*** Alitalia chiede l'amministrazione straordinaria ***


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AlicorporateUK

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Sarajevo
Re: Accesso EY Lounge a LHR

Per i CFA e CFP e' cosi' da parecchio. Ora anche i pax di J sono dirottati sulla lounge SkyTeam, quindi?
Hi BGW,

Ero al corrente delle restrizioni per CFA/CFP, tuttavia ho provato ad accedere con prenotazione business e l'addetta non ha neanche visionato la carta d'imbarco, liquidandomi non appena sentito "Evening - I'm flying to Rome". Data-point: fino ad una decina di giorni fa l'accesso era ancora consentito mentre domenica scorsa un amico (che tra l'altro scrive spesso su FlyerTalk) era anch'esso entrato senza problemi. Magari se ti capita nei prossimi giorni puoi verificare anche tu (spero si tratti semplicemente di un'addetta confusa ma dubito in quanto l'ho vista svariate volte).

P.S.: stasera equipaggio encomiabile col capo cabina che si è presentato a noi 3 davanti ("Welcome on board, Mr XXX"), offerto il welcome drink, refill in volo, limoncello/grappa ecc. Fossero tutti così...

G
 

belumosi

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E cosa altro potrebbero fare??
AZ fa bene. E' ENAC che dovrebbe inibire le vendite della W17 fino a quando non vi sarà un'accettabile grado di certezza sull'operativo della compagnia. Ma parliamo in astratto, lo so bene.
 

belumosi

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Aerei Alitalia. Sindacati: resoconto incontro con commissari straordinari

Roma, Italia - Il comunicato-stampa congiunto Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti ed Ugl Trasporto aereo

(WAPA) - "Ieri, a seguito della richiesta unitaria avanzata dalle scriventi organizzazioni sindacali ed Associazioni professionali, si è tenuto l'incontro convocato dai commissari straordinari del Gruppo Alitalia in amministrazione straordinaria.

