"

Un aereo Air Italy (Archivio L'Unione Sarda)
Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli ha comunicato ai commissari di Air Italy la propria "forte irritazione" per la messa in liquidazione della compagnia aerea senza il coinvolgimento delle istituzioni.
"Ai rappresentanti dell'azienda - spiega una nota del Mit - è stata avanzata la richiesta di esplorare percorsi alternativi alla liquidazione in bonis in grado di garantire le maggiori tutele possibili ai lavoratori, oltre alla continuità dei voli".
"Obiettivo prioritario del Governo - aggiunge il ministero - è la tutela dell'occupazione, motivo per cui la prossima settimana è stato fissato un nuovo incontro con i liquidatori, i sindacati e i rappresentanti delle due Regioni coinvolte, Sardegna e Lombardia, per un ulteriore approfondimento delle proposte oggi avanzate".
Anche il ministero del Lavoro e quello dello Sviluppo stanno seguendo la vicenda. "Già da ieri abbiamo dato il nostro pieno supporto a tutta l'azione di governo e quindi nei prossimi giorni vedremo come affrontare la situazione", ha spiegato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.

I DIPENDENTI - Tra i lavoratori, ovviamente, serpeggiano rabbia e amarezza. "La vana retorica dei rappresentanti istituzionali che cadono dal pero e fanno finta di non conoscere la situazione, da noi denunciata da mesi, fa solo ribollire il sangue ai 1.200 lavoratori, di cui 500 sardi, che sarà impossibile ricollocare in un tessuto economico tra i più poveri d'Europa", commenta Marco Bardini, leader regionale dell'Anpav, l'associazione nazionale degli assistenti di volo, e dipendente di Air Italy.
"Noi non ci rassegniamo - aggiunge a nome di tutti i i colleghi - anche se non ci sono parole per descrivere il nostro stato d'animo di questo momento".
Poi la richiesta alle istituzioni: "Si attivi subito un tavolo interministeriale al Ministero dello Sviluppo Economico, con quello dei Trasporti e del Lavoro e con la vigilanza della Regione Sardegna e Lombardia per mettere in sicurezza i lavoratori e le loro famiglie fino a che non si sarà trovata una soluzione".

IL CONSIGLIO REGIONALE - Intanto, il consiglio regionale della Sardegna ha deciso di scrivere un ordine del giorno bipartisan sulla crisi che ha colpito l'azienda anche in vista delle conseguenze sui 1.200 dipendenti, 550 dei quali in Gallura.
L'obiettivo, ha spiegato il capogruppo del Psd'Az Franco Mula, "è invitare l'Assemblea a schierarsi a fianco al presidente della Regione in una vertenza molto complicata assieme a quella sulla continuità aerea da e per la Sardegna: serve senso responsabilità da parte di tutti, perché che Air Italy stesse accumulando debiti si sapeva già dalla passata legislatura nell'indifferenza totale, cerchiamo di trovare in questi momenti di difficoltà i motivi di unione".
"Stiamo costruendo l'ordine del giorno - ha aggiunto Mula - e non credo che troveremo ostacoli per avere il voto unanime dell'Aula, visto che è un problema che riguarda tutti i sardi".
Anche il consigliere del Pd Giuseppe Meloni sottolinea che "il Consiglio ha il dovere di dare un segnale all'azienda, ai lavoratori, al governo e alla Regione affinché sia presa in mano la situazione".

ALLARME TURISMO - E mentre la politica cerca, per quanto ormai possibile, di correre ai ripari, Federalberghi lancia l'allarme sulle pesanti ripercussioni che la crisi Air Italy sta già innescando per l'economica dell'Isola.
"I principali tour operator mi mostrano liste di gruppi con migliaia di prenotazioni che saranno cancellate a causa dell'incertezza sulla possibilità di arrivare a Olbia. Fioccano le cancellazioni delle prenotazioni di pacchetti di camere già bloccate", spiega il presidente, Paolo Manca. Aggiungendo, amaro: "È già un disastro non solo per il turismo, ma per tutta l'economia della Sardegna".

https://www.unionesarda.it/articolo...larme-turismo-e-gia-un-disastro-2-986210.html
 

