Rriggio (Enac): occasione persa per industria italiana
Jet brasiliani per Alitalia, è polemica
Scelti 20 velivoli Embraer invece dei Superjet prodotti da Alenia. Sabelli: soluzione incompatibile con nostri tempi
MILANO - Abbandonato il progetto di acquistare il Superjet, l'aereo regionale prodotto da Sukhoi e Alenia, Alitalia ha deciso di prendere 20 nuovi velivoli della brasiliana Embraer in leasing. Lo ha spiegato l'ad della compagnia aerea Rocco Sabelli: «Noi avremmo preferito quella opzione perché coinvolgeva un'azienda italiana e per questo abbiamo rinviato la scelta di 6-12 mesi: ma il problema è che, a tutt'oggi, il Sukhoi non ha ancora volato. Quella soluzione non era compatibile con i nostri tempi». Da parte di Alitalia c'era la preoccupazione di «non essere noi a compiere il lancio di un nuovo aereo». La consegna degli Embraer è prevista tra il 2011 e il 2012. All'inizio di dicembre l'ad di Sukhoi aveva annunciato la vendita di 20-24 veicoli ad Alitalia: l'aereo russo ha fatto il suo viaggio inaugurale nel 2008, ma non ha ancora ricevuto la certificazione di sicurezza completa, condizione indispensabile per vendere velivoli alle compagnie occidentali.
«SORPRESI DA SCELTA» - Alenia Aeronautica, divisione del gruppo Finmeccanica che detiene il 25% del progetto per la costruzione del Superjet da 75/95 posti equipaggiato con avionica italiana, si dice particolarmente sorpresa dalla decisione di acquistare i jet brasiliani per il rinnovo della flotta regionale Alitalia. Secondo fonti della società il Sukhoi Superjet 100 vola da oltre due anni, con più di quattro prototipi, e la certificazione russa del velivolo è prevista entro quest'anno, mentre quella europea (Easa) nella primavera del 2011. Tale calendario sarebbe dunque compatibile con i tempi di consegna proposti ad Alitalia, a partire dall'estate del 2011. Tutto ciò è contenuto nelle note contrattuali che Superjet International (controllata al 51% da Alenia Aeronautica ed al 49% da Sukhoi Holding) ha illustrato in dettaglio sia ai vertici sia al management di Alitalia. Inoltre l'offerta di Superjet sarebbe stata più competitiva di quella dei brasiliani e la società lamenta di non essere stata coinvolta nelle fasi finali della negoziazione.
«OCCASIONE PERSA» - Di occasione persa per l'industria italiana parla il presidente dell'Enac Vito Riggio: «Era una grande occasione per dare una mano alla produzione. Vorrei capire perché, visto che quell'aereo era considerato buono, anzi ottimo, e mi pare ci fosse un'offerta economicamente più vantaggiosa». Dal Pd il capogruppo in commissione Trasporti alla Camera Michele Meta chiede un intervento del governo: «I ministri dei Trasporti e dello Sviluppo economico non hanno nulla da dire sulla scelta della nuova Alitalia di comprare 20 aerei prodotti in Sudamerica invece che i superjet prodotti da una delle industrie all'avanguardia nel mondo?». Meta ricorda che «il governo ha impiegato più di due mesi per attivarsi e chiedere informazioni agli attuali vertici di Alitalia sui tagli al personale che prevedono 700 lavoratori cassintegrati a Fiumicino e 300 esternalizzati in altri scali. Crediamo che il premier debba spiegare se condivide la scelta dell'attuale management di Alitalia che decide di portare del lavoro, a un costo più alto, fuori dal nostro Paese tradendo nei fatti un'italianità fatta di eccellenza». Il coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Alenia, Massimo Masat, sottolinea che le dichiarazioni di Rocco Sabelli «sono gravi non solo perché Alitalia non sarebbe, come da lui detto, la prima compagnia aerea ad acquisire il Superjet (Aeroflot ne ha già ordinati un buon numero), ma perché privilegia aerei prodotti da un'impresa non europea. Ciò significa anche dare il segnale che, in Italia, non si presta alcuna attenzione alle eccellenze industriali del nostro Paese».
Redazione online
18 dicembre 2010
http://www.corriere.it/economia/10_...er_7a8a9fb6-0a86-11e0-b99d-00144f02aabc.shtml