Gubitosi, Laghi e Paleari hanno illustrato alle parti sociali le azioni già in fase di esecuzione ed in via di predisposizione.
Come noto, per effetto del decreto legislativo n. 55 del 2 maggio scorso, il Gruppo Alitalia è ora in amministrazione straordinaria.
I commissari, nell'ambito delle disposizioni che la legge consente, sono già al lavoro per predisporre la relazione sulle cause che hanno condotto il Gruppo Alitalia-Sai in uno stato di sostanziale insolvenza che ha poi generato la richiesta di amministrazione straordinaria. Tale relazione consentirà di porre in essere le misure che le autorità competenti dovessero ritenere idonee.
Già per oggi è attesa la nomina del giudice delegato per la gestione del cosiddetto 'Stato passivo' da parte del Tribunale di Civitavecchia, territorialmente competente.
A valle della su citata nomina e dei contatti formali che l'amministrazione straordinaria avvierà con il giudice, saranno più chiare le modalità per avanzare richiesta di insinuazione allo 'Stato passivo' da parte dei creditori a carattere generale e nello specifico da parte dei dipendenti della Società relativamente alle componenti delle retribuzioni da questi maturate entro lo scorso 2 maggio (a titolo esemplificativo, ci riferiamo alle componenti variabili maturate il mese di aprile - il 'volato' per il PN e 'notturni e straordinari' per il personale di terra, non ancora erogate, ai ratei di 13ma e 14ma mensilità, i riposi non goduti).
Con riferimento al "bando di vendita", la cui tempistica di emissione è indicata nel decreto ministeriale, i commissari hanno annunciato che sarà formulato in maniera tale da poter prevedere la manifestazione di interesse nelle "tre forme" che la legge prevede, ovvero: la Ristrutturazione, la vendita dell'intero complesso aziendale o di beni e contratti.
I soggetti eventualmente interessati saranno ammessi ad una 'due diligence' (attraverso la cd 'data room') orientativamente per 45 - 60 giorni al fine di formulare offerte non vincolanti.
L'amministrazione straordinaria, sulla base delle caratteristiche dei soggetti interessati e delle offerte manifestate, sceglierà i soggetti ritenuti idonei per avanzare le offerte vincolanti (attraverso versamento di caparra confirmatoria).
L'azione commissariale già in corso ha attivato specifici "focus di analisi" a partire delle aree di maggior costo dove è stato ravvisato un discreto margine di recupero: ci riferiamo ai contratti di "hedging" sul carburante, leasing aeromobili e manutenzione appaltata a terzi.
E' in corso il sollecito dei pagamenti che diversi fornitori hanno erroneamente interrotto mentre i crediti vantati dagli stessi rispetto a periodi antecedenti al 2 maggio dovranno essere richiesti al Giudice del Tribunale, che provvederà ad evaderli una volta realizzata la vendita della Società.
Gubitosi, Laghi e Paleari hanno ribadito che sono intenzionati ad utilizzare le "leve" che l'articolo 50 della legge 270/1999 consente, ovvero la facoltà di sciogliere i contratti ritenuti "fuori mercato".
E' evidente che tale leva verrà modulata perché la rescissione dei contratti può avere effetti che al momento non sono ritenuti vantaggiosi (restituzione aerei).
Il "taglio dei costi", che spazierà dalle aree maggiormente critiche -affrontate per prime- a quelle di minor rilevanza, procederà di pari passo rispetto alla predisposizione di un piano industriale, definito di "traghettamento", che la Gestione commissariale dovrà presentare, presumibilmente entro le prossime 6 settimane.
E' in corso l'analisi dei piani precedentemente predisposti per comprenderne la "ratio" con cui sono stati impostati: a valle di tale analisi e secondo un principio di equilibrio finanziario dato dalle risorse ad oggi disponibili, verrà varato, quindi, un "piano di discontinuità per preservare la continuità aziendale", oggettivamente diverso per natura e sostanza rispetto ai precedenti.
In materia di contratti di lavoro, i commissari hanno sottolineato che verranno discussi solo a valle del "taglio dei costi" su commentati, pur nella consapevolezza che un confronto sul rinnovo dei contratti applicati va affrontato, auspicabilmente in maniera convergente, entro tempistiche comunque stringenti.
A specifico quesito di parte sindacale, la AS ha comunicato che il bilancio del 2016 non é stato approvato e che la disponibilità di cassa ad oggi è costituita dalla prima tranche del "prestito - ponte" erogata dal Governo.
Nonostante l'esposizione dell'azione commissariare riferita agli aspetti burocratici abbia avuto carattere meramente tecnico - informativo, abbiamo tenuto a rimarcare che l'impatto dello "switch" fra Alitalia-Sai ed Alitalia in AS ha, per i soli effetti di natura giuridica, un impatto moto rigido sui dipendenti.
Pertanto, sono state proposte delle misure alternative relativamente alle pendenze pregresse che il commissario responsabile della specifica materia, Laghi, si è premurato di analizzare congiuntamente con il giudice una volta nominato.
E' stato inoltre avanzato il tema, di specifico interesse per il personale navigante, del contratto di solidarietà difensiva in essere che è, di fatto, cessato con Alitalia-Sai.
In risposta, la As ha evidenziato che verrà valutata congiuntamente con organizzazioni sindacali ed Associazioni professionali la "sostituzione" dello stesso con l'apertura di una cassa integrazione prevista in caso di amministrazione straordinaria di grandi imprese in crisi, ai sensi della legge n. 236/93.
Nello prossime ore verrà stilato un calendario di incontri riferito alle specifiche fasi che verranno affrontate.
Segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto aereo; presidenze Anpac ed Anpav".

http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1204350&pagina_chiamante=index.php
 

BGW

Moderatore
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Re: Accesso EY Lounge a LHR

Hi BGW,

Ero al corrente delle restrizioni per CFA/CFP, tuttavia ho provato ad accedere con prenotazione business e l'addetta non ha neanche visionato la carta d'imbarco, liquidandomi non appena sentito "Evening - I'm flying to Rome". Data-point: fino ad una decina di giorni fa l'accesso era ancora consentito mentre domenica scorsa un amico (che tra l'altro scrive spesso su FlyerTalk) era anch'esso entrato senza problemi. Magari se ti capita nei prossimi giorni puoi verificare anche tu (spero si tratti semplicemente di un'addetta confusa ma dubito in quanto l'ho vista svariate volte).

P.S.: stasera equipaggio encomiabile col capo cabina che si è presentato a noi 3 davanti ("Welcome on board, Mr XXX"), offerto il welcome drink, refill in volo, limoncello/grappa ecc. Fossero tutti così...