Renato

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21 Marzo 2009
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Avevo un FCO-MXP prenotato per marzo tramite Expedia, sentito il call center mi hanno detto che avrò il rimborso su carta di credito entro 30 gg.
 

maclover

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6 Ottobre 2006
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Giovedì ho volo per MIA, presumibilmente con scassoplano Wamos Air, il ritorno invece è indefinito ( dal 18 bisogna contattare numero verde per riprotezione) ho il ritorno il 27.
Che dite ?
Vado oppure riprenoto e chiedo rimborso ( sperando arrivi) ?
PS l'andata era mezza vuota, non è che poi cancellano indiscriminatamente ?
in che senso era mezza vuota? Non dovrebbe essere domani il volo :doubt:
 

Easy 319

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28 Luglio 2006
121
4
.
Mi dispiace molto per i dipendenti, ma il modo in cui Airitaly sta gestendo i passeggeri rimasti a terra e' SCANDALOSO!!
Il numero del call center da chiamare e' a pagamento, poi quando sei il prossimo in linea, dopo molta attesa, la linea cade.
La riprotezione del mio volo acquistato in dicembre, sembrava cosa fatta, mi assegnano AF, ma vengo questa mattina a scoprire che AF e tutte le altre compagnie aeree hanno cancellato le riprotezioni di IG, (visto che non vedranno mai i soldi...) e quindi resta solo da richiedere il rimborso ad IG e fare un nuovo biglietto, per chi doveva partire sabato e' una mazzata. Solo in Italia.....
 

Dancrane

Amministratore AC
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10 Febbraio 2008
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Milano
...vengo questa mattina a scoprire che AF e tutte le altre compagnie aeree hanno cancellato le riprotezioni di IG, (visto che non vedranno mai i soldi...) ...
Torna strano, dal momento che di tutto si sta dicendo tranne che qualcuno (clienti, dipendenti e fornitori) possa rimanere con un pugno di mosche in mano.
 

speedbird001

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27 Febbraio 2014
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Torna strano, dal momento che di tutto si sta dicendo tranne che qualcuno (clienti, dipendenti e fornitori) possa rimanere con un pugno di mosche in mano.
un conto è quello che dicono , un conto è quello che fanno...
se è vero che AF e le altre hanno cancellato le ri protezioni in un battibaleno, qualcosa non torna.

Facendo 2 conti, 35.000 biglietti da rifondere, poniamo una media di 400 a biglietto ? ( a caso, perchè non so quanti sono nazionali e quanti internazionali) , fanno 14 milioni di Euro.
Chi li tira fuori ?
Le casse sono vuote, di asset da rivendere non ne hai.
E sto parlando solo di re found, senza le spese per pagare fornitori, dipendenti, aerei noleggiati e cosi via.

Aspettiamo qualche giorno e vediamo, vedrete che al solito ....giggino e i loro amici ci pensano loro ( noi).
 

Dancrane

Amministratore AC
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10 Febbraio 2008
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Milano
un conto è quello che dicono , un conto è quello che fanno...
se è vero che AF e le altre hanno cancellato le ri protezioni in un battibaleno, qualcosa non torna.

Facendo 2 conti, 35.000 biglietti da rifondere, poniamo una media di 400 a biglietto ? ( a caso, perchè non so quanti sono nazionali e quanti internazionali) , fanno 14 milioni di Euro.
Chi li tira fuori ?
Le casse sono vuote, di asset da rivendere non ne hai.
E sto parlando solo di re found, senza le spese per pagare fornitori, dipendenti, aerei noleggiati e cosi via.

Aspettiamo qualche giorno e vediamo, vedrete che al solito ....giggino e i loro amici ci pensano loro ( noi).
Un attimo: stiamo parlando di liquidazione in bonis, non di bancarotta, fallimento e/o concordato preventivo. Tradotto: devono essere saldati i debiti.
 

nicolap

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Non temete, da una compagnia che chiude ne nasceranno addirittura due. (perchè non tre, direte voi).
 

i-ffss

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30 Agosto 2010
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LIMF
Da contribuente del fondo di solidarietà preferisco pagare la CIGS e L’accompagnamento verso altri vettori e la pensione per chi può di tutti i dipendenti, che vedere altri milioni pubblici, che già tiriamo fuori per il cadavere della magliana, che far accanimento terapeutico su questa roba senza futuro.


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