Alitalia e decreto rilancio


Stato
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AC143

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Umberto Mancini per “il Messaggero”

Modello Tap per la Nuova Alitalia di Stato. Nel piano industriale che verrà portato all' attenzione dei quattro ministri competenti (Gualtieri, De Micheli, Catalfo e Patuanelli) è di fatto messa nero su bianco una vera e proprio rivoluzione per il vettore tricolore.

Non solo per cercare di dare la massima efficienza, ma anche per dimostrare all' Europa, che dovrà dire l' ultima parola sugli aiuti pubblici e il passaggio sotto l' ombrello pubblico del vettore, la forte discontinuità con il passato. La strada scelta, almeno a livello di advisor ma condivisa dal Mit e dal Mise, è quella già tracciata dalla compagnia portoghese Tap.

E prevede una holding leggera di controllo a cui faranno capo le varie divisioni operative della compagnia. «Il tesserino Alitalia sarà unico per tutti - spiega una fonte che ha esaminato il progetto - ma ci saranno varie realtà ognuna con una missione ben precisa e compiti industriali definiti».

Lo schema allo studio prevede varie articolazioni: una parte fly con all' interno aerei, piloti, assistenti di volo, personale addetto alla programmazione dei turni e controlli; una parte dedicata all' handling (che potrebbe in prospettiva essere aperta ad altri operatori del settore); infine, la manutenzione, anche qui con la possibilità di studiare delle partnership con altre compagnie. I servizi generali, la programmazione strategica, il marketing finirebbero invece nella holding oppure in una divisione costituita ad hoc, magari che raggruppi tutti i servizi di terra.

Nel modello Tap sono previste ulteriori branch (partecipazioni, ecc), ma non è detto che questo accada pure per Alitalia. Insomma, il modello è aperto alle interlocuzioni non solo tra i ministri ma anche a quelle con i sindacati che, ovviamente, temono che nella ristrutturazione complessiva a farne le spese siano gli 11 mila lavoratori. Unico dato certo è che accanto alla holding e alle sue articolazioni (tutti i dipendenti dovrebbero mantenere anzianità, grado e stipendio), ci sarà una scatola societaria in cui finiranno gli esuberi in vista di ricollocazione.

LO SCOPO

L' obiettivo del governo - è in programma un vertice per chiudere la questione tra venerdì e l' inizio della prossima settimana - è evitare macelleria sociale e trovare uno sbocco professionale a chi non rientra più nel piano aziendale. Si tratterebbe di circa 6.000 mila dipendenti.

In parte ricollocabili, almeno a sentire il Mise, presso aziende pubbliche o para pubbliche, con le Fs chiamate a dare una mano; in parte da accompagnare con scivoli al prepensionamento.

Come accennato, il cambio di organizzazione societaria così radicale consentirebbe all' esecutivo di trattare con Bruxelles da una posizione privilegiata, dimostrando che si è davvero provato a voltare pagina, anche a causa dell' emergenza Covid. Lo schema finale, quello che hanno in testa l' ad Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio, contempla circa 70-80 aerei, 4.500 dipendenti, e una proiezione sul medio e lungo raggio.

Sopratutto, dopo le forti avances di Delta Airlines interessata a stabilire una nuova alleanza focalizata alla riconquista delle rotte verso l' America, quelle più profittevoli. Delta, pur di battere Lufhansa, sarebbe disposta a favorire Alitalia con un progetto della durata quinquennale.

Nel piano grande attenzione anche alle rotte per favorire e incrementare il turismo da e verso l' Italia, come espressamente chiesto dalla ministra delle Infrastrutture De Micheli, e alla qualità del servizio. Parallelamente l' esecutivo sta studiando come evitare che le low cost possano penalizzare la ripartenza della compagnia di bandiera, mettendo mano, dopo tanti annunci, alle regole del settore.




Cosa ne pensate? Secondo me nel momento in cui eliminano 4.500 dipendenti la struttura societaria conta fino a un certo punto... (peraltro ho letto che l'intenzione del governo sarebbe quella di ricollocarli in altre società o enti pubblici o partecipati... ma la cosa mi sembra totalmente infattibile).
 

13900

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L'idea non e' peregrina.