G
Sono sull'AZ209 di domani sera... ti sapro' dire!
 

TW 843

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Re: Accesso EY Lounge a LHR

Posto il link di questa lettera aperta a dimostrazione dell'interesse nei confronti di Az da parte di cittadini che vorrebbero ancora vederla viva e vegeta

http://agenziaradicale.com/index.ph...do-lettera-aperta-al-presidente-del-consiglio
C'è una quantità tale di banalità, imprecisioni, idiozie, balle, demagogia e stronzate varie nella lettera del signor vincenti -l'imprenditore che vola in africa dell'ovest con Alitalia: grandissimo, è l'unico che ci sia mai riuscito!!!- che non può essere vera.
 

AZ1313

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Re: Accesso EY Lounge a LHR

Sui contenuti convengo con voi. L'ho postata, come dicevo, a dimostrazione dell'interesse per la vicenda Az.
@totocrista: no, non lavoro in Az.
 

Tiennetti

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Re: Accesso EY Lounge a LHR

C'è una quantità tale di banalità, imprecisioni, idiozie, balle, demagogia e stronzate varie nella lettera del signor vincenti -l'imprenditore che vola in africa dell'ovest con Alitalia: grandissimo, è l'unico che ci sia mai riuscito!!!- che non può essere vera.
Non avrei potuto esprimerlo meglio...
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: Accesso EY Lounge a LHR

Sui contenuti convengo con voi. L'ho postata, come dicevo, a dimostrazione dell'interesse per la vicenda Az.
@totocrista: no, non lavoro in Az.
Però vabe, uno pare che parla al vento: se anche tu stesso convieni come sia un articolo del cavolo, che senso ha postarlo? Non dobbiamo dare risalto a qualunque pezzo esca su AZ, e anzi, lo ripeto per l'ennesima volta, dobbiamo cercare tutti di filtrare la rassegna stampa che condividiamo qui.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Alitalia, i destini incrociati di Etihad e Qatar Air

[FONT=sole_text]In un laconico e dimesso comunicato stampa, così lontano dalla roboante retorica di tre anni prima, Etihad ha detto addio ad Alitalia: con la legge Marzano, il capitale della compagnia emiratina, che aveva comprato il 49% per quasi 400 milioni, è stato azzerato. Fine dell'avventura nei cieli italiani: ad Abu Dhabi non si nasconde molta delusione, e una certa irritazione, per l’avventura tricolore, tanto che a farne le spese è stato James Hogan in persona. Il potente manager australiano che da più di 10 anni pilotava la compagnia è stato giubilato anzitempo (sarebbe dovuto uscire a fine anno e uscirà a giugno).

Difficile non pensare che la cosa non sia legata al crack della compagnia della Magliana. Ma nelle stesse ore in cui Etihad ammainava la bandiera, 200 chilometri più a nord di Abu Dhabi, a Doha, si stappava champagne (ma rigorsamente halal). L’emiro Al Thani, il sovrano del Qatar, ha conquistato (definitivamente) la compagnia aerea Meridiana. Le «Vite Parallele» di Etihad e di Qatar Airways: sarebbero piaciute a uno come Plutarco che di intrecci del destino (o della sorte) se ne intendeva.

Mentre la compagnia di Abu Dhabi atterra, un'altra decolla. Destino opposto per i due emiri, padri-padroni di due opulenti Stati creati dal nulla negli ultimi trenta anni. Lo sceicco Zayed Al Nahyan è andato a sbattere contro le tante inefficienze dell’Italia (e ha pagato una gestione manageriale su cui ha molto da rimproverarsi). In Etihad, compagnia di proprietà diretta della famiglia regnante di Abu Dhabi, pensavano di aver fatto un affare. Entrati tra le fanfare, escono con la coda tra le gambe. Ma, forse, il portafoglio intatto: i costi dell’investimento, 560 milioni, potrebbero essere già stati recuperati, grazie agli slot su Londra di Alitalia, che sarebbero stati comprati a super-sconto (secondo alcune fonti interne all’azienda); al riaffitto dei medesimi slot ad Alitalia; e grazie infine all’acquisto del programma MilleMiglia (col suo ricco archivio di nomi e passeggeri). Sia Alitalia, sia Etihad hanno entrambe smentito, ma c'è materia su cui lavorare per Luigi Gubitosi e gli altri commissari straordinari.

L’altro emiro, Al Thani, fa invece un altro passo alla conquista di pezzi strategici dell’Italia; dopo la moda (Pal Zileri e Valentino), l’immobiliare (il futuristico complesso di Porta Nuova a Milano, sede della banca UniCredit) e infine il turismo della Sardegna. Con meno enfasi, anche perché a Doha sono musulmani Wahabiti, molto più integralisti; mentre negli Emirati l’Islam si declina in una versione più moderata e tollerante, il Qatar ha piazzato pedine in snodi cruciali dell’Italia. Ha iniziato con la griffe Valentino, e quando la comprò dal fondo Permira, che già aveva portato ai massimi la maison, tutti pensarono a una pazzia. La proprietà Al Thani - ma la gestione è dell'italianissimo Stefano Sassi - è invece riuscita nell’impossibile: far crescere ancor di più l’azienda. Ora nel mirino è finita la Sardegna: prima il fondo sovrano QIA (Qatar Investment Authority), il braccio finanziario dell’emiro (con una dotazione di 250 miliardi di dollari) ha comprato gli alberghi di lusso della Costa Smeralda dal finanziere libanese-americano Tom Barrack; e poi gli aerei di Meridiana. Che poi in realtà non c’è niente di nuovo: è la vecchia idea dell'Aga Khan, l'inventore della Costa Smeralda. La conquista di Meridiana, dopo un aumento di capitale che sarà riservato a Qatar Airways (che acquisirà il 49% delle azioni della compagnia italiana e non una di più perché la Ue lo vieta), porterà a un rinnovo dell’intera flotta, oggi composta da obsoleti e vetusti MD80, con 25 aerei, tra Boeing 767 e Boeing 737.

Per Qatar Airways, Meridiana, che è una sorta di centauro sul mercato (fa voli di linea in Italia e all’estero ma anche su destinazioni charter), è l'ultimo tassello di una strategia più ampia. Alla compagnia del Golfo Persico fanno gola due mercati: far arrivare i ricchi sceicchi del Golfo al Cala di Volpe e negli altri loro alberghi extra-lusso in Costa Smeralda (dal Pevero Golf Club al Romazzino), che peraltro, prima piccola rivoluzione della gestione araba, hanno anticipato l’apertura della stagione estiva, come fanno da decenni già alle Baleari o alle Cicladi). Dall’altra, portare Italiani su Doha e da lì smistarli nel resto del mondo. Il nuovissimo Hamad International, ritenuto l’aeroporto più bello al mondo, e peraltro costruito anche dagli italiani (la veneta Permasteelisa ha realizzato le facciate) ambisce a diventare un hub intercontinentale, in concorrenza diretta con Abu Dhabi, hub di Etihad, e Dubai, la base della Emirates. Già oggi il 90% dei passeggeri che arriva a Doha, lo fa solo per prendere un altro volo. Di turismo (tolto il MotoGP e gli Internazionali di Tennis) in Qatar ce n'è poco. E per questo hanno smosso mari e monti , e forse anche qualcosa di più visto lo scandalo esploso nella Fifa per presunte tangenti, pur di ottenere i Mondiali del 2022, che rischiano di essere ingiocabili per afa e orari.

La strategia aerea del Qatar è chiara e ha molto senso, dentro un piano più grande di investimenti in Italia. Riuscirci, però, è altra cosa: negli ultimi anni la compagnia sarda ha bruciato 300 milioni di euro (con un costo sociale enorme: 400 licenziamenti); e il paese, come il caso Alitalia da decenni dimostra, ha troppe storture e inefficienze, spesso difficili da capire per un investitore straniero. Il Qatar adesso è a un bivio cruciale: se riuscirà a bissare il caso Valentino, allora l’emirato avrà dimostrato di essere più bravo dei «cugini» di Au Dhabi. Se, invece, prevarrà la «Sindrome Etihad, allora le vite delle due compagnie saranno davvero parallele.
[/FONT]

http://www.ilsole24ore.com/art/fina...etihad-e-qatar-air-180406.shtml?uuid=AEzh2uJB
 

DusCgn

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Alitalia, compagnia studia nuove rotte per l'India