Da un lato una holding puo' fare alla stregua di IAG, in cui la 'casa madre' fornisce piu' finanziamenti a quelle OpCo che hanno un Return on Invested Capital maggiore, quindi premiando i migliori della classe. E, sempre guardando i lati positivi, potresti avere l'ingresso di partners specifici (per fare un esempio a caso, Lufthansa Technik o HEICO per il lato manutenzione, o Dnata/Swissport per il lato handling). Alitalia a livello di holding sarebbe piu' 'solida' e sarebbe anche piu' facile, magari, avere capitali privati (perche' a Dnata magari la parte volo non interessa, ma quella handling si).

Il rischio, pero', e' che invece non succeda niente di cui sopra e, anzi, si moltiplichino poltrone e piccoli "reami". Iberia, se non sbaglio, aveva nominato un nuovo capo maintenance da SR Technics che aveva reso IB Mantenimiento praticamente semi-indipendente, infilando suoi amici da SRT ovunque... Serve quindi che la holding "capo" - chiamiamola Alitalia Suprema - sia veramente a capo di tutto, e che i vari capi-divisione siano al tavolo assieme al CEO della holding. In altre parole, il CEO di Alitalia Suprema non dev'essere il presidente alla Montezemolo, da tirar fuori solo quando c'e' la tartinata, ma deve essere il Willie Walsh della situazione.

Poi, l'altra cosa che non ho capito e' l'operating model di Alitalia parte volo. Li', veramente, ci si gioca la casacca. Sarebbe bello, una volta pronto e approvato il piano, avere modo di vederlo pubblico, se non tutto almeno in parte.
 

belumosi

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È solo una foglia di fico, perché in cima alla piramide di AZ, sotto qualsivoglia impostazione societaria, ci sarà sempre lo stato. Del quale conosciamo usi e costumi al di là di ogni ragionevole dubbio.
Anche impostare un piano industriale oggi, è un'impresa praticamente impossibile.
Qui le cause sono esterne, nondimeno il piano migliore possibile con la visibilità attuale, è ibernare al massimo la compagnia per preservarne la liquidità. Piano che però non soddisferebbe il requisito di discontinuità preteso da Bruxelles.
 

Denny_787

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È solo una foglia di fico, perché in cima alla piramide di AZ, sotto qualsivoglia impostazione societaria, ci sarà sempre lo stato. Del quale conosciamo usi e costumi al di là di ogni ragionevole dubbio.
Anche impostare un piano industriale oggi, è un'impresa praticamente impossibile.
Qui le cause sono esterne, nondimeno il piano migliore possibile con la visibilità attuale, è ibernare al massimo la compagnia per preservarne la liquidità. Piano che però non soddisferebbe il requisito di discontinuità preteso da Bruxelles.
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tommy2

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Volo premio prenotato a Giugno per Agosto. Chiamo call center e chiedo rimborso di miglia e tasse, immediatamente ho visto le miglia sul profilo e dopo 3 giorni avevo il rimborso su carta di credito.
 

AC143

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Volo premio prenotato a Giugno per Agosto. Chiamo call center e chiedo rimborso di miglia e tasse, immediatamente ho visto le miglia sul profilo e dopo 3 giorni avevo il rimborso su carta di credito.
Molto bene. Ma il volo è stato cancellato o hai rinunciato tu? Perché è questo che, stanti le attuali policy, fa tutta la differenza.
 

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E niente, legnate su legnate, sempre e comunque. WWF salvate la Lupo!
 

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DELTA AIRLINES SARÀ IL PARTNER COMMERCIALE DI ALITALIA

“Sarà Delta Airlines il partner commerciale di Alitalia. Il via libera degli americani sarebbe arrivato dopo un’attenta analisi dei costi-benefici non solo dai nuovi vertici della compagnia tricolore, ma dal governo”. Lo riporta Il Messaggero, che aggiunge: “L’esecutivo ha dato anche il disco verde alla composizione della nuova flotta. E anche in questo caso l’americana Boeing avrà una corsia preferenziale, visto che i veicoli di lungo raggio saranno tutti made in Usa; ad Airbus toccheranno quelli per il medio e il corto raggio”. “Non è chiaro – viene riportato – se Delta abbia accettato in prospettiva un coinvolgimento nell’azionariato, sicuramente ha offerto una collaborazione su vasta scala per le rotte verso l’America”. Un fronte, viene evidenziato, su cui “Lufthansa aveva poche carte a disposizione”.
A proposito delle nomine poi viene rilevato che “se il capitolo alleanze è di fatto sistemato, con Alitalia che resterà in Sky Team, quello interno delle nomine resta ancora aperto”, con particolare riferimento al direttore generale e al responsabile finanziario della compagnia.