Roma, 11 mag. (askanews) - L'Alitalia, a quanto si apprende, sta studiando l'apertura di nuove rotte per l'India per l'avvio della stagione invernale, in linea con l'obiettivo di sviluppare il lungo raggio. Ad aprile, la compagnia aveva annunciato l'apertura della rotta per le Maldive che sarà operativa dal 31 ottobre prossimo.
Luigi Gubitosi, già da presidente designato, prima cioé dell'amministrazione straordinaria, aveva dichiarato la volontà di sviluppare il lungo raggio, come del resto era previsto dal piano industriale bocciato dai dipendenti il 24 aprile scorso.
I commissari straordinari stanno lavorando sulla winter season proprio con l'obiettivo di far riprendere quota al fatturato della compagnia, ovvero a uno dei due pilastri, insieme alla revisione e riduzione dei costi, su cui poggia il nuovo piano che possa permettere alla compagnia di mantenere la continuità aziendale e operativa fino a quando non avrà trovato un acquirente.
 

edag75

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Padova
Lo compreresti un biglietto oggi per MLE, NOV17?
Direi proprio di no...
Tra il pensare che la campagna è legittima e il correre questo rischio ce ne passa... ;-)
Poi... per come sono ansioso io, figuriamoci.Tanto per dire, a SEP17 volevo fare un weekend a Londra con la famiglia (poi per ragioni personali ho dovuto comunque soprassedere) e, praticamente a parità di prezzo, per un FCO-LHR, fra BA e AZ non avrei avuto dubbi a scegliere la prima.
Il mio timore consisteva non tanto nel c.d. grunding, ma non so... cancellazione del volo, riprotezione in orari poco comodi...

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aledeniz

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Wimbledon
ale.riolo.co.uk
Grazie per il link. Generalmente dice cose sensate, magari non condivisibili, ma sensate. Quando dice che "il prezzo di quella mancata programmazione lo pagano i cittadini, in tre modi", io ovviamente avrei aggiunto almeno un quarto modo, l'addizionale, ma qui non lo scopre nessuno. Quando fa notare che ridurre aerei e voli non pare in generale una strategia particolarmente sensata é difficile dargli torto, é un'obiezione da manuale valida anche in altri settori. Che Alitalia abbia avuto gravi problemi con il modello di business ed i piani industriali implementati da diversi anni a questa parte mi pare sia incontrovertibile. Sulle distorsioni causate dai contributi o gli sconti ad personam, sia tramite bandi che a seguito di contrattazione privata, di cui godono solo alcuni attori del mercato, é difficile contestargli alcunché. Quando attacca il proliferare degli aeroporti minori, personalmente se si riferisce a aeroporti come PMF, FRL, VBS, BZO o AOT sono completamente d'accordo, mentre non lo sono se include AHO, REG o TPS.

Ora la colpa è del governo o degli aeroporti che permettono negli hub le compagnie low cost... MAH
Il punto più controverso delle affermazioni é ovviamente questo. Rimane un'affermazione sensata, anche se non generalmente condivisibile. A mio avviso il governo ha fatto bene a non disincentivare l'arrivo delle LCC in aeroporti come FCO o MXP, ma é comprensibile che lui la veda diversamente.
 

panick

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16 Febbraio 2009
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Alitalia, compagnia studia nuove rotte per l'India

Roma, 11 mag. (askanews) - L'Alitalia, a quanto si apprende, sta studiando l'apertura di nuove rotte per l'India per l'avvio della stagione invernale, in linea con l'obiettivo di sviluppare il lungo raggio. Ad aprile, la compagnia aveva annunciato l'apertura della rotta per le Maldive che sarà operativa dal 31 ottobre prossimo.
Luigi Gubitosi, già da presidente designato, prima cioé dell'amministrazione straordinaria, aveva dichiarato la volontà di sviluppare il lungo raggio, come del resto era previsto dal piano industriale bocciato dai dipendenti il 24 aprile scorso.
I commissari straordinari stanno lavorando sulla winter season proprio con l'obiettivo di far riprendere quota al fatturato della compagnia, ovvero a uno dei due pilastri, insieme alla revisione e riduzione dei costi, su cui poggia il nuovo piano che possa permettere alla compagnia di mantenere la continuità aziendale e operativa fino a quando non avrà trovato un acquirente.
sarò diventato dietrologico, mi sfuggirà qualcosa, ma queste apertura come le conferme sull'India sono troppo strane per una compagnia in amministrazione straordinaria
 
Stato
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