Fonte: https://travelnostop.com/news/compa...il-partner-commerciale-di-alitalia_499711/amp
 

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DELTA AIRLINES SARÀ IL PARTNER COMMERCIALE DI ALITALIA

“Sarà Delta Airlines il partner commerciale di Alitalia. Il via libera degli americani sarebbe arrivato dopo un’attenta analisi dei costi-benefici non solo dai nuovi vertici della compagnia tricolore, ma dal governo”. Lo riporta Il Messaggero, che aggiunge: “L’esecutivo ha dato anche il disco verde alla composizione della nuova flotta. E anche in questo caso l’americana Boeing avrà una corsia preferenziale, visto che i veicoli di lungo raggio saranno tutti made in Usa; ad Airbus toccheranno quelli per il medio e il corto raggio”. “Non è chiaro – viene riportato – se Delta abbia accettato in prospettiva un coinvolgimento nell’azionariato, sicuramente ha offerto una collaborazione su vasta scala per le rotte verso l’America”. Un fronte, viene evidenziato, su cui “Lufthansa aveva poche carte a disposizione”.
A proposito delle nomine poi viene rilevato che “se il capitolo alleanze è di fatto sistemato, con Alitalia che resterà in Sky Team, quello interno delle nomine resta ancora aperto”, con particolare riferimento al direttore generale e al responsabile finanziario della compagnia.

Fonte: https://travelnostop.com/news/compa...il-partner-commerciale-di-alitalia_499711/amp
Ma non si erano mandati affan...2 giorni fa???
 
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londonfog

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DELTA AIRLINES SARÀ IL PARTNER COMMERCIALE DI ALITALIA

“Sarà Delta Airlines il partner commerciale di Alitalia. Il via libera degli americani sarebbe arrivato dopo un’attenta analisi dei costi-benefici non solo dai nuovi vertici della compagnia tricolore, ma dal governo”. Lo riporta Il Messaggero, che aggiunge: “L’esecutivo ha dato anche il disco verde alla composizione della nuova flotta. E anche in questo caso l’americana Boeing avrà una corsia preferenziale, visto che i veicoli di lungo raggio saranno tutti made in Usa; ad Airbus toccheranno quelli per il medio e il corto raggio”. “Non è chiaro – viene riportato – se Delta abbia accettato in prospettiva un coinvolgimento nell’azionariato, sicuramente ha offerto una collaborazione su vasta scala per le rotte verso l’America”. Un fronte, viene evidenziato, su cui “Lufthansa aveva poche carte a disposizione”.
A proposito delle nomine poi viene rilevato che “se il capitolo alleanze è di fatto sistemato, con Alitalia che resterà in Sky Team, quello interno delle nomine resta ancora aperto”, con particolare riferimento al direttore generale e al responsabile finanziario della compagnia.

Fonte: https://travelnostop.com/news/compa...il-partner-commerciale-di-alitalia_499711/amp
Fatemi capire, il partner commerciale e' amricano quindi gli aerei a lungo raggio saranno Boeing? Ma lo sa travelnostop che Delta ha nella sua flotta A330 e A350?
 

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Boh pure la Lupo parla di alleanza americana.
La Lupo su Facebook fa riferimento al "versante americano" che sicuramente non sarà United siccome in trattativa c'erano DL ed LH. Ne scrive come se gli accordi fossero già siglati. È sulla pagina di Giulia Lupo di Facebook il 26 agosto 2020 ore 10:37 che era stata postata anche da TW 843 più in alto.

"ALITALIA: PIANO o CDA?

(...)
Sinceramente mi aspetto di leggere articoli con più "polpa", ovvero:

l'importanza di fare sistema (anche in Italia), di consolidamento di mercato, di alleanza migliorativa (che porti beneficio non solo sul versante americano quando ripartirà),... "
 

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Considerando che Delta ha appena stralciato qualche miliardo di investimenti in LATAM, Virgin e altro non so quanto avranno voglia di investire in Alitalia.

(non che Lufthansa abbia soldi a palate da buttare, eh).
 

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Considerando che Delta ha appena stralciato qualche miliardo di investimenti in LATAM, Virgin e altro non so quanto avranno voglia di investire in Alitalia.

(non che Lufthansa abbia soldi a palate da buttare, eh).
Ma infatti nell'articolo è specificato che non si sa se è previsto un investimento. Ammesso che sia già tutto deciso sicuramente si partirà da un accordo commerciale.
 